Si ringraziano l'Autore Carlo Crocella e la Casa editrice Gabrielli per averci concesso i diritti di pubblicazione.
Dalla quarta di copertina:
Esiste un Montecitorio altisonante, che si gloria di essere "palazzo", che pronuncia parole amplificate dalle agenzie di stampa che ospita il potere.
Ma esiste anche un Montecitorio meno noto, intimo, in cui le parole vengono pronunciate con pudore, come quando si tende l'orecchio alla coscienza, Allora l'immagine gridata dei politici qualche volta tace, rientrano in se stessi, o si confidano a bassa voce, con discrezione, a qualcuno di cui si possono fidare.
L'Autore ha avuto la ventura di cogliere molte volte alcuni di questi momenti: nascevano in parlamentari di qualsiasi colore, perché l'anima non ha tessera. Le testimonianze di diversi politici che aprono il volume introdotti dalla Prefazione di Paolo Giuntella, giornalista Rai, offrono uno spaccato di questa realtà sconosciuta a molti.
II presente volume e, appunto, rivolto in primo luogo a quei politici che sperimentano un disagio con la propria coscienza. Non si paria dei casi clamorosi che interessano le aule giudiziarie; si paria delle persone spiritualmente più sensibili, che avvertono come la politica proceda spesso lungo strade che una coscienza desta sente disagevoli. Il timore più diffuse tra queste persone e che il dare troppo ascolto a questo disagio possa rallentarli nell'azione ed indurli ad abbandonare la strada del successo.
In realta, il cammino spirituale è prima di tutto un cammino di libertà.
Perché ciò appia chiaro questo libro esamina diverse tradizioni di ricerca spirituale nate in contesti religiosi e culturali diversi e in epoche storiche diverse. Esso cercherà che cosa propongono all'uomo d'azione, e quindi anche al politico, gli antichi Veda e il Buddhismo, le grandi religioni monoteistiche e le dottrine spiritual! di tipo non religioso, aprendo, in tal modo, uno squarcio multireligioso ed ecumenico nello studio dei rapporti tra fede e politica, fede e storia, spiritualità e azione politica.
II volume, scritto con atteggiamento costruttivo, non rinuncia a una critica serena di alcune posizioni e ad esprimere la concezione personale dell'Autore. Questa ha le sue premesse nell'osservazione che il paese "è ricco di virtù individuali e sociali", espresse soprattutto nel volontariato e nella ricerca spirituale. Di qui la necessità di "fecondare la politica con il seme della ricerca spirituale".
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