CAPITOLO OTTAVO

Didattica a distanza: progettazione e strumenti

Progetto di didattica a distanza

Vediamo ora di immaginare un modulo didattico costruito specificamente per Internet con l'obiettivo di fornire agli studenti del Corso di Sociologia delle Comunicazioni, uno strumento per completare la preparazione all'esame. Cercheremo di offrire qualcosa di diverso rispetto alla distribuzione di semplici testi scritti. In questo caso la Rete può essere utile come distributore immediato e globale dell'informazione, ma nel tipo di comunicazione non abbiamo alcuna novità rispetto alle pubblicazioni cartacee. Se Internet va inteso come un nuovo medium, anche le modalità di trasmissione dovranno venire ripensate in base alle sue potenzialità. Il corso in linea che presento non dovrà essere inteso come strumento di formazione unico, sostitutivo delle lezioni e dello studio tradizionale. Piuttosto sarà un complemento allo studio, un'aggiunta al materiale sfruttando le risorse già in Rete o con l'aggiunta di nuove. Alcune delle modalità descritte nel progetto non sono state sperimentate direttamente per la mancanza delle tecnologie necessarie. In ogni caso le varie parti non fanno mai riferimento a possibilità astratte, ma prendono spunto da tecniche attuali ormai acquisite, anche se a volte non disponibili ancora per il grande pubblico.

Le pagine per Internet sono state costruite utilizzando la funzione "frame" del linguaggio HTML. La funzione frame permette di dividere lo schermo in due o più parti e di visualizzare certi contenuti in una di queste a seconda delle scelte compiute in un'altra finestra.


Figura 13 La pagina iniziale dell'esperimento di didattica a distanza al LSCMT. Nel frame di sinistra l'indice con le varie sezioni.

Ad esempio nel nostro caso abbiamo ritenuto funzionale dividere lo schermo in due parti, la sinistra dove compare un indice e la destra, più grande, dove vengono visualizzate le altre pagine dell'esperimento. In questo modo le varie scelte dell'indice rimangono sempre a disposizione dell'utente e richiamabili indipendentemente dalla pagina visualizzata nell'altro frame.

Dopo la presentazione dell'esperimento, vengono elencati gli argomenti affrontati nel corso delle ore di lezione ed i testi per l'esame. Viene poi riportato l'orario di ricevimento "tradizionale" e quindi il "ricevimento a distanza", primo strumento specifico dell'esperimento.

Ricevimento a distanza

Per un'ora alla settimana è infatti possibile contattare il docente attraverso uno dei vari programmi per l'interscambio di informazioni disponibili sulla Rete. Noi per quest'esperimento abbiamo pensato al NetMeeting, un programma per la comunicazione tra due o più utenti sia in forma vocale che scritta. L'intenzione in questo caso, è di permettere l'interazione tra studenti e professori senza richiederne la contemporanea presenza fisica in un determinato luogo.


Figura 14 Una volta aperta una connessione con il NetMeeting, si può iniziare una chat tradizionale, oppure aprire la whiteboard che permette agli utenti di collaborare ad un disegno.

La whiteboard è uno strumento che permette agli utenti di realizzare assieme un disegno. Nella whiteboard si può aprire una chat tradizionale con in più la possibilità di utilizzare strumenti grafici.

Discussione

Nella sezione seguente gli studenti possono prendere parte ad una conferenza sugli argomenti trattati nel corso. Nella "discussione" si possono lasciare messaggi riguardanti tutte le tematiche affrontate nella preparazione dell'esame. L'intenzione è di offrire agli studenti la possibilità di confrontarsi sulla materia e di aiutarsi reciprocamente nelle parti dove si ritenga necessario un approfondimento.

Le "aree di discussione" in Rete, o newsgroups, ormai hanno raggiunto il numero di alcune migliaia trattando argomenti di tutti i generi. Vi si può accedere liberamente semplicemente iscrivendosi con il proprio programma di comunicazione. L'iscrizione non è un atto formale vero e proprio, ma serve semplicemente per far sapere al proprio programma di lettura delle news, a quali gruppi deve collegarsi per scaricare i messaggi ed eventualmente inviare i nuovi messaggi scritti. Secondo alcuni l'enorme aumento negli ultimi anni degli accessi alle newsgroups, ha fatto spesso scendere il livello del dibattito, in ogni caso esse rimangono un insostituibile strumento per il reperimento di informazioni su questioni di carattere strettamente specifico.


