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Denaro: Un archivio digitale di libri e musica

Rubrica: Cultura / Il web per tutti.

Di Pasquale Popolizio*.

Marco Calvo è il presidente di Liber Liber, una delle prime biblioteche digitali italiane, fondatore della web company E-text; ha scritto il manuale "Internet 2004" per la Laterza, ed è stato consulente del Cnipa in tema di accessibilità dei siti Internet della Pa.

Domanda. Quando e come è nato Liber Liber

Risposta. Liber Liber è una associazione culturale basata su volontariato nota per il progetto di biblioteca digitale denominato "progetto Manuzio", da Aldo Manuzio, considerato il principe dei tipografi del Rinascimento italiano, inventore del carattere corsivo (che per questo motivo è noto all'estero come italico) e capostipite di una illustre casata di stampatori. L'associazione è stata ufficialmente costituita il 28 novembre 1994, ma ha iniziato a operare nel marzo del 1993 utilizzando una rete telematica "a caratteri" che oggi sembrerebbe preistorica (siamo negli anni precedenti l'invenzione del World Wide Web), ma che comunque ha consentito al nucleo originale di volontari di produrre il primo e-book: "I Malavoglia" di Giovanni Verga. L'idea iniziale era di collaborare a un progetto statunitense di biblioteca digitale chiamato progetto Gutenberg. Poi ci siamo resi conto che era più pratico accorpare in un progetto autonomo i testi in lingua italiana e quindi, con la nascita - alcuni mesi dopo — del World Wide Web, abbiamo fondato il sito web Liberliber.it

D. Obiettivi di Liber Liber

R. Liber Liber persegue un ideale molto alto: rendere la cultura accessibile. Ma per evitare di cadere nell'astratto, agisce concretamente: molti hanno paragonato i nostri volontari a dei moderni amanuensi (anche se, ovviamente, usiamo scanner e tastiere, invece di penna e calamaio). Non nascondiamo un certo orgoglio nel fatto che riusciamo a distribuire alcuni milioni di "file" ogni anno, gratuitamente, quando potentissime multinazionali dicono di non riuscire a vendere i propri brani musicali a costi più contenuti (eppure, tecnicamente, si tratta comunque di "file" del computer, con le medesime problematiche di gestione che dobbiamo affrontare noi).

D. Le attività ed i progetti in corso di Liber Liber

R. Accanto al progetto di biblioteca digitale Manuzio, Liber Liber promuove numerose altre iniziative: con il progetto LiberScuola stiamo elaborando una guida alle risorse Internet dedicate alla scuola; con LibriLiberi promuoviamo il "bookcrossing", un progetto con il quale far "evadere" i libri dalle librerie, dai magazzini, dagli scaffali polverosi, e farli circolare in stazioni dei treni, aeroporti, aree di servizio, insomma in tutti i luoghi pubblici, nella speranza che si imbattano in un lettore che li adotti e poi, dopo averli letti, li faccia di nuovo circolare, o anche li tenga per sé ma sostituendoli con altri libri. Il progetto LiberGnu è attualmente, insieme al progetto di biblioteca, quello che assorbe la maggior parte delle nostre energie. Tramite questa iniziativa stiamo sviluppando un lettore "open source" per libri elettronici in formato Oeb, così da offrire una alternativa ai formati Pdf (della Adobe) e Lit (della Microsoft).Contrariamente a quanto questa sfilza di sigle può lasciare intendere, la scelta di sostenere il formato Oeb non è una questione puramente tecnica, da lasciare agli addetti ai lavori. E' invece una scelta che avrà profonde conseguenze sia sul piano economico, sia sul piano sociale e culturale, determinerà infatti come funzioneranno i libri del futuro e come potremo fruirne. Riguarda perciò tutti noi, anche chi oggi non sa neanche cosa è un "file" e a comprare libri elettronici non pensa affatto. Noi, e migliaia di sviluppatori di codice "open source" nel mondo, abbiamo deciso di sostenere il formato Oeb perché è un formato aperto, che - a differenza degli altri formati presenti sul mercato — non appartiene a nessuna azienda privata. Riteniamo importante questa caratteristica perché un formato "di tutti" evolve naturalmente, senza condizionamenti economici e senza creare monopoli: tutti possono - liberamente - creare dispositivi di lettura Oeb, e tutti possono - liberamente - creare libri in questo formato, senza dover pagare diritti o sottostare a vincoli contrattuali. Inoltre, l'Oeb mette al riparo l'utente dalla pletora di formati incompatibili tra loro: oggi chi compra un e-book rischia di non poterlo leggere perché il proprio dispositivo di lettura non è compatibile. Con un formato standard questo problema (uno di quelli che maggiormente contribuisce a frenare la diffusione degli e-book) viene risolto alla radice.

D. Quali i progetti futuri?

R. Stiamo pensando di allargare il progetto alla musica: un archivio on-line, gratuito, di tutta la musica fuori copyright. Classica, ma non solo (molte opere dei grandi del rock, ad esempio, sono ormai libere da diritti).

*= Pasquale Popolizio, consulente di accessibilità web, membro effettivo Education & outreach working group del W3c; socio Iwa - Italia
pasquale@osservatoriosullacomunicazione.com

Pasquale Popolizio
Denaro, http://www.denaro.it/link esterno
15 gennaio 2005

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