Esempi pratici di ipermedia

AFTERNOON

software: Storyspace della Eastgate Systems Inc.

"Afternoon" è la prima e più conosciuta opera letteraria ipertestuale. Il racconto di Michael Joyce si apre sulla copertina, dalla quale si passa alla prima pagina del racconto. Ogni pagina ha un titolo, con un numero di righe variabile a seconda di ciascuna unità. La prima pagina si conclude con una domanda, e la lettura proseguirà a seconda della risposta affermativa o negativa data con un click su dei tasti posti nella parte bassa dello schermo. La prosecuzione della lettura si può decidere, oltre con la scelta del "si" o del "no", anche selezionando l'opzione di visualizzazione dei collegamenti. Apparirà una finestra con l'elenco di links attivi da quella pagina e da qui si potrà scegliere la prossima unità di lettura. Appare evidente una grande differenza tra "Afternoon" e la letteratura a stampa tradizionale: di solito siamo costretti a seguire un percorso di lettura determinato, in "Afternoon" invece non è prevista una determinata storia, ma se ne potrà trovare una diversa ad ogni lettura. Le 538 unità dell'opera consentono la creazione di differenti percorsi con trame spesso contradditorie. Ad ogni lettura ci si ritrova con un inizio, ma senza una fine stabilita. L'autore nella presentazione del programma offre un'indicazione sulla metodologia di lettura: "quando la storia non prosegue più, o quando si ripete, o quando ti stanchi, l'esperienza di leggerlo finisce..." .

Oltre alla visualizzazione dei links, nel software è prevista l'opzione "history" per ricordare le pagine già lette, una ricerca per parola e la possibilità di evidenziare quelli che vengono definiti "text links", in pratica delle note di approfondimento. In "Afternoon" non sono state comprese immagini o altre estensioni multimediali per precisa scelta dell'autore preoccupato di non rendere troppo difficile il passaggio dal libro stampato all'ipertesto. E' prevista la possibilità di memorizzare ed in seguito riaprire le varie letture. Non è prevista l'opzione d'aggiunta del testo o di altro materiale a quello già compreso nella copia originale.

GUIDA DELLO STUDENTE 1995/96

software: Microsoft Viewer della Microsoft Corporation

Dopo la copertina si entra in una pagina con un indice a quattro voci. Si può scegliere di esaminare la struttura dell'università, i piani di studio, le pratiche amministrative o le rappresentanze e associazioni per studenti. Gli strumenti di navigazione permettono oltre ai consueti "ritorno indietro" e "ritorno all'indice", una ricerca per parola ed una ricerca ad indice analitico. Un pulsante della barra superiore, permette inoltre la visualizzazione delle mappe sia della sede centrale che delle varie sedi distaccate. Nelle mappe vengono specificate anche le dislocazioni delle varie facoltà. Ultimo strumento di navigazione è l'indice cronologico per la ricerca delle pagine già lette. I links ipertestuali sono evidenziati da un colore diverso rispetto al resto del testo ed in generale ogni informazione ricercata si ritrova con facilità.

Il Viewer della Microsoft si dimostra adatto alla creazione di guide elettroniche offrendo numerose possibilità di ricerca al loro interno. Uno degli autori della guida però, mi ha fatto presente l'impossibilità di compiere ricerche nelle finestre secondarie. Altra limitazione emersa in fase progettuale è stata la notevole difficoltà nel modificare la struttura delle pagine. Una volta deciso per una determinata struttura, ci si ritrova a doverla utilizzare anche quando il materiale richiederebbe una disposizione diversa. Durante la lavorazione il Viewer non offre la funzione WYSIWYG, un limite evidente soprattutto quando si ricerchino soluzioni grafiche complesse. In questo caso, viste le finalità dell'opera, non sono state richieste particolari estensioni a carattere multimediale.

