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Antonio Fogazzaro nacque a Vicenza nel 1842, da una agiata e colta famiglia che lo avviò agli studi di giurisprudenza. Laureatosi a Torino nel 1864, si stabilì a Milano per alcuni anni, frequentando Arrigo Boito e gli ambienti della scapigliatura.
Nel 1869 tornò definitivamente a Vicenza e intraprese la carriera di avvocato, abbandonandola però dopo poco tempo per dedicarsi alla letteratura.
I temi della poetica di Antonio Fogazzaro, senza dubbio una delle figure più interessanti del secondo Ottocento italiano, evidenziano il contrasto, particolarmente sentito all'interno della cultura cattolica predominante allora in Italia, tra le passioni e il senso del dovere. Già nel poemetto in versi sciolti Miranda (1874) e nella successiva raccolta di liriche Valsolda (1876) è possibile notare alcune peculiarità dello stile di Fogazzaro: sensualità nelle immagini alternata a slanci mistici e inquietudini interiori.
I romanzi Malombra (1881), Daniele Cortis (1885), Il mistero del poeta (1888) insieme alla raccolta di racconti Fedele (1887), preludono a quello che è il suo testo più noto, Piccolo mondo antico (1895), in cui la storia dei protagonisti si intreccia con le vicende dell'Italia risorgimentale. In questi anni Fogazzaro si accostò alle correnti moderniste e alle teorie positiviste ed evoluzioniste, contribuendo alla loro diffusione tramite un'intensa attività di pubblicista e conferenziere, ben presto contestata dalla Chiesa; nel 1905 le sue opere furono messe all'indice.
Nel resto della produzione dell'autore ricordiamo per la saggistica: Scienza e dolore (1898), Discorsi (1898), Il dolore nell'arte (1901); per la narrativa: Piccolo mondo moderno (1901), Il santo (1905), Leila (1910).
Fogazzaro morì a Vicenza nel 1911.
Note biografiche a cura di Daniela Gangale.
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