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Indice Premessa
Introduzione La telematica
Come funziona Il collegamento
Come si naviga E-mail
Newsgroup FTP
Telnet Gopher
WWW Tempo reale
Nuove frontiere La ricerca
Risorse Il sociale
Mercato globale HTML
Glossario Bibliografia

Tutto per tutti: FTP

09 Tutto per tutti: FTP

  • Introduzione
  • Usare FTP: concetti di base
  • Alcuni programmi per l'uso di FTP
  • Programmi con interfaccia a caratteri
  • Altre informazioni utili legate all'FTP con interfaccia a caratteri
  • Programmi con interfaccia grafica
  • Netscape e l'FTP anonimo
  • Netscape e FTP con account
  • CuteFTP

  • Introduzione

    È stato calcolato che attualmente, sparpagliati nelle memorie degli host computer connessi a Internet, ci siano diversi milioni di file. Si tratta di uno sconfinato serbatoio di programmi, immagini digitali, suoni, ecc. molti dei quali di 'pubblico dominio'. Il sistema che ci consente di trasferire questi file sul nostro computer, si chiama File Transfer Protocol (FTP).

    Prima di affrontare il discorso legato all'FTP, riteniamo valga la pena soffermarci brevemente sulla definizione di software di pubblico dominio (PD per brevità), e cercare di illustrarne i principi base; a beneficio in particolar modo di coloro che ancora non ne hanno compresa l'utilità e non ne rispettano le regole.

    Anni fa, chiunque avesse realizzato un programma di un qualche valore senza lavorare per una software house, avrebbe avuto scarse possibilità di vederlo usato da molti, e quasi nessuna di guadagnarci qualcosa. C'erano le riviste tecniche che pubblicavano i cosiddetti 'listati', o che allegavano un dischetto; ma in ogni caso, a parte la difficoltà di venire pubblicati, i programmi originali disponibili al di fuori dal circuito strettamente commerciale erano poche decine. C'era anche chi, per eccesso di modestia o per mancanza di intraprendenza, pur avendo realizzato qualcosa di valido, non lo proponeva alle ditte distributrici. Strada ancora più impervia toccava al software che potremmo definire 'di nicchia', quello che comunque non interessa il grande pubblico: le applicazioni scientifiche, i progetti di ricerca universitaria e via discorrendo.

    Oggi tutti questi ostacoli sono superati. Infatti praticamente tutte le università, i centri di ricerca, e numerose altre organizzazioni, anche commerciali, riservano parte delle proprie risorse di sistema per ospitare i programmi di pubblico dominio. Negli enormi hard disk di questi enti sono memorizzati un gran quantitativo di file, prelevabili gratuitamente e da qualsiasi località (più avanti vedremo come).

    Con la telematica è finalmente possibile scovare il software più specialistico: dal database testuale per gli studiosi di linguistica, a una riedizione del gioco Pong per Windows.

    Affinché però questa incredibile macchina non si fermi, è necessario rispettarne le poche regole. Chi preleva da un sito Internet o da una BBS un programma shareware, e poi lo utilizza, deve — secondo le clausole di distribuzione — versare i pochi dollari di registrazione: non perché qualcuno altrimenti lo denuncerà per pirateria — probabilmente non succederebbe — ma perché alle spalle del programma prelevato gratuitamente c'è chi ci ha lavorato molto e ha scelto un canale di distribuzione che è assai vicino alle esigenze dell'utente. Chi preleva un programma con questo sistema può infatti fare qualcosa che nessun'altra fabbrica o ditta del mondo gli consentirebbe: verificare la qualità di ciò che vuole comprare con delle prove, anche prolungate, prima di pagare.

    È un modo di vendere che va incoraggiato, perché è il più equo, è quello che consente davvero di scegliere il meglio (visto che il prelievo e l'uso a titolo di prova sono gratuiti, l'acquirente ha la facoltà di prelevare anche cinque o sei tipi di programma simili, per poi versare la quota solo del migliore) e infine perché allarga enormemente le possibilità di scelta: sono poche le software house in grado di raggiungere ogni angolo del pianeta con le proprie reti distributive, mentre tutti, o quasi, possono arrivare a Internet.

