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Sobrero, Ascanio

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Ascanio SobreroAscanio Sobrero nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 12 ottobre 1812.

Studiò prima medicina, poi chimica, indirizzato a questo dallo zio Carlo Raffaele che fu allievo di Berzelius e direttore dell'Arsenale di Torino, uno dei centri più significativi della ricerca chimica piemontese.

Dapprima a Torino fu allievo di Giobert e di Michelotti e dal 1840 al 1843 frequentò il laboratorio di Pelouze a Parigi (dove già venivano effettuate ricerche sull'azione dell'acido nitrico sulle sostanze organiche e sugli effetti esplosivi che ne derivavano). In questo periodo si dedicò allo studio del catrame di betulla. Fu poi nel laboratorio di Liebig a Giessen e qui isolò il guaiacolo in forma pura.

Tornato a Torino nel 1844, fu professore ordinario di chimica all'università, alla Scuola di meccanica e chimica applicata alle arti e, dal 1860, alla Regia scuola di applicazione degli ingegneri. Scoprì nel 1846 la nitroglicerina, il nitrosaccarosio e nel 1851 il sobrerolo (idrato di pirrolo, successivamente rinominato sobrerolo in suo onore e ancora oggi usato farmacologicamente come stimolante respiratorio), sostanza, questa, che ottenne per azione dell'ossigeno sull'essenza di trementina, in presenza di acqua, sotto l'azione della luce solare. Il suo nome rimane legato alla scoperta della nitroglicerina. La storia degli esplosivi «chimici» sconfina spesso nella leggenda. Sembra che questa storia cominci un giorno del 1845 nella cucina del chimico svizzero-tedesco Christian Friedrich Schönbein (1799-1868).

La moglie gli aveva rigorosamente proibito di fare esperimenti chimici in casa, ma il Prof. Schönbein, ordinario di chimica all'Università di Basilea già da diversi anni, approfittò di una breve assenza della consorte e si mise a lavorare con una miscela di acidi nitrico e solforico; un po' di questa miscela si rovesciò sul tavolo, e Schönbein si affrettò ad asciugare e nella fretta usò il grembiule di cotone di sua moglie. Poi mise il grembiule ben inzuppato della miscela sulla stufa, per evitare che la signora Schönbein, tornando a casa, lo trovasse bagnato. Ma il grembiule, dopo qualche istante, esplose con gran fragore, e non ne rimase alcuna traccia.

Indipendentemente da quelle che possiamo immaginare siano state le reazioni della moglie, Schönbein continuò a sperimentare, ma nel laboratorio dell'università, e trovò che la miscela degli acidi aveva aggiunto due nitrogruppi NO2 alla cellulosa del grembiule, formando la nitrocellulosa, e che questa era infiammabilissima. Pensò subito di aver trovato quella polvere senza fumo che era il sogno degli artiglieri; dette al composto un nome che è l'equivalente tedesco di fulmicotone, e cercò di venderlo ai governi. Qualche fabbrica sorse, ma ben presto ci si accorse che si trattava di un esplosivo molto instabile, e difficile da maneggiare, perché esplodeva facilmente.

Due anni dopo la scoperta di Schönbein, Sobrero, che aveva continuato a lavorare sullo stesso tema, ottenne la nitroglicerina aggiungendo lentamente glicerina ad una miscela di acidi nitrico e solforico. Anche se le sue ricerche erano finalizzate soprattutto all'applicazione medica del composto (di cui Sobrero sospettò subito l'azione vasodilatatrice) si rese conto immediatamente della sua potenza esplosiva, e ne fu spaventato; egli comprese benissimo di aver trovato una sostanza di immense capacità distruttive, ed essendo un pacifista decise di tener nascosta la sua scoperta.

A prescindere dai nobili sentimenti di Sobrero, la nitroglicerina presenta un grave inconveniente: è molto instabile all'urto, e pericolosa da maneggiare. Diventa stabile quando è assorbita dal carbon fossile, e in questa forma fu chiamata, dal suo scopritore, dinamite. Ma questa è storia più nota che riguarda la vita e l'opera di Alfred Nobel.

Gli scritti di Sobrero comprendono: Lezioni di chimica docimastica; Trattato di chimica applicata alle arti (4 voll.); Memorie sull'applicazione della dinamite in agricoltura; Teoria chimica della composizione delle polveri a fuoco; Di alcuni nuovi composti ottenuti col mezzo dell'azione dell'acido nitrico. Le sue Memorie scelte sono state riunite in volume da I. Guareschi nel 1914.

Collaborò a lungo con Francesco Selmi che fu a Torino, in esilio, dopo i moti del 1848. Questa collaborazione portò alla preparazione del tetracloruro di piombo. Fu membro e poi segretario dell'Accademia delle Scienze.

Morì a Torino il 26 maggio 1888.

Fonti:

  • Alberto Mondini, Il pacifista che inventò la dinamite, in Storia della tecnica, Volume terzo, dal Seicento al Novecento, pag, 482-483.
  • Luigi Cerruti, Bella e potente, la chimica del novecento tra scienza e società, Capitolo VI: La chimica nella Grande guerra.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti.


Se noti errori di qualsiasi tipo, per favore segnalaceli tramite la pagina "segnalazione degli errori".

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Gli e-book (istruzioni e licenze)

titolo: Memorie scelte di Ascanio Sobrero pubblicate dall'Associazione chimica industriale di Torino con discorso storico-critico ed annotazioni di I. Guareschi
e-text del: 16 gennaio 2006
leggi subito: PDF
download: RTF + ZIP TXT + ZIP
note:

 


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