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Interrogazione parlamentare

Roberto Villetti
deputato
3 maggio 1999

Ecco il testo della interrogazione parlamentare presentata dall'On. Roberto Villetti il 21 luglio 1999. E' disponibile anche la risposta del Governo.

Tipo e Num. atto:
CAMERA - INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/25052

Primo Firmatario
VILLETTI (MISTO)
Data Presentazione:
21/07/99 (Seduta n. 0573)
Stato iter:
* ITER IN CORSO * Ministro delegato : COMUNICAZIONI
Destinatari:
COMUNICAZIONI
Materia:
---- Classificazione con termini TESEO ----
RETI DI COMUNICAZIONE E TRASMISSIONE. AUTOMAZIONE E MECCANIZZAZIONE. TELECOMUNICAZIONI. LINEE TELEFONICHE. TARIFFE TELEFONICHE. COSTI. UTENTI E CONSUMATORI.
---- Indicizzazione : geopolitica e sigle ----
TELECOM ITALIA. INTERNET.

Testo:

Al Ministro delle comunicazioni.

Per sapere - premesso che:

lo sviluppo delle reti telematiche - e in particolare della rete Internet - e la creazione di condizioni che rendano possibile ai singoli utenti privati e alle aziende una loro utilizzazione diffusa e consapevole, rappresentano per il nostro Paese una priorità strategica, come riconosciuto in più occasioni dallo stesso legislatore (ad esempio nel collegato alla legge finanziaria 1998: legge 27 dicembre 1997, n. 449). Al riguardo vi sono espresse indicazioni anche nel Dpef;

sempre per disposizione del legislatore, tale sviluppo deve avvenire rispettando il principio della promozione di un mercato competitivo delle reti e dei servizi (articolo 5 della legge 31 luglio 1997, n. 249), il che evidentemente richiede tariffe non penalizzanti e il rispetto delle garanzie di libera concorrenza e divieto di posizioni dominanti previste dalla normativa vigente. Inoltre, la fornitura dei servizi di telecomunicazione è soggetta ai princìpi previsti dalla legge 30 luglio 1998, n. 281, in particolare per quanto riguarda la correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi (articolo 1 comma 2);

particolare importanza riveste a questi fini, accanto all'accesso di singoli utenti privati attraverso linea telefonica commutata o linea ISDN, anche l'accesso a Internet da parte di piccole imprese attraverso linee dedicate CDN. Questa modalità di accesso, che consente di disporre di un collegamento continuo alla rete, è particolarmente importante per quelle aziende che proprio tramite la rete Internet svolgano una parte rilevante del loro lavoro, ma - considerata la centralità ormai assunta dai collegamenti di rete - tende naturalmente a svilupparsi e a riguardare un larghissimo ventaglio di attività produttive e di servizio. O meglio, tenderebbe a farlo, se le politiche in materia di Telecom Italia S.p.A. non costituissero un palese e al momento insormontabile ostacolo al riguardo;

almeno fino alla fine del 1998, Telecom Italia S.p.A. risulta aver applicato per l'accesso a Internet tramite linee dedicate CDN criteri tariffari altamente penalizzanti e privi della necessaria trasparenza; i canoni per il noleggio di linee CDN sono così stati spesso soggetti a una vera e propria "contrattazione privata" con le singole aziende, col risultato di penalizzare le aziende più piccole e più giovani, prive della forza contrattuale necessaria a "spuntare" buoni prezzi;

una recente denuncia in rete ad opera dell'associazione culturale Liber Liber ha ampiamente documentato quanto sopra esposto, attraverso l'analisi di un caso emblematico dal quale emerge con chiarezza una situazione caratterizzata da arbitri tariffari e evidente inefficienza gestionale. Il caso in questione (relativo alla società E-text S.r.l.) è stato sanato, attraverso la restituzione di una cifra erroneamente fatturata pari a lire 13.000.000, solo dopo la denuncia pubblica in rete e una lettera all'Autorità per le comunicazioni, mentre del tutto inefficaci erano risultate al riguardo le precedenti proteste rivolte direttamente a Telecom Italia S.p.A. In questa situazione, è inevitabile domandarsi in quanti altri casi, non sottoposti all'attenzione della pubblica opinione, possano essersi verificati errori ed arbitri tariffari;

tuttora, i costi di accesso ad Internet attraverso linea dedicata CDN praticati da Telecom Italia S.p.A. sono di diversi ordini di grandezza superiori rispetto a quelli praticati negli Stati Uniti, con la conseguenza di una evidente penalizzazione delle aziende italiane più impegnate nel settore delle nuove tecnologie (settore, come si è già accennato, strategico per lo sviluppo economico del paese) -:

se non ritenga opportuno un intervento in riferimento alle politiche di settore del Governo atto a garantire la necessaria trasparenza e sicurezza tariffaria per quanto riguarda gli accessi a Internet attraverso linea dedicata CDN, nonché le opportune garanzie per gli utenti sulle condizioni del servizio offerto, almeno fino a quando continuerà a sussistere una situazione di monopolio di fatto o comunque di oggettivo privilegio di Telecom Italia S.p.A. in questo settore.

(4-25052)

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