    Oltre allo shareware ci sono anche altre categorie di software. C'è quello completamente gratuito (di solito identificato con il termine freeware), quello che richiede come pagamento un versamento volontario anche non necessariamente in denaro (giftware) e quello che si accontenta di una cartolina (cardware).

    Chi non versa la quota di registrazione forse si sente furbo, perché ha un programma senza averlo pagato, e senza aver violato apparentemente nessuna legge; in realtà nuoce a sé stesso, perché se un giorno la politica shareware dovesse fallire, la scelta di software di cui possiamo beneficiare attualmente verrebbe enormemente ridotta, e sul mercato sopravviverebbero solo le grandi software house con la loro politica dei prezzi.

     
     

    Usare FTP: concetti di base

    Nei capitoli successivi, quando parleremo di Archie e di siti come http://www.shareware.com, affronteremo il tema della ricerca di un programma su Internet; ora diamo invece un'occhiata a come funziona il protocollo che ci consentirà di trasferirlo sul nostro computer, dando per scontato che già ne conosciamo la localizzazione.

    Indipendentemente dal tipo di applicazione utilizzata per attivare una sessione FTP, ci sono due modalità di collegamento ad una macchina remota: FTP anonimo, e FTP con account.

    Il trasferimento di file tramite FTP anonimo è quello tradizionalmente utilizzato per il prelievo di file presso università, enti, società. Consiste in un login, ovvero nell'ingresso in un computer remoto, effettuato senza disporre presso di esso di un proprio codice utente e di una propria password, quindi anonimamente. In questa modalità non avremo, per ovvi motivi di sicurezza, pieno accesso al computer remoto; potremo quindi entrare solo in determinate directory — tipicamente nella directory chiamata 'pub' (ovvero public) e nelle sue sottodirectory — e potremo solo leggere alcuni file, ma non cancellarli, spostarli o modificarli.

    L'utilizzazione di FTP con account, invece, dà pieno accesso ad una determinata directory del sistema remoto, nella quale potremo inserire, modificare e cancellare file, proprio come se fosse una directory del vostro hard disk. Di norma è riservata ai dipendenti dell'università, dell'ente o della società che ospita il server FTP, oppure ai loro collaboratori, oppure ancora ai loro clienti. Se, ad esempio, decidete di pubblicare su Internet una vostra pagina Web, acquistando lo spazio presso un Internet provider, quest'ultimo con ogni probabilità vi concederà un account FTP e una password personale.

    Alcuni programmi per l'uso di FTP

    Come di consueto, i programmi (client) per fare FTP si dividono in due categorie: quelli che dispongono di una interfaccia a caratteri, e quelli con una interfaccia grafica.

    Programmi con interfaccia a caratteri

    I client FTP con interfaccia a caratteri possono sembrare un po' ostici, ma sono molto efficienti e versatili. Nella figura che segue è visibile, a titolo di esempio, il client FTP fornito di serie con Windows 95.

    Figura 40 Il client FTP a caratteri di Windows 95

    Per vedere quali sono i comandi di cui si dispone in una sessione FTP, effettuiamo un collegamento di prova con la McAfee Associates, negli Stati Uniti, la nota software house specializzata in programmi antivirus.

    La prima cosa da fare, ovviamente, è attivare il client FTP. La procedura cambia a seconda del programma utilizzato, del sistema operativo adottato, ecc., ma è quasi sempre una operazione molto semplice. Vediamo ad esempio come si procede con Windows 95: stabilito che l'host computer della McAfee Associates ha per 'indirizzo' ftp.mcafee.com, è sufficiente scrivere dalla shell di comando (fare click su 'Avvio' e poi su 'Esegui...'):

  • ftp ftp.mcafee.com
  • A questo punto il computer della McAfee chiede il nominativo per l'accesso. Poiché non disponiamo di account, e desideriamo semplicemente avere accesso alla directory 'pub' (e alle sue sottodirectory), forniamo come risposta 'anonymous' (senza virgolette). A video compare quanto segue:

    Name (ftp.mcafee.com:(none)): anonymous
    331 Guest login ok, send your complete e-mail address as password.
    Password: nome.cognome@mio.fornitore

