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Indice Premessa
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Come si naviga E-mail
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Telnet Gopher
WWW Tempo reale
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Risorse Il sociale
Mercato globale HTML
Glossario Bibliografia

Muoversi fra i menu: gopher

11 Muoversi fra i menu: gopher

  • Introduzione
  • Usare i gopher: concetti di base
  • Alcuni programmi per l'uso di gopher
  • Programmi con interfaccia a caratteri
  • Costruirsi menu personali attraverso i bookmark
  • Programmi con interfaccia grafica
  • I browser Web e i gopher

  • Introduzione

    L'enorme sviluppo di Internet verificatosi negli ultimi anni ha determinato un aumento esponenziale della quantità di informazioni disponibili sui milioni di host connessi alla rete. L'eccesso di informazioni, specialmente se prive di struttura, rischia però di renderne impossibile la fruizione: come trovare quello che ci serve, ammesso che esista?

    Fino a qualche anno addietro un utente esperto, uno dei cosiddetti 'guru' di Internet, sarebbe stato in grado di indicarvi gli indirizzi di tutti gli host in cui trovare informazioni rilevanti nei vari settori disciplinari. Oggi nessun essere umano ha la capacità di dominare questo illimitato spazio informativo, nemmeno in riferimento ad ambiti tematici molto ristretti.

    Per questa ragione sono stati sviluppati una serie di sistemi dedicati alla organizzazione ed al reperimento dell'informazione in rete. Tra queste applicazioni, le due di gran lunga più note, diffuse ed utilizzate sono gopher e World Wide Web.

    Una caratteristica funzionale di questi strumenti è l'indipendenza dalla localizzazione fisica di una certa risorsa. Le applicazioni che abbiamo visto fin qui (telnet o FTP) consentono di muoversi nella rete solo se si conosce l'esatto indirizzo della destinazione. Gopher e World Wide Web al contrario permettono all'utente di navigare nella rete alla ricerca di informazioni senza preoccuparsi di dove esse siano collocate.

    Un ulteriore passo avanti introdotto da questi sistemi è la condivisione delle risorse tra più server residenti su host diversi. Questi strumenti sono infatti in grado di interagire, distribuendo così il carico di organizzazione e manutenzione delle informazioni. In questo modo se una data risorsa è contenuta in un certo computer, piuttosto che replicarla localmente è sufficiente inserire un puntatore all'host che la ospita. Il software si occuperà automaticamente di effettuare i collegamenti necessari.

    I due strumenti di cui parliamo, pur condividendo alcune caratteristiche funzionali di fondo, sono peraltro molto diversi. World Wide Web rappresenta, come vedremo, la più avanzata tecnologia disponibile sulla rete, ed ha assimilato o sostituito tutti i preesistenti tipi di risorse informative presenti su Internet. Di conseguenza negli ultimi anni il numero dei server gopher e l'importanza complessiva di questa risorsa è molto diminuita.

    Gopher, tuttavia, rimane ancora uno strumento user friendly per l'accesso alle informazioni in rete (specialmente in ambito accademico, scientifico e bibliotecario).

    Una nota curiosa su questa applicazione è l'origine del nome. 'Gopher' in inglese significa 'marmotta', in particolare una specie di marmotta del Nord America che scava gallerie nel terreno: l'animaletto in questione — che in italiano ha lo strano nome di 'citello') è proprio la mascotte dell'Università del Minnesota. Poiché il gopher elettronico, in fondo, scava gallerie attraverso Internet, i suoi autori decisero di chiamarlo come la simpatica bestiola.

    Usare i gopher: concetti di base

    Il gopher è essenzialmente uno strumento di organizzazione dell'informazione presente su Internet. Il principio su cui si fonda questa organizzazione è quello della struttura gerarchica.

    La struttura gerarchica è un sistema di organizzazione delle risorse molto efficiente. È molto diffuso in ambito informatico, ma anche in molti altri contesti comunicativi, culturali e sociali. Un esempio tipico di struttura gerarchica è l'organigramma di una azienda, o l'albero genealogico. Per rappresentare una struttura gerarchica si usa abitualmente un grafo ad albero.

    Un albero è costituito da un insieme di nodi e da un insieme di rami che fuoriescono da ciascun nodo. Ogni nodo dell'albero genera una serie di rami, che terminano con altrettanti nodi, dai quali possono dipartirsi altri sottorami, fino a giungere ai nodi terminali, alle 'foglie dell'albero'.

