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Liber Liber: quando Internet significa cultura
Intervista a Marco Calvo, presidente dell'associazione che da anni rende gratuitamente disponibili online centinaia di testi della letteratura italiana. Per parlare di una delle più longeve e interessanti iniziative culturali in rete Stampa

E gli ebook? (pagina 3 di 3)

Liber Liber: quando Internet significa culturaSB: Cosa ne pensa dell'evoluzione del libro elettronico? Crede che prenderà piede la diffusione di nuovi device e nuovi software per leggere i libri?
MC: Quella che stiamo vivendo è una fase interessante della storia del libro. Si continua a leggere poco, ma per altro verso, aumenta la necessità di scambiarci informazioni.

Sul medio periodo sono convinto che i libri elettronici saranno preziosi nel campo della manualistica e nei testi di consultazione in generale (codici, enciclopedie, ecc.), soprattutto in virtù della loro capacità di immagazzinare grandi quantità di informazioni in poco spazio: tutti i recenti lettori sono in grado di ospitare decine di libri, ma certamente in futuro avranno capacità molto superiori.

Sul lungo periodo è possibile che, se come previsto i lettori avranno un costo relativamente ridotto e una qualità di visualizzazione elevata, affiancheranno i testi tradizionali anche nella letteratura tradizionale. Non credo che sparirà il testo in carta, l'ebook sarà semplicemente un supporto in più. Così come il cinema ha affiancato e non sostituito il teatro. Nel campo della didattica, forse ci vorranno 20 anni, ma certamente un manuale scolastico "elettronico" sarà di gran lunga più efficace di un testo in carta: un manuale elettronico può far svolgere allo studente esercizi interattivi, può visualizzare documentari e immagini 3D, può collegarsi al docente o agli altri studenti, può ospitare dizionari ed enciclopedie. Forse sarà il settore dell'editoria a giovarsi di più di queste nuove tecnologie.

SB: Qualcuno vede in iniziative come la vostra un significato politico. Una presa di posizione su tematiche come quella del copyright e della libera circolazione del sapere, quasi una opposizione ai meccanismi commerciali che regolano il diritto d'autore ai tempi di Internet. Lo stesso manuale Internet che lei pubblica insieme a Roncaglia Ciotti e Zela per i tipi di Laterza è disponibile contemporaneamente sia in libreria che gratuitamente online. Tutto ciò sta a significare che sentite la necessità di ripensare ai meccanismi della distribuzione del sapere o semplicemente Liber Liber utilizza una possibilità supplementare di diffusione della cultura?
MC: Io mi auguro che si vada verso un modello che consente di accedere a molta più informazione e con molta più scelta (le due cose non vanno necessariamente a braccetto: abbiamo ad esempio molta informazione televisiva, ma molto uniforme).

Mi piacerebbe anche che la soglia di ingresso, ovvero gli ostacoli che ad esempio un giovane deve superare per avvicinarsi alla lettura, si abbassasse. Anche con un minor costo dei libri che siano di carta o in formato elettronico. In ogni caso, scaricare un testo da Liber Liber rimarrà gratuito.

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