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28 novembre

Comunicato stampa del 28 novembre 2000

Liber Liber scende in campo per i diritti dei non vedenti

"La riproduzione di testi, anche in forma elettronica, è una grave ed evidente violazione". Così sentenzia la diffida che alcune grandi case editrici (Mondadori, Rizzoli, gruppo Longanesi) hanno inviato il 19 novembre all'Istituto Cavazza di Bologna, antichissimo istituto per non vedenti all'avanguardia nell'utilizzo di materiale didattico multimediale e alla Fondazione Ezio Galiano di Catanzaro.

La colpa sarebbe quella di aver pubblicato, nella sua biblioteca elettronica, opere coperte da copyright senza averne ricevuto l'autorizzazione. I file incriminati dovranno sparire entro tre giorni, pena severe sanzioni legali.

Liber Liber, la biblioteca telematica nata nel 1994 che consente l'accesso gratuito a centinaia di classici della letteratura, intende manifestare, insieme ai suoi soci e agli utenti che hanno sottoscritto questo comunicato, la sua solidarietà nei confronti della Fondazione Galiano e dell'Istituto Cavazza.

I testi della biblioteca di Liber Liber sono liberi da diritti d'autore per scadenza dei termini o per gentile concessione da parte di autori e case editrici. Crediamo tuttavia che l'azione contro le due fondazioni sia contraria alla tutela di altri diritti: quelli dei non vedenti e di tutti coloro che non possono permettersi l'accesso ad una cultura "di lusso".

Riteniamo che i non vedenti non rappresentino una categoria di lettori sottratta alle case editrici a causa di Internet, dal momento che non comprerebbero mai edizioni per loro perfettamente inutili. Essi sono, altresì, esseri umani che avevano trovato nella lettura un mezzo per aggiungere valore alla propria vita.

Questi i pareri dei nostri soci. "Ritengo già poco accettabile - ha scritto Daniele Gabriele - seppure commercialmente spiegabile, che esistano così poche risorse editoriali cartacee per le persone cieche; ma il fatto che venga inflitto un tale ostracismo alle iniziative benefiche di volontari che tentano di migliorare la situazione, lo considero veramente odioso".

"In Italia - ha aggiunto Massimiliano Enrico - quando c'e' un problema, anziché cercare di risolverlo si colpisce a caso. Si chiama "sbagliare il bersaglio" ed e' una cosa in cui il governo e le istituzioni sono particolarmente abili".

"Non penso sia giusto - ha dichiarato Marco Calvo, presidente dell'Associazione Culturale Liber Liber - distribuire gratis via Internet ogni tipo di testo, ma nemmeno che la questione possa essere liquidata con una denuncia in tribunale e un'alzata di spalle.

Si deve trovare una formula che consenta alle case editrici e agli autori di ricavare dai libri un onesto guadagno, ma anche un modo per preservare l'idea di cultura accessibile. Anche a quegli esseri umani che i responsabili commerciali di certe case editrici chiamano una nicchia di mercato troppo ristretta: i non vedenti e gli altri portatori di handicap".

  • Paola Baratter
  • Riccardo Bellé
  • Frieda Boschi
  • Alberto Biuso
  • Simona Busto
  • Marco Calvo
  • Andrea Candido
  • Gino Cappannini
  • Francesca Ciolli
  • Matteo Colombo
  • Gianluca D'Agosta
  • Luigi De Luca
  • Giuseppe D'Emilio
  • Roberto di Modica
  • Michele Diodati
  • Stefano D'Urso
  • Massimiliano Enrico
  • Maurizio Fasce
  • Daniele Gabriele
  • Umberto Galerati
  • Rossella Gigli
  • Sebastiano Aldo Giuffrida
  • Santi Greco
  • Emiliano Ippoliti
  • Alessandro Levati
  • Maria Mataluno
  • Giovanni Mazzarello
  • Clelia Mussari
  • Teresa Nocita
  • Salvatore Noè
  • Claudio Paganelli
  • Valeria Parodi
  • Andrea Peggion
  • Raffaele Puzio
  • Claudia Quadrino
  • Catia Righi
  • Giuliana Sabbatini
  • Giovanni Sammataro
  • Elio Franco Svettini
  • Massimo Tagliapietre
  • Paolo Uguccioni
  • Massimiliano Vassura
  • Edda Valsecchi
  • Dario Zanotti
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