    Siamo entrati. Da notare che, come ci ha suggerito lo stesso server, abbiamo fornito il nostro indirizzo di posta elettronica in luogo della password. Da questo momento in poi abbiamo a disposizione alcuni comandi, come 'dir' o 'cd', del tutto simili a quelli del nostro personal; la differenza è che in questo caso operano sugli hard disk del computer remoto. Attenzione: non è il nostro personal computer a eseguirli, non variano perciò da sistema operativo a sistema operativo, ma vengono eseguiti dal computer al quale ci siamo collegati (nel nostro esempio, il server FTP della McAfee Associates) e del quale ora il nostro PC è diventato a tutti gli effetti un terminale.

    Conosciamo già la struttura del sito della McAfee e perciò decidiamo subito di entrare nella directory chiamata 'antivirus', che si trova nella directory 'pub'. Per farlo utilizziamo il comando 'cd':

    ftp> cd pub/antivirus

    Notare che il carattere usato per dividere 'antivirus' da 'pub' è la barra inclinata a destra (/), secondo la sintassi Unix, piuttosto che la barra inclinata a sinistra, propria dell'MS-DOS. Infatti la quasi totalità dei server FTP gira su Unix, o comunque ne rispetta la sintassi.

    La struttura dei siti FTP 'pubblici' è quasi sempre la stessa, basta conoscerne una per potersi muovere con facilità in moltissime altre. Per visualizzare il contenuto di una directory sul computer remoto, occorre utilizzare il comando 'dir'; nel nostro caso ('pub/antivirus'), ecco il risultato:

    total 2522
    -r--r--r-- 1 root wheel   1760 Mar 21 19:13 00-Index
    -r--r--r-- 1 root 50    193841 Dec 13 21:31 3nsh156.zip
    -r--r--r-- 1 root 50    193381 Dec 13 21:31 4nsh156.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 274380 Mar 19 20:48 clean113.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel  15743 Nov 24 20:08 killmnk3.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 186497 Sep 1 1993   langv106.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 288851 Mar 19 20:48 ocln113.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 259290 Mar 19 20:48 oscn113.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 255246 Mar 19 20:48 scanv113.zip
    -r--r--r-- 1 root 50     25220 Sep 20 1993  sentry02.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 160330 Feb 24 00:45 strtl2.exe
    -r--r--r-- 1 root wheel  77586 Nov 17 01:24 strtli.exe
    -r--r--r-- 1 root wheel  76159 Mar 21 19:12 virdt113.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 146331 Mar 19 20:48 vsh113.zip
    -r--r--r-- 1 root wheel 310274 Mar 19 20:48 wscan113.zip
    226 Transfer complete.

    Nella parte sinistra dell'elenco vediamo alcune informazioni di sistema, su cui in questo momento sorvoliamo. Sulla destra invece individuiamo piuttosto facilmente i dati relativi alla lunghezza del file, alla data e all'ora di rilascio. Gli ultimi caratteri sono per il nome del programma. Certo, il semplice nome può non dirci molto sul tipo di programma. In questi casi, può essere opportuno per prima cosa prelevare un indice più dettagliato. Lo troviamo quasi sempre in file con un nome simile a '00-Index' (lo 00 iniziale serve a farlo comparire per primo nell'elenco, come nell'esempio appena visto).

    Supponiamo, dopo aver consultato il file di indice, di voler prelevare la versione 1.13 del programma Vshield (file vsh113.zip). Prima di tutto dovremo comunicare al computer remoto che si tratta di un file binario e non di testo, cosa che viene fatta usando il comando 'bin' (questa operazione non è sempre necessaria, dato che molti host capiscono da soli quando impostare il trasferimento in modalità binaria; tuttavia non è male usarlo comunque). Ora possiamo prelevare il file. Per farlo si deve usare il comando 'get <nome_del_file>':

    ftp> get vsh113.zip
    200 PORT command successful.
    213 146331
    150 Opening BINARY mode data connection for vsh113.zip (146331 bytes).

    226 Transfer complete.
    146331 bytes received in 1.2e+02 seconds (1.2 Kbytes/s)

    Fatto! Il 'get' ha copiato il file 'vsh113.zip' dal server FTP della McAfee Associates al nostro hard disk. A questo punto, possiamo chiudere la connessione con il computer remoto.

