CAPITOLO PRIMO - NOTE


10.

Vi sono due gruppi principali, opposti: gli indigeni delle regioni basse e costiere (Sakalava, Vezo, Mahafaly, Androy, Betsimisaraka, Tanala) rassomigliano agli Africani, come i Bara ed i Betsileo presenti al sud degli altipiani centrali. Il nord di tali altipiani è occupato, al contrario, da una popolazione più chiara di sangue malese, i Merina o Hova. Gli altri abitanti dell'isola appartengono a dei tipi misti (Sachs 1938).

[ Indietro ]


11.

Il termine hova, generalmente utilizzato per indicare la classe degli uomini liberi dell'intera isola, è in realtà proprio alla regione dell'Imerina; diversamente nel Betsileo si utilizza, ad esempio, il termine di olompotsy e nell'ovest quello di vohitse (F. Raison-Jourde, 1983).

[ Indietro ]


12.

Il termine "roturier" è impiegato in francese per indicare la classe degli uomini liberi in generale e rende male la posizione privilegiata di alcuni gruppi come quello dei tompontany che divideva con le dinastie reali il potere e la gestione su alcuni territori del regno (Raison-Jourde, 1983). Le comunità tompontany sono costituite dagli antichi abitanti di quello che sarà il futuro territorio sakalava e vengono integrate come gruppi clanici all'interno del regno. Nella gerarchia sociale Lombard (1988) considera tali gruppi come dominanti e li pone subito dopo la dinastia regnante e le classi nobili.

[ Indietro ]


13.

«Il re sakalava, morto o vivo, non è solo considerato come un Dio, ma è anche l'incarnazione di uno dei primi e più antichi dèi» (Jaovelo-Dzao, 1996, 248).

[ Indietro ]


14.

L'unità di parentela più larga è il clan, che si definisce secondo la propria storia, le prescrizioni rituali, la posizione delle tombe e del palo cerimoniale. «L'unità del clan è simbolizzata da un hazomanga, ai piedi del quale si svolge la maggior parte delle cerimonie religiose e sociali, in particolare i sacrifici resi agli antenati e le circoncisioni» (Lombard, 1988, 82).

[ Indietro ]


15.

«Il privilegio delle "caste" superiori è quello di scegliere la moglie dove vogliono, mentre i gruppi inferiori sono costretti a donare le donne senza riceverne» (Lombard, 1988, 79).

[ Indietro ]


16.

Tale alleanza comporta il diritto-dovere di mutua assistenza e si consolida attraverso il rito del fati-dra, durante il quale i due contraenti bevono ciascuno un po' del sangue che fuoriesce dal petto dell'altro; la divinità e gli antenati sono invocati durante la festa e sono i garanti del patto.

[ Indietro ]


17.

«...leurs rapports de réciprocité vont jusqu'à l'échange de leurs femmes» (Lombard, 1988, 84-85).

[ Indietro ]


18.

Secondo il censimento rilevato nell'Agosto 1993.

[ Indietro ]


19.

Lingua locale appartenente al gruppo malese-polinesiano, contenente forti influssi bantù e arabi.

[ Indietro ]