Come ci si collega a InternetArmati del bagaglio teorico acquisito nel capitolo precedente, accostiamoci adesso al più pratico dei problemi: come ci si connette a Internet? Che computer serve, quali programmi si devono usare, a chi ci si deve rivolgere per ottenere l'accesso alla rete? Domande fondamentali, alle quali è bene cercare di dare risposte chiare e precise. Innanzitutto: cosa serve a una persona che voglia collegarsi a Internet da casa propria, e che non disponga di linee dedicate destinate esclusivamente a questo scopo? Fondamentalmente, cinque cose:
La linea telefonica sarà il nostro canale di comunicazione con la rete: in sostanza, quando vorremo collegarci 'telefoneremo' (lo farà per noi il modem, controllato dal computer) al numero indicatoci dal nostro fornitore di connettività. All'altro capo del filo risponderà un altro modem, collegato al computer del fornitore di connettività. I due computer (il nostro e quello remoto) inizieranno a 'dialogare' - un po' come accade quando si stabilisce una connessione fra due macchine fax - e dopo aver effettuato il 'login' (dopo esserci cioè fatti riconoscere fornendo il codice utente e la password che avremo ottenuto dal fornitore di connettività al momento dell'abbonamento) potremo iniziare a navigare nella rete. Quando vorremo chiudere il collegamento, non dovremo fare altro che 'abbassare la cornetta del telefono': anche in questo caso penserà a tutto il modem, in risposta a un nostro comando via computer. Dunque, la linea telefonica è il canale di collegamento, mentre possiamo pensare al modem come a un interprete, che si occupa di tradurre i dati trasmessi e ricevuti in modo tale che possano viaggiare lungo la linea telefonica. Il fornitore di connettività è invece il proprietario del computer remoto, che risponde alla nostra telefonata e ci apre le porte della rete. Questo quadro sommario dovrebbe, speriamo, fornire una prima idea del meccanismo di un collegamento 'casalingo' a Internet. Ci servono, si è detto, linea telefonica, computer, modem, programmi e fornitore di connettività. Sulla linea telefonica ci sono per ora solo due possibli scelte: la tradizionale linea analogica (RTC='Rete Telefonica Commutata') e l'ISDN (Integrated Services Digital Network). Con l'omologazione delle tariffe che portano lo scatto ISDN allo stesso costo della tradizionale linea telefonica, una linea digitale si rivela spesso vantaggiosa. ISDN permette, infatti, velocità di trasmissione e ricezione dati superiore. I costi aggiuntivi per ISDN sono soprattutto relativi al canone che è praticamente due volte più costoso rispetto la linea analogica. Questo costo del resto ben si giustifica considerando che di fatto una linea ISDN equivale a due linee tradizionali. Chi però ha intenzione di passare ad ISDN deve considerare che esiste un costo di conversione dell'impianto. Considerando ciò la scelta, almeno per ora, più equilibrata sembra essere di rimanere all'analogico se si ha già un impianto tradizionale (a patto che non si voglia attivare una seconda linea) e di scegliere ISDN se si realizza per la prima volta un allaccio telefonico. È però necessario considerare che per sfruttare le potenzialità di ISDN dovremo munirci di un tipo di connessione Internet017 e di un modem ben più cari rispetto alla scelta analogica018. Tenete anche presente che mentre siete collegati ad Internet ed impegnati a navigare nella rete con una linea analogica il vostro telefono risulterà occupato; con ISDN potrete contemporaneamente rispondere ad una chiamata a voce e continuare tranquillamente a navigare. Quanto ai costi, la telefonata è in genere urbana (dal momento che avrete avuto l'accortezza di scegliere un fornitore di connettività che disponga di porte di accesso nella vostra stessa città), e la sua durata dipende solo da voi, proprio come nel caso delle telefonate normali. Per scaricare la posta che vi è arrivata e spedire quella che avrete preparato bastano pochi secondi o pochi minuti; se invece vorrete navigare nella rete, cercare informazioni, o semplicemente curiosare in giro, tenete presente che gli scatti telefonici corrono (anche se sempre col ritmo relativamente tranquillo di una telefonata urbana). Il modemChe cosa èIl termine 'modem' deriva dall'unione delle parole 'modulatore' e 'demodulatore'. Il modem è infatti un apparecchio che codifica e trasforma (modula) dati binari, le lunghe catene di zero ed uno con le quali opera il computer, in impulsi elettromagnetici veicolabili attraverso una normalissima linea telefonica. Un modem è altresì capace di decodificare (demodulare) gli impulsi elettromagnetici ricevuti dalla linea telefonica, traducendoli nella forma binaria comprensibile per il computer. In sostanza un modem è un congegno che permette a un computer di 'parlare' e di 'ascoltare' attraverso una comune linea telefonica. Come sceglierloI modem si possono dividere in tre categorie: interni, esterni e PCMCIA. I modem interni sono schede alloggiate all'interno del computer. Nel