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Copertina > Home > Iniziative speciali > 1999 > Telecom, +1000% >

La cronologia

Ecco come procede la nostra iniziativa (in cima le notizie più recenti, leggi dal basso se è la prima volta che ti colleghi):

  • 31 marzo 2000
    Pubblicata la risposta della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ci è stata gentilmente indicata tramite lettera dal Segretario Generale dell'AGCM. A tutt'oggi, invece, nonostante le centinaia di sollecitazioni spedite da moltissimi utenti del sito di Liber Liber, e nonostante sia passato più di un anno, nessuna risposta è giunta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
  • 3 marzo 2000
    Pubblicata la risposta del Governo all'interrogazione parlamentare dell'on. Villetti che citava il nostro caso.
  • 16 febbraio 2000
    La home page di Liber Liber si tinge di nero: ci hanno fregato.
  • 11 febbraio 2000
    L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato condanna la Telecom Italia S.p.A. per abuso di posizione dominante.
  • 26 settembre 1999
    Giuseppe Caravita, de "Il Sole 24 Ore", nelle conferenza telematica del Gruppo Innovazione, invia un intervento che illustra in modo molto efficace, e senza peli sulla lingua, l'attuale situazione delle telecomunicazioni in Italia.
  • 21 luglio 1999
    l'on. Roberto Villetti, SDI, raccogliendo il nostro appello, presenta una interrogazione parlamentare nella quale si fa esplicito riferimento alla nostra campagna informativa e si denunciano le tariffe Internet italiane.
  • 29 giugno 1999
    il senatore Antonio Semenzato, con una interrogazione parlamentare, denuncia inadempienze della Telecom Italia S.p.A. e dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in materia di Internet.
  • 8 giugno 1999
    nella sotto-sezione link di questa campagna informativa abbiamo inserito la legge 249 del 1997 che istituisce l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
  • 28 maggio 1999
    nel Communication Outlook pubblicato ad aprile 1999 dall'OECD (Organizations for Economic Co-operation and Development, http://www.oecd.org), in Italia noto come OCSE, vengono confermate - ahinoi - le disparità tariffarie che denunciamo da mesi: secondo l'OCSE in Italia paghiamo le linee dedicate a Internet il 2-300% in più rispetto agli altri paesi europei sotto monopolio, e addirittura l'800% in più rispetto all'Inghilterra (recentemente liberalizzata).
  • 3 maggio 1999
    il senatore Antonio Di Pietro ci comunica gentilmente di essersi interessato alle tariffe della Telecom Italia nel sua rubrica sulla rivista "Oggi" (n° 14, 7 aprile 1999, pag. 9).
  • 16 marzo 1999
    una prima, piccola, vittoria: la Telecom Italia S.p.A., non sappiamo se in seguito a questa campagna informativa o alla lettera del nostro avvocato, ha dichiarato di volerci restituire l'importo extra ingiustamente versato con la prima super bolletta. Il nostro caso, quello che ci ha indotto a dare vita a questa iniziativa, si è perciò risolto positivamente.
    Rimane purtroppo, in Italia, un quadro generale delle telecomunicazioni scoraggiante. Le tariffe altissime continuano a penalizzare il nostro Paese e continuano a ostacolare la creazione di nuovi posti di lavoro.
    Abbiamo perciò deciso di non fermarci. Anzi, ora che il nostro caso si è positivamente risolto, possiamo proseguire liberi da ogni possibile sospetto di partigianeria. E' importante che il mondo delle telecomunicazioni sia governato da leggi giuste e libero da soffocanti monopoli.
  • 08 marzo 1999
    una prima eco della nostra iniziativa sul quotidiano la Repubblica.it
  • 22 febbraio 1999
    Inviata la lettera all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
  • 22 febbraio 1999
    Parte ufficialmente la campagna informativa "Telecom, +1000%".
  • 5 febbraio 1999
    Il nostro avvocato ha inviato la lettera di rito con la quale si invita la Telecom Italia S.p.A. a restituire i soldi indebitamente intascati.
  • 23 gennaio 1999
    si inaugura in via ufficiosa questo speciale di Liber Liber. C'è molto da fare, ma siamo fiduciosi!

Qui di seguito i fatti sin dai primi contatti con la Telecom Italia S.p.A.:

  • 21 gennaio 1999
    prima riunione con il nostro avvocato, Natalia Rotella, per studiare le carte relative alla causa contro la Telecom Italia S.p.A.
  • 6 ottobre 1998
    terza fattura errata (n° 1W08580147), maggiorata di oltre Lit. 1.200.000. Questa volta, ci fanno sapere, l'errore ha coinvolto tutti i loro clienti. Restituiscono la cifra mesi dopo, ma trattengono per sé gli interessi (un premio per la bontà del servizio offerto?). Decidiamo di approfondire la cosa, scopriamo che non solo in Italia le cifre sono astronomicamente più alte che all'estero, ma che nello sfortunato scenario italiano, noi paghiamo una cifra anche maggiore!
  • 9 settembre 1997
    nuova fattura "errata" (n° 1W07858317), maggiorata di oltre 4 milioni. Telefonate, fax, lettere esasperate, ecc. Questa volta ci rimettiamo solo alcuni giorni di lavoro e un bel po' di pazienza.
  • 5 agosto 1997
    la Telecom Italia S.p.A. risponde (telefonicamente) alla nostra lettera rifiutando di restituire la cifra indebitamente intascata. Riconoscendo comunque l'errore offre uno sconto sulle bollette successive. Consci dei tempi e dei costi di una azione legale in Italia, accettiamo il compromesso. In seguito scopriremo che lo sconto offerto (33% sul listino) esiste solo sulla carta. In realtà paghiamo addirittura un po' di più degli altri clienti!
  • 23 luglio 1997
    ci viene recapitata una bolletta (n° 1W06216289) maggiorata di oltre 13 milioni. Il giorno stesso notifichiamo per lettera e per telefono alla Telecom Italia S.p.A. l'errore. Siamo comunque costretti a pagare, salvo smettere di lavorare.
  • 9 maggio 1997
    in seguito a una lunga serie di telefonate di sollecito, finalmente, trascorsi tre mesi dalla richiesta di attivazione, viene un tecnico ad installare la linea CDN (attestazioni di intervento tecnico n° A328908).
  • 10 febbraio 1997
    il sig. Angelo Pusateri viene a consegnarci il modulo di adesione. Non sa cosa sia Internet (si è occupato per anni di vendita di centralini; infatti ce ne offre uno) e così ci fa firmare un modulo errato: si tratta di una richiesta per un contratto Diamante Plus, e non Diamante (ovviamente noi non conosciamo la modulistica Telecom, inoltre sul modulo - che non è un contratto - non ci sono indicazioni sulle tariffe, nè altre indicazioni utili, così è impossibile anche per noi notare la differenza).
  • 29 gennaio 1997
    il sig. Sergio Perugini della Telecom Italia S.p.A. ci invia un preventivo. Accettiamo le condizioni offerte, anche se - ci informa Perugini - ci saremmo giovati di uno sconto se fossimo riusciti a contattarlo prima del 31 dicembre. Al danno la beffa.
  • 19 dicembre 1996
    chiamiamo la Telecom Italia S.p.A. chiedendo un preventivo per una linea CDN da 64Kb (ci vogliono ben 5 settimane e numerose di telefonate agli uffici più diversi prima che i centralinisti ci sappiano indirizzare ad una persona competente. Incredibile ma vero: provate anche voi!).
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