    Il comando 'get' offre anche altre piccole potenzialità. Ad esempio ci consente di prelevare un programma e di riceverlo con un nome diverso dall'originale. 'Get' utilizzato in questo modo preleva il file chiamato 'pippo.zip' e ce lo fa arrivare con nome 'paperino.zip'. È una comodità soprattutto per chi usa MS-DOS e si imbatte in file con nomi lunghi o non gestibili (perché magari contengono più di un punto al loro interno).

    Una piccola variante rispetto a 'get' è 'mget'. Con 'mget' si possono prelevare più programmi contemporaneamente. Ad esempio 'mget term*.zip' preleva tutti i file che iniziano con 'term' e finiscono con '.zip' (terminus.zip, terminal.zip, ecc.). Il comando 'mget *.*' spedisce (teoricamente) tutti i file presenti nella directory dell'host system cui si è collegati. La maggior parte dei computer, tuttavia, disabilita questa funzione perché può scatenare un traffico di dati enorme; si pensi che ci sono hard disk con molti gigabyte liberamente duplicabili (e anche con modem veloci ci vorrebbero giorni prima di smaltire tanto traffico).

    FTP in modalità carattere mette a disposizione una serie di altri comandi. Il seguente elenco ne spiega la funzionalità:

    Comando

    Descrizione

    Ascii è il comando inverso rispetto a 'bin'. Imposta la trasmissione in modalità testo
    Bin imposta la trasmissione in modalità binaria, ovvero la modalità adatta a programmi, immagini digitali, ecc. Alcuni server FTP commutano automaticamente in 'binary mode' quando si preleva uno di questi file
    cd nome_directory cambia directory. Da notare che quando si vogliono indicare anche le sottodirectory, vanno separate con la barra inclinata a destra, secondo la consuetudine Unix. Ad esempio: 'cd pub/antivirus' (e non 'cd pub\antivirus')
    Cdup (oppure cd . oppure ancora cd ..) sale di una directory. Ad esempio porta alla directory 'pub' se ci si trova in 'pub/antivirus'. Se il server risponde che il comando non esiste, provare con 'cd .' (cd, spazio, punto), oppure con 'cd ..' (cd, spazio, punto, punto)
    delete nome_file cancella un file (il comando funziona solo durante sessioni con account; per evidenti motivi di sicurezza)
    dir visualizza il contenuto di una directory
    dir abbreviazione* se si vogliono visualizzare, ad esempio, solo i file il cui nome inizia con 'f', si può scrivere 'dir f*'
    get nome_file preleva un file. Se il file non è un semplice testo, è buona norma far precedere questo comando dal comando 'bin'
    get nome_file - simile al comando 'type' di MS-DOS: stampa a video un file di testo (notare il trattino dopo il nome del file)
    hash durante un download, fa sì che venga visualizzato un carattere '#' ogni Kbyte arrivato (oppure ogni due, o più, dipende da come è configurato il server). Utile per meglio monitorare i trasferimenti
    help fornisce l'elenco dei comandi disponibili
    help nome_comando fornisce una breve spiegazione sul comando indicato
    lcd nome_directory cambia la directory locale (quella del proprio PC), ovvero la directory nella quale il client memorizzerà il file che si sta prelevando. Dato da solo, indica qual è la directory selezionata
    put nome_file questo comando consente di trasferire un file dal proprio computer al server FTP cui si è connessi. Solitamente è utilizzabile solo in sessioni FTP con account e password, in quanto via FTP anonimo non si è abilitati in scrittura. A tale ultimo proposito, tuttavia, vale la pena aggiungere che alcuni server FTP, anche quando ci si collega in modalità anonima, mettono a disposizione una directory aperta in scrittura, quasi sempre chiamata 'incoming'. Anche il 'put', se il file da spedire non è un semplice testo, è buona norma farlo precedere dal comando 'bin'
    pwd visualizza il nome (e il path) della directory nella quale ci si trova
    quit chiude una sessione FTP. Se non funziona provare con 'bye', 'close', 'logout', ecc.

