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la Repubblica

La biblioteca globale che vive sulla Rete
24 luglio 1999

Tanti volumi da leggere on line: il Progetto Manuzio
L'associazione Liber Liber ha un programma ambizioso: la cultura alla portata di tutti a costo zero

Forse il miglior uso che Internet si potrà fare sarà quello di rendere disponibili rimedi contro l'ignoranza talmente a buon mercato che nessuno potrà avere più scuse per giustificare la propria mancanza di cultura. Queste parole, un vero e proprio manifesto per un uso culturale e sociale di Internet e delle nuove tecnologie sono di Michael Hart, un americano dell'Illinois che, agli inizi degli anni Settanta, decennio di sogni ed utopie, iniziò a dare forma al Progetto Gutenberg: "pubblicare" in formato elettronico i 10mila libri più importanti nella storia dell'umanità.

Dalle favole di Esopo alla Dichiarazione di Indipendenza fino alle opere di Shakespeare. Soprattutto classici della letteratura anglosassone ma anche fonti documentabili sulla storia inglese e americana, compresi alcuni resoconti della CIA. Basta collegarsi a http://www.gutenberg.net per "portarsi a casa" questo immenso patrimonio culturale.

Un'utopia resa possibile dall'avvento di Internet, la grande ragnatela che Hart, in una versione aggiornata e corretta del Walter Benjamin di "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica", chiama "la tecnologia replicante", ovvero la possibilità di riprodurre all'infinito un testo una volta che sia espresso in forma di Bit.

La macchina a stampa di Gutenberg
La macchina a stampa di Gutenberg

E proprio il velocissimo progresso delle tecnologie informatiche e l'uso di massa di Internet hanno fatto si che il sogno di Hart si trasferisse in tanti paesi del mondo, ognuno con il proprio progetto di biblioteca on line. Tanto che oggi chiunque abbia un computer e un collegamento Internet si trova in casa una biblioteca immensa con migliaia di volumi.

In Italia il sogno di Hart è stato messo in pratica dai volontari dell'associazione Liber Liber ed è stato intitolato al principe dei tipografi rinascimentali: Aldo Manuzio, l'inventore del corsivo. All'indirizzo http://www.liberliber.it/home/index.htm si trovano i volumi che dal 1993 vengono messi in rete dai volontari dell'associazione. In cosa consiste il progetto Manuzio lo spiegano bene a Liber Liber: "Concretizzare un nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti. Libri, tesi, articoli, racconti e qualsiasi altro documento memorizzabile su computer, disponibili sempre, in tutto il mondo, e a costo zero."

Nel sito si trovano libri di ogni tipo, dai grandi classici come Dante Alighieri (il De vulgari eloquentia, La Divina Commedia) ai provocatori sonetti di Pietro l'Aretino fino agli autori contemporanei.

Attualmente sono circa 400 i volumi che si possono leggere oppure scaricare sul proprio computer. Ma, secondo Marco Calvo, il curatore del progetto, "aumentano di circa un centinaio l'anno e ultimamente le case editrici hanno superato l'iniziale diffidenza e iniziano a donarci libri da mettere on line." E infatti è buona la collaborazione con la Laterza mentre l'ultimo dono, Il Manifesto dei comunisti di Marx ed Engels, è arrivato dalla casa editrice di Silvio Berlusconi.

Un'iniziativa culturale in grande espansione che però ha bisogno di essere aiutata iscrivendosi all'associazione o diventando volontari del progetto Manuzio fornendo testi.

Testi che vengono controllati e corretti con grande puntigliosità tanto che spesso l'affidabilità filologica dei testi è maggiore rispetto a quelli a stampa. Un programma ambizioso che da poco ha lanciato l'ultima sfida: la Bibbia sul Web. Già ora, dopo quattro anni di lavoro da parte di numerosi volontari, è possibile scaricare il testo sacro sul proprio computer. Ma a Liber Liber hanno idee più ambiziose, l'obiettivo adesso è quello di realizzare una versione ipertestuale e multimediale del Vecchio e Nuovo Testamento. Per questo Liber Liber ha fatto appello agli artisti di tutto il mondo affinché inviino possibili illustrazioni del testo sacro con stili e tecniche proprie delle culture più diverse.

E così il cerchio si chiude. Dalla Bibbia partì, a metà di questo millennio, l'avventura della diffusione della lettura grazie ai caratteri mobili di Gutenberg, alla Bibbia si torna, in questo fine millennio, per lanciare la cultura universale su Internet.

Andrea Di Nicola.

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