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Glossario Bibliografia

Diventare terminale di un sistema remoto: telnet

10 Diventare terminale di un sistema remoto: telnet

  • Introduzione
  • Usare telnet: concetti di base
  • Alcuni programmi per l'uso del telnet
  • Ewan
  • I browser e il telnet

  • Introduzione

    Come già detto, Internet è una rete di reti, un vasto insieme di computer sparsi in tutto il mondo e collegati grazie a un particolare linguaggio che consente loro di 'capirsi' e di scambiarsi informazioni. Moltissimi di questi computer permettono di accedere liberamente ad almeno alcune fra le risorse informative che ospitano: si va dagli archivi bibliografici ai cataloghi di un negozio di dischi, dalle informazioni fornite da associazioni di professionisti (come il club dei giornalisti) ai database. Tali risorse si rivelano spesso vere e proprie miniere di informazioni. In altri casi invece l'accesso è riservato ad utenti di particolari categorie, oppure richiede il pagamento di un abbonamento.

    Molte fra queste risorse, e in particolare quelle che consistono in basi di dati testuali, possono essere raggiunte collegandosi al computer remoto attraverso un protocollo Internet denominato telnet. Con telnet, attraverso una interfaccia a caratteri (e solo a caratteri — anche se il programma client che attiva la connessione può 'inserire' l'interfaccia a caratteri all'interno di una finestra grafica) è possibile agire sul computer remoto proprio come se fosse il nostro computer locale, sfruttando tutte le risorse che il sistema mette a disposizione.

    Usare telnet: concetti di base

    L'utilizzazione di telnet è molto semplice. Se si dispone di Windows 95, è sufficiente aprire una finestra MS-DOS e digitare al prompt il seguente comando:

  • C:\> TELNET <indirizzo del computer remoto>
  • Con altri sistemi operativi la procedura può differire leggermente; i computer Macintosh, così come molti programmi specifici per Windows 3.1 e Windows 95, richiedono ad esempio un click sull'icona del client telnet utilizzato, al quale andrà poi fornito l'indirizzo del computer remoto.

    L'indirizzo del computer cui ci si vuole collegare può essere un indirizzo numerico (ad esempio: 192.165.106.1) o un nome simbolico (ad esempio: cdconnection.com). Anche questo concetto è stato già illustrato, si tratta di due sistemi analoghi per individuare univocamente un computer collegato in rete, una sorta di indirizzo postale. Il nome simbolico è più facile da ricordare, ma richiede delle tabelle di conversione, ovvero delle tabelle che trasformino il nome simbolico nell'indirizzo numerico, perché in realtà è solo quello numerico l'indirizzo funzionante (la questione, comunque, non tocca più di tanto l'utilizzatore finale, che dovrà attendere solo una frazione di secondo in più perché il proprio computer 'consulti' la tabella di conversione e ricorra all'indirizzo numerico).

    Vediamo un esempio pratico: esiste un nodo su Internet che ospita un archivio contenente l'opera di Dante e tutta la bibliografia dantesca, denominato Dartmouth Dante Project. L'indirizzo telnet di questo sito è library.dartmouth.edu. Per connettersi al Dante Project bisognerà dunque digitare:

  • C:\>TELNET library.dartmouth.edu
  • Dopo pochi secondi appare una schermata di benvenuto, e viene avviata la procedura che ci consente di farci riconoscere — se si tratta di un sistema ad accesso controllato — e di accedere alle risorse che ci interessano (procedura di 'login').

    Molto spesso per portare a termine una connessione telnet è necessario avere il permesso di operare sul computer remoto. Questo avviene quando ci si connette a sistemi che offrono servizi a pagamento, o a sistemi privati, quali i centri di calcolo di università ed aziende. In simili casi, appena stabilita la connessione, il computer remoto richiede l'identificativo dell'utente e la password.

