Di Lorenzo Briotti
Festeggia i 10 anni di attività atraverso il World Wide www.liberliber.it, la grande biblioteca telematica accessibile gratuitamente per consultare e scaricare opere letterarie che spaziano dai grandi classici alla più recente attualità. L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto Manunzio, che prende il nome dall’editore Aldo Manuzio, considerato il principe dei tipografi del Rinascimento italiano, inventore del carattere corsivo e capostipite di una illustre casata di stampatori.
Il progetto ha l'ambizione di concretizzare l’ideale della cultura a disposizione di tutti. Come? Capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico disponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e altri portatori di handicap.
Liber Liber è una "organizzazione non lucrativa di utilità sociale" che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale. In particolare, si propone di favorire l'utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica .
Tra le iniziative in atto, un forum aperto a tutti coloro che si interessano al tema della libera circolazione del sapere. Addetti ai lavori, utenti ed esperti del settore hanno già iniziato a inviare domande, commenti e anche provocazioni, che è possibile seguire in video. Di grande rilevanza anche "LiberGNU", creata in collaborazione con il team GNUtemberg, che si prefigge di creare una alternativa standard e gratuita nel mondo degli ebook, dove rischiano di affermarsi formati costosi o inutilmente incompatibili fra loro.
A sostenere economicamente il progetto sin dalla sua nascita è la società E-text, www.e-text.it, che ne cura anche gli aspetti tecnici: creare un sito come questo, con milioni di prelievi di libri tutti i mesi, è infatti impresa di non poco conto.
Lorenzo Briotti
"La Repubblica - Affari e Finanza", http://www.repubblica.it/
6 dicembre 2004
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