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Indice Premessa
Introduzione La telematica
Come funziona Il collegamento
Come si naviga E-mail
Newsgroup FTP
Telnet Gopher
WWW Tempo reale
Nuove frontiere La ricerca
Risorse Il sociale
Mercato globale HTML
Glossario Bibliografia

Notizie dal mondo: le conferenze (newsgroup)

08 Notizie dal mondo: le conferenze (newsgroup)

  • Le conferenze locali
  • I newsgroup su Internet: concetti di base
  • Le principali gerarchie
  • Alcune conferenze che è bene conoscere
  • I programmi per leggere le conferenze
  • Programmi con interfaccia a caratteri
  • Programmi con interfaccia grafica
  • Netscape e i newsgroup
  • Internet Explorer e i newsgroup
  • Agent

  • Nell'universo delle comunicazioni telematiche ci sono altri sistemi, oltre alle liste postali, per creare un 'forum' di discussione elettronica fra persone che condividono comuni interessi o curiosità. Uno dei principali è rappresentato dalle cosiddette 'conferenze' o newsgroup: aree di discussione pubblica che ricordano, come meccanismo di funzionamento, le bacheche di una università o — per chi ha un passato di impegno politico — i tazebao degli anni della contestazione.

    Vediamo un po' più da vicino di cosa si tratta.

    L'idea di base è semplice, ed è stata sperimentata per anni dai sistemi telematici amatoriali, le cosiddette BBS (Bulletin Board System): offrire a tutti gli interessati uno spazio — in genere dedicato a un tema specifico — in cui scrivere messaggi. A differenza dei messaggi postali, quelli inviati a una conferenza non hanno un vero e proprio destinatario: sono semplicemente 'affissi' su una bacheca virtuale. Chi passa di lì, ed è interessato all'argomento, può leggerli, commentarli, rispondere. Naturalmente il tutto avviene in maniera elettronica: per consultare una bacheca dobbiamo conoscere il suo nome e fornirlo a un programma capace di 'muoversi' per noi, andando a recuperare, in rete, la lista dei messaggi che vi sono contenuti. A partire da questa lista potremo poi leggere i singoli messaggi che ci interessano. E naturalmente potremo in ogni momento inserirne di nostri.

    Le conferenze locali

    Gli antenati delle conferenze in rete (o newsgroup) sono, come si è accennato, le conferenze locali offerte da molti sistemi amatoriali. E siccome diversi sistemi amatoriali sono diventati col tempo veri e propri fornitori di connettività Internet (fra gli esempi più noti ricordiamo MC-link e Agorà), molti utenti della rete — tutti quelli cioè che si collegano attraverso uno di questi fornitori — hanno a disposizione, magari senza saperlo, anche un certo numero di conferenze locali. Conferenze che — a differenza dei veri e propri newsgroup Internet — non sono di norma accessibili dall'esterno, e restano dunque un 'valore aggiunto' fornito ai soli abbonati al particolare sistema che le ospita.

    Sottovalutare il rilievo informativo di queste conferenze locali sarebbe un grave errore: proprio perché raccolti attorno a un singolo sistema, i partecipanti allo scambio informativo hanno infatti una omogeneità di intenti e interessi che i newsgroup su Internet possono raramente vantare. Basti pensare, ad esempio, al fattore linguistico (i messaggi nelle conferenze locali di un sistema telematico italiano sono di norma nella nostra lingua), o a casi come le conferenze tecniche di MC-link (che raccolgono un gran numero di appassionati particolarmente competenti in campo informatico) o quelle politiche di Agorà (nata storicamente nell'ambito dell'area radicale, e che ospita numerose discussioni su tematiche politiche, sociali ed ecologiste). Conferenze di questo tipo conservano inoltre quasi sempre un archivio storico dei messaggi inviati, che si rivela spesso una preziosa fonte di informazioni.

    Le conferenze locali mettono dunque a disposizione degli utenti una collezione di messaggi suddivisi per argomento, memorizzati su computer e controllati da un moderatore che ha il compito di limitare l'incidenza di eventuali messaggi polemici, inutili o fuori tema. Come nel caso delle liste postali già considerate, o dei newsgroup su Internet che discuteremo tra poco, esistono conferenze locali dedicate agli argomenti più diversi: si va dalla musica alla programmazione, dalla fotografia alla cucina. Ogni messaggio è dotato di una scheda informativa (header), generata automaticamente dal computer, che riporta il nome dell'autore, la data di immissione, la lunghezza del testo e così via.