contenitore schermato (cabinet o chassis) che contiene le parti vitali di un personal computer (CPU, disco rigido, memoria RAM, etc.) sono predisposti dei ricettori per schede hardware, comunemente chiamati "slot". Negli slot si possono inserire, ad esempio, schede video (per il controllo del monitor), schede audio (per il controllo degli altoparlanti e del microfono eventualmente connessi al computer), ed anche, appunto, schede modem. Un modem esterno è fisicamente fuori dal cabinet del personal computer e si connette ad esso in genere tramite un cavo seriale (un cavo dove i bit viaggiano uno di seguito all'altro: 'in serie'). Il modem PCMCIA è una piccola scheda portatile (le sue dimensioni sono paragonabili a quelle di una carta di credito) che normalmente viene utilizzata su computer portatili. Se ci vogliamo orientare sulla scelta del modem adatto per le nostre esigenze, consideriamo che un modem esterno è di norma preferibile ad uno interno, anche per la possibilità di trasportarlo e di collegarlo con facilità a diversi computer. Usando un modem esterno si evita di occupare uno degli slot lasciandolo libero per altre eventuali necessità, e si riduce il rischio di conflitti hardware fra le schede installate. Inoltre sul frontale di un modem esterno sono presenti, in genere, anche una serie di spie luminose polifunzionali che tengono aggiornato l'utente sulle operazioni svolte dall'apparecchio (ricezione, trasmissione, stato della linea); queste spie non sono presenti in un modem interno (anche se taluni programmi permettono di visualizzare sullo schermo una loro 'simulazione'). Dal canto suo, un modem interno non occupa spazio (sebbene anche i modem esterni siano di norma molto poco ingombranti), è più economico, e consente comunicazioni più veloci nel caso in cui la porta seriale del computer sia particolarmente lenta (i computer recenti sono tuttavia tutti dotati di porte seriali 'veloci o 'bufferizzate'). Il modem PCMCIA è sicuramente consigliabile dovendo utilizzare un computer portatile dotato di porte PCMCIA. Bisogna tenere presente però che un modem di questo tipo è in genere sensibilmente più caro. È bene, inoltre, controllare il tipo di porte PCMCIA del nostro computer: se si trattasse di un portatile un po' datato, potrebbe non essere compatibile con gli ultimi standard per questa categoria di schede. Oltre la tipologia (interno, esterno, PCMCIA), un parametro molto importante per scegliere un buon apparecchio è la velocità con cui il modem riesce a ricevere ed a trasmettere dati (tale velocità si misura solitamente in 'baud'). Senza entrare troppo nel dettaglio, è chiaramente preferibile acquistare un modem veloce. Questo infatti può permettere un sensibile risparmio sulla bolletta telefonica, e velocizzare almeno in parte le nostre navigazioni. I modem più veloci attualmente in commercio raggiungono velocità di 56.000 bps (bit per secondo); vanno comunque ancora bene gli apparecchi a 33.600019. Bisogna infine ricordare che alcuni nuovi modelli possono apparire più cari rispetto ad altri apparecchi della stessa tipologia e con uguale velocità, perché danno in più la possibilità di trasformare il nostro computer in una segreteria telefonica con caselle vocali. Una opzione che può essere utile per chi svolge attività commerciali, ma che è in genere di scarso interesse per un utente comune. Sicuramente ha un valore aggiunto la scelta di un modem dotato di memoria Flash: un particolare tipo di microprocessore che può essere riprogrammato anche dall'utente, e che permette quindi di rendere il modem aggiornato, omologando i protocolli di ricezione/trasmissione dati con gli standard più avanzati. Concludendo, per affrontare il più pratico dei problemi, vediamo quali potrebbero essere attualmente i prezzi di mercato per un modem: un 33.600 interno può costare circa 150.000 lire, un 33.600 esterno può essere acquistato con circa 250.000 lire, un PCMCIA 33.600 raggiunge le 300.000 lire, un modem con caselle vocali può costare da 350.000 lire in su. Per i modelli da 56.000 bps bisogna calcolare, riferendosi ai prezzi dei 33.600, un incremento di spesa di circa 50.000 lire. Attualmente iniziano ad essere convenienti anche i modem ISDN, che possono essere acquistati con un incremento minimo di circa un centinaio di migliaia di lire in più rispetto ai prezzi indicativi che abbiamo riportato per i 33.600. Come si è accennato, per l'acquisto di un modem ISDN bisogna però considerare la necessità di utilizzare una linea ISDN e un abbonamento Internet con accesso ISDN (decisamente più costoso del tradizionale analogico). Ovviamente il vantaggio di ISDN è nella velocità (64.000 bps020). Il providerChe cosa èIl sistema telematico che affitta parte della sua connettività con la rete Internet al privato cittadino è comunemente indicato con il nome di provider, o Internet service provider (ISP). Il provider è connesso ad Internet con delle linee dedicate (attive 24 ore su 24); ed è in effetti uno dei milioni di nodi della rete. Pagando un