    Vi sono tuttavia moltissimi siti su Internet nei quali l'accesso alle risorse è gratuito ed aperto a tutti. In questi casi la procedura di login può essere completamente automatica, e non richiede alcuna operazione di identificazione da parte dell'utente; oppure è lo stesso computer remoto che suggerisce l'identificativo e la password 'pubblica' per il login. Ad esempio, nel caso del Dante Project alla richiesta di login occorre digitare 'connect dante'. Diamo una occhiata, a titolo di esempio, alla pagina di benvenuto della biblioteca del Dartmouth College:

     
      -------------------------------------------------------- Welcome to the
    Dartmouth College Library Online System
    Copyright 1987 by the rustees of Dartmouth College

    EARLY AMERICAN IMPRINTS SERIES NOW INCLUDED IN THE ONLINE CATALOG

    In a continuing attempt to improve users' access to information about the Dartmouth College Library's collections, cataloging for the individual items included in the the microfilm set Early American Imprints has been integrated into the Catalog file. These additional records provide descriptions for each of the microfilm reproductions of over 36,000 books, pamphlets, and broadsides published in the United States between the years 1639-1800, and identified by Charles Evans in his American Bibliography.
    The materials in this collection reside in the Jones Microtext Center in Baker Library. (30 September 1994)

    You are now searching the CATALOG file. To search another file, type SELECT FILE.

    --------------------------------------------------------
    Type one of the following commands, or type HELP for more information:
    FIND - to search SELECT FILE - to change files
    BYE - to quit BROWSE - to scan indexes
    CONNECT - to use systems outside Dartmouth
    -> connect dante

    Una volta attuata la fase di login si può finalmente disporre delle risorse presenti sul sistema remoto. In genere i siti di pubblico dominio presentano dei programmi di guida basati su menu che facilitano l'accesso alle risorse presenti.

    Pur essendo uno dei primi e più semplici 'comandi' di Internet, o forse proprio per questo, e a dispetto del suo apparire spartano, telnet offre molte opportunità. Attraverso una connessione telnet possiamo accedere a server FTP, Archie, gopher, o anche a navigatori testuali per World Wide Web (molte di queste arcane parole saranno chiarite in seguito). Altre risorse raggiungibili con il telnet sono software locali. Ad esempio all'indirizzo etv.switch.ch (password pubblica: 'etv') troviamo l'elenco telefonico svizzero!

    Solitamente le schermate inviateci dai computer ai quali ci colleghiamo, proprio perché pensate per essere utilizzate dai non addetti ai lavori, sono sufficientemente autoesplicative, sono dotate di sistemi di help in linea, e ricordano costantemente il comando necessario a disattivare la connessione (che può variare da sistema a sistema).

    Può capitare che nel corso di una sessione telnet ci siano degli inconvenienti di trasmissione, oppure che il computer remoto ritardi eccessivamente nelle risposte; in tali circostanze può essere utile ricorrere a un sistema drastico per interrompere forzatamente una connessione: basterà nella quasi totalità dei casi premere i tasti 'CTRL' + ']' (ovvero il tasto CTRL e contemporaneamente il tasto di parentesi quadrata chiusa). Fatto questo si può chiudere il programma di telnet con 'quit' (o con il comando specifico previsto dal client telnet utilizzato), oppure si può avviare una nuova sessione telnet, in genere attraverso il comando 'open' seguito dall'indirizzo al quale ci si vuole collegare.

    Alcuni programmi per l'uso del telnet

    Dato che un client telnet serve principalmente a permetterci di utilizzare i comandi del sistema remoto con il quale ci colleghiamo, sono necessari pochi comandi 'locali': di conseguenza, i vari client si somigliano un po' tutti. Le uniche differenze che si possono rilevare riguardano il 'contorno' grafico della finestra a caratteri attraverso cui controllare la connessione, e gli 'extra': le rubriche di indirizzi, la possibilità di stampare ciò che appare a video o di archiviarlo, l'ampiezza del buffer di scroll (in termini più comprensibili: la quantità di schermate che è possibile vedere scorrendo all'indietro la memoria tampone del programma), e così via.

    Vediamo più da vicino il funzionamento di Ewan, uno fra i più diffusi client telnet per sistemi Windows; ribadiamo comunque che l'aspetto e il funzionamento dei programmi telnet è sempre più o meno lo stesso indipendentemente dal computer utilizzato.

    Ewan

    Ewan è un efficiente client telnet realizzato da Peter Zander. Se ne può trovare la versione più recente sul seguente sito Web: http://www.lysator.liu.se/~zander/ewan.html.