     
      Supponiamo dunque di essere abbonati a un fornitore di connettività, e di volerne consultare le conferenze locali. Esistono due possibilità: o queste conferenze sono gestite dal sistema in maniera indipendente dalle funzionalità offerte per la connessione a Internet, o sono gestite in maniera del tutto analoga ai newsgroup Internet, permettendo tuttavia l'accesso ai soli iscritti al sistema. Nel primo caso, le modalità di accesso varieranno a seconda del sistema telematico cui si è abbonati. Quasi sempre i comandi di lettura e scrittura sono banali: ad esempio su MC-link per entrare nella conferenza che parla di musica si preme il tasto 'A' (corrispondente al comando 'Area' — così vengono chiamate le conferenze su MC-link) seguito dalla parola 'musica'. Premendo il tasto 'Invio' si entra nella conferenza e a questo punto per leggere un messaggio non si deve fare altro che premere il tasto 'L' (per 'leggere'), mentre per scriverne uno basta scrivere 'P' (per preparare) e quindi 'N' (per 'Nuovo testo') o ancora 'P' (per 'Protocollo', nel caso si volesse spedire un intervento preparato precedentemente e memorizzato su floppy disk o hard disk). Su Agorà, invece — sempre che si acceda in modalità terminale, e non utilizzando la comoda interfaccia grafica — occorrerà premere il tasto 'S' (corrispondente al comando 'Settore'). Le conferenze sono infatti un particolare settore di Agorà. A questo punto, il comando 'conf' seguito da invio ci porta all'elenco delle conferenze disponibili, mentre il comando 'conf' seguito dalle prime quattro lettere della conferenza desiderata ci porta direttamente a quella conferenza (ad esempio, 'conf omeo' ci porta alla conferenza omeopatia). L'elenco dei messaggi presenti è consultabile attraverso il comando (E)lenca, mentre il comando (L)eggi permette di leggere il messaggio o i messaggi desiderati, e il comando Sc(r)ivi di scriverne uno. Volendo trasferire da Agorà un messaggio sul nostro disco rigido, o volendo spedire verso Agorà un messaggio precedentemente preparato sul nostro disco rigido, prima di utilizzare i comandi (L)eggi o Sc(r)ivi occorrerà attivare la trasmissione via protocollo attraverso i comandi (A)ltri (P)rotocollo.

    Al posto di una interfaccia a caratteri come quella sopra descritta, alcuni sistemi utilizzano interfacce grafiche proprietarie: è così ad esempio per uno dei maggiori sistemi telematici internazionali, Compuserve, nato come sistema 'chiuso' (e quindi strumento di discussione fra i soli iscritti, peraltro numerosissimi) e che si è negli ultimi anni aperto al mondo Internet. Come accennato, una interfaccia grafica di questo tipo è stata recentemente introdotta da Agorà. In questo caso, l'utente non dovrà fare altro che selezionare, nella schermata grafica visualizzata automaticamente al momento della connessione, l'icona corrispondente alle conferenze, e individuare poi, nell'elenco che comparirà a schermo, la conferenza desiderata.

    È probabile, in ogni caso, che l'era delle conferenze locali che sfruttano protocolli o interfacce proprietarie (siano esse a caratteri o grafiche) sia vicina al tramonto. Sempre più spesso, infatti, risulta conveniente utilizzare tecnologia Internet anche per realizzare sistemi telematici chiusi o solo parzialmente aperti all'esterno. Questa evoluzione sta portando anche i grossi servizi telematici come Compuserve, Microsoft Network e America On Line a ripensare la propria collocazione e a ridefinirsi, anziché come sistemi chiusi e autonomi, come 'reti nella rete', capaci di sfruttare in tutto e per tutto gli standard Internet di interscambio dell'informazione ma anche di limitare ai soli abbonati l'accesso ad alcune aree o servizi.

    Nel caso delle conferenze locali, questa linea di tendenza si traduce nella seconda delle possibilità sopra delineate: adozione degli stessi standard e della stessa tecnologia utilizzata dai newsgroup Internet. La sola differenza risiederà nel fatto che una conferenza locale sarà 'trasmessa' da un solo news server (spiegheremo subito di cosa si tratta), in genere (ma non necessariamente) accessibile solo da parte degli iscritti al sistema. Anche in Italia, numerosi fornitori di accessi a Internet — ad esempio MC-link, Video On Line e Italia On Line — hanno inaugurato nel corso del 1996 conferenze locali di questo tipo.

    Infine, va ricordata una terza possibilità: quella di gestire conferenze e gruppi di discussione — sia con accesso controllato sia, più spesso, con accesso aperto a tutti — direttamente attraverso pagine Web. Ne parleremo in dettaglio più avanti.

    I newsgroup su Internet: concetti di base

    Arriviamo allora alle vere e proprie conferenze Internet, i newsgroup. Per motivi storici (questo tipo di scambio di informazione si è inizialmente sviluppato in una sottorete di Internet denominata Usenix Network) i newsgroup sono spesso chiamati gruppi Usenet, o conferenze Usenet.

    Di cosa si tratta? Come nel caso delle conferenze locali, i newsgroup su Internet sono fondamentalmente bacheche elettroniche, dedicate ciascuna a uno specifico argomento. Come vedremo, gli argomenti discussi sono i più vari — dal tiro con l'arco ai film di Woody Allen, dalla birra agli acquari — e i newsgroup esistenti sono moltissimi: un censimento è difficile, si calcola ne esistano ormai circa venticinquemila. Come si consultano? Collegandosi via Internet a una sorta di 'stanza delle bacheche', denominata news server, e scegliendo la conferenza (o le conferenze) che ci interessano. Per farlo, occorrerà naturalmente utilizzare un programma client: al solito, la scelta sarà tra un programma specifico (il migliore si chiama Free Agent, e ne parleremo in seguito) e un programma multifunzione come Netscape o Internet Explorer.

    Dal momento che i newsgroup hanno carattere internazionale, si potrebbe supporre che esista una unica, immensa 'sala delle bacheche', un unico news server. Una soluzione del genere sarebbe tuttavia assai poco economica e per nulla razionale: il traffico generato da un sito del genere sarebbe insostenibile, e i tempi di accesso lentissimi. In termini un po' metaforici, si può dire che l'affollamento dei lettori sarebbe tale da impedire di trovar posto nella sala di lettura.

