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Nacque a Revò, provincia di Trento, il 26 dicembre 1835.
Studiò filosofia e scienze naturali all'università di Vienna ove si laureò nel 1861. Inizialmente si dedicò a ricerche ittiologiche impostate secondo il metodo tradizionale, in cui osservazione e descrizione delle caratteristiche morfo-anatomiche erano finalizzate a stabilire una classificazione "naturale" degli organismi. Il suo lavoro si basava sui pochi individui per ogni specie conservati nel museo di Vienna.
Lavorò due anni come assistente di zoologia all'università di Genova (1860-62) città nella quale era giunto in esilio per le sue idee irredentiste, e dove ebbe modo di studiare i pesci lavorando su campioni più nutriti che non a Vienna e di notare così la variabilità delle specie più comuni; in questo periodo identificò sei nuove specie appartenenti alla famiglia dei pleuronettidi, pubblicando su "Archivio per la zoologia, l'anatomia e la fisiologia" (I - 1861 pp. 1-44) I pleuronettidi del Golfo di Genova, fu nominato professore di storia naturale (zoologia, mineralogia e geologia) all'università di Modena, dove, appena ventisettenne fu chiamato a dirigere il museo di Storia naturale, forte anche dell'esperienza maturata presso il museo di Storia naturale di Genova.
In tutta questa fase si manifestano negli scritti di Canestrini le influenze darwiniane, non tanto con l'adozione di una prospettiva radicalmente nuova, ma con l'aumentata consapevolezza di alcuni nodi critici individuati da tempo dalla zoologia sistematica. In uno studio (Note ittiologiche - 1864) sulla scardola, comune pesce d'acqua dolce, rivelava le numerose variazioni alle quali è soggetta questa specie "il che conferma l'opinione di A. Candolle, Darwin ed altri che specie molto comuni tendono assai a variare".
A Modena pubblicò, nel 1864, la prima traduzione italiana dell'Origine delle specie di C. Darwin, portata a termine insieme a Leonardo Salimbeni (che però si staccò assai presto dal darwinismo manifestando riserve fin dal 1866). Nel 1869 si trasferì a Padova presso la cui università insegnò zoologia e anatomia comparata fino alla morte avvenuta il 14 febbraio 1900. Del darwinismo, cui diede una critica ed intelligente adesione, non priva di contributi originali, Canestrini fu il più attivo diffusore in Italia ed a lui si deve, assieme al suo co-traduttore P.A. Saccardo ed a M. Lessona, la traduzione di tutte le principali opere di Darwin (1872-1888), cui Canestrini aggiunse due propri saggi: La teoria dell'evoluzione esposta nei suoi fondamenti (1877), sintesi divulgativa del pensiero darwiniano ed il più tardo Per l'evoluzione: Recensioni e nuovi studi (1894) in cui Canestrini raccoglie le principali argomentazioni che si erano nel frattempo sviluppate a favore e contro la teoria evolutiva.
Prima di ciò tuttavia, Canestrini era entrato con tutto il peso della sua autorità scientifica e con la competenza derivante dalla sua solida preparazione di naturalista nello scottante dibattito che allora si svolgeva attorno all'applicazione della teoria evolutiva all'uomo e alla sua origine, pubblicando fra l'altro il volume Origine dell'uomo (1866) in cui sosteneva vigorosamente la natura animale della specie umana e la derivazione sua e delle scimmie da un comune progenitore. Rimase peraltro sempre legato ad alcuni concetti tipici del trasformismo pre-darwiniano quali l'effetto sull'organismo dell'uso e non uso degli organi e l'ereditarietà dei caratteri acquisiti.
Sul piano sperimentale la sua attività fu tanto vasta quanto poliedrica, spaziando dall'entomologia cui diede un fondamentale contributo con il Prospetto dell'acarofauna italiana (1885-1889), all'antropologia, di cui istituì a Padova la prima cattedra italiana, alla batteriologia, avendo egli impiantato nel suo istituto il primo laboratorio batteriologico italiano. La sua partecipazione alla vita politica si concretizzò nella sua elezione a consigliere comunale nel comune di Padova.
Il suo mai sopito contrasto con lo stato asburgico, che ancora dominava nel Trentino, sua terra natale, indusse questo, nel 1878, a decretare la sua espulsione dai territori dell'Impero.
Fonti:
- Pasquale Pasquini, Giovanni Canestrini. Commemorazione tenuta a Trento il 2 febbraio 1936 - Trento 1936.
- Giambattista Benasso, Un approccio al darwinismo (1864-1900): materiali per una storia dell'evoluzionismo italiano - Rovereto - 1978.
- Giambattista Benasso, Da Bonelli a De Filippi (1811-1864) : materiali per una storia dell'evoluzionismo italiano- Rovereto - 1976.
- Giuliano Pancaldi, Tradizioni scientifiche e innovazione darwiniana. Giovanni Canestrini e la teoria di Darwin in Italia - Bologna 1983.
Approfondimenti
Di Charles Darwin (vedi) ha tradotto, da solo o con altri:
- diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti (I)
- espressione dei sentimenti nell'uomo e negli animali (L')
- movimenti e le abitudini delle piante rampicanti (I)
- potere di movimento nelle piante (Il)
- Sulla origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
- Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
- Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
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