Resta da considerare la sostanziale diversità della "Guida allo Studente", e in generale di molte altre guide elettroniche, rispetto agli ipertesti classici. Un ipertesto offre all'interno di ogni sua unità diverse possibilità di collegamento ad altre unità permettendo una varietà di possibili percorsi. Le guide invece sono strutturate per sequenze precise una volta effettuata una scelta. D'altra parte sono studiate per offrire un veloce strumento di ricerca delle informazioni e come tali devono evitare un'eccessiva dispersività. In questo contesto i links ipertestuali possono ritornare utili soprattutto per un approfondimento di quello che si sta leggendo, con un utilizzo simile quindi alle note a piè pagina, oppure per un rimando ad altre parti della guida per qualche motivo correlate.



ENCYCLOMEDIA Il Seicento

guida multimediale alla storia della civiltà europea

software di produzione propria progettato da Horizons Unlimited (Bologna) Copyright 1995 Opera Multimedia

ideata e diretta da Umberto Eco

La prima pagina dell'opera non porta direttamente ad un indice ma presenta gli strumenti di navigazione a disposizione. In pratica l'ambiente di lavoro di Encyclomedia è una scrivania divisa in due aree: un piano di lavoro e un'area dei comandi. All'inizio il piano di lavoro è vuoto, vi si raccoglieranno i vari oggetti ritenuti interessanti nel corso della consultazione. A destra del piano si possono attivare degli strumenti:

- la "biblioteca" organizzata in sale tematiche

- il "ricercatore" per trovare informazioni su un argomento specifico

- il "pedinatore" per ritrovare gli oggetti aperti in precedenza

- la "fotocopiatrice" per creare una copia degli oggetti selezionati

- il "cestino" per eliminare gli oggetti dal piano di lavoro

E' inoltre possibile creare una cartellina dove raccogliere gli oggetti selezionati, e porre delle annotazioni su di un "foglietto". Cartelline, foglietti ed oggetti aperti possono essere salvati come elementi di una scrivania. Il lettore potrà raccogliere più cartelline e foglietti per ogni scrivania e nominarli a suo piacere.


Figura 3 La scrivania di "Il Seicento Encyclomedia". A destra sono visibili i vari strumenti. Sul piano di lavoro è aperta una cartellina di lavoro ed un foglietto.

Una ricerca si inizia selezionando l'icona "Biblioteca". Si apre un menu organizzato per argomenti tematici: storia,, letteratura e teatro, musica, filosofia, scienza e tecnologia, arti visive. Determinata una scelta si ottiene una lista di tutte le schede specifiche sull'argomento. Aperta una scheda si possono visualizzare i "rimandi", delle note di approfondimento al testo. Al momento della chiusura della scheda, si può decidere se lasciarla definitivamente o disporla sulla scrivania. Le schede rimaste sulla scrivania potranno in seguito essere raccolte nelle cartelline.

Una funzione particolare e molto interessante della "Encyclomedia" è la possibilità di creare un ipertesto personale tramite gli "Appunti". A differenza del "foglietto", negli "appunti" si possono fissare dei rimandi a determinate pagine dell'opera, nel manuale delle istruzioni si parla di creazione di un ipertesto personale. Forse non è una definizione esatta, comunque con gli "appunti" è possibile la creazione di personali note a margine definendo altre correlazioni giudicate interessanti.

La presentazione del materiale è molto efficace, con molte immagini scelte tra le migliori opere d'arte dell'epoca. Le biografie dei musicisti vengono accompagnate da brani musicali. Forse all'inizio il lettore si può trovare disorientato per il modo in cui l'opera è stata strutturata. Una volta però presa confidenza con il nuovo campo di lavoro, la metafora della scrivania e degli altri strumenti si rivela molto efficace.





ITALIA

POLIBRO'

BABEL

software: ToolBook della Asymetrix Corporation

La guida del Touring Club Italiano si apre con la mappa dell'Italia offrendo due percorsi: "Italia da scoprire" e "Guida d'Italia". Il primo raccoglie una serie di presentazioni multimediali su castelli, palazzi, piazze e particolari zone geografiche d'Italia. La guida d'Italia invece illustra le regioni, i luoghi d'arte e i luoghi della natura. L'opera è ben costruita dal punto di vista grafico con immagini, video e suoni a completare l'esposizione. Nell'insieme non si sono trovate soluzioni particolarmente caratterizzanti. Un limite non dovuto al ToolBook viste le molte possibilità offerte dal software di intervento attivo da parte dell'utente.