    La strada seguita è dunque diversa: sparsi per il mondo esistono centinaia di news server, che si tengono costantemente aggiornati scambiandosi informazioni sui nuovi messaggi ricevuti. In questo modo, le varie 'sale delle bacheche' saranno abbastanza simili l'una all'altra, e in ciascuna ritroveremo, in linea di massima, gli stessi messaggi.

    Va detto, tuttavia, che l'offerta informativa dei vari news server non è mai esattamente la stessa, e questo per due motivi fondamentali.

    Da un lato, perché l'aggiornamento non è mai veramente in tempo reale. In genere, esso avviene a scadenze prefissate e sfruttando il più possibile i 'momenti di calma', in cui l'affollamento dei lettori non è eccessivo. Inoltre, perché un messaggio inserito in un newsgroup attraverso un news server, poniamo, giapponese arrivi ad essere riflesso da un news server italiano, saranno necessari alcuni passaggi intermedi, ciascuno dei quali (proprio perché l'aggiornamento non è in tempo reale) richiederà un certo tempo.

    D'altro canto, non è detto che un news server intenda rendere accessibili tutti i newsgroup esistenti. Di regola, il gestore del sistema opererà una selezione, scegliendo solo i gruppi e le 'gerarchie' (vedremo fra un attimo di cosa si tratta) che ritiene più interessanti per i suoi utenti. Le esclusioni sono motivate da esigenze pratiche (difficilmente, ad esempio, un news server italiano sarà interessato a rimbalzare una gerarchia di newsgroup giapponesi, comprendente per lo più messaggi scritti in giapponese), dalla necessità di economizzare spazio e risorse (che porta a tralasciare molti newsgroup considerati 'minori') e da vere e proprie forme di censura. Esiste infatti un certo numero di newsgroup 'maledetti', a carattere erotico o dichiaratamente pornografico, o dedicati allo scambio di copie illegali di programmi, o ancora relativi all'attività dei vari gruppi di 'hackers' (i cosiddetti 'pirati' informatici, spesso animati da nobilissime intenzioni, ma talvolta dediti ad attività poco condivisibili) sparsi per la rete.

    L'effetto combinato di queste restrizioni fa sì che il numero dei newsgroup ritrasmessi da un determinato news server sia molto più basso di quello teoricamente possibile. Un news server normale distribuirà quindi fra i tre e i quindicimila newsgroup.

    Quale news server usare? La scelta è in genere obbligata: quello indicatoci dal nostro fornitore di connettività. Di norma, infatti, un news server accetta solo accessi da parte di utenti 'riconosciuti', che si collegano attraverso lo stesso sistema (o gruppo di sistemi) del quale il news server stesso fa parte. Se la politica di gestione dei newsgroup operata dal nostro fornitore di connettività non ci trova d'accordo, non ci resta che cambiare fornitore di connettività — a meno di non sottoscrivere un abbonamento a parte presso un news server alternativo (alcuni sistemi americani consentono di farlo — il più noto è probabilmente NetLink: http://www.net-link.com) o di utilizzare uno dei pochi news server pubblici esistenti (ma i relativi indirizzi sono fra i segreti meglio conservati su Internet — se diventassero troppo popolari non sopravviverebbero). In Italia, va segnalato il notevole servizio svolto da Italia on Line, che permette a chiunque di consultare tutti i newsgroup accessibili attraverso il proprio server — e sono parecchi — direttamente su World Wide Web, alla URL http://www.news.iol.it. Non sappiamo se questo servizio resterà gratuito per molto tempo, ma in questo campo la politica 'aperta' di Italia on Line è senz'altro un esempio inconsueto, e meritevole di segnalazione.

    Dovremo ricordarci dell'esistenza dei news server e della loro funzione al momento di discutere la configurazione dei programmi di lettura del newsgroup. Ma è ora arrivato il momento di soffermarci qualche istante proprio sui newsgroup. Quali sono gli argomenti affrontati? E cosa sono le gerarchie delle quali si parlava poc'anzi?

    Un elenco periodicamente aggiornato fornisce il nome e una breve descrizione (spesso ironica) della maggior parte dei newsgroup o conferenze Usenet esistenti. Ecco alcune righe estratte a caso da questo elenco; il file completo si chiama 'uselist.zip' ed è facilmente reperibile in rete:

    alt.3d Discussions of 3 dimensional imaging.
    alt.angst Anxiety in the modern world.
    alt.aquaria The aquarium & related as a hobby.
    alt.archery Discussion of archery.
    alt.astrology Twinkle, twinkle, little planet.
    alt.atheism Discussions of atheism.
    alt.beer Good for what ales ya.
    alt.bonsai For discussion of Bonsai gardening.
    alt.boomerang Technology and use of the boomerang.
    alt.sb.programmer Programming of the Sound Blaster tm.
    bionet.neuroscience Research in the neurosciences.
    bit.mailserv.word-mac Word Processing on the Macintosh.
    comp.sys.mac.digest Apple Macintosh: info & uses.
    comp.unix.amiga Minix, SYSV4 & other *nix on Amiga.
    rec.arts.movies Discussions of movies and m. making.
    rec.crafts.winemaking The tasteful art of making wine.

    Le principali gerarchie

    Come avrete notato, il nome di un newsgroup è composto da più 'pezzi' separati l'uno dall'altro da un punto. In tal modo, con un meccanismo gerarchico assai simile a quello già visto per l'attribuzione dei nomi ai nodi della rete, è possibile individuare a colpo d'occhio la 'classificazione' del newsgroup. La stringa iniziale alt. identifica i newsgroup appartenenti alla gerarchia 'alternative' che si occupa programmaticamente di 'modi alternativi di guardare al mondo'. Si tratta a volte di gruppi alquanto bizzarri, che includono ad esempio arene per i fan di moltissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della religione o della politica, per gli appassionati degli hobby più strani, per varie forme di espressione artistica e no.