Figura 15 Le newsgroups come vengono lette dal lettore news dell'Internet Explorer. Nella finestra in secondo piano vediamo l'elenco delle news dell'area alt.education.distance e sotto il "corpo" del messaggio selezionato. Nella finestra in primo piano si sta inserendo un nuovo messaggio con il soggetto "Italian schools".

L'area del corso viene moderata da Fileni, ma questo non implica che i messaggi debbano venir indirizzati necessariamente al docente, semplicemente viene garantita una presenza per coordinare il dibattito e renderlo attinente alle materie studiate. Quando si vuole iniziare uno scambio d'opinioni rispetto ad un argomento, si posta un messaggio dove nel soggetto si specifica meglio possibile l'argomento. Il soggetto serve per identificare i messaggi in modo da poter selezionare rapidamente quelli di nostro interesse. Altri partecipanti potranno rispondere al messaggio iniziale inviandone un altro con delle osservazioni o con delle specificazioni rispetto a quanto scritto nel primo. Ai messaggi può essere anche allegato un file, in questo modo messo a disposizione di chiunque si colleghi alla conferenza. Con l'apertura dell'area di discussione si intende aprire un'occasione di confronto per gli studenti, un tentativo di collaborare nello studio della materia. A mio avviso questa forma di discussione incoraggia molto di più gli studenti a parlare del corso, difficilmente infatti tra chi frequenta un corso si riesce ad aprire una discussione alla quale partecipino tutti. La forma della newsgroup permette di "calibrare" le risposte, consente un tempo di riflessione e magari di ricerca, difficilmente disponibili in un rapporto diretto interpersonale. Queste considerazioni rischiano di trascurare quella più immediata, di permettere cioè ai partecipanti la scelta del momento in cui prendere parte al dibattito senza richiederne la presenza fisica.

Nuovi software per il WWW permettono inoltre l'apertura di un dibattito in rete evitando la spesa di un server specifico per la gestione delle newsgroups. Il Front Page ad esempio trasforma i vari messaggi in formato HTML permettendone una loro lettura come normali pagine Internet. L'immissione di nuovi messaggi in questo caso avviene semplicemente con la compilazione di una form. Per chi non ha una certa esperienza degli strumenti applicativi, questa potrebbe rivelarsi come una soluzione molto interessante.

Multimedia

Nella sezione "multimedia" vengono raccolte delle presentazioni multimediali collegate ad argomenti trattati nel corso. Le presentazioni multimediali in Rete, si propongono come strumento ausiliario d'apprendimento, di trasmissione della conoscenza da affiancare a libri ed appunti. Come vantaggio pratico, la trasmissione dl multimedia attraverso la Rete, permette l'eliminazione di supporti per la registrazione dei dati e dei loro rispettivi lettori magnetici o digitali.

In linea si può seguire la presentazione "Appunti Ipertestuali", una sequenza di diapositive sull'ipertesto e sull'incidenza dell'organizzazione sequenziale nella nostra cultura. La presentazione si può seguire sia nella versione animata, sia diapositiva per diapositiva.


Figura 16 Una diapositiva di "Appunti Ipertestuali"; con i tasti avanti o indietro si può decidere come procedere nella scansione. Con il terzo tasto si ritorna all'indice, mentre clicckando sull'icona si possono ascoltare dei commenti sonori.

"Appunti Ipertestuali" è stata costruita con Power Point, un programma specifico per la creazione di presentazioni. Una volta terminate le pagine, con l'estensione Power Point Assistant si convertono le diapositive in files HTML pronti per essere messi in Rete.

Per il Power Point viene inoltre distribuito un software specifico per creare direttamente l'animazione, il Power Point Animation, in un formato leggibile da un plug-in per l'Internet Explorer. In questo modo si può seguire l'animazione direttamente da Internet.

Purtroppo si è riscontrato il problema di non riuscire ad aprire la presentazione in "streamer", visualizzando cioè le pagine in diretta, senza doverle prima scaricare (i files di animazione possono raggiungere anche notevoli dimensioni).

Con il NetShow, il nuovo pacchetto per lo sviluppo di presentazioni multimediali in rete fatto uscire dalla Microsoft, è stata costruita un'altra presentazione, questa volta sul significato dei termini "analogico" e "digitale", seguendo il libro di testo per l'esame "Analogico e Digitale". In pratica si cerca di dare una definizione dei due termini accompagnando una rappresentazione visiva delle loro caratteristiche, ad un commento parlato.


Figura 17 Come si presenta la finestra della presentazione sviluppata con il NetShow sui termini "Analogico e Digitale".

