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Copertina > Home > Iniziative speciali > 1999 > Telecom, +1000% > Lettera al Garante >

La lettera di Liber Liber

Roma, 22 febbraio 1999

Alla cortese attenzione di:
Prof. Enzo Cheli
Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Centro direzionale - Isola B5
80143 Napoli

Prof. Giuseppe Tesauro
Presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Via Liguria n. 26
00187 Roma
Nota: leggi la risposta dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Ing. Mario Lari
Avv. Alessandro Luciano
Ing. Vincenzo Monaci
Prof. Silvio Traversa
Membri della Commissione per le Infrastrutture e le Reti, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Dott. Giuseppe Gargani
Dott.ssa Paola Manacorda
Dott. Alfredo Meocci
Dott. Antonio Pilati
Membri della Commissione per i Servizi ed i Prodotti Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

OGGETTO:Modalità di fornitura del servizio di collegamento dedicato a Internet tramite linea CDN da parte di Telecom Italia S.p.A.

     Gentili signori,

     Lo sviluppo delle reti telematiche - e in particolare della rete Internet - e la creazione di condizioni che rendano possibile ai singoli utenti privati e alle aziende una loro utilizzazione diffusa e consapevole, rappresentano per il nostro Paese una priorità strategica, come riconosciuto in più occasioni dallo stesso legislatore (ad es. nel collegato alla legge finanziaria 1998: legge 27 dicembre 1997, n. 449)

     Sempre per disposizione del legislatore, tale sviluppo deve avvenire rispettando il principio della promozione di un mercato competitivo delle reti e dei servizi (art. 5 della legge 31 luglio 1997, n. 249), il che evidentemente richiede tariffe non penalizzanti e il rispetto delle garanzie di libera concorrenza e divieto di posizioni dominanti previste dalla normativa vigente. Inoltre, la fornitura di servizi di telecomunicazione è soggetta ai principi previsti dalla legge 30 luglio 1998, n. 281, in particolare per quanto riguarda la correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi (art. 1 comma 2).

     Dubbi, critiche e denuncie relative alla osservanza (o meglio, alla mancata osservanza) di queste norme e di questi principi da parte di Telecom Italia S.p.A. e di Telecom Italia Net (TIN) sono stati avanzati da più parti e in numerose sedi.

     A queste voci desideriamo aggiungere la nostra, relativa a un tipo di accesso a Internet del quale si parla forse meno spesso rispetto all'accesso di singoli utenti privati attraverso linea telefonica commutata o linea ISDN, ma che riveste un evidente ruolo strategico per lo sviluppo economico del paese: l'accesso a Internet da parte di piccole imprese attraverso linee dedicate CDN. Questa modalità di accesso, che consente di disporre di un collegamento continuo alla rete, è particolarmente importante per le aziende che proprio tramite la rete Internet svolgono una parte rilevante del loro lavoro, ma - considerata la centralità ormai assunta dai collegamenti di rete - tenderà naturalmente a svilupparsi e a riguardare un larghissimo ventaglio di attività produttive e di servizio. O meglio, tenderebbe a farlo, se le politiche in materia di Telecom Italia S.p.A. non costituissero un palese e al momento insormontabile ostacolo al riguardo.

     Per questi motivi, riteniamo importante segnalare alla Vostra attenzione un caso che può apparire banale, ma che - per le ragioni sopra rilevate - assume un valore emblematico, e sul quale ci sentiamo dunque di richiedere un Vostro diretto intervento.

     La E-text S.r.l. è una piccola società romana che offre servizi collegati alla rete Internet (in particolare, formazione di personale e realizzazione di siti). E' nata da pochissimi anni, non gode e non ha mai goduto di sovvenzioni statali, ed è un raro caso di società riuscita a terminare in attivo - pagando dunque le relative imposte - i propri primi bilanci annuali. Segnaliamo anche che E-text sponsorizza sin dalla sua nascita - senza godere per questo di alcuna agevolazione fiscale o tariffaria - una iniziativa senza scopo di lucro che è fra gli esempi più spesso citati, anche da parte degli organi di stampa, di uso della rete Internet a scopo di promozione sociale e culturale: la realizzazione di una biblioteca elettronica di classici della letteratura e di testi in italiano utilizzabili liberamente e gratuitamente da tutti gli utenti della rete (la biblioteca, intitolata ad Aldo Manuzio e promossa dalla associazione culturale Liber Liber, è raggiungibile all'indirizzo http://www.liberliber.it, ed ha vinto il premio Cult97 al salone del libro di Torino come miglior sito culturale italiano in rete). I bilanci della E-text S.r.l. sono tuttavia ben lontani dall'essere multimiliardari, e - perché la società possa sopravvivere e, auspicabilmente, continuare a produrre profitto - ogni spesa effettuata deve essere controllata, commisurata ai beni e ai servizi realmente ottenuti, e ragionevolmente prevedibile nella sua entità.

