1.2.1 I problemi della comunicazione

Weaver scompone il fenomeno della comunicazione in tre livelli, ognuno con un suo specifico problema di riferimento:

  • Livello A trasmissione dei simboli. Problema "tecnico": riguarda il grado di esattezza con cui si possono trasmettere i simboli della comunicazione.
  • Livello B trasmissione del significato. Problema "semantico": riguarda il grado di precisione con cui i simboli trasmessi trasferiscono il significato desiderato.
  • Livello C induzione di un comportamento. Problema "dell'efficacia": riguarda il grado di efficacia con cui il significato, giunto al destinatario, induce un comportamento nel senso desiderato dalla sorgente [Shannon e Weaver 1983, 2];

Weaver poi introduce lo schema base di un sistema di comunicazione distinto nelle sue componenti essenziali [Shannon e Weaver 1983, 6]. Secondo tale schema, un sistema della comunicazione è composto da una sorgente di informazione, che sceglie un messaggio tra vari possibili e lo invia a un trasmettitore (o trasmittente, o emittente), il quale lo codifica in un segnale, che viene inviato tramite un canale (o mezzo, ad esempio l'aria per un messaggio verbale) ad un ricevitore (o ricevente). Il mezzo (o medium), e di conseguenza il segnale, normalmente viene disturbato da eventi casuali, cosicché il segnale ricevuto sarà diverso da quello inviato. Ma se la codifica è stata fatta in modo da tener conto di tale effetto, se la capacità del canale è adeguata e se il disturbo è probabilisticamente prevedibile [1], si può ridurre il possibile equivoco a una quantità piccola a piacere [2]. Il ricevitore decodificherà il segnale ricevuto ricostruendo così il messaggio iniziale, che invierà finalmente a destinazione (al destinatario).


[1] A tale proposito, in cibernetica si fa una distinzione tra disturbo, che ha caratteristiche prevedibili e quindi eliminabili, e rumore, che ha caratteristiche non prevedibili [Carlà 1967].
[2] Non ci sono limiti tecnici cioè, ma solo temporali ed economici: quanto più si vuol ridurre l'errore, tanto più lunga e costosa deve essere la codifica [vedi Shannon e Weaver 1983, 19]. Ciò significa in pratica che ci si deve accontentare di precisioni "accettabili" e che non si possono utilizzare canali "troppo" disturbati.