Vite dei filosofi
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DAL LIBRO VIII, VV. 56, 57; DIOGENE LAERZIO

Alcidamante nel libro Fisico dice che Zenone ed Empedocle furono uditori di Parmenide contemporaneamente, ma che poi se ne separarono: Zenone filosofò per conto suo, Empedocle udì Anassagora e Pitagora: dell'uno emulò la gravità della vita e del portamento, dell'altro la dottrina sulla natura. Aristotele nel Sofista dice che Empedocle per primo inventò la retorica, Zenone la dialettica.

Nel libro Dei poeti dice che Empedocle fu omerico e grave nelle espressioni, perché amante delle metafore e di tutti gli espedienti della tecnica poetica; attesta inoltre che scrisse anche altri componimenti poetici e il passaggio di Srse ed il proemio ad Apollo, che poi furono bruciati da sua sorella (o figlia, come dice Jeronimo).

(Vite dei filosofi, a cura di Marcello Gigante, Laterza, 1976).

 

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