    La struttura ad albero permette di raggiungere un nodo particolare in modo molto rapido. Infatti, ad ogni scelta che si effettua, lo spazio dei possibili percorsi da effettuare viene in genere drasticamente ridotto. Ad esempio, se si procede dal nodo radice al nodo A, automaticamente vengono eliminati tutti i percorsi che vanno a B e C, compresi tutti i discendenti. D'altro canto, se ci si intende muovere tra nodi di pari livello o se si vuole esplorare il contenuto di un ramo dell'albero diverso da quello che si è scelto, l'unico modo è ritornare sui propri passi finché non è possibile imboccare l'altro percorso. Per chi conosce la struttura delle directory nei sistemi operativi MS-DOS o Unix, questa esperienza è abbastanza comune.

    Come tutte le altre applicazioni su Internet, gopher si basa su due moduli cooperanti, il client e il server. Il server ha il compito di gestire la struttura ad albero delle risorse informative. Il client, che comunica con il server tramite un apposito protocollo, fornisce all'utente l'interfaccia per esplorare questa struttura e per accedere a singole risorse.

    Una interfaccia ideale per esplorare i nodi di un albero è rappresentata da un sistema di menu e sottomenu. In effetti un gopher si presenta all'utente come una serie di menu, in cui le varie voci (item) corrispondono ai nodi dell'albero raggiungibili 'in un solo passo' a partire dal nodo di partenza. Ogni voce è una etichetta che descrive il contenuto del nodo a cui si riferisce. Per muoversi nell'albero delle risorse l'utente deve selezionare una voce, ed automaticamente il programma risponderà inviando le informazioni corrispondenti alla voce selezionata. Tali informazioni possono essere altri sottomenu, oppure risorse vere e proprie quali documenti testuali, file di immagini, suoni, software.

    Un aspetto interessante dei gopher è costituito dal fatto che essi possono collaborare tra loro in maniera completamente invisibile per l'utente: piuttosto che replicare su ciascun server le risorse non disponibili direttamente, è possibile inserire dei puntatori ai menu di altri gopher collegati ad Internet. In tale modo gli alberi dei vari gopher server si intersecano, costruendo così il cosiddetto gopherspace, una sorta di sottospazio strutturato all'interno dello spazio globale di Internet.

    Non solo: gopher è anche in grado di integrare gli altri strumenti della rete, come FTP, Archie, e telnet. Il client gopher gestisce i puntatori a queste risorse 'esterne' come voci di menu uguali alle altre, e si occupa di effettuare tutte le operazioni necessarie alla connessione: l'utente deve solamente scegliere quale elemento del menu intende raggiungere.

     
     

    Alcuni programmi per l'uso di gopher

    Per consultare le informazioni organizzate nel gopherspace bisogna naturalmente avere accesso ad un client gopher. Esistono client per tutti i sistemi operativi, sia in ambienti a caratteri sia in ambienti dotati di interfaccia grafica. Ciascuno sfrutta le caratteristiche particolari dell'ambiente in cui opera, ma le funzioni sono fondamentalmente le medesime.

    I software grafici hanno come vantaggio la semplicità di impiego, l'uso del mouse, delle icone e dei menu a tendina, ma richiedono almeno un collegamento PPP o SLIP. Ne esistono diversi: fra i più noti, Xgopher per Unix/X-Window, WSGopher per MS Windows, HyperG per Macintosh. Gran parte dei software relativi al gopher (sia server sia client) sono contenuti nel sito FTP anonimo dell'università del Minnesota, il cui indirizzo è ftp://boombox.micro.umn.edu, nella directory pub/gopher.

    I client a caratteri, d'altro canto, mentre preservano tutte le funzioni fondamentali, sono utilizzabili anche da chi non dispone di ambienti operativi grafici.

    Infine ricordiamo che tutti i client per l'accesso a World Wide Web — come Netscape e Internet Explorer — possono essere utilizzati anche per consultare i menu dei gopher.

    Programmi con interfaccia a caratteri

    Il client con interfaccia a caratteri usato pressoché universalmente è senza dubbio l'Internet Gopher Information Client, sviluppato dalla University of Minnesota. Ne esistono versioni compilate per quasi tutti i più diffusi sistemi operativi, dotate sostanzialmente della stessa interfaccia. In questo esempio faremo riferimento alla versione per Unix, che, ricordiamo, è quella utilizzata anche da chi si collega a Internet da casa ricorrendo ad un emulatore di terminale (anziché ai protocolli SLIP o PPP) e attraverso un fornitore di connettività che utilizzi Unix come sistema operativo.

