Teocrito di Siracusa: da Le Talisie
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Folti sul nostro capo ondeggiavano in alto
pioppi e olmi: e accanto la sacra acqua
stillante dall'antro delle Ninfe mormorava.
Sopra i rami ombrosi le cicale amanti del sole
erano affaccendate a ciarlare, e lontano
fra i rovi folti di spini gracidavano le rane,
cantavano allodole e cardellini, gemeva la tortora
e bionde api volavano intorno alle fonti.
Tutto odorava d'estate molto pingue, odorava di raccolto:
pere ai nostri piedi e mele ai nostri fianchi
abbondanti rotolavano, e fino a terra
si curvavano i rami carichi di prugne;
e dalla bocca degli orci si toglieva la pece di quattro anni.

(La lett. greca dell'età ellenistica e imperiale, R.Cantarella,Sansoni,1968)

 

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