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Faustino Palazzi nacque a Brescia il 7 ottobre 1830. Fu impiegato al Monte Nuovo. Nell'autunno 1851 frequentando l'Osteria Rosso dell'olio si trovò ad essere fra i promotori della banda cittadina.
Frequentando l'Osteria della Buca e quella del Pollo d'oro (evidentemente allora all'osteria si poteva confabulare senza destare troppi sospetti), entrò in contatto con Tito Speri ed altri patrioti bresciani che nel 1851 lo coinvolsero nel Sottocomitato d'azione del Comitato insurrezionale bresciano.
Partecipò ad esercitazioni militari e alla diffusione di bollettini sovversivi. Con Botticini, Farisaglio, Chiodi, Giustacchini si dedicò poi soprattutto alla stampa e alla diffusione di bollettini stampati nella tipografia Venturini. Fu lui a dettare assieme a Carlo Giustacchini manifesti in una tipografia clandestina situata in un teatrino di Collebeato di proprietà di Pietro Botticini. Scrisse di aver partecipato ad addestramenti militari sotto la guida di Tito Speri.
Arrestato il 9 settembre 1856 su indicazione del tipografo Venturini ed interrogato dal giudice Grabmajer, si limitò a confessare di aver partecipato nel 1851 a manovre militari comandate da Tito Speri nel territorio di Collebeato e ad indicare in modo generico alcuni nomi che non servirono quasi per niente alla polizia perché già conosciuti. Il 25 gennaio 1857, mentre duravano ancora gli interrogatori, venne liberato per un'amnistia concessa dall'imperatore d'Austria. Con l'oste Primo Porta e con il fattore Pietro Botticini venne condannato per alto tradimento dalla Corte di Alta Giustizia di Mantova per aver stampato e diffuso bollettini sovversivi.
Dopo il 1860 fu presidente della società dei reduci delle patrie battaglie. Con Tosoni e Rosa fu animatore del Partito repubblicano.
Nel 1875, con G. Rosa, A. Tosoni, A. Frigerio e altri era fra i promotori del Circolo Bresciano del Progresso.
Nel 1880 fu tra i promotori dell'Associazione dei non elettori di intonazione nettamente libertaria e radicale.
Morì a Fiumicello Brescia l'8 febbraio 1898.
Fonti:
- Le notizie sono tratte dall'Enciclopedia Bresciana diretta da A. Fappani.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti.
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