    Per avviare il programma occorre digitare al prompt dei comandi 'Gopher' e battere il tasto 'Invio' (fornitori di connettività come MC-link e Agorà sostituiscono all'interfaccia Unix standard una interfaccia proprietaria, e per raggiungere il gopher occorre di norma navigare tra i menu di tale interfaccia; si tratta comunque di un compito estremamente semplice e intuitivo). Al suo avvio il programma si collega con un particolare gopher server (che può essere scelto nella configurazione), il quale invia il suo menu principale. Ad esempio il menu principale del gopher della University of Minnesota (il padre di tutti i gopher!) è il seguente:

    Internet Gopher Information Client v2.1.3
    Home Gopher server: gopher2.tc.umn.edu
    --> 1. Information About Gopher/
    2. Computer Information/
    3. Discussion Groups/
    4. Fun & Games/
    5. Internet file server (ftp) sites/
    6. Libraries/
    7. News/
    8. Other Gopher and Information Servers/
    9. Phone Books/
    10. Search Gopher Titles at the University of
        Minnesota <?>
    11. Search lots of places at the University of
        Minnesota <?>
    12. University of Minnesota Campus Information/
    Press ? for Help, q to Quit Page: 1/1

    Il programma è molto semplice da utilizzare. Per scegliere la voce di menu che si desidera selezionare, ci si sposta premendo i tasti 'Freccia su' e 'Freccia giù'; la voce selezionata è segnalata dalla piccola freccia alla sinistra dello schermo. Per attivare una selezione si deve premere il tasto 'Invio'. In alternativa si può digitare il numero corrispondente ad una certa voce, seguito da 'Invio'.

    In fondo allo schermo ci sono le indicazioni per attivare i comandi principali (ricordate che la differenza tra maiuscolo e minuscolo in questo caso è rilevante): 'q' per uscire dal programma; '?' per avere una schermata di aiuto; 'u' per tornare al menu superiore (per questo si può anche utilizzare il tasto 'freccia a sinistra').

    Il client indica anche il tipo di risorsa collegata a una determinata voce del menu, attraverso dei simboli posti alla destra di ciascuna voce. Questi simboli, formati da caratteri grafici o da stringhe, possono variare a seconda della configurazione del server e del client, ma i più comuni sono i seguenti:

    • la barra '/' indica un sottomenu dello stesso server o un menu di un altro server
    • il punto '.' indica file di testo
    • l'indicazione '<BIN>' indica un file binario
    • l'indicazione '<CSO>' indica un servizio di ricerca su un database White Pages
    • l'indicazione '<HQX>' indica un file compresso Macintosh
    • l'indicazione '<PICTURE>' indica un file grafico
    • l'indicazione '<TEL>' indica una sessione telnet
    • il punto interrogativo '<?>' indica un servizio di ricerca con sistemi di information retrieval (Veronica, WAIS, Archie)

    Il comportamento del gopher client è determinato dal tipo di file che riceve. Se si tratta di un file di testo, esso viene mostrato direttamente sullo schermo. Ad esempio dal menu intestato 'Information About Gopher' nella prima schermata si arriva ad un elenco di documenti e testi dedicati al gopher. Se scegliamo la prima voce dell'elenco, 'About Gopher', il file di testo corrispondente viene inviato e poi mostrato sullo schermo dal client. Per scorrere un documento o un menu si deve premere il tasto 'Space'.

    Se il file collegato alla voce di menu selezionata da un utente è invece in un formato binario (immagine, suono, programma eseguibile, file compressi di vari tipi), esso viene trasferito sul disco rigido del computer in cui il client è installato. Questo è anche il comportamento del client gopher quando viene collegato ad un server FTP: in questo caso i menu riproducono la struttura di directory e file in cui è organizzato il server. La ricezione del file avviene selezionando nell'elenco la voce corrispondente, ed è gestita automaticamente dal gopher. Il comando 'D' permette di forzare il trasferimento sul disco rigido locale di un certo file elencato in una voce di menu; se invece si desidera salvare un file di testo mentre è in corso la sua consultazione si deve utilizzare il tasto 's'. È anche possibile inviare un documento per posta elettronica attraverso il comando 'm': il programma ci chiede l'indirizzo a cui spedire il file e poi lo invia.

