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Matilde Serao nacque a Patrasso (in Grecia) nel 1865, da madre greca e padre napoletano. Mentre il padre partecipava alle imprese garibaldine, Matilde trascorse l'infanzia in Campania dove, dopo un primo periodo di studi irregolari, riuscì a conseguire il diploma e ad ottenere un posto di lavoro ai telegrafi.
Fu in questi ultimi anni che intraprese la carriera di giornalista, scrivendo in un primo tempo per il Piccolo ed in seguito per la Gazzetta letteraria piemontese e il Corriere del mattino.
I primi successi letterari arrivarono con la raccolta di bozzetti Dal vero e con il romanzo Cuore infermo, i quali siglarono la sua adesione al Verismo, senza peraltro che la scrittrice ne desse mai una giustificazione ideologica. In generale la Serao riuscì meglio nelle novelle e nei bozzetti che nel romanzo vero e proprio, specialmente per quanto riguarda l'organizzazione dei sentimenti, delle passioni e degli squilibri personali, nonché della descrizione dei personaggi e degli ambienti, i quali, all'interno dei suoi scritti più vasti, perdono molta della loro efficacia.
L'abilità della Serao si esplicitò inoltre nella caratterizzazione dei personaggi femminili, appartenenti agli ambiti e ai ceti più diversi, da citare Il ventre di Napoli (1884), con le sue vivide descrizioni dei ceti più umili della città, e di quelli infantili, ad esempio nei protagonisti di Piccole anime. Sposatasi nel 1885 con il giornalista Eduardo Scarfoglio, nazionalista e ideologicamente legato alla politica di Crispi, intrecciò con lui anche un profondo e vivace sodalizio intellettuale: dal 1885 al 1887 diressero insieme il Corriere di Roma; in seguito, a Napoli, lo Scarfoglio fondò il Corriere di Napoli, nel quale la Serao portò avanti la fortunata rubrica di cronaca mondana Api, mosconi e vespe; infine fondarono e diressero insieme, fino al 1902, Il Mattino, sempre a Napoli.
Quelli veristi non furono sempre il tratto ed il genere caratteristici della Serao: all'incirca dal 1890 la scrittrice si staccò dal Verismo accusandolo di una sorta di 'frustrazione' della fantasia ed abbracciò lo spiritualismo e lo psicologismo, soprattutto grazie all'influenza del Bourget, il quale si prodigò per far conoscere le opere di lei anche in Francia. Da questo cambiamento, però, non seguirono ottimi risultati: le raccolte di novelle Le amanti, Gli amanti, L'indifferente ed i romanzi Addio, amore e Castigo, risultarono opere poco riuscite, imperniate principalmente sugli amori straordinari di persone di alto rango dalle personalità particolarmente complesse.
Nonostante la separazione dal marito, avvenuta nello stesso 1902, la Serao continuò ad occuparsi di giornalismo e diede vita al Giorno, nel 1904. Morì a Napoli nel 1927.
Note biografiche a cura di Maria Agostinelli.
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