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Nato
a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1441 da Giovanni e Lucia Strozzi,
sorella dell'umanista Tito Vespasiano, Boiardo trascorse l'infanzia
e la giovinezza a Ferrara, dove si inserì nella cerchia di
letterati e artisti che gravitavano intorno alla corte estense.
Consigliere e uomo di fiducia del duca Ercole d'Este, grande estimatore
di ogni forma d'arte e mecenate, curò la traduzione di numerose
opere classiche dedicandosi contemporaneamente alla lirica volgare.
I numerosi sonetti e ballate dedicati secondo l'uso del tempo ad
una gentildonna, la reggiana Antonia Caprara, vennero in seguito
raccolti nei tre Amorum libri, di chiaro influsso petrarchesco.
All'interno della sua produzione vanno ricordati inoltre otto Epigrammata
latini, una commedia e numerose Epistole, quasi tutte
in volgare.
All'inizio degli anni Settanta del secolo, al seguito di Borso
e poi di Sigismondo d'Este, Boiardo compì viaggi a Roma e
a Napoli; fu proprio in questi anni che cominciò ad elaborare
l'idea di un poema cavalleresco che trattasse le storie dei paladini
di Carlo Magno, tema particolarmente apprezzato nella cerchia estense.
All'interno dell'opera Boiardo inserì un motivo encomiastico,
includendo il capostipite degli Este, Ruggero, tra i personaggi
per assecondare uno degli elementi tipici dell'epica cavalleresca.
Il poema in due libri dal titolo Orlando Innamorato o meglio
Inamoramento de Orlando era terminato nel 1483 e venne dato
alle stampe sia a Reggio che, qualche anno più tardi, a Venezia;
purtroppo non è pervenuta alcuna copia della prima edizione.
Ai primi due libri ne seguì un terzo di soli nove canti;
Boiardo sempre più pressato dai doveri politici non ebbe
infatti il tempo di completarlo.
L'opera ebbe un buon successo di
pubblico a giudicare dalle numerose ristampe che si susseguirono
fino al 1544 e dalla diffusione di alcuni rifacimenti che circolarono
ampiamente in area italiana.
Non mancarono anche un buon numero
di continuazioni del poema, la più famosa delle quali resta
senz'altro l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto.
Boiardo morì a Reggio Emilia nel 1494.
Note biografiche a cura di Daniela Gangale.
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