    Fra le altre gerarchie, ricordiamo: 'comp.' per l'informatica e i computer, 'news.' per le notizie d'attualità (di tutti i tipi, ma in particolare quelle riguardanti la rete), 'rec.' per le attività ricreative, 'sci.' per il mondo della scienza, 'soc.' per la discussione di problemi sociali; 'talk.' per ogni tipo di dibattito, su argomenti che spaziano dall'ambiente alla religione; 'misc.' (un po' di tutto), 'bit.' per i gruppi BitNet (una sottorete di Internet i cui newsgroup si segnalano per il fatto di archiviare anche un certo numero di liste postali), 'de.' per i gruppi (in genere in tedesco) che riguardano la Germania, e così via. La gerarchia 'it.', che riguarda l'Italia e comprende gruppi in italiano, è una delle ultime nate, ma è cresciuta in fretta. Nel marzo 1996, quando scrivevamo la prima versione di questo volume, ne esistevano una quarantina, e potevamo inserirne in queste pagine l'elenco completo. Nel febbraio 1997 questo numero si è più che quadruplicato (nel momento in cui scriviamo il news server di Italia on Line conta circa 170 newsgroup della gerarchia it.), e siamo costretti a rimandarvi, per consultare l'elenco, alle FAQ (Frequently Asked Questions) relative ai newsgroup italiani; si tratta di un documento ricco di utili informazioni e raggiungibile alla URL http://beatles.cselt.stet.it/GCN/itafaq.html. In alternativa, alla URL http://www.cilea.it/news-it/gruppi-it.html troverete il solo elenco dei newsgroup.

    Alcune informazioni che possono essere utili ai frequentatori dei newsgroup nostrani: innanzitutto, esistono alcuni news server che consentono l'accesso libero alla gerarchia it, anche a chi vi giunge da un altro fornitore di connettività. Al momento in cui scriviamo, si tratta di news.iol.it (sola lettura), news.ibm.it (massimo 200K per messaggio) e news.netlab.it. Il servizio Mailgate permette anche di ricevere via posta elettronica i messaggi dei newsgroup italiani. Basta inviare un mail a Mailgate@Pantheon.it avente come testo

  • SUBSCRIBE IT.[newsgroup] Nome e Cognome

    (esempio: SUBSCRIBE IT.ARTI.VARIE Marco Rossi)

  • Infine esistono in Italia due distinte implementazioni di un servizio di consultazione news via web: quello — al quale si è già accennato — di Italia On Line (http://www.news.iol.it), e di nuovo Mailgate, sul Web di Pantheon (http://www.pantheon.it), utile anche per l'elenco aggiornato e molto ben impaginato dei newsgroup italiani.

    Alcune conferenze che è bene conoscere

    Abbiamo già accennato a news.lists, il newsgroup che fornisce informazioni sulle nuove liste che appaiono quasi quotidianamente su Internet. Altri newsgroup che possono essere utili sono news.announce.important, che fornisce notizie di interesse generale sulla rete (e non solo); news.announce.newsgroups, che fornisce informazioni sui nuovi newsgroup; news.announce.newusers, particolarmente dedicata ai navigatori Internet alle prime armi e complementare a news.newusers.question, dove i 'newbie' (in gergo, i 'principianti' di Internet) possono trovare le risposte a molte loro domande — e fare quelle alle quali non hanno trovato risposta. Una sede più informale per gli stessi argomenti è data dai newsgroup alt.newbie e alt.newbies. Discussioni generali sui gruppi Usenet trovano posto anche in news.misc. Altri newsgroup che possono offrire aiuti sono rec.answers e alt.internet.services. E non scordate la conferenza internazionale 'ufficiale' sull'Italia: soc.culture.italian.

    Per quanto riguarda la gerarchia it., vanno ricordate almeno le conferenze it.news.gruppi, con la discussione su tutto quanto riguarda i newsgroup italici, e it.comp.aiuto, prezioso per chi avesse problemi informatici di qualunque tipo. Infine, se trovate che nella gerarchia it. manchi un gruppo che considerate essenziale, e volete promuoverne la creazione, ricordate che alla URL http://www.cilea.it/GARR-NIR/news-it/ troverete dettagliate istruzioni su come e dove presentare la vostra proposta.

    I programmi per leggere le conferenze

    Veniamo adesso ai programmi da utilizzare per accedere alle 'sale conferenze', ovvero per consultare i newsgroup presenti su Internet ed eventualmente per inviarvi i nostri messaggi. In inglese si chiamano 'newsreader'.

    Anche in questo caso l'alternativa è fra programmi a caratteri, presenti soprattutto su sistemi Unix e che potremo utilizzare da casa trasformando il nostro computer in un terminale del sistema remoto, e programmi grafici, che sfruttano in genere una connessione PPP per collegarci direttamente al news server prescelto. Se usate un computer Windows o Macintosh vi converrà senz'altro utilizzare un programma grafico, di norma più potente e intuitivo.

    Prima di considerare i principali programmi nelle due categorie, un consiglio generale: esiste un apposito newsgroup nel quale compaiono periodicamente informazioni e documenti sui più comuni newsreader. Si chiama news.software.readers, e vi potrete trovare risposte a molte delle vostre domande in materia.

