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Galileo Galilei
"TRATTATO DI FORTIFICAZIONE" |
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DEL FARE DI TERRA
Perché per fabricar di muraglia in tutti i luoghi si trovano muratori
ed uomini esperti in tale professione, non abbiamo detto o siamo per dire cosa alcuna
appartenente al murare, non dubitando necessario al soldato l'avere simile cognizione. Ma
perché l'edificare di terra è cosa molto differente dal murare, non s'usando salvo che
in materia di fortificazione, di questo è necessario al soldato aver cognizione e
prattica: però anderemo discorrendo intorno alle cose attinenti a tale essercizio.
E prima, quanto alla forma delle fortezze, nelle cortine, corpi di
difesa, loro membri, ed in somma in tutte le parti, si manterranno l'istesse misure e
proporzioni, che si serverebbono nel fare una fortezza murata: ma nel disporre ed
accommodar le materie si procederà diversamente. E prima, si deve avere considerazione se
la fortezza fatta si deve porre in uso e servirsene subito che sia fornita, o pure se
potrà stare qualche tempo avanti che s'abbia a difendere. Perché, dovendoci noi servire
immediatamente della fortezza, bisognerà fortificare ed assicurare il terreno con pali
grossi e lunghi, piantati per dritto ed attraversati con molte incatenature di legname:
perché, mettendovi sopra le artiglierie, nel moto che fanno sparandosi, trovandosi il
letto non bene assodato, guasterebbono e rovinerebbono il forte; dove che i pali per
dritto e le incatenature saranno atte a tenerlo insieme. Ma se avanti che vi si abbiano a
usare sopra l'artiglierie, ci sarà tempo di poter lasciare rassodare il terreno, basterà
mescolare tra esso certo legname minuto, come più distintamente a basso dichiareremo.
Ma edifichisi nell'uno o nell'altro modo, bisogna pensare d'incamiciare
la parte di fuori, di maniera che possi difendere il tutto dalle pioggie, le quali,
dilavando il terreno, a poco a poco lo consumerebbono: e ciò si farà col covertare di
una corteccia di piote, le quali altro non sono che alcuni pezzi di terra erbosa, cavata
di praterie o luoghi tali, che per molto tempo non siano stati rotti: avvertendo che la
forma di dette piote non deve esser quadrata, come alcuni hanno detto, ma d'alcuna delle
sottoposte figure o forme segnate A, B, C, a ciò meglio e più
fissamente s'incastrino insieme.
E dove non fosse la commodità di simili piote, si provederà di
terra da far mattoni, della migliore che si trova, cioè che non sia arenosa né sassosa;
e con questa si faranno alcuni pastoni, lunghi circa un braccio, e grossi un quarto, e si
faranno ben seccare, mettendoli di poi in opera in luogo delle piote: e se tra la terra
s'impasterà pula di grano o altre biade, fieno trito, paglia battuta, vette di scope,
scotolature di lino o canapa, sarà bonissimo. E acciò che il terreno stia più unito
insieme, si pigliano delle scope, o vero altri legnami forti e sottili, come castagno o
quercia; e presone quante commodamente n'entrano in una mano, tenendo fermi i pedali,
s'avvolge e s'attorce il resto: doppo destramente s'addoppiano, torcendo pur sempre; e
così addoppiati, si legano con ginestre o giunchi in due o tre lati, facendo le
manocchie, come si vede per i disegni K, LM:
e di queste se ne preparano gran quantità. Usansi ancora, e saranno
migliori, le manaiole fatte come si dirà: pigliansi scope che abbino da i loro pedali un
poco di ceppo, e si legano in due luoghi vicino a i pedali, lasciandole verso l'altra
estremità sparse, come si vede NO.
Oltre a ciò, per mettere a filo i pastoni e le piote, fa di bisogno
avere alcuni coltellacci grandi, simili al disegno P. In oltre, per battere e
serrare bene insieme i pastoni e le piote, s'averanno certe mestole lunghe e di legname
grave. E perché la terra, che si doverà mettere sopra le manocchie e manaiole, deve
essere trita e netta da i sassi, si farà provisione di rastrelli di ferro, segnati R;
e per assodarla si averanno de' pilloni o pistoni, simili a quello
ch'è segnato S; e per spianarla si adopreranno le mazzaranghe T. Si
provvederanno, oltre a ciò, corbelli ed altri strumenti da portar la terra, e di questi
gran quantità; parimenti ancora, zappe, pale e vanghe. I gabbioni, segnati V,
si metteranno in cambio di parapetti nelle piazze di sotto; li altri,
segnati Y, che sono quadri, servono per tramezzi e parapetti in altri luoghi. I
graticci, come X,
serviranno per la parte di dentro alle cannoniere ed altri luoghi, in
cambio di piote o pastoni: però si prepareranno molti vimini di castagno o di quercia,
per poterli fare, ed ancora molti pali per fare i cantoni de' gabbioni Y.
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