Distance Learning e Distributed Learning, teoria dell'insegnamento a distanza

La principale caratteristica di qualsiasi forma di insegnamento a distanza è che lo studente non deve essere presente in classe per partecipare all'apprendimento. "Distance Learning" in pratica definisce qualsiasi tipo di distribuzione che rimpiazzi lo "stesso posto", "stesso tempo", "faccia a faccia" della classe tradizionale. La "Distribute Learning" è un tipo di insegnamento definito tecnologico, educazione finalizzata all'insegnamento in gruppo, facilitata da un esperto della materia e distribuita in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo.

Progettare un corso o un curriculum richiede di integrare l'obiettivo d'apprendimento con uno specifico modello istituzionale. Nel diagramma vengono rappresentate le tre categorie degli obiettivi d'apprendimento con gli approcci educazionali più spesso utilizzati per far incontrare questi obiettivi.


Figura 9 Relazione tra gli obiettivi d'apprendimento di un corso e i modelli istruttivi adottati.

Gli obiettivi d'apprendimento si possono pensare in termini di risultato desiderato. Si possono classificare in tre categorie: (Lotus Institutes, 1996)

Il tradizionale metodo d'insegnamento "Instructor-Centered" (centrato sull'istruttore) è molto spesso utilizzato quando l'obiettivo dell'insegnamento è la trasmissione di informazione e conoscenza. Questo approccio è basato su molte assunzioni pedagogiche riguardanti sia l'apprendimento sia l'insegnamento. In termini di apprendimento, il proposito di ricevere informazioni in questo caso riguarda la loro acquisizione e memorizzazione piuttosto della loro interpretazione o modifica. Dal punto di vista dell'insegnante, l'approccio "centrato sull'istruttore" presuppone che l'esperto controlli il materiale e il progresso dell'apprendimento mentre viene trasmessa la conoscenza allo studente. Molte classi "faccia a faccia", corsi per corrispondenza e apprendimento su testi seguono questo tipo di approccio.

L'assunzione pedagogica di base dell'approccio "Learner Centered" (centrato sull'alunno) è che ogni persona deve interpretare l'informazione, non semplicemente riceverla, al fine di assimilarla. La mente non è solo uno strumento per riprodurre una "conoscenza fattuale", ma anche un meccanismo per interiorizzare la conoscenza attraverso l'osservazione e l'esperienza. Gli studenti in questo caso apprendono tramite la scoperta mentre tengono in considerazione i progressi del loro apprendimento. Per facilitare l'apprendimento, gli istruttori guidano gli studenti e tracciano esperienze individuali studiate su misura del partecipante al corso. Molte simulazioni al computer adottano l'approccio "centrato sull'alunno".

L'approccio "Learning Team Centered" (apprendimento in gruppo) crea un ambiente dove la conoscenza emerge e viene divisa attraverso la collaborazione di individui all'interno di gruppi d'apprendimento. L'idea di fondo di questo modello è che i cambiamenti nei modelli mentali e nei comportamenti si raggiungono più facilmente in un contesto di gruppo. L'approccio di "apprendimento di gruppo" è più efficace nella risoluzione di problemi o nei contesti orientati alla ricerca dove gli obiettivi di apprendimento riguardano la creazione di nuova conoscenza o la sintesi della conoscenza esistente per applicarla creativamente nella risoluzione di nuove "sfide". Questo approccio è anche usato intensivamente nell'apprendimento inteso per portare non solo un "cambio" individuale, ma anche un cambiamento nel comportamento del gruppo. Il ruolo dell'istruttore in questo caso è di facilitare la massima divisione delle informazioni e della conoscenza tra gli alunni piuttosto del controllo della trasmissione e del progresso nell'apprendimento. L'istruttore finirà per incoraggiare un diretto interscambio (feedback) tra gli studenti già nella fase di creazione dell'ambiente di scambio. Studenti attivi in gruppi di apprendimento hanno dimostrato una grande diversità di idee, un pensiero più critico, risposte più creative se comparate all'apprendimento individuale.

Gli strumenti tecnologici sviluppati per il "distribute learning" devono supportare la collaborazione e facilitare l'interazione di gruppo. Queste tecnologie devono essere in grado di supportare tutti e tre i modelli d'istruzione, permettendo un mix dei tre modelli in un'esperienza allargata d'apprendimento.

Nel diagramma riportato di seguito vediamo i tipi di tecnologie associate ai tre diversi modelli istruttivi.


Figura 10 Rapporto tra tipi di tecnologie e modelli d'apprendimento

Le "Distribution Technologies" (tecnologie distribuite) supportano di solito l'approccio "centrato sull'istruttore" favorendo un apprendimento basato sul trasferimento dell'informazione. La più popolare forma di "tecnologia distribuita" è la trasmissione televisiva, altre possono essere l'audiotape e il videotape. Queste forme di distribuzione "broadcast" sono vicine alle tradizionali forme "faccia a faccia" dove lo studente ha un apprendimento passivo.