     
      Programmi con interfaccia a caratteri

    Se avete accesso a una macchina Unix collegata a Internet, probabilmente potrete usare trn — considerato da molti il migliore fra i programmi a caratteri disponibili — e tin (forse il più intuitivo). Altri programmi Unix per la lettura dei newsgroup sono rn, and, ug, nn: provate semplicemente a digitare una di queste sigle al prompt della vostra macchina, e scoprirete se il relativo programma è disponibile.

    Naturalmente non possiamo prenderli in considerazione tutti, ma in rete troverete senza troppa difficoltà informazioni specifiche al riguardo. Ad esempio, volendo sapere qualcosa di più su tin (che oltre ad esistere in versione Unix esiste anche per OS/2 e per AmigaDOS) potrete cercare le relative FAQ: nel già ricordato newsgroup news.software.readers, ma anche, ad esempio, collegandosi alla URL http://www.vwl.uni-freiburg.de/hilfen/nn/tin-faq.html o alla URL http://www.ssc.upenn.edu/HELP/unix/news/tinquest.html.

    Programmi con interfaccia grafica

    Anche in questo caso, possiamo soffermarci solo su alcuni dei programmi esistenti; ci concentreremo quindi sul modulo di gestione dei newsgroup di Netscape (che già con la versione 3 ed ora con la 4 si è trasformato in uno strumento potente e sofisticato), sul suo omologo in Internet Explorer, anch'esso notevolmente migliorato con la versione 3, e sul famoso programma Free Agent, arrivato nell'ottobre 1996 alla versione 1.1 e che ha indubbiamente determinato un nuovo standard in materia di potenza e semplicità d'uso. Non si tratta comunque in alcun modo dei soli programmi esistenti: per avere una rassegna completa, suggeriamo di consultare la già ricordata biblioteca shareware di sito TUCOWS (http://www.tucows.com), della quale avremo occasione di occuparci più ampiamente, nella sezione 'News Reader'.

    Netscape e i newsgroup

    In Netscape 4, la gestione dei newsgroup è integrata con quella della posta elettronica. Vi si arriva dalla finestra principale del programma, scegliendo dal menu 'Communicator' l'opzione 'Collabra Discussions', o direttamente attraverso la voce 'Netscape Collabra' (ma anche attraverso 'Netscape Messenger'), che la procedura di installazione avrà aggiunto all'elenco dei programmi, nel gruppo 'Netscape Communicator'. In Netscape 3, invece, esisteva un modulo autonomo, raggiungibile attraverso la voce 'Netscape News' del menu 'Windows'.

    In ogni caso, occorre innanzitutto fornire al programma l'indirizzo del proprio news server; in Netscape 4, questo andrà fatto attraverso la scheda 'Discussions server' raggiungibile dalla voce 'Mail and discussion preferences' (la stessa già ricordata parlando della configurazione di Netscape per la gestione della posta elettronica). In Netscape 3 invece si dovrà utilizzare la scheda 'Servers' raggiungibile dalla finestra 'Mail and news preferences' (nel menu 'Options'). Molto spesso, basterà inserire la sola indicazione 'news': Netscape si collegherà automaticamente al news server offerto dal nostro sistema. Se questo metodo non funzionasse, dovrete richiedere al vostro fornitore di connettività l'indirizzo del news server utilizzato, o inserire l'indirizzo di un news server pubblico, come quelli citati sopra parlando dei newsgroup italiani.

    Fatto questo, per partire all'esplorazione dell'universo dei newsgroup vi basterà scegliere i newsgroup da consultare: in Netscape 4, lo farete dal modulo 'Message Center', attraverso la voce 'Join Discussion Group' del menu 'File'. In Netscape 3, invece, una volta scelta nel menu 'Window' l'opzione 'Netscape news' si dovrà selezionare la voce 'Add newsgroup' nel menu 'File'.

    Figura 32 La scelta dei newsgroup in Netscape 4

    I newsgroup che avete selezionato (attraverso l'uso del pulsante 'subscribe') appariranno nella finestra di Netscape Messenger assieme alle vostre cartelle di posta elettronica; volendo (e usando il pulsante 'Add Server'), potete selezionare anche newsgroup diffusi da news server diversi — ogni news server avrà una sua voce, sotto la quale saranno elencati i newsgroup da voi prescelti. La figura che segue illustra il risultato:

    Figura 33 Integrazione di posta elettronica e newsgroup in Netscape 4

    Per leggere i singoli messaggi, basterà un doppio click sul newsgroup che vi interessa. Arriverete in tal modo alla stessa, familiare schermata di gestione della posta elettronica. Solo che questa volta i messaggi che compaiono nell'elenco sono quelli presenti nel newsgroup che avete scelto.

    Figura 34 Lettura di un messaggio da newsgroup in Netscape 4

    Come nel caso della posta elettronica, anche per i messaggi di Newsgroup Netscape è in grado di interpretare correttamente le codifiche HTML. Ma si tratta di una funzionalità che avremo occasione di usare ancor più raramente che con la posta elettronica: per loro natura, infatti, i messaggi di un newsgroup devono poter essere letti da chiunque, e non avrebbe senso includervi caratteristiche che al momento solo alcuni utenti sono in grado di visualizzare correttamente.

    Accenniamo brevemente, per chi usasse Netscape 3, che in questo caso la finestra per la visualizzazione dei messaggi è divisa in tre zone: in alto a sinistra i vari newsgroup che vogliamo seguire (per aggiungerne uno bisognerà come già ricordato selezionare la voce 'Add newsgroup' nel menu 'File', e fornirne il nome completo); in alto a destra l'elenco dei messaggi disponibili nel newsgroup selezionato; in basso, il testo del messaggio sul quale siamo attualmente posizionati.