La presentazione (in formato .ASF) è stata costruita con il Microsoft NetShow Editor. L'assemblaggio delle immagini è molto semplice, con un ambiente di lavoro molto intuitivo, un unico problema lo abbiamo riscontrato in una non perfetta registrazione dei tempi di successione delle immagini. Tutto il software NetShow, visualizzatore, editor e accessori, è prelevabile gratuitamente dal sito della Microsoft.

Nella sezione "multimedia" potrebbero trovare posto anche delle sequenze video. Recentemente si stanno eliminando i principali problemi che hanno da sempre limitato la trasmissione di video in Rete. Sono stati perfezionati infatti, nuovi protocolli di trasmissione in grado di ridurre notevolmente le dimensioni dei files e di conseguenza i tempi d'attesa per la loro ricezione. Un esempio è il VivoActive Player, un software che inizia la lettura dei files video prima del loro completo download. Per far partire un file Vivo si clicka su un link specifico, si apre così la finestra del player e inizia il download. Di solito dopo qualche istante comincia la lettura del file. I files trasformati dal consueto formato .AVI in formato Vivo, perdono una certa parte della loro qualità sia nell'immagine che nell'audio. Il livello comunque rimane accettabile, se non addirittura buono quando il video è girato originariamente con una buona fotografia. A mio avviso il problema di utilizzare delle sequenze video in questo progetto, non riguarda aspetti tecnici, quanto di vera e propria sintassi espositiva. Trovo infatti molto complicato scrivere la sceneggiatura di un video pensato appositamente per l'insegnamento delle materie del corso. Mi sembrano infatti molto più immediate le presentazioni, dove si possono utilizzare dei disegni o delle immagini e animarli su un commento parlato. Un video-documentario sulla materia, rischierebbe di ritrovarsi con le stesse caratteristiche della presentazione, dopo aver richiesto però una strumentazione ed uno sforzo molto maggiori. Partendo da un'impostazione sociologica nel trattamento degli argomenti, è infatti complesso registrare delle immagini che non si limitino ad una semplice successione di sequenze di tipo più propriamente fotografico. Il problema consiste sostanzialmente nel dover visualizzare delle situazioni per loro natura non visibili, legate ad una dimensione del comportamento umano non direttamente esprimibile attraverso la telecamera.

Voice

La sezione "voice" nasce con il proposito di dare la possibilità agli studenti, di seguire le lezioni da casa. Si stanno ormai perfezionando le tecniche di trasmissione di dati audio a distanza, una soluzione del genere potrebbe quindi interessare anche il nostro progetto. Fra i vari sistemi ormai presenti sul mercato, abbiamo scelto il Real Audio un software in grado di trasmettere l'audio in tempo reale con una buona qualità, senza costringere l'ascoltatore a lunghi tempi d'attesa per il download. In pratica la stazione trasmittente viene dotata di microfoni e di altre apparecchiature audio connesse con il computer attraverso una scheda sonora. L'utente potrà ascoltare anche le registrazioni delle ultime tre lezioni, avendo così libera discrezionalità sul momento da impiegare per l'ascolto. Il computer "trasmittente" oltre ad essere connesso ad Internet, deve anche aver installato il server Real Audio per la codifica del segnale d'ingresso e la trasmissione in Rete. La stazione "ricevente" deve essere dotata del software (player) in grado di riconoscere e leggere i files compressi con il sistema Real Audio. Infatti prima di essere trasmessi dal server, i files audio vanno compressi e trasformati dal formato .WAV (il comune formato per i files audio) in formato .RA con l'encoder Real Audio. Per ascoltare un file Real Audio in Rete, basta selezionare il relativo link da una pagina HTML.


Figura 18 Il player di Real Audio come si presenta all'utente. Il tasto in alto a sinistra fa partire l'ascolto, a destra invece il controllo del volume. Vengono riportati anche i dati del brano musicale o parlato da ascoltare.

L'ultima versione (3.0) di Real Audio ha portato, oltre ad una maggiore resa sonora, anche la possibilità di trasmettere files in stereofonia. A questo punto è facile prevedere una sempre maggiore affermazione del sistema come standard per la trasmissione audio delle emittenti nazionali e internazionali presenti su Internet. Un problema è costituito dall'ancora elevato costo del software per la trasmissione, a differenza del player distribuito gratuitamente per l'uso individuale senza fini di lucro. Il Real Audio riesce a garantire una buona qualità della resa sonora, con ovviamente una crescita delle prestazioni per le trasmissioni a più alta velocità. Resta da provare la reale efficacia di lezioni seguite da casa attraverso il computer. In questo modo non viene di sicuro incoraggiata l'attenzione dell'allievo, garantita almeno in parte nelle classi tradizionali dalla presenza di altri studenti e soprattutto dell'insegnante. Anche il fatto di non imparare a conoscere la persona del professore potrebbe far partire lo studente in una situazione di svantaggio in sede d'esame. Viene negata inoltre la possibilità di un'interazione degli studenti, non si possono chiedere delle precisazioni, ci si limita ad un ascolto passivo della lezione. D'altra parte i vantaggi potrebbero essere notevoli per chiunque sia impossibilitato ad essere presente di persona alla lezione.

