4.2 Le reti. Sviluppo

Secondo Tesler [1991] negli anni sessanta inizia un processo di sviluppo delle reti che si può riassumere in quattro fasi di durata decennale, ognuna delle quali caratterizzata da un diverso "paradigma" informatico che descrive il ruolo principale del calcolatore e delle reti in quella fase (vedi sotto Tabella 4.1). Il primo paradigma è quello dell'elaborazione a lotti (1960-1969): il computer è usato da grandi aziende per compiere semplici elaborazioni su grandi masse di dati, ad esempio per elaborare i dati delle presenze sul luogo di lavoro per compilare le buste paga. Il secondo paradigma è quello della divisione di tempo (1970-1979): in esso, un unico computer centrale può essere usato da più utenti contemporaneamente. Il terzo paradigma è quello del calcolatore da tavolo o calcolatore personale (1980-1989): con un calcolatore personale, l'utente può compiere elaborazioni in modo più indipendente rispetto al paradigma precedente. Infatti, un calcolatore a divisione di tempo poteva essere usato solo da poche persone per volta e a orari prestabiliti; ciò finiva per limitarne l'uso a relativamente pochi scienziati e managers di grandi organizzazioni. Chi possiede un calcolatore personale, invece, può usarlo in qualsiasi momento ne abbia bisogno, e questo vantaggio, assieme al calo dei costi dei computers, contribuì ad estendere per la prima volta l'uso del computer a milioni di persone. Il quarto paradigma è quello delle reti (1990-1999). La loro origine risale già alla prima fase, ma solo nell'ultima esse possono dispiegare tutta la loro potenza.

La divisione in fasi non deve comunque far pensare che il passaggio da un paradigma al successivo comporti la scomparsa dei precedenti. Infatti i nuovi paradigmi si stratificano sopra i più vecchi e non li eliminano necessariamente, se questi ultimi si dimostrano ancora superiori nello svolgimento di certe funzioni. Ancora oggi perciò si fa elaborazione a lotti e le reti collegano tra loro calcolatori a divisione di tempo e personali.

Ogni passaggio di fase è caratterizzato però da:

  1. aumenti della velocità di calcolo, che consentono di effettuare un maggior numero di operazioni nell'unità di tempo;
  2. possibilità di usare dati di tipo nuovo. Infatti, al tempo dei grandi calcolatori a lotti si usavano solo numeri e lettere maiuscole, mentre i primi calcolatori a divisione di tempo permettevano già di usare, oltre al testo elaborato, una grafica primitiva, per arrivare fino all'ampio uso di immagini, suoni e animazioni oggi possibile anche con un semplice personal computer;
  3. nuove modalità di collegamento dei calcolatori alla rete. Da collegamenti telefonici dedicati punto-punto tra calcolatori centrali e terminali remoti "stupidi", a reti miste (via cavo, radio, satellite, telefono) che collegano tra loro personal da tavolo, portatili e grandi calcolatori;
  4. nuovi tipi di software. Da applicazioni di puro calcolo scientifico ad applicazioni di condivisione di informazioni tra più utenti, ricerca automatica di informazioni in rete, riconoscimento di scritto e parlato e così via. Mentre i primi software erano realizzati tenendo conto strettamente della funzione "bruta" che dovevano svolgere (ad esempio calcolo ingegneristico), i nuovi software cercano esplicitamente di tenere conto dell'utente e dell'ambiente in cui opera, per facilitargli l'interazione sia con il proprio computer che con altre persone tramite il computer. Nascono così le interfacce utente di tipo GUI (Graphic User Interface) pilotabili via mouse, menu e icone, che affiancano o sostituiscono totalmente le interfacce a linea di comando, meno intuitive da usare. Nasce infine quella categoria di software denominata groupware e ideata appositamente per consentire l'attività di gruppo [1] .

Tabella 4.1 I quattro paradigmi dell'informatica.

  A lotti Divisione di tempo Da tavolo Reti
Decennio 1960-1969 1970-1979 1980-1989 1990-1999
Tecnologia Integrazione a media scala A grande

scala

A grandissima scala A scala ultragrande
Collocazione Stanza del calcolatore Stanza del terminale Tavolo Portatile
Utenti Esperti Specialisti Singoli Gruppi
Posizione dell'utente Sudditanza Dipendenza Indipendenza Libertà
Dati Alfanumerici Testi Vettori Caratteri Diagrammi Scritto Parlato
Obiettivo Calcolare Accedere Presentare Comunicare
Attività dell'utente Perforare e tentare (sottoporre) Ricordare e digitare Vedere e indicare (pilotare) Chiedere e dire (delegare)
Operazione Elaborare Rivedere Impaginare Orchestrare
Connessioni Unità periferiche Terminali Calcolatori da tavolo Calcolatori palmari
Applicazioni Ad hoc Standard Generiche A componenti
Linguaggi COBOL,

FORTRAN

PL/I, BASIC Pascal, C Orientati all'oggetto

Fonte: L. G. Tesler, [1991]
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Gli sviluppi più recenti rientrano ancora nel quarto paradigma dell'informatica e sono resi possibili dalla telefonia cellulare. Già oggi è infatti possibile connettere alla rete anche i computers portatili (Tesler li chiama "pericalcolatori") senza la necessità di trovarsi nei pressi di una presa telefonica. Weiser [1991] arriva a prevedere che, grazie a una rete ubiquitaria, l'informatica sarà "onnipresente". I calcolatori saranno dappertutto, funzioneranno più come assistenti che come semplici strumenti di elaborazione e la maggior parte di loro sarà fatta in modo da consentire di dedicare più attenzione ed energie per raggiungere gli obiettivi e meno per far semplicemente funzionare la macchina.


[1] Fino alla fine degli anni ottanta, gli sforzi di ricerca dell'ingegneria informatica erano quasi tutti puntati sul problema di come migliorare le prestazioni velocistiche e l'efficienza di sistemi hardware e software basati su postazioni isolate (stand-alone), mentre solo un residuo era dedicato alla comunicazione via computer. Oggi la situazione si è quasi del tutto ribaltata: la maggior parte degli sforzi sono dedicati allo sviluppo di applicazioni per il lavoro di gruppo via rete. Torna Su