    Il suo uso è abbastanza intuitivo: appena attivato si apre una rubrica di indirizzi telnet come quella visibile nella figura che segue. Un doppio click sul nome del sito che interessa e la connessione è stabilita. Tutto qui.

    La rubrica è naturalmente richiamabile in qualsiasi momento con un click su 'File' e poi su 'Open'. Per aggiungere una voce alla rubrica basta selezionare il bottone 'New' (il programma purtroppo non viene distribuito con una collezione di indirizzi già pronta, e la rubrica andrà perciò riempita per intero dall'utente). Un click su 'Edit' consente, invece, di modificare le voci eventualmente già presenti.

    A proposito della finestra richiamata con 'Edit', vale la pena soffermarci sul riquadro 'Service (port)': selezionare la voce 'Custom' serve a indicare una porta di ingresso sul computer remoto diversa da quella standard. Questa opzione è necessaria solo con una piccola percentuale di siti, tipicamente quelli dedicati ai giochi di ruolo, i cosiddetti MUD, ma è importante che il nostro client telnet la metta a disposizione, perché diversamente l'ingresso in questi siti non sarebbe possibile.

    Nella parte in basso della finestra possiamo notare anche un altro riquadro, denominato 'Configuration'. Serve a indicare tutta una serie di parametri accessori che modificano il comportamento del nostro client. Scegliendo la configurazione opportuna possiamo modificare il quantitativo di righe o colonne che il nostro terminale visualizzerà contemporaneamente sul video, la loro dimensione, il loro colore, ecc.

    Potremo indicare anche il tipo di emulazione da adottare. La stragrande maggioranza dei siti telnet usa l'emulazione chiamata VT-100, una percentuale inferiore richiede l'ANSI, altri si sparpagliano in una miriade di altre modalità. Ewan è in grado di gestire l'emulazione terminale VT-100, l'ANSI e la DEC-VT52.

    In una sessione telnet, talvolta, oltre che del tipo di emulazione terminale, dobbiamo preoccuparci anche di 'rimappare' la nostra tastiera (in modo che alla pressione di un tasto corrispondano azioni o caratteri diversi da quelli normali), magari perché abbiamo bisogno delle lettere accentate di una lingua straniera, o comunque di tasti diversamente non disponibili.

    Figura 45 Ewan, il client telnet di Peter Zander

    Per rimappare la nostra tastiera, o per modificare qualche altro parametro, dobbiamo selezionare con il mouse il menu 'Options', poi la voce 'Edit configurations...' e, infine, 'New' se vogliamo creare una nuova configurazione, oppure 'Edit' se vogliamo modificarne una già presente.

    Alcune voci di configurazione, come quelle relative alla dimensione dei caratteri, risulteranno immediatamente comprensibili; altre richiederanno uno studio più approfondito, ma riguarderanno una percentuale veramente ridottissima di utenti (il programma è preimpostato con i parametri adatti alla grande maggioranza dei siti raggiungibili via telnet).

    Un limite di Ewan è la sua incapacità di gestire trasferimenti di file con protocollo Z-modem, il più usato in ambito telematico; se pensiamo di utilizzare spesso il trasferimento di file durante i nostri collegamenti telnet, sarà preferibile procurarsi client che mettano a disposizione questa possibilità (un esempio è CommNet, prelevabile a partire dall'indirizzo: http://www.radient.com).

    I browser e il telnet

    L'unica funzionalità 'importante' di Internet che i principali browser non integrano nella loro interfaccia è proprio il telnet. Ciò significa che non è possibile visualizzare dall'interno di questi browser schermate in emulazione terminale. È tuttavia possibile inserire all'interno di una pagina WWW un rimando ad una risorsa telnet, anche se poi a gestire il collegamento dovrà provvedere una applicazione esterna, come Ewan che abbiamo appena adesso esaminato, o altre simili.

    Per far sì che, ad esempio, Netscape gestisca correttamente il rimando a una risorsa telnet, è necessario selezionare con il mouse il menu 'Options', quindi 'General preferences...', poi 'Apps'. A questo punto, basterà specificare nel riquadro identificato con 'Telnet Application' la collocazione nel proprio hard disk del client telnet. Il contenuto del riquadro potrebbe avere un aspetto simile: 'C:\Internet\Ewan\Ewan.exe'. La procedura di configurazione per il client telnet di altri browser è nella sostanza simile.

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