CAPITOLO TERZO - NOTE Secondo Estrade (1977) nel tromba accogliere un principe di un'etnia rivale non costituisce alcuna difficoltà: il malgascio gli ha attribuito il nome di tromba vahiny (spirito venuto da un'etnia straniera). [ Indietro ] Segno di appartenenza alla dinastia dei Volafotsy (Jaovelo-Dzao, 1996). [ Indietro ] Le pratiche di possessione da parte dei geni della natura sono presenti tra le popolazioni autoctone, sottomesse dai Sakalava al tempo della conquista del regno e vengono acquisite dai nuovi venuti insieme al culto degli antenati (Estrade,1977). [ Indietro ] Lombard (1988) divide gli spiriti tsiñy in due categorie: i tromba antety (spiriti della terra) e i tromba andrano (spiriti dell'acqua). [ Indietro ] In particolare i raza sono gli antenati dei gruppi sottomessi al re, mentre i dady sono gli antenati reali (Lombard, 1988). [ Indietro ] Il termine "roturier" è impiegato in francese per indicare la classe degli uomini liberi. [ Indietro ] Quadrati di cotone in cui domina il rosso (Estrade, 1977). [ Indietro ] Quest'ultimo è il caso della tomba di Tsinjoarivo a Nosy Komba, fondata dopo quella di Ambalarafia affinché i riti funebri musulmani celebrati per la regina islamizzata Safy Mizongo non coinvolgano anche la sovrana Tsiomeko, sakalava pura ed ostile all'Islam (Baré, 1980). [ Indietro ] Più a sud, nel Menabe, l'equivalente capanna è chiamata zomba be (Lombard, 1988). [ Indietro ] Alla maniera malo-polinesiana, queste conchiglie hanno sempre un buco di
insufflazione laterale. Si ritrovano nell'isola intera e, dappertutto, sono riservate agli
uomini. [ Indietro ] |