Conclusioni

Anche i siti stranieri visitati e presentati come esempi di didattica a distanza, non hanno offerto molto materiale di studio interessante per la nostra analisi. Sicuramente ci sono delle eccezioni per gli esperimenti condotti dall'Università di Bologna e dal Politecnico di Torino nell'ambito del consorzio NET.T.UN.O. I progetti in questione danno però l'impressione di essere nati più per lo spirito d'iniziativa di singoli professori, che per l'attuazione di un progetto su larga scala incentrato sull'insegnamento a distanza. Manca, forse, proprio una scuola, un istituto specifico per lo studio dell'insegnamento a distanza, dove gli insegnanti possano formarsi sia ad un livello teorico sia prendere confidenza con le nuove tecnologie telematiche. "Sono molte le scuole pubbiche e private che già hanno un accesso Internet, ma sono pochi gli insegnanti mentalmente disponibili ad utilizzare la rete telematica e preparati a farlo". Questa affermazione di David Donnini curatore del sito "La Scuola e Internet" fotografa alla perfezione la situazione. Donnini insiste anche sulla formazione di nuove figure professionali indirizzate ad occuparsi esclusivamente delle tecnologie telematiche per l'insegnamento. I "nuovi tecnici" dovranno essere in grado di collaborare sia con il corpo docente sia con gli allievi e predisporre le macchine in modo da seguire i programmi didattici. A volte ho riscontrato anche una certa confusione attorno al concetto di "insegnamento a distanza"; spesso in Rete basta aprire una casella postale agli studenti per presentarsi come "Distance Learning University".

Nell'immediato futuro si può prevedere un considerevole aumento dell'interesse verso questo tipo di didattica soprattutto tra gli istituti privati. Le richieste per una formazione continua sugli argomenti più disparati cresceranno sempre più, anche per chi già in possesso del titolo di studio. In questo senso gli istituti privati provvederanno a riempire uno spazio lasciato vuoto dalle istituzioni pubbliche, per loro stessa struttura più lente nel seguire i mutamenti e le richieste della società.

Nel prossimo capitolo cerchiamo di immaginare un modello originale di didattica a distanza, senza pretendere con questo di esaurire tutti gli strumenti utilizzabili a proposito.

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