Nel momento in cui appare chiaro che la produzione di cultura non è più solo campo d'azione di case editrici e intellettuali, è interessante iniziare un viaggio tra gruppi informali, associazioni e aziende che fanno della propria professionalità strumenti per veicolare informazioni.
Il libro si articola dunque in capitoli-schede dedicati ad alcune di queste realtà sottolineando motivazioni di partenza, risultati raggiunti, consolidamento di network, strumenti software. E lo fa dando voce ai diretti protagonisti di questo genere di produzione culturale. Protagonisti accomunati dalla scelta delle licenze Creative Commons o della nota del copyleft letterario in modo che i contenuti siano quanto meno liberamente riproducibili.
A presentarsi, nelle pagine di «Permesso d'Autore», sono Wu Ming, i-Quindici, PeaceLink, il progetto F1rst, IlariaAlpi.it, Libera Cultura, Politica Online, Vita.it e l'Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica.
Inoltre un bookmark finale traccia una linea di partenza per chi voglia intraprendere un viaggio autonomo nel mondo della libertà di cultura che parla italiano. Infine «Permesso d'Autore» non è un progetto cristallizzato nelle pagine del libro, ma intende rappresentare anche un cantiere in costruzione attraverso il sito permessodautore.it. Qui, infatti, altri produttori di cultura libera potranno proseguire ed estendere la linea tracciata dall'autrice.
Note tratte da "Permesso d'autore".
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