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Eduardo Scarpetta nasce a Napoli il 13 marzo del 1853 da Domenico Scarpetta, funzionario del Regno borbonico, ed Emilia Rendina.
Il suo esordio teatrale risale al 1868, a soli quattordici anni.
Ancora molto giovane entra nella compagnia di Antonio Petito e
dopo anni di gavetta, nel 1879, diventa capocomico.
Il 16 marzo
del 1876 sposa Rosa De Filippo (da una relazione extraconiugale
con Luisa De Filippo, nipote di Rosa, nascono i famosi Titina,
Eduardo e Peppino De Filippo). Il successo gli sorride da
subito, calca le scene sui teatri più prestigiosi: dal Partenope,
al San Carlino, dal Fiorentini, al teatro del Fondo.
Le sue numerose commedie, ispirate alle frivolezze della società francese, sono ricche di situazioni e spunti di irresistibile comicità. Si ricordano: Miseria e nobiltà (1888) considerata il suo capolavoro, Nu turco napolitano (1888), 'Na Santarella (1889), Il figlio di Iorio (1904) parodia della tragedia dannunziana La figlia di Iorio che gli costò un'azione giudiziaria da parte dello stesso D'Annunzio; 'O miedeco d'e' pazze (1908).
Don Felice Sciosciammocca è l'indimenticabile personaggio al quale Scarpetta diede vita e che rimarrà per sempre nella tradizione del teatro popolare napoletano. Si ritirerà dalle scene all'età di cinquantasei anni nel 1909, morirà il 29 novembre del 1925.
Il sito ufficiale dedicato a Eduardo Scarpetta è raggiungibile a questo indirizzo: http://www.eduardoscarpetta.it/.
Note biografiche a cura di Michela Pisu.
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