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La bolletta (26 milioni e ottantaduemile lire) è sbagliata di oltre 13 milioni. Quando lo abbiamo fatto presente la risposta è stata, nella sostanza, "lo sappiamo, ma se non pagate subito vi facciamo smettere di lavorare perché tagliamo la linea!"
Pochi mesi dopo, ancora una bolletta sbagliata. Giorni di lavoro persi, fax, telefonate, lettere di proteste... La bolletta è esattamente il doppio di quanto avremmo dovuto pagare (Lit. 8.684.000 invece di Lit. 4.342.000).
E ancora un "errore", in meno di un anno (questa volta intascano Lit. 1.267.000 extra). Ovviamente: prima pagare, poi sperare nel rimborso. Che arriva mesi dopo, e senza interessi. Sbagliare conviene (si ricevono in premio gli interessi), perché darsi pena?
Non è finita qui; svariate bollette arrivate anche nel corso del 1999 contenevano "errori", al punto da farne diventare oneroso l'inventario. Ovviamente erano tutti errori peggiorativi, le bollette erano infatti tutte più "pesanti" di 500.000 lire circa. E altrettanto ovviamente il rimborso promesso arriverà (?) con mesi o anni di ritardo, e senza interessi.
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