    Può succedere che il server al quale ci si collega non metta a disposizione alcuni di questi comandi, o ne metta a disposizione altri. I fondamentali, comunque, come 'dir', 'get', 'bin' e 'cd' sono sempre disponibili.

     
      Altre informazioni utili legate all'FTP con interfaccia a caratteri

    Prima di lasciarvi avventurare tra gli sterminati archivi di programmi di pubblico dominio, vale la pena aggiungere due consigli.

    Se, pur osservando scrupolosamente le indicazioni di questo manuale, avete provato a prelevare un file, e il computer remoto vi ha risposto con un laconico 'No such file or directory', con ogni probabilità avete trascurato di rispettare le maiuscole e le minuscole contenute nel nome del file. Infatti, secondo il sistema operativo Unix, e quindi secondo la maggior parte dei server FTP, il file 'pippo.zip' è diverso da 'Pippo.zip' e da 'PIPPO.ZIP'. Se perciò si scrive 'get pippo.zip', e il nome del file è 'Pippo.zip' (con la 'P' maiuscola), il server non lo trova.

    In un successivo capitolo affronteremo la questione della ricerca dei file; può essere comunque utile disporre della cosiddetta FTP-list, una sorta di pagine gialle dei server FTP. Il file 'ftp-list.zip' si può prelevare via anonymous FTP al seguente indirizzo: ftp://garbo.uwasa.fi, nella directory: /pc/doc-net/ (la URL è quindi ftp://garbo.uwasa.fi/pc/doc-net/ftp-list.zip), oppure presso oak.oakland.edu, directory: /SimTel/msdos/info/ (la URL in questo caso è perciò: ftp://oak.oakland.edu/SimTel/msdos/info/ftp-list.zip).

    Può essere utile, infine, ricordare che nella quasi totalità dei casi i file che possiamo trovare sui siti FTP sono sottoposti a compressione. Questo processo serve a risparmiare spazio e a raccogliere in un unico archivio più file. Esistono diversi programmi di compressione, spesso legati ai diversi sistemi operativi. Ognuno di essi produce dei file caratterizzati da particolari estensioni. Nel seguente elenco sono indicate quelle con cui avrete occasione di imbattervi più spesso, con i relativi programmi.

    Estensione

    Tipo file

    .gz file compresso con GNU Gzip
    .hqx file compresso Macintosh (BinHex)
    .lzh file compresso (in genere per MS-DOS, ma il formato è molto diffuso anche tra i computer Amiga)
    .sit file compresso Macintosh (StuffitExpander)
    .tar file compattato con il programma Unix tar
    .tar.gz file compattato e poi compresso con tar e gzip
    .Z file compresso con il programma Unix compress
    .zip file compresso con PkZip o Info-Zip.

    Si noti che i file compressi, di qualsiasi tipo (zip, lzh, gzip.), dopo essere stati trasferiti sul proprio hard disk, debbono essere espansi al loro formato originale, utilizzando i relativi programmi di decompressione. Il programma di compressione più diffuso in assoluto, nato in ambiente MS-DOS e Windows, è PkZIP.

    Programmi con interfaccia grafica

    Le interfacce grafiche hanno definitivamente avuto la meglio nel mondo delle telecomunicazioni, così anche per il prelievo di file sono ormai disponibili programmi a base di icone e mouse. Ce ne sono diversi, per tutti i sistemi operativi; qui di seguito illustriamo il client FTP inserito in Netscape (il suo funzionamento è identico sia che si possieda un PC con Windows, sia che si utilizzi un Macintosh, o un sistema Unix con ambiente X-Window) e l'ottimo programma specifico CuteFTP, per Windows (molto buono è anche WS_FTP, il cui funzionamento comunque è molto simile). L'integrazione fra il programma di gestione risorse e la navigazione in rete fa anche di Internet Explorer 4 un potente strumento di FTP grafico; la versione beta disponibile al momento in cui scriviamo non consente ancora un pieno 'drag and drop' FTP fra risorse locali e remote, ma è probebile che questo limite verrà superato nella versione definitiva del programma.