contributo (normalmente nell'ordine di 200 o 300 mila lire all'anno), il provider ci permette di accedere a Internet tramite modem, con una semplice telefonata. Il sistema telematico che rivende connettività ha in genere diverse decine (alle volte anche centinaia) di modem pronti ad entrare in connessione con i modem degli utenti che telefonano da casa. Il numero di modem disponibili presso il provider è comunque di norma ben inferiore al numero dei suoi utenti. Il modem infatti, come un normale telefono, appena l'utilizzatore si disconnette lasciando libera la linea, è subito pronto per ricevere una nuova chiamata. Il provider dunque, da un punto di vista strettamente tecnico, è un insieme di computer connessi da un lato con dei modem pronti a ricevere le chiamate degli utenti, e dall'altro con Internet. Come sceglierloSono molti i fattori che determinano la qualità di un provider: il numero e il tipo di modem messi a disposizione dei propri utenti, la portata e la differenziazione delle linee che lo connettono a Internet, l'agibilità della sottorete che collega il provider al resto del mondo. È bene imparare fin da subito a non considerare questi fattori in modo assoluto. Infatti, uno dei criteri che ci dovrebbero guidare per la scelta del nostro fornitore di accesso è il rapporto connettività/utenti. Per capire meglio questo concetto possiamo utilizzare una metafora. Immaginiamo che la linea (o le linee) con cui il provider si connette ad Internet sia un acquedotto attraverso il quale può transitare una determinata portata di dati. È ovvio che più è ampio il diametro dell'acquedotto (cioè più potenti sono le linee) più veloce sarà il transito dei dati verso il rubinetto (nella nostra metafora il modem) dell'utente. Tanto più i dati arriveranno velocemente, tanto più risparmieremo sulla bolletta telefonica. È altrettanto chiaro che se un grosso numero di persone apre il rubinetto contemporaneamente, anche se la portata dell'acquedotto è buona, il flusso di dati potrebbe essere sensibilmente ridotto, con conseguente aumento dei tempi di attesa necessari per riempire la nostra vasca da bagno (nel nostro caso, ad esempio, per visualizzare una pagina di informazioni proveniente dalla rete). È importante, dunque, sapere che tipo di connettività c'è a monte del nostro fornitore (ci dovrebbero essere linee da almeno 512 kbs), ma è anche buona norma chiedere ad un amico, che utilizza lo stesso provider, se ci sono difficoltà a trovare le linee libere (se questo accade probabilmente il provider ha pochi modem in relazione al numero degli utenti) e se, una volta entrato in rete, le navigazioni sono sufficientemente veloci. È, come avrete capito, particolarmente difficile stabilire il rapporto connettività/utenti di un sistema commerciale: i provider infatti periodicamente reinvestono in connettività; ma, viste le curve d'incremento dell'utenza della rete, in poco tempo le risorse del provider potrebbero di nuovo essere limitate rispetto al numero degli utilizzatori. Tenendo conto, dunque, della difficoltà di stabilire l'effettiva velocità di navigazione offerta da un provider, consideriamo, per la nostra scelta, anche altri fattori. Sceglieremo sicuramente il fornitore di connettività che ci dà la possibilità di accedere alla rete con una telefonata urbana. Preferiremo il provider che ha diversi nodi nelle principali città italiane e, possibilmente, straniere (in questo modo anche viaggiando non saremo costretti a fare troppe telefonate interurbane per utilizzare la rete). Se si possiede un computer poco potente sarebbe bene scegliere un provider che offre anche un semplice accesso testuale (di solito questi provider hanno dalla loro anche il vantaggio di avere grande esperienza e professionalità; un provider che dà ancora la possibilità di accedere a caratteri quasi sicuramente opera già da diversi anni, fin da quando si utilizzavano ancora le interfacce 'solo testo'). Altri valori aggiunti potrebbero essere, eventualmente, il software, e l'assistenza che il provider fornisce al nuovo abbonato. Infine si può considerare che alcuni dei provider 'storici', che hanno iniziato a lavorare prima del boom di Internet, mettono a disposizione dell'utente delle banche dati in italiano, sui più svariati argomenti, che non sono altrimenti reperibili in Internet in quanto archiviate direttamente sulla memoria dei computer del provider. Le domande da fare al providerPrima di vedere insieme come ci si connette alla rete, a seconda del computer ed in base al sistema operativo adottato, bisogna tenere presente che alcune informazioni fondamentali per il corretto accesso ad Internet ce le può fornire (e ce le deve fornire) solo il nostro rivenditore di connettività. Vediamo, dunque, brevemente quali sono le cose che il provider ci deve assolutamente comunicare. Non preoccupatevi delle sigle astruse e poco chiare: capiremo in seguito il vero significato di tutte queste domande; per ora limitiamoci a porle al nostro provider, e ad annotare le risposte.
