|
Galileo Galilei
"TRATTATO DI FORTIFICAZIONE" |
|
DELLE DIVERSITÀ DE' TIRI
Prima che descendiamo alle regole particolari di ordinare i corpi di
difesa, è necessario che dichiariamo alcuni termini attenenti a i tiri delle artiglierie;
però che con questi, come nel progresso sarà manifesto, abbiamo a disegnare tutta la
nostra fortezza.
E prima, quando un tiro d'artiglieria va parallelo o equidistante a
una cortina, senza toccarla in luogo nessuno, s'addimanda tiro di striscio; come
nella seguente figura si vede il tiro AB, il quale striscia la cortina EF.
Ma quando il tiro va a percuotere e ferir la muraglia, in un sol punto, come si vede sopra
la medesima cortina il tiro CD, questo vien dimandato tiro di ficco, o ficcare.
Il medesimo ancora si deve considerare rispetto al piano della
campagna, dimandando tiro di striscio quello che la va radendo, e di ficco
quello che, venendo da alto, la percuote in un sol punto. E così nel secondo
essempio , rappresentandoci la linea AB il piano dell'orizonte il tiro CD lo
verrà a strisciare, ed il tiro EF, venendo da luogo sublime E, ficcherà
nel punto F.
Ma più propriamente, in quanto appartiene al piano della campagna,
potremo considerare tre diverse maniere di tiri, cioè: il tiro che viene da alto a basso,
quale si chiamerà inclinato; il tiro da basso ad alto che domanderemo elevato;
ed il tiro paralello al piano, detto tiro a livello, o vero di punto bianco.
E così nell'istessa figura il tiro EF sarà l'inclinato, GH elevato,
e CD a livello o di punto bianco. E chiamasi a livello, quasi che ad
libellam; cioè in bilancio, e che non inchini più nell'una che nell'altra parte. E
dicesi di punto bianco, essendo che, usando i bombardieri la squadra con l'angolo retto
diviso in dodici punti, chiamando l'elevazione al primo punto, al secondo, terzo e quarto,
tiro di punto uno, di punto dua, di punto tre e di punto quattro etc., quel tiro, che non
ha elevazione alcuna, vien detto tiro di punto bianco, cioè di punto nessuno, di
punto zero. E questo basti al presente circa i tiri.
|