L'uomo stravagante e L'inseguitore
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Da L'uomo stravagante

- Noi dovremmo tenere con noi, Parmenone, un piccolo flauto, oppure
un nablas.
- E' cosa è questo nablas?
- Non sai cos'è, pazzo?
- Io non lo so, per Zeus!
- Ma cosa vuoi darmi a intendere, non conosci cos'è un nablas? Con
ciò mi fai capire che non conosci le cose belle. O forse non sai
neppure cos'è un suonatore di sambuca? (Ateneo, 175; d)

Chiariamo l'arcano; pare che il nablas fosse uno strumento a corde di origine fenicia (Sopater, in Ateneo; 175, c; op. cit) e per la sambuca viene detto che l'inventore fu Ibico di Reggio (Cizico, in Ateneo; 175, e).


Da L'inseguitore

- Come sembra che appaia a te, il pesce lesso?
- Troppo piccolo. Capisci quel che intendo? E c'era troppa salamoia,
bianca e secca oltre ogni immaginazione. E manca ogni profumo e
condimento. E tutti gridarono: 'Che bel pasticcio che hai fatto'".
(133; a)

 

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