     Queste esigenze minimali di buona gestione amministrativa e patrimoniale si sono scontrate, nel caso della fornitura da parte di Telecom Italia S.p.A. dell'accesso dedicato a Internet tramite linea CDN, con quella che sembrerebbe una assenza totale di trasparenza tariffaria e di efficienza e correttezza nella fornitura dei servizi e nella gestione dei rapporti con la clientela, nonché una palese violazione delle norme e dei principi di legge ricordati in apertura. Tutto ciò, oltre a mostrare - ci sembra - un ben scarso rispetto delle intenzioni del legislatore, ha prodotto un danno economico che, per una azienda all'inizio della sua attività e delle dimensioni della E-text S.r.l., è notevole e fortemente penalizzante.

     I fatti ai quali ci riferiamo sono esposti e documentati negli allegati a questa lettera. Riassumiamoli in due parole: la Telecom ha prima arbitrariamente applicato al collegamento dedicato CDN venduto alla E-text S.r.l. una tariffa largamente superiore a quella dichiarata al momento della stipula del contratto (tariffa peraltro già astronomicamente più alta di quella applicata negli altri paesi industrializzati: ad esempio, la tariffa Telecom è superiore del 1000% - proprio così, del 1000% - alle tariffe applicate negli USA per un servizio analogo). Alla contestazione ha poi risposto ammettendo l'errore, ma richiedendo comunque - ad evitare l'interruzione del servizio - il pagamento di quanto indebitamente richiesto, e promettendo la restituzione della cifra in eccesso attraverso 'sconti' sulle bollette successive. In realtà, come si è potuto appurare attraverso il confronto delle bollette con quelle di altre società che beneficiavano dello stesso tipo di contratto, i pretesi 'sconti' non esistevano affatto (a quanto pare, ogni tariffa viene contrattata di caso in caso dalla Telecom con l'azienda interessata, in una sorta di 'suk' degli accessi CDN a Internet in cui, probabilmente, i più forti spuntano tariffe più convenienti). Di fatto, la tariffa praticata alla E-text - sconti compresi - era notevolmente più alta di quella praticata, per lo stesso servizio, ad altri. Inoltre, i pretesi 'sconti' praticati dalla Telecom venivano improvvisamente sospesi qualche mese dopo. Nuovamente interpellata, nuovamente la Telecom ammetteva "l'errore", giustificandosi con l'incredibile osservazione secondo cui lo stesso errore aveva riguardato tutti i loro clienti CDN, e restituendo solo dopo diversi mesi, senza alcun interesse, l'ulteriore cifra in eccesso indebitamente riscossa.

     Non crediamo che i fatti sopra esposti - e documentati in allegato - richiedano troppi commenti. Così come non richiedono troppi commenti le mille situazioni di malcostume, inefficienza, mancanza di trasparenza tariffaria, sfruttamento di una posizione di dominio di fatto del mercato, più volte denunciate anche nel campo degli accessi privati a Internet attraverso linea commutata e linea ISDN. Semplicemente, questo tipo di politiche commerciali sta strozzando, sia a livello di utenti individuali che a livello di piccole imprese, lo sviluppo di Internet nel nostro paese, con un danno grave ed evidente per la collettività.

     Per questo motivo ci sentiamo di sollecitare con forza un intervento relativo non solo al caso in questione, ma - più in generale - alle politiche di Telecom Italia in questo settore. Un intervento che assicuri, anche per quanto riguarda gli accessi a Internet attraverso linea dedicata CDN, trasparenza e sicurezza tariffaria, libera concorrenza fra operatori diversi, garanzie per gli utenti sulle condizioni del servizio offerto.

     Nell'auspicio che le istituzioni e gli organismi da Voi rappresentati possano rispondere positivamente a tale richiesta, segnaliamo, per opportuna conoscenza, che questa lettera e i documenti allegati sono disponibili anche su Internet all'indirizzo http://www.liberliber.it/speciali/1999/telecom/. Con lo scopo di garantire la massima visibilità all'iniziativa, sullo stesso sito daremo notizia delle adesioni e delle risposte pervenuteci.

     Ringraziando, con i saluti più cordiali.

Marco Calvo
presidente di Liber Liber
amministratore di E-text, S.r.l.

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