    Qualora la risorsa scelta fosse un puntatore ad un sito telnet, il client avvia automaticamente la sessione con il computer remoto. Tutto avviene in maniera completamente trasparente per l'utente. Ad esempio, partendo dal gopher dell'Università di Pisa, all'indirizzo gopher://gopher.unipi.it, è possibile consultare l'elenco delle biblioteche italiane (e mondiali) che mettono a disposizione cataloghi online; se siamo interessati alla consultazione del catalogo della biblioteca bolognese, gestito dal sistema ALMATEL, selezioniamo la voce corrispondente, ed attiviamo la voce del menu: il programma ci avverte che stiamo per uscire dall'ambiente gopher e poi stabilisce il collegamento.

    Dal momento in cui il collegamento è stabilito, naturalmente, il nostro terminale sarà controllato dall'host remoto, esattamente come nella normale connessione telnet. Il gopher ci ha solo accompagnato fino alla porta: da quel momento in poi saremo nelle mani degli ospiti.

    Tuttavia esistono anche delle tecnologie software che permettono di interfacciare direttamente sistemi di database con server di rete come gopher e World Wide Web. Sono basate su un protocollo denominato Z39.50, che è molto diffuso in ambito bibliotecario. In questo caso il gopher è in grado di interrogare direttamente il database remoto, usando una interfaccia standard in cui l'utente può digitare le parole chiave per la ricerca. Le voci di menu che si riferiscono a cataloghi bibliotecari e che sono contrassegnate dal simbolo '<?>' indicano proprio la disponibilità di questi sistemi, che facilitano notevolmente la consultazione.

    Costruirsi menu personali attraverso i bookmark

    I gopher, come abbiamo visto, organizzano le risorse di rete in una struttura gerarchica di menu. Questo significa che per raggiungere un certo file l'utente deve esplorare l'albero di un gopher, fino a giungere al file che lo interessa. E se intendesse in un momento successivo tornare a consultare la stessa risorsa? Replicare il medesimo percorso non sarebbe comodo, specialmente se si è trattato di una esplorazione molto lunga, che ha portato a diversi salti da un server ad un altro.

    Per ovviare a questa difficoltà, gli sviluppatori del client gopher hanno aggiunto al loro software una importante funzionalità, che ritroveremo poi anche nei client Web: i bookmark, o segnalibri (cui si può in effetti pensare come a una collezione di segnalibri inseriti dall'utente nel grande libro che è la rete).

    I bookmark sono elenchi di voci delle quali si prende nota durante una esplorazione del gopherspace, e che si possono poi consultare in qualsiasi momento. In sostanza attraverso questo strumento si può costruire un menu personalizzato, aggiornabile e richiamabile in qualsiasi momento dall'utente.

    I comandi per la creazione dei bookmark con il nostro client a caratteri sono due:

    • 'a', che aggiunge la singola voce di menu selezionata
    • 'A', che aggiungere l'intero menu presente sullo schermo

    Il comando 'v' permette poi di visualizzare i propri bookmark in ogni momento. Questi appaiono naturalmente come un normale menu gopher, e si possono utilizzare nella stessa maniera.

    Programmi con interfaccia grafica

    I programmi client con interfaccia grafica per navigare tra i menu gopher sono molti, e ne esistono per tutti i sistemi operativi. La loro funzione naturalmente non si discosta molto da quella del client a caratteri che abbiamo visto sopra. L'interfaccia utente fa però pieno uso delle caratteristiche user-friendly degli ambienti grafici, come l'uso del mouse e i menu di comandi a tendina. A titolo di esempio mostriamo un client per l'ambiente Windows 95. Si chiama WSGopher, ed è disponibile tramite Web all'indirizzo http://www.mstc.com/wsgopher/: il file si chiama 'wsg-20.exe'.

    WSGopher è un ottimo programma, uno dei migliori client gopher, e supporta anche le specifiche avanzate del protocollo gopher, denominate gopher+. Queste specifiche introducono molteplici migliorie al tradizionale comportamento del gopher. Ad esempio è possibile associare ad ogni documento archiviato da un gopher una serie di informazioni aggiuntive che definiscono il tipo di file o la disponibilità di versioni in diversi formati (testo ASCII, PostScript, etc.), senza che queste compaiano come singole voci di menu nel gopher. Ciò permette di configurare il client in modo da avviare automaticamente i programmi locali adatti alla particolare natura del file in questione (ad esempio, un file grafico può essere aperto automaticamente all'interno di un programma di disegno). Inoltre usando un client gopher + è possibile indicare anche un indice preferenza tra diverse 'viste' di una data risorsa. In tale modo, ad esempio, se su un server un documento è archiviato in più formati, viene inviato solo il formato che l'utente preferisce. Infine gli attributi gopher + permettono di associare ad ogni risorsa un abstract, e una serie di informazioni amministrative. Questi attributi sono molto utili nella ricerca con Veronica (ne parleremo nella sezione di questo libro dedicata alla ricerca di informazioni in rete), perché permettono di specificare con estrema precisione il tipo di risorsa che si sta cercando.