Le "Interactive Technologies" (tecnologie interattive) utilizzano il computer-based training, cd-rom e simulazioni per un insegnamento basato su esercitazioni e auto-apprendimento. Si adattano all'approccio "centrato sull'alunno" e grazie ai progressi nel campo delle tecnologie interattive, permettono sempre più agli studenti un reale scambio con gli insegnanti.

Le "Collaborative Technologies" (tecnologie collaborative) si pongono come obiettivo l'apprendimento di un modello mentale in congiunzione con l'educazione centrata sul gruppo d'apprendimento. Le "tecnologie collaborative" offrono un ambiente di lavoro virtuale, ricco e distribuito dove le interazioni non si limitano al rapporto individuo-tecnologie, ma si allargano all'interazione molti a molti, alla comunicazione interpersonale tra persone con un obiettivo comune finalizzato all'apprendimento. A questo scopo vengono utilizzate chat, bacheche elettroniche e vari programmi di comunicazione, spesso a studenti ed istruttori viene richiesta una costante connessione per favorire l'interscambio.

I modelli d'apprendimento e le varie tecnologie appena esaminati spesso difficilmente si possono individuare nelle esperienze pratiche di insegnamento a distanza. Molte volte i modelli non sono chiaramente definiti e si presentano in maniera mista, i vari esempi che studieremo nel prossimo paragrafo metteranno in evidenza la complessità di una classificazione ben stabilita.

Prima di iniziare l'esame delle scuole presenti su Internet, vediamo lo sviluppo dell'educazione a distanza prima ancora dello sviluppo della telematica.

Attualmente la più grande struttura impegnata nell'insegnamento a distanza è l'Università del Sud Africa con 200.000 iscritti in tutto il mondo. In Australia l'Università del Queensland offre un diploma di laurea "esterno" (per "studenti non frequentanti") già dal 1890. Australia e Nuova Zelanda sono le nazioni con più esperienza in questo settore: in Australia praticamente tutti i programmi d'istruzione secondaria prevedono spazi per l'istruzione a distanza. (Laws, 1996)

Negli Stati Uniti dall'inizio degli anni '70 sono sorte le prime Università organizzate esclusivamente sull'insegnamento a distanza. Non ci soffermeremo su queste esperienze volte ad integrare le tradizionali lezioni in classe con materiale audiovisivo, oltre ovviamente all'utilizzo di manuali e corrispondenza diretta con gli insegnanti, ma porteremo la nostra attenzione alle specifiche metodologie di trasmissione della conoscenza attraverso tecnologie multimediali e telematiche. Se si compie una ricerca in Rete delle risorse riguardanti l'educazione a distanza si ottiene, con qualsiasi motore di ricerca, un elenco di migliaia di siti. L'educazione a distanza si sta diffondendo in Internet sfruttando gli enormi progressi nella trasmissione dati di qualsiasi tipo a qualsiasi distanza. I miglioramenti tecnici dei collegamenti telefonici e i progressi nella progettazione dei programmi permettono un'integrazione sempre più perfezionata tra multimedia e telematica. Si può iniziare a definire una metodologia d'insegnamento che sia specifica del medium, un qualcosa di diverso dalla lettura di manuali di auto-istruzione o di una corrispondenza più o meno diretta con l'insegnante. O meglio queste attività si possono potenziare ed integrare con altre nuove. Alcune università ed istituti presenti su Internet stanno già offrendo ai propri studenti la possibilità di completare lo studio di una materia collegandosi al proprio sito. Alcuni istituti, soprattutto privati, si stanno ormai perfezionando nell'offrire un servizio per il conseguimento di un diploma senza richiedere la presenza fisica dello studente. Nel prossimo capitolo descriveremo un progetto sperimentale studiato per offrire agli studenti del Corso di Sociologia di Comunicazioni della Facoltà di Scienze Politiche di Trieste, un ausilio nella preparazione dell'esame. Prima di entrare nei dettagli di questo esperimento, presentiamo una ricerca effettuata in Rete dove prendiamo in esame alcune tra le esperienze di formazione a distanza sembrate più interessanti. Purtroppo i programmi per l'insegnamento a distanza che prevedono l'utilizzo di strumenti multimediali, sono spesso proposti da Società private dove i servizi vengono proposti a pagamento senza dare la possibilità di un'esperienza diretta dell'insegnamento prima di aver sottoscritto l'abbonamento. Le modalità d'insegnamento comunque vengono sempre ben specificate nella presentazione dell'Istituto e delle sue attività e in qualche caso abbiamo contattato via posta elettronica i responsabili del servizio per avere una descrizione più particolareggiata della loro proposta.

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