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Francesco Maria Emanuele e Gaetani, Marchese di Villabianca, nacque
a Palermo il 12 marzo 1720 da famiglia nobile originaria di Spagna
trapiantatasi in Sicilia nel 1282 ai tempi del re Pietro d'Aragona.
Sin da giovane si appassionò agli studi storici ed in particolare
alla storia di Palermo e della Sicilia. Questa passione lo accompagnò
per tutta la vita. Raccolse tutte le notizie possibili rovistando
negli archivi pubblici e privati, costituendo una enorme biblioteca
personale che alla sua morte lasciò alla città di
Palermo e redigendo opere che in parte pubblicò ed in parte
rimasero manoscritte.
Assolse anche a numerosi pubblici incarichi: fu Governatore della
Compagnia della Carità, più volte Governatore del
Monte di Pietà e del Real Albergo dei Poveri, Rettore dell'Ospedale
degli Incurabili, Priore del Consolato del Commercio, Senatore di
Palermo e Commissario Generale di Sanità a Partinico, un
paese vicino Palermo.
Nel 1779 venne investito da Ferdinando III di Borbone del titolo
di Conte di Belforte e insignito dell'elogio di "benemerito
della patria".
Negli anni 1754-59 diede alle stampe la sua opera principale, "La
Sicilia Nobile", cinque libri frutto di un rilevante e rigoroso
impegno di ricerca attorno alle città demaniali e alle terre
baronali, alle magistrature dell'Isola, alle nobili famiglie, ai
feudi e alle investiture.
A quest'opera, che gli assicurò reputazione europea, seguirono
nel 1776 le "Notizie storiche intorno agli antichi uffizii
del regno di Sicilia", nelle quali trattò della istituzione
e della evoluzione delle principali magistrature pubbliche introdotte
dai Normanni.
Lasciò manoscritto un numero immenso di opere, raccolte
in 25 volumi di "Diari palermitani", nei quali compilò
con ricchezza di notizie e di particolari la storia degli avvenimenti
di Palermo dal 1743 al 1802 e 48 volumi di "Opuscoli palermitani"
oltre ad una serie di operette minori la più importante delle
quali è "Palermo d'oggigiorno".
Morì nel 1802. Il suo corpo è tumulato nel Pantheon
di S. Domenico a Palermo.
Note biografiche a cura di Gabriella Alù.
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