    Se è la prima volta che utilizziamo i newsgroup, potremmo volerne percorrere l'elenco completo. In Netscape 4 lo si fa (dal modulo Collabra Discussions o da quello Messenger) attraverso la ricordata voce 'Join Discussion Group' del menu 'File'; in Netscape 3 occorrerà scegliere la voce 'Show all newsgroups' nel menu 'Options'. In entrambi i casi, per consultare la lista completa occorrerà avere un po' di pazienza. Come si è accennato, infatti, i newsgroup esistenti sono moltissimi, e Netscape reagirà al nostro comando richiedendo al news server una lista completa di quelli disponibili — lista che, soprattutto se il news server è 'ben fornito', richiederà qualche minuto per essere trasmessa integralmente.

    Abbiamo visto che Netscape — come del resto la maggior parte dei programmi di lettura dei newsgroup — permette una sorta di 'abbonamento' (subscribe) ai gruppi che ci interessano. Si tratta di una funzione da non confondere con l'abbonamento a una lista di distribuzione postale: mentre nel caso della lista l'abbonamento implica che riceveremo attraverso la posta elettronica tutti i messaggi scambiati, nel caso dei newsgroup indica semplicemente che Netscape — una volta attivata la finestra relativa ai newsgroup — andrà a controllare automaticamente quanti messaggi sono disponibili (si tratta del secondo dei due numeri visualizzati), e quanti di essi non abbiamo ancora letto (il dato è fornito dal primo dei due numeri).

    Ricordiamo anche che i messaggi sono di norma raggruppati — da Netscape — come dagli altri news reader — per 'thread', o catene. In sostanza, i messaggi che nascono in risposta a un messaggio già esistente in bacheca vengono visualizzati immediatamente al di sotto del messaggio di origine. Questo consente di dare un qualche ordine ai messaggi disponibili, e di seguire facilmente i dibattiti che più ci interessano, ignorando gli altri.

    Il testo del messaggio visualizzato nella zona in basso ha due importanti caratteristiche: innanzitutto, Netscape si accorge se da qualche parte è citato l'indirizzo di una URL, e lo rende attivo: in questo modo, anche i messaggi dei newsgroup si inseriscono nella struttura ipertestuale di World Wide Web. Basterà un click del mouse sull'indirizzo, e saremo portati automaticamente al sito indicato. Inoltre, Netscape è capace di decodificare automaticamente i file immagine (normalmente codificati utilizzando lo standard MIME, lo stesso al quale si fa normalmente ricorso nel caso della posta elettronica) e di visualizzare le immagini all'interno dei messaggi che le contengono: un passo ulteriore verso la trasformazione dei newsgroup in uno strumento realmente multimediale di diffusione dell'informazione.

    Internet Explorer e i newsgroup

    Anche Internet Explorer ha aggiunto, nelle ultime versioni del programma, un modulo destinato a consentire un pieno accesso al mondo dei newsgroup. In Internet Explorer 3 questo modulo si chiama Internet News, e vi si accede o direttamente dall'icona creata, al momento dell'installazione di Explorer, fra i programmi del menu Avvio, o dall'interno di Explorer stesso, attraverso la voce 'Read News' accessibile per mezzo del bottone 'Mail'.

    Una volta in Internet News, la prima cosa da fare è, al solito, l'impostazione dei server da utilizzare. Potete arrivare alle schermate di configurazione dalla voce 'Options' del menu 'News'. Dovrete poi selezionare la solita scheda 'Servers': nella metà superiore fornirete le informazioni relative al vostro nome e al vostro indirizzo e-mail (che serviranno a 'firmare' i vostri eventuali messaggi verso un newsgroup), in quella inferiore potrete inserire (attraverso il bottone 'Add') e rimuovere (attraverso il bottone 'Remove') uno o più news server. Naturalmente, è indispensabile che ne sia indicato almeno uno.

    Figura 35 L'impostazione dei news server in Internet Explorer 3

    Come fare a scegliere i newsgroup da seguire? Sempre dalla schermata principale di Internet News, basterà selezionare la voce 'Newsgroup' del menu 'News': arriverete alla finestra riportata nella figura seguente, nella quale selezionare (nel riquadro verticale a sinistra) il news server e scorrere (nel riquadro principale) i newsgroup accessibili attraverso di esso. I pulsanti 'Subscribe' e 'Unsibscribe' permettono di selezionare i gruppi che ci interessa seguire: i newsgroup in tal modo prescelti saranno direttamente accessibili dalla finestra principale del programma.

    Figura 36 La finestra di selezione dei newsgroup in Internet Explorer 3.

    E veniamo proprio alla finestra principale del programma; le sue caratteristiche dovrebbero esserci ormai familiari: sotto i bottoni, c'è il campo per la scelta del newsgroup; al centro c'è la finestra che contiene l'elenco dei messaggi presenti nel newsgroup prescelto, e nella finestra in basso compare il testo del messaggio selezionato. È comunque possibile cambiare questa disposizione, attraverso la voce 'Preview Pane' del menu 'View'.

    Figura 37 Internet News, il modulo news di Explorer 3

    Quanto ai bottoni, essi permettono, nell'ordine, di scrivere un nuovo messaggio, preparare una risposta da inviare al newsgroup, rispondere direttamente all'autore, far procedere il messaggio verso un nuovo destinatario, aprire la finestra di gestione dei newsgroup, collegarsi e scollegarsi dal news server, e fermare il caricamento dei messaggi dal server.