    Netscape e l'FTP anonimo

    Il client FTP di Netscape è fortemente integrato con le altre funzionalità del programma. Per collegarsi con un sito FTP tramite Netscape è sufficiente inserire la URL del sito che vogliamo raggiungere (se il sito è ad esempio 'sunsite.dsi.unimi.it', la relativa URL sarà 'ftp://sunsite.dsi.unimi.it') dopo aver fatto click con il mouse sul bottone 'Open Page' presente all'interno della barra degli strumenti, così come illustrato nella figura che segue:

    Figura 41 L'apertura di una sessione FTP con Netscape

    Notare che è possibile inserire la URL completa di path (ftp://sunsite.dsi.unimi.it/pub/culture/Manuzio/), così da saltare direttamente alla subdirectory che ci interessa. Con Netscape la procedura iniziale di login, durante la quale solitamente si inserisce 'anonymous' alla voce utente, e il proprio recapito e-mail in luogo della password, si salta: provvede il programma a spedire automaticamente queste informazioni. Nella figura seguente, riportiamo una schermata tipo di una sessione FTP di Netscape.

    Figura 42 Il client FTP di Netscape

    La sua interpretazione è molto semplice. I 'foglietti bianchi' e quelli con '010' sono file generici, i 'foglietti con le righe' sono file di testo (per leggerli è sufficiente farci click sopra con il mouse, il che equivale al 'get nome_file -' dell'FTP con interfaccia a caratteri), le 'cartelle', infine, sono le directory.

    Per entrare in una directory, o per prelevare un file, basta un click del mouse. In quest'ultimo caso, dopo qualche secondo, compare un box simile a quello della figura che segue:

    Figura 43 Il box di Netscape che compare dopo aver cliccato su un file in una sessione FTP

    Per trasferire il file sul proprio hard disk, a questo punto, non si deve fare altro che un click su 'Save File...' e attendere che il trasferimento sia completo (possono essere necessari alcuni secondi o molti minuti: dipende dalla dimensione del file, e dalla velocità del proprio collegamento).

    Netscape e FTP con account

    Il funzionamento di Netscape in una sessione FTP con account è identico a quello di una sessione anonima. Aggiungiamo solo un paio di note su come si forniscono al sistema remoto il proprio codice e la propria password e su come si invia un file (ovvero su come si effettua l'equivalente di un PUT). Non si tratta, al momento, di un metodo propriamente amichevole — è probabile che le versioni future di Netscape finiscano per adottare un modulo FTP più vicino a quello disponibile in client specifici come Cute FTP (v. oltre).

    A partire dalla versione 2.0 di Netscape, l'inserimento del codice e della password avviene a livello di indirizzo; quando si indica a Netscape l'indirizzo del computer al quale ci vogliamo collegare, dobbiamo aggiungere il codice e la password secondo questa sintassi:

  • ftp://codice:password@sito
  • Ovvero: 'ftp://' + il proprio codice + ':' + la propria password + '@' + l'indirizzo del server FTP vero e proprio. Ad esempio, se vogliamo collegarci a MC-link (indirizzo del server FTP: 'ftp.mclink.it'), con codice 'MC0000' e password 'abcd.1', dobbiamo scrivere:

  • ftp://MC0000:abcd.1@ftp.mclink.it
  • Da notare che la password non deve contenere né il carattere ':' (due punti) né il carattere '@'. Nel caso ci fosse uno di questi due caratteri, le uniche alternative sono quelle di modificare la password, o di adottare un altro client FTP.

    Un altro limite di questo sistema è che nel digitare la password, questa rimane in chiaro sul video, aumentando il rischio che qualcuno la veda. Perciò: prudenza!

    L'invio di un file (put) con il client FTP di Netscape (possibile solo a partire dalla versione 2.0 del programma) si effettua semplicemente con un click sul comando 'Upload file...' che troviamo sotto il menu 'File' una volta posizionatici nella directory di destinazione.

    CuteFTP

    Il client FTP di Netscape è comodo quando dobbiamo prelevare un file medio-piccolo tramite una sessione anonima; in altre circostanze è preferibile utilizzare un client FTP specifico, che oltre a fornire un maggior numero di comandi, solitamente garantisce anche prestazioni migliori in termini di velocità di trasferimento.

