4.8.2.3        Usare Modificatori di Pattern



Vediamo qualche modificatore di pattern. Per prima cosa, cambiamo il tipo di pattern a bozo. Poi, aggiungiamo il seguente cambiamento :

pigment {
bozo
frequency 3 // <- aggiungiamo questa linea
color_map {
[0.00 color Red]
[0.33 color Blue]
[0.66 color Yellow]
[1.00 color Red]
}
rotate -45*z
}

Fig. 106-Aggiungere la frequenza

Il modificatore frequency (frequenza) determina il numero di volte che la mappa di colori si ripete per unità di dimensione. Questo cambiamento causa la presenza di un numero maggiore di bande di colore, nel nostro pigmento bozo, di quante ne avevamo prima. Ora, sostituiamo bozo con marble.

Fig. 107-Marble

Quando lo avevamo renderizzato prima, avevamo visto un motivo a strisce, simile a gradient y, ma per nulla somigliante a del marmo. Questo perché il marmo è in effetti una specie di gradiente di colore, ma ha bisogno di un altro modificatore per essere realistico. Questo modificatore si chiama turbulence (turbolenza). Sostituiamo frequency 3 con turbulence 1 e renderizziamo di nuovo.

Fig. 108-Aggiungere turbolenza

Ora va meglio ! Ora rimettiamo frequency 3 alla riga dopo turbulence 1 e diamo un'altra occhiata. Ancora più interessante !

Fig. 109-Frequenza e turbolenza

Ma aspetta, può migliorare ! La stessa turbolenza possiede alcuni modificatori 'personali'. Possiamo infatti modificarla in alcuni modi. Primo, il numero decimale che segue la parola chiave turbulence può assumere qualunque valore, numeri più alti ci forniscono una maggiore turbolenza. Secondo, possiamo usare le parole chiave omega, lambda ed octaves per modificare i parametri della turbolenza. Proviamo :

pigment {
marble
turbulence 0.5
lambda 1.5
omega 0.8
octaves 5
frequency 3
color_map {
[0.00 color Red]
[0.33 color Blue]
[0.66 color Yellow]
[1.00 color Red]
}
rotate 45*z
}

Fig. 110-Modificare gli altri parametri

Renderizzando questo esempio, vediamo che la turbolenza è cambiata ed il motivo ha un aspetto diverso. Divertiamoci per un po' con i valori di turbulence, lambda, omega e octaves per vedere cosa succede.