Frammenti varii di Stesicoro di Imera
Indice ] Su ] Successiva ]

 

AUSPICIO

Le balenō d'un tratto un prodigio divino, e cosė disse
Elena al figlio d'Odisseo: telemaco, per gli spazi deserti
dell'aria č trasvolato questo nunzio di cielo, e alla
tua casa vuole che tu volga i passi...

CONTRASTO

Apollo ama le danze, gli scherzi, le canzoni.
Tocca al dio della Morte il lutto e il pianto.

SAGGEZZA

Assurdo e vano č sopra i morti il pianto.

LE BALLATE

E' l'ora di trovare una melode frigia
per un canto struggente di ballate
alle chiomate Cāriti: giā primavera torna.

FESTA NUZIALE

Mele cidonie a iosa sopra il cocchio regale gettavano,
una pioggia di foglie di mirto, ghirlande di rose,
e coroncine crespe di viole.
(trad. di F.M. Pontani, in I lirici greci, Einaudi, 1969, Torino)

A ME NON DA QUIETE

Poi che raramente la Musa
allieta soltanto, ma rievoca
ogni cosa distrutta:
a me non dā quiete il dolce
sonante flauto dalle molte voci
quando comincia soavissimi canti.
(Trad. di Salvatore Quasimodo, Mondadori, 1965)

 

Indice ] Su ] Successiva ]