    Non potendo esaminare ogni singola applicazione esistente per i diversi sistemi operativi, forniamo sinteticamente delle indicazioni sul client CuteFTP per Windows 95 di Alex Kunadze (e-mail: alex@sbk.trigem.co.kr). Si consideri tuttavia che esistono prodotti più o meno simili per qualità e funzionalità per quasi tutti i sistemi operativi (nello specifico, CuteFTP è disponibile anche per Windows3.x). Alcune comode caratteristiche, inoltre, come la rubrica interna di indirizzi FTP, sono quasi universali. Potete reperire una copia del programma CuteFTP sul sito http://www.cuteftp.com/.

    Nella figura che segue potete vedere la schermata iniziale, con attiva la rubrica di indirizzi FTP. Il programma viene distribuito con alcuni indirizzi FTP già impostati, selezionati tra i più famosi (es.: il sito FTP della Microsoft, ftp://ftp.microsoft.com) o i più utili, come gli archivi — veramente vasti e aggiornati — di programmi di pubblico dominio CICA (ftp://ftp.cica.indiana.edu), GARBO (ftp://garbo.uwasa.fi) e SimTel (ftp://ftp.coast.net).

    Figura 44 Il client CuteFTP di Alex Kunadze

    La filosofia che è alla base del funzionamento dei client grafici è, fortunatamente, molto razionale: il programma, o meglio, questo tipo di programmi, suddivide generalmente lo schermo in quattro sezioni. La prima, in alto, costituisce una fila di bottoni, che vengono associati ai comandi più frequentemente utilizzati. In CuteFTP, ad esempio, il primo bottone in alto a sinistra richiama la rubrica di indirizzi, il gruppo di bottoni dal quarto al settimo determina il criterio di ordinamento dei file (alfabetico, alfabetico inverso, in base alla data, in base alla dimensione) e così via.

    La seconda sezione, larga quanto tutto lo schermo, ma di norma piuttosto sottile (è comunque possibile ridimensionarla), è la finestra destinata ai messaggi inviatici dal sistema remoto; tipicamente, in questa finestra controlleremo se il login è avvenuto correttamente, e se il trasferimento di un file è andato a buon fine oppure no.

    La terza e la quarta sezione (nella figura parzialmente coperte dalla rubrica) occupano la maggior parte dello schermo e presentano, quella di sinistra, il contenuto dell'hard disk dell'utente, e quella di destra il contenuto dell'hard disk remoto. Per trasferire un file dal sito FTP fino al proprio computer, non si deve fare altro che 'prendere' con il mouse l'icona relativa e trascinarla nella sezione a sinistra dello schermo. Il processo inverso permette di effettuare una operazione di upload (dal nostro computer al sistema remoto). Il prelievo e l'invio di più file sono possibili semplicemente selezionando più icone.

    Anche per i programmi con interfaccia grafica valgono le considerazioni fatte a proposito del prelievo di file binari anziché di testo. In CuteFTP il tipo di trasferimento si determina con il comando 'Transfer type' che troviamo sotto il menu 'FTP'. Ci sono 3 opzioni: 'binary', 'ASCII' e 'auto'. Si può lasciare tranquillamente attivo il riconoscimento automatico di trasferimento, non abbiamo mai notato problemi; e nella remota eventualità che un trasferimento non parta in modalità binaria automaticamente, c'è sempre il comodo bottone 'Stop', che consente di interrompere qualsiasi operazione in corso. In CuteFTP tale bottone si trova nella porzione in alto a destra del video.

    L'uso di programmi come CuteFTP è molto semplice, e non vale la pena soffermarvisi oltre. Come nota conclusiva, per gli utenti che facessero un uso evoluto di FTP, segnaliamo che la versione più recente di CuteFTP ha integrato una funzione estremamente utile: i 'Custom Commands' (sotto il menu 'Commands'), che permettono di attivare anche con l'interfaccia grafica particolari procedure, personalizzabili. Ad esempio, il 'Change Files Access Mask' consente di modificare gli attributi di protezione dei file con sintassi Unix (utile a chi gestisce da casa un sito FTP pubblico ospitato — come accade quasi sempre — su un sistema Unix, oppure a chi ha pubblicato pagine Web su siti che richiedono particolari procedure di attivazione). La versione registrata di CuteFTP consente anche il 'resume' automatico di download interrotti.

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