Esempio di queste capacità viene offerta invece dalla programmazione del "Polibrò", un progetto per la creazione di ipertesti personali. Il Polibrò permette di scrivere delle pagine e poi di selezionare delle parole da quanto scritto. Ai vocaboli selezionati si possono dare degli attributi per poter compiere in seguito dei salti da una parte all'altra del testo. L'interfaccia presenta nella parte bassa un dipinto di Calantonio con delle parti attive per le solite operazioni di orientamento e navigazione nell'ipertesto. La parte superiore è invece riservata all'intervento diretto dell'utente per la scrittura delle varie pagine. Quando si vuole rendere attiva una determinata parola la si seleziona con un doppio click del mouse. La navigazione avviene esclusivamente attraverso queste parole chiamate "termini-ponte". Un difetto forse dovuto alla versione sperimentale della copia esaminata, si può riscontrare nell'impossibilità di modifica dei "termini-ponte" una volta definiti. Anche le pagine salvate non si possono modificare.

Un altro esperimento sul genere di Polibrò è il "Babel", un programma nato sulle reti telematiche amatoriali. Ed è proprio dal concetto di rete che parte l'idea del progetto: Babel viene presentato come una "comunità virtuale-testuale, romanzo poema saggio in cui puoi diventare lettore autore editore, catena di Sant'Antonio di ipertesti." in pratica un tentativo di editoria collettiva da sviluppare in rete, il racconto una volta iniziato può venir salvato e ricaricato nella sua nuova versione nella BBS. A questo punto viene prelevato da un altro utente, modificato ancora e quindi rimesso in rete e così avanti, potenzialmente all'infinito.

Polibrò e Babel si avvicinano ad una effettiva messa in pratica del concetto di ipertesto. Permettono infatti un'effettivo intervento da parte degli utenti, come sono stati intesi gli ipertesti fin dagli inizi, un insieme di informazioni in continua modifica.




FEDERICO FELLINI

software di produzione propria Progetti Museali Editore

La consultazione si apre con un conto alla rovescia di tipo "inizio pellicola", e quindi con una colonna sonora in sottofondo si accede alla copertina della guida. Un click in qualunque punto dello schermo ci porta alla scelta fra cinque opzioni:

- Le Opere

- La Biografia

- Dicono di Lui

- Il Mondo di Fellini

- Fare un Film

Durante la navigazione l'indice rimane sempre disponibile nella parte alta dello schermo.


Figura 4 L'analisi di un film nel cd-rom "Federico Fellini". Da notare l'ultima parola del commento scritta in colore diverso per evidenziare il link.

La grafica è molto curata e l'accesso alle varie sezioni immediato. Ogni film viene presentato utilizzando foto di scena e con una lettura della trama e di altri momenti significativi della lavorazione. I passi più importanti vengono riportati anche in forma scritta nella parte bassa dello schermo.

Non sono offerte particolari possibilità di elaborazione del materiale, e non si trovano funzioni ipertestuali avanzate. Ciò non toglie niente però alla completezza dell'opera, anzi proprio il numero esiguo di opzioni permette un esame molto più semplice rispetto ad altre opere multimediali. I vari commenti sono costruiti con molta cura e competenza sia nella spiegazione delle varie sceneggiature che nei passi riguardanti il lavoro attorno al set. "Il Mondo di Fellini" in particolare offre un quadro molto completo della vita del Maestro, correlandone i vari aspetti ai contenuti dei film.

Fra i lavori esaminati, "Federico Fellini" si può considerare la più riuscita dal punto di vista grafico e in generale dell'organizzazione delle informazioni. Non si può definire un ipertesto, ma piuttosto un libro elettronico studiato per la conoscenza di un determinato argomento. Rispetto ad un ipertesto mancano infatti funzioni essenziali quali la definizione di un percorso personalizzato e la possibilità di aggiunta di proprio materiale.

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