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Galileo Galilei
"TRATTATO DI FORTIFICAZIONE" |
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DE' RIMEDII PER PROIBIRE L'ACCOSTARSI
ALLA FORTEZZA E ZAPPARLA
Come s'è dichiarato di sopra, per traversare e poter scorrere la
spianata, userà il nimico le trincere; per traversare la fossa, le traverse di balle e
gabbioni: e finalmente si condurrà all'atto del zappare. E per disturbarlo nel fare le
trincere, non ci sarà più opportuno rimedio che il sortire: e se saranno nella fortezza,
come in effetto fa di mestiero che vi siano, de i cavallieri e luoghi eminenti che
signoreggino la campagna, questi non lascieranno che il nemico possa piantare le sue
artiglierie per rovinare i parapetti e tòr via le offese, e parimente potranno impedirli
il far cavallieri alla campagna per battere per cortina: alla qual offesa, quando pure sia
posta in uso, si osterà col fare delle traverse, quali non lascieranno battere per
cortina; e se saranno di già stati fatti cavallieri a canto de i baluardi, essi medesimi
presteranno tale uso. Ma per disturbare il nimico nel traversare la fossa, ci sarà di
mestiero, sì come in tutte le altre occasioni di guerra, di grandissima prestezza
nell'uscir fuori a combatter la fossa, avanti che siano fatte le traverse. E se dentro
alla muraglia, sotto la contrascarpa ed in diversi altri luoghi della fossa, saranno delle
case matte, apporteranno commodo grandissimo, e forse sono il più opportuno rimedio che
in simile accidente usare si possa; ed al parer mio, in tal caso è più da sperare in
esse che in qualunque altro avviso. Ma dato che finalmente, superato il nimico tutte le
difficultà, si sia condotto all'atto del zappare, potrà apportargli nova difficultà
l'esser la muraglia fabricata, secondo ch'è piaciuto ad alcuni, con archi grandi e larghi
più che sia possibile, i quali venghino ascosi da una sottile camiscia di muraglia;
perché, venendo a tagliare il nimico la parte inferiore del muro, resterà tuttavia in
piede la superiore sostenuta da detti archi, quali non rovineranno se prima non verranno
loro tagliate le coscie ed imposte; e queste, con difficultà saranno affrontate dal
nimico, sendo nascoste e tra di loro molto lontane. E se la fortificazione sarà di terra,
potrà assai resistere alla zappa, sendo tra essa terra mescolato molto legname lungo e
sottile, con le sue incatenature, secondo l'ordine che insegneremo quando parleremo del
fortificare di terra; perché, venendo zappato da basso, il legname e le incatenature
sostengono assai il terreno di sopra.
E tutte queste cose serviranno solamente, come si dice in proverbio,
per allungare la infermità, atteso che non vi ha dubbio alcuno che, perseverando di
stringere, il nimico s'impadronirà del luogo. Ma la lunghezza del tempo, o per novi
soccorsi a quelli della fortezza, o per la morte di qualche principe, o per dissensioni e
discordie nate tra' nemici, o per il sopragiungere tempi contrarii, o per peste e
malattia, ha molte volte finita la guerra con salvezza delli assediati.
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