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Carlo Cattaneo nacque il 15 giugno del 1801 a Milano. Discepolo di Gian Domenico Romagnosi, dedicò tutta la vita a studiare problematiche sociali ed economiche affinché l'Italia potesse evolversi, attraverso il progresso scientifico, verso una crescita produttiva.
Si adoperò assiduamente per assicurare l'autonomia del Lombardo-Veneto, all'epoca sotto l'egemonia Asburgica, e auspicava la nascita di una federazione italiana indipendente.
Grazie alla sua formazione positivista era fiducioso sul progresso scientifico per la rinascita, sia materiale sia morale, dei popoli. Nel 1820 fu nominato professore di grammatica latina e poi di scienze umane nel ginnasio comunale di Santa Marta. Si laureò in diritto presso l'Università di Pavia nel 1824. Nel 1835 si sposò e lasciò l'insegnamento per dedicarsi interamente all'attività di scrittore. Nel 1837 il governo britannico lo chiamò perché scrivesse sulla politica inglese in India e sui sistemi d'irrigazione applicabili all'Irlanda.
Per la situazione italiana, il Cattaneo, non vedeva negativa la presenza del governo austriaco, anzi temeva che una repubblica secondo il programma mazziniano, avrebbe potuto sacrificare l'autonomia dei singoli comuni e impoverito maggiormente il Mezzogiorno. Ciò che lo storico ed economista milanese chiedeva, era la concessione di maggiori riforme liberali, ma per ottenere la vera libertà e una reale indipendenza era necessario che le masse lavoratrici fossero educate. Nel 1848, fu possibile fare il primo decisivo passo avanti sulla via dell'unità e dell'indipendenza e il Cattaneo fu Capo del Consiglio di guerra, leader indiscusso nelle Cinque Giornate che si conclusero il 22 marzo con la vittoria degli insorti. Da questa battaglia nascerà poi lo scritto L'insurrezione di Milano (1849).
In seguito il Cattaneo andò a Parigi e tornò nella sua città natale nel 1859. Sul finire di quell'anno fece risorgere il Politecnico, il periodico culturale di notevole rilevanza politica e culturale nato nel 1839, e che il Cattaneo diresse fino al 1862. Nel 1860 fu a Napoli con Garibaldi, ma se ne allontanò quando vide l'impossibilità di imporre la soluzione federalista. Eletto più volte deputato, non andò in Parlamento per evitare di prestare giuramento alla corona. Lasciò numerosi scritti, spesso frammentari. Le opere più famose, oltre a L'insurrezione di Milano già citata, sono Notizie naturali e civili su la Lombardia (1844), Assunto primo della scienza del diritto naturale di G. D. Romagnosi del 1822, Vita di Dante di Cesare Balbo e molte altre.
Carlo Cattaneo morì il 6 febbraio nel 1869 in Castagnola, presso Lugano.
Note biografiche a cura di Michela Pisu.
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