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"LIBERiamo LA MUSICA"! Sembra lo slogan di un corteo di neopacifisti, o il grido di battaglia della gioventù sconsiderata che inneggia alla pirateria musicale protestando contro il "caro prezzi" dei cd, invece no: "LiberMusica" è il nuovo progetto ideato da Liber Liber, l'Associazione onlus che da undici anni, grazie al suo Progetto Manunzio, distribuisce gratis su internet i grandi classici della letteratura che hanno perso i diritti d'autore, favorendone la diffusione presso il vasto pubblico dei ciberlettori.
Di Arianna Palmieri
Dicembre 2005
Dopo aver "liberato" la letteratura, dunque, tocca alla musica: il progetto LiberMusica, presentato venerdì scorso durante il convegno organizzato presso l'Auditorium della Discoteca di Stato e Museo dell'Audiovisivo di Roma, prevede la distribuzione gratuita in rete di musica - classica, jazz, popolare e contemporanea - incisa prima del 1954, che per legge è esente da copyright. L'idea è quella di creare una vera e propria audioteca digitale per scaricare gratuitamente (e legalmente!) i brani dotati di licenza aperta, creando anche un archivio di spartiti e libretti d'opera: "Quando Liber Liber è nata, volevamo rendere più semplice l'accesso al meraviglioso mondo della lettura e dei libri, favorendo a nostro modo l'avvicinamento tra cultura umanistica e scientifica, e grazie al contributo dei nostri volontari abbiamo realizzato una biblioteca digitale di alcuni milioni di volumi elettronici, consultati mensilmente da oltre 250.000 utenti - spiega Marco Calvo, Presidente Liber Liber - Alla base del progetto LiberMusica c'è lo stesso spirito: promuovere l'ascolto della musica e creare nuovi canali e metodi di distribuzione." Per chi fa e produce musica, si sa, quelli moderni sono tempi duri, ma a chi scomoda lo spettro della pirateria avanzando sul possibile danno economico al mercato musicale l'Associazione risponde così: "LiberMusica non è affatto in antitesi al download commerciale di musica: non siamo contrari alla legittima remunerazione degli autori e delle case discografiche, cos' come il Progetto Manunzio non è stato concepito per danneggiare, e di fatto non ha mai danneggiato, il mercato editoriale.
il vecchio logo di Liber Liber
Piuttosto - continua Marco Calvo - Vogliamo dimostrare che, anche nel mondo della musica, esistono strade alternative per distribuire e promuovere il lavoro degli artisti: i canali attuali, gestiti da poche colossali aziende, spesso finiscono per togliere spazio ai musicisti e libertà alla scelta degli utenti." Un progetto ambizioso, dunque, che per essere realizzato avrà bisogno innanzitutto dell'aiuto di volontari, siano essi esperti di musica, tecnici del suono specializzati in archiviazione della musica e nel trattamento digitale del suono, o collezionisti, ovviamente di dischi sufficientemente "datati"… La strada è ancora lunga, e in attesa di sfogliare il primo, prezioso archivio musicale on line, i curiosi potranno godersi un assaggio di LiberMusica scaricando gratuitamente una perla del repertorio classico di tutti i tempi firmata Fryderyk Franciszek Chopin (l'Andante Spianato & Granse Polonaise Brillante, opera 22) sul sito www.libermusica.it.
Per saperne di più anche su tutti gli altri progetti portati avanti da Liber Liber: www.liberliber.it.
Arianna Palmieri
Turismo Magazine, http://www.turismomagazine.com/
20 dicembre 2005
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