Links

La successiva sezione ospita i links, i collegamenti ad altre pagine legate in varie forme agli argomenti trattati nel corso. I rimandi possono fare riferimento a siti dove si trattano specificamente le materie studiate nel corso, o a spazi sul World Wide Web dove si trovino degli esempi interessanti attorno alle tecnologie descritte nell'esperimento. La possibilità di collegare il proprio percorso di studio, ad altre università, istituti o centri di ricerca sparsi per il mondo, è probabilmente la caratteristica di più immediato riscontro nell'utilizzo di Internet. Qualsiasi giornale anche non specializzato, quando si trovi a parlare della Rete, mette in primo piano proprio quest'aspetto. Abbiamo sperimentato comunque come il fatto di potersi collegare ad università di tutto il mondo, non implichi automaticamente l'aumento delle risorse per lo studio. Molte università rendono infatti disponibili in rete i loro programmi dei corsi, oltre ad una descrizione dell'organizzazione delle varie facoltà, senza però offrire direttamente dei documenti di studio. Questa non deve essere intesa come una regola generale. Fortunatamente ci sono molte eccezioni e molti studiosi hanno deciso di rendere di pubblico dominio le loro ricerche. Ad esempio è disponibile in linea per intero il documento "As We May Think" di Vannevar Bush sul quale ci siamo soffermati parlando delle prime teorie sull'ipertesto. Si nota una maggiore facilità nel reperire materiale direttamente collegato all'informatica, non mancano comunque studi su altre materie. È importante però non creare eccessive aspettative nello studente, come la spesso generalizzata convinzione di poter trovare in Rete qualsiasi documento.

Documenti

Nell'ultima sezione, "documenti", vengono raccolti saggi scritti dal docente della materia o da altri studiosi, ritenuti interessanti per un completamento dello studio. Questa parte dell'esperimento non utilizza direttamente delle tecniche specifiche, ma si può intendere come una semplificazione nella distribuzione delle informazioni, rese disponibili anche a chi non studente del corso, si colleghi al server perché interessato alla materia. Per quanto riguarda i documenti on-line, di solito si segue la regola di non costringere il lettore a lunghe letture dal monitor perché molto più affaticanti rispetto alla solita lettura su carta.

Per questo motivo ho dovuto rivedere il primo tentativo di portare il corso on-line. Avevo infatti pensato ad un altro tipo di supporto didattico, in un certo senso più legato alle tecniche tradizionali. In pratica non utilizzavo i software descritti in questo capitolo, ma impostavo un ipertesto in linea le cui unità dipendessero strettamente dalle lezioni e dai libri di testo. Una volta costruite le basi per la trattazione del libro "Analogico e Digitale", mi è sembrato però di costruire dei semplici riassunti poco significativi per la preparazione di un esame universitario. Certo i vari capitoli venivano integrati da rimandi ad altri siti Internet dove gli studenti potevano approfondire le materie di studio, ma la sostanza di offrire del materiale già disponibile in forma stampata non cambiava. Ho preferito quindi lasciare quest'impostazione per cercare delle modalità di trasmissione della conoscenza specifiche della Rete. L'esperimento descritto in queste pagine, ha come primo obiettivo di porsi in maniera specifica rispetto alle metodologie d'insegnamento tradizionali. Purtroppo non si è avuta la possibilità di una sperimentazione vera e propria sul campo e pertanto non posso concludere la Tesi con dati precisi. Spero però di aver dato un'idea delle potenzialità delle nuove tecnologie di comunicazione multimediale e telematica ai fini di un'applicazione pratica e non troppo fantasiosa, della didattica a distanza.

Concludiamo la Tesi con la presentazione dell'ultimo prodotto dell'IBM in materia di insegnamento a distanza. Descriveremo il "Lotus Learning Space", un software da poco in commercio sviluppato specificamente per l'insegnamento a distanza orientato al modello centrato sul gruppo d'apprendimento.

Ritorna all'indice