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Al salone del libro multimedia, Cd-Rom e Internet hanno ancora un ruolo marginale
Futuro elettronico ma senza fretta
di Bea Marin
23 maggio 1997

Il Salone apre una finestra sull'editoria elettronica e lo fa con parsimonia, quasi con timidezza e imbarazzo. Pochi ancora sono gli stand dedicati a cd-rom e Internet, se non per quelle produzioni che in un modo o nell'altro rimandano all'amato libro. Nel giorno di inaugurazione però, due sono stati gli appuntamenti importanti: il convegno sull'"Identikit e ruolo dell'autore nel multimedia" e l'iniziativa "Cult". Quest'ultima, a detta degli stessi organizzatori, non è un premio vero e proprio ma un suggerimento per la navigazione nel vasto panorama di quelle che sono le varie proposte online legate al libro e alla cultura in generale. Una giuria, composta da Beniamino Placido, Franco Carlini e Carlo Massarini e coordinata da Luca De Biase, ha selezionato 9 siti italiani ai quali va il riconoscimento Cult 1997. Da oggi, quindi, - e fino alle 17 di lunedì 26 maggio - il pubblico del Salone e dei navigatori di Internet verrà chiamato ad esprimere il proprio voto. E potrà farlo sia all'indirizzo dell'ente promotore, che su quello dei singoli prescelti. I quali sono molto eterogenei.

Tra i più innovativi spicca senz'altro quello dell'associazione culturale Liber Liber che, dal 1994, opera a supporto del Progetto Manuzio (l'editore che nel Cinquecento perfezionò le tecniche di stampa inventate da Gutenberg) che consiste nella realizzazione di una biblioteca di testi elettronici liberamente e gratuitamente consultabili e scaricabili, comprendente in primo luogo i classici della letteratura italiana, da Dante a Manzoni, Leopardi a Boccaccio, ma sono presenti moltissimi altri testi. Inoltre sempre sul sito, sta partendo anche il Progetto Alexandria, che è molto simile al primo, ma è aperto a opere di tutto il mondo, in tutte le lingue. (...)