    In Explorer 4, le funzionalità di lettura dei newsgroup sono integrate in Outlook Express. La configurazione, semplice e guidata, si avvia automaticamente la prima volta che proviamo a leggere un newsgroup; le relative schede sono comunque accessibili attraverso la voce 'Account…' del menu 'Strumenti'. Al solito, il dato più importante da fornire è quello relativo al news server da utilizzare. L'interfaccia è in tutto analoga a quella vista nel discutere le caratteristiche di Outlook Express come gestore della posta elettronica, e le possibilità offerte sono sostanzialmente le stesse di quelle appena viste nel caso di Internet News.

    Agent

    Agent è un piccolo capolavoro. Creato dalla Forté, una software house californiana, ha rivoluzionato la fruizione dei newsgroup — e non è un caso che proprio al modello rappresentato da Agent si siano ispirati tutti i news reader più recenti, fra cui quelli integrati in Netscape e in Internet Explorer dei quali abbiamo appena parlato. Va detto, tuttavia, che Agent rimane ancora insuperato: la sua capacità di costruire automaticamente (e in maniera altamente configurabile) un database dei newsgroup esistenti e di quelli frequentati, dei messaggi letti e di quelli da leggere, e la facilità di gestione degli eventuali file allegati, anche se suddivisi in più messaggi, non ha per ora rivali — pur se al prezzo di una occupazione di disco rigido che potrà creare qualche problema ai più incalliti navigatori nel mondo Usenet. Inoltre, molte operazioni possono essere effettuate off-line, minimizzando i tempi (e i costi) di connessione a Internet. Nel primo numero di Notizie dalle reti, Giuseppe Salza notava correttamente che "Il ciclo evolutivo del Net è rapidissimo. Nel febbraio 1995, Usenet richiedeva ancora una notevole dose di pazienza e sofferenza per tutti coloro che non volevano pagare bollette telefoniche astronomiche. Nel giro di poche settimane, Agent ha provocato una gigantesca rivoluzione culturale (...) e ha scagliato i primi sassi che conducono all'universalizzazione della norma multimediale MIME".

    Agent esiste in due versioni: quella commerciale, che include anche un avanzato gestore di posta elettronica, e una versione totalmente gratuita, Free Agent. Entrambe le versioni possono essere scaricate direttamente via Internet, partendo dalla pagina su World Wide Web della Forté, alla URL http://www.forteinc.com. Nel momento in cui scriviamo è disponibile la release 1.1 di Free Agent, ed è da poco uscita l'attesa release 1.01 di Agent.

    Va detto che la versione gratuita, Free Agent, accontenterà probabilmente la maggior parte degli utenti — ma che il programma è talmente buono, e la versione commerciale è così economica, che vale sicuramente la pena di investire i 29 dollari richiesti per quest'ultima.

    Anche Agent, naturalmente, va configurato; vediamo come (le istruzioni si riferiranno a Free Agent — ma la versione commerciale è in questo analoga). Al momento di lanciarlo per la prima volta, Agent ci presenterà la finestra che vedete nella figura seguente:

    Figura 38 La finestra di configurazione di Free Agent 1.1

    La funzione delle varie informazioni richieste dovrebbe ormai risultarvi chiara. Naturalmente, dovrete sostituire ai dati forniti come esempio quelli indicati dal vostro fornitore di connettività. Potrete cambiare in qualsiasi momento queste impostazioni dalla voce 'General Preferences' del menu 'Options'.

    Il passo successivo consiste nel lasciare che Agent si 'informi' sui newsgroup disponibili presso il vostro news server; si tratta di una operazione automatica, che richiederà sicuramente qualche minuto.

    A questo punto, siete pronti per lavorare. Diamo un'occhiata alla schermata principale di Agent:

    Figura 39 La finestra principale di Free Agent 1.1

    Anche qui, come vedete, le solite tre zone (ma il programma consente di personalizzare al massimo la loro disposizione sullo schermo). La zona in alto a sinistra porta la dizione 'Subscribed groups': si tratta dei newsgroup che vogliamo seguire più da vicino — a ogni collegamento, Agent si informa automaticamente su quanti messaggi vi siano disponibili. Il triangolino nero in alto sulla barra 'Subscribed groups' permette di passare dalla visualizzazione dei newsgroup ai quali siamo abbonati a quella dell'intera lista dei newsgroup ('All groups') o a quella dei soli newsgroup aggiunti recentemente alla lista ('New groups').

    La zona in alto a destra (a proposito: queste 'zone' indipendenti nelle quali può essere ripartita la finestra di un programma si chiamano in gergo 'frame') contiene un elenco dei messaggi disponibili nel newsgroup selezionato. La piccola icona con un foglio scritto che compare a lato di alcuni messaggi indica che il loro testo è già stato 'scaricato' sul nostro computer — il che significa che potremo leggerli anche off-line, dopo esserci scollegati da Internet. Durante il collegamento, possiamo in ogni momento richiedere che uno o più messaggi vengano resi disponibili in questo modo: basterà selezionarli, e utilizzare l'opzione 'Get marked article bodies' del menu 'Online'.

    Fra le altre informazioni fornite vi è la lunghezza in righe del messaggio (si tratta del numero che lo precede) e l'esistenza di eventuali 'catene' di messaggi dedicati alla discussione di uno stesso argomento (indicata da una freccia che contiene il simbolo '+'; in questo caso, il numero fra parentesi quadre che segue indica quanti sono i messaggi che compongono la catena).