    Come si può vedere, WSGopher fa uso di tutte le caratteristiche tipiche dell'interfaccia Windows: barra di menu, pulsanti e interazione tramite mouse.

    Figura 46 La schermata principale di WSGopher

    Le varie voci del menu gopher sono precedute da una piccola icona che ne specifica la tipologia. Per vedere il contenuto di una voce basta spostarvi sopra il puntatore del mouse e premere il tasto sinistro. Il menu o il file corrispondente viene richiesto al server remoto e poi mostrato in una nuova finestra. Questo permette di tenere aperte più finestre che mostrano i vari menu o file visitati, ovviando alla rigida struttura gerarchica del gopher.

    Il programma può visualizzare in una sua finestra i file di testo; se non è in grado di gestire direttamente i file che riceve, può avviare automaticamente delle applicazioni esterne che hanno la funzione di visualizzatori. La configurazione dei programmi di visualizzazione esterni avviene attraverso una finestra di dialogo a schede, a cui si accede tramite il comando 'Preferences' dal menu 'Edit'. In particolare a questa funzione sono dedicate due schede: una permette di definire i visualizzatori da utilizzare con i gopher normali, l'altra quelli per i gopher +.

    La prima è indicata dall'etichetta 'Viewers', e consente di vedere i programmi già configurati, ed aggiungerne altri. La seconda è indicata dall'etichetta 'Extended Viewers', ed è leggermente più complessa. Ogni tipo di file infatti è indicato come 'vista' dotata di un determinato tipo nella classificazione MIME — che abbiamo già conosciuto parlando di posta elettronica. Anche in questo caso è possibile indicare una estensione standard ed un programma di visualizzazione esterno per ciascun tipo di file. In aggiunta WSGopher permette anche di indicare l'indice di preferenza ('Ranking') per ciascuna vista. Questo parametro è utilizzato dal gopher + per determinare quale versione di una risorsa mostrare all'utente, qualora questa sia disponibile in molteplici formati.

    In modo simile è possibile indicare a WSGopher quale client utilizzare per le sessioni telnet collegate alle voci di menu. Un'altra scheda di configurazione presente nella finestra di dialogo permette di indicare esplicitamente l'Home Gopher, ovvero il server che viene automaticamente contattato all'avvio del programma.

    Una delle caratteristiche più utili di WSGopher è la gestione molto avanzata dei bookmark. Per accedere ai bookmark si può utilizzare il comando 'Fetch' nel menu 'Bookmark', oppure usare il primo dei pulsanti nella barra. I vari bookmark possono essere divisi in categorie, rendendo così più facile la loro utilizzazione. Le categorie si possono creare e modificare con il comando 'Categories' del menu a tendina.

    I browser Web e i gopher

    Il client con interfaccia grafica che abbiamo introdotto nel paragrafo precedente è un ottimo strumento per accedere ai vari gopher server presenti su Internet. Ma se — come accade ormai alla maggior parte degli utenti — le vostre esplorazioni nei cunicoli del gopherspace sono saltuarie, basterà utilizzare un client Web come Netscape o Explorer.

    L'aspetto di un gopher server nella finestra di Netscape (figura 47) è sostanzialmente uguale a quello di un FTP server: un elenco di voci affiancate da piccole icone che ne denotano la tipologia: i menu sono simboleggiati da una cartellina; i file di testo da un foglietto scritto; i file grafici da tre piccoli solidi colorati. L'interfaccia è la classica point-and-click che caratterizza Netscape. Ricordate tuttavia che quando un browser Web si collega ad un gopher, si adatta alle proprietà strutturali del server: dunque la navigazione in questo caso sarà guidata dall'albero gerarchico dei menu, e i documenti inviati da un gopher server non potranno sfruttare le caratteristiche ipermediali tipiche di World Wide Web. D'altra parte Netscape è in grado di gestire direttamente alcuni formati di file grafici, e dunque potrà mostrarli direttamente nella sua finestra, senza avviare applicazioni esterne.

    Figura 47 L'aspetto di un gopher server con Netscape

    La gestione dei bookmark per i menu gopher, infine, è integrata con la gestione generale dei bookmark; ne parleremo quindi nel prossimo capitolo, dedicato in modo specifico a World Wide Web.

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