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Giacomo Girolamo Casanova nasce a Venezia il 2 aprile del 1725; figlio di Gaetano Casanova, un modesto attore, e di Zanetta Farusso (o forse Farussi) in arte "La Buranella".
In quell'anno i genitori di Giacomo calcavano le scene del teatro di San Samuele a Venezia, teatro di proprietà della famiglia Grimani, è probabile, infatti, che il vero padre di Giacomo fosse Michele Grimani; lo stesso Giacomo lo dichiarerà nel libello Né Amori né Donne.
Giacomo Casanova viaggiò per tutto il corso della sua avventurosa vita sia in Italia sia all'estero. Il suo primo viaggio lo fece quando aveva otto anni, con la nonna materna Marzia, che lo portò a Murano da una fattucchiera per farlo curare delle frequenti emorragie al naso; di questa esperienza ci lascerà una pittoresca descrizione nelle Memorie.
Durante questi vagabondaggi conoscerà molte persone e avrà innumerevoli avventure e amori. Nel 1744 Casanova è a Roma al servizio del Cardinale Acquaviva, dove apprese il francese, lingua che si parlava nell'Europa del '700, e che poi perfezionerà nei successivi viaggi in Francia. Ritornò a Venezia i primi mesi del '46, e vi rimase per due anni alternando piccoli soggiorni a Padova e a Mestre. Costretto a lasciare Venezia per timore degli Inquisitori di Stato, dimorerà a Verona, Milano e altre città italiane, poi ancora Parigi e altre capitali d'Europa.
Tornerà a Venezia il 26 luglio del '55, ma verrà incarcerato sotto i Piombi. Dopo la sua fuga riparerà in Francia e nell'ottobre del '58 è in Olanda; torna in Francia ma l'anno dopo parte per Bruxelles, Amsterdam e Stoccarda, dove fuggirà per una questione di gioco. Nel corso degli anni successivi ebbe modo di vedere la Russia e la Polonia, e dopo un'esperienza diretta di duello scrisse il libro Il Duello.
Dopo diciotto anni di esilio ritornerà finalmente alla sua amata Venezia, ma sempre a causa degli Inquisitori di Stato dovrà ripartire. Assunto in qualità di bibliotecario dal conte di Waldenstein, sosterà al castello di Dux; qui scrisse la Storia Della Mia Vita che fu stampata solo dopo la sua morte avvenuta il 4 giugno del 1798.
Note biografiche a cura di Michela Pisu.
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