    Infine, la finestra inferiore contiene il testo del messaggio. Quello che abbiamo scelto come esempio è un messaggio proveniente dal newsgroup sci.space.news; si tratta dell'aggiornamento settimanale sulla missione della sonda Pioneer 10, lanciata verso lo spazio esterno circa venticinque anni fa (per l'esattezza, il 2 marzo 1972). Ebbene, la sonda Pioneer — che ha da tempo superato il limite esterno del nostro sistema solare — è ancora funzionante, e continua ad inviare verso terra i dati dei due strumenti ancora attivi; scorrendo il messaggio, apprendiamo che lo strumento dedicato allo studio delle particelle cariche è stato spento definitivamente il 30 dicembre 1996, per economizzare la poca energia residua, e che una manovra di rotazione della sonda è stata effettuata con successo il 26 gennaio 1997. Naturalmente, la sonda Pioneer è solo una delle numerose missioni spaziali seguite dal newsgroup sci.space.news, che a sua volta è solo uno dei circa ventiquattromila newsgroup attivi: un esempio suggestivo della ricchezza di informazioni reperibili attraverso questo strumento di comunicazione in rete!

    Agent dispone anche di una ricca pulsantiera, che non possiamo qui esaminare dettagliatamente — basta comunque posizionare il puntatore del mouse su un qualunque bottone per ottenere una descrizione sommaria della sua funzione.

    Agent è capace di tradurre automaticamente immagini, suoni e programmi inviati in formato MIME, e di lanciare a richiesta l'applicazione loro associata. Vediamo di capire meglio cosa questo significhi. Supponiamo di voler spedire, nel newsgroup dedicato ai fan di Woody Allen, una inedita foto di scena relativa alla lavorazione del suo ultimo film, capace sicuramente di fare la felicità di molti altri appassionati. Concettualmente, possiamo pensare a questa operazione come analoga all'affiggere la fotografia su una apposita bacheca pubblica. Ma dal momento che siamo nel mondo dei bit e non in quello degli atomi, la foto andrà prima scannerizzata: trasformata cioè da oggetto fisico a puro contenuto informativo che il computer sia in grado di interpretare. Questa operazione richiede l'aiuto di uno scanner (ve ne sono ormai di assai economici, con prezzi anche inferiori al milione di lire), e produce un normalissimo file, non dissimile da quelli creati, ad esempio, da un programma di videoscrittura. Per 'vedere' l'immagine sullo schermo del nostro computer, basterà disporre di un programma capace di interpretare il file — di riconoscere cioè il particolare formato immagine utilizzato — e di visualizzarlo. Si tratta di programmi assai diffusi, molti dei quali possono essere facilmente reperiti anche in rete.

    Fin qui, dunque, nessun problema. Ma come inviare l'immagine al newsgroup? Come la posta elettronica, i messaggi inviati ai gruppi Usenet devono di norma limitarsi all'uso dell'ASCII stretto. Non possiamo dunque semplicemente inviare il file con la nostra immagine: prima dobbiamo codificarlo. Agent lo fa per noi, usando appunto la codifica MIME. Ma c'è un problema in più: un'immagine è ricchissima di informazioni (per ogni 'puntino', o 'pixel' dell'immagine, bisogna indicare il colore e la luminosità, e un'immagine dettagliata contiene moltissimi 'puntini'), e il file relativo è spesso di dimensioni piuttosto consistenti. In questi casi, sia per permetterne la ricezione 'a rate', sia per non tagliare fuori gli utenti di sistemi che non accettano la trasmissione o la ricezione di messaggi superiori a una certa lunghezza, è buona norma suddividere il nostro file codificato in più messaggi numerati. Bene: al momento della decodifica, Agent provvederà in maniera automatica o semi automatica a 'raggruppare' questi messaggi, decodificare il file contenuto, e — se gli abbiamo indicato dove trovare il programma adatto — a visualizzarlo sullo schermo (nel caso di un'immagine) o a farlo ascoltare attraverso gli altoparlanti del computer (se si tratta di un file sonoro). Per farlo, basterà selezionare i messaggi interessati, e scegliere dal menu 'File' il comando 'Launch binary attachments'.

    Le funzionalità di decodifica di questi 'file attachment' è presente, va detto, anche nei moduli news di Netscape e di Internet Explorer. Ma le capacità di Agent in questo campo restano ancora all'avanguardia, soprattutto per quanto riguarda i file attachment 'spezzettati' in più messaggi. Come è facile capire, un programma di questo tipo trasforma il mondo dei newsgroup Usenet — nato per la trasmissione di messaggi testuali, e dunque apparentemente dalle possibilità multimediali piuttosto limitate — in una vera e propria miniera di multimedialità distribuita. Con tutti i rischi che questo comporta (la maggior parte delle discussioni sulla presenza in rete di immagini pornografiche riguarda proprio i newsgroup), ma anche con le immense potenzialità di una distribuzione su scala planetaria, libera e alla portata di tutti, di informazioni non solo testuali ma anche visive e sonore. Come vedremo nel seguito, oltre ai newsgroup vi sono varie altre funzionalità di Internet che permettono operazioni di questo tipo. Ma i newsgroup, che possono essere utilizzati anche da chi non dispone di proprio spazio macchina su un server in rete, costituiscono sicuramente uno dei primi e più accessibili sistemi per sfruttare le potenzialità di Internet non solo per il reperimento, ma anche per la diffusione di informazione multimediale.

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