Qualora la risposta a quest'ultima domanda sia affermativa, potete per ora tralasciare tutti i rimanenti quesiti e tutte le istruzioni per la connessione ad Internet che seguono; fatevi spiegare bene le procedure d'installazione e utilizzo del software in dotazione con l'abbonamento. Nel caso non venga fornito software capace di configurare automaticamente il vostro computer per l'uso della rete, fate anche le domande seguenti:
Il computerSe volete limitarvi allo scambio di posta elettronica, e ad alcune funzionalità di base come il trasferimento di file (FTP) o il collegamento in modalità terminale a sistemi remoti (telnet - il significato di queste sigle sarà più chiaro in seguito) probabilmente va bene qualsiasi computer, un vecchio PC, un vecchio Mac, un Amiga... Se invece - e ne vale la pena - volete entrare in Internet in maniera un po' più completa, il consiglio è quello di procurarvi un computer IBM compatibile con processore Pentium o (meglio) Pentium II, con almeno 16 Mb di memoria RAM (meglio 32) e sistema operativo Windows 95/98. Oppure un Apple Macintosh recente o un PowerPC, con sistema operativo 7.0 o superiori e almeno 8 Mb (meglio 16) di memoria RAM. Per procurarsi una macchina adeguata servirà una cifra compresa fra i 2 e i 4 milioni - e sarà un investimento che difficilmente rimpiangerete. Naturalmente, ogni computer avrà poi bisogno del proprio specifico software di collegamento, e i programmi da scegliere e le procedure da seguire per configurarli variano di caso in caso. Andiamo a dare un'occhiata insieme alle situazioni più comuni. IBM compatibili: vantaggi e svantaggiCominciamo dal caso più comune - la disponibilità di un computer IBM compatibile. Si tratta di una famiglia numerosissima di macchine, tutte in qualche modo 'figlie' dell'IBM PC, uno dei primi personal computer. Questo rapporto di parentela si manifesta nel processore (dai primi 8088 e 8086 ai successivi 80188, 80186 - due chip che ebbero scarsa diffusione -, 80286, 80386, 80486, Pentium, Pentium MMX, Pentium pro, Pentium II, tutti prodotti dalla Intel ) e nel sistema operativo utilizzato (il DOS Microsoft, in seguito integrato - e con Windows 95/98 e Windows NT formalmente sostituito - dall'ambiente grafico Windows). Questo vastissimo panorama di macchine, processori e sistemi operativi diversi (pur se geneticamente imparentati) può essere diviso ai nostri scopi in tre grosse categorie: i computer decisamente 'anziani', non in grado di utilizzare Windows 3.1 (si tratta fondamentalmente dei computer basati su processore 8086, 8088 e 80286); i computer 'di una certa età', in grado di utilizzare Windows 3.1 ma inadatti a Windows 95 e Windows 98 (si tratta di computer in genere basati su un processore 80386 o 80486, con una memoria fino a 8 Mb di RAM), e i computer 'giovani' (Pentium, Pentium MMX, Pentium Pro, Pentium II, con almeno 16 Mb di memoria RAM), in grado di utilizzare Windows 95 e Windows 98. Se dovete comprare un computer nuovo da utilizzare per collegarvi ad Internet, non possiamo che consigliarvi una macchina dell'ultima generazione; considerando che oltre i processori della Intel (Pentium, Pentium Pro, Pentium II) esistono anche alcune valide alternative come i processori costruiti da AMD e da Ciryx che offrono buone prestazioni, spesso ad un prezzo decisamente conveniente. Per una macchina di questo tipo il software disponibile è moltissimo e permette di sfruttare pienamente le potenzialità della rete. Se il vostro budget è molto basso, o se pensate di sfruttare una macchina preesistente, è bene teniate presente che:
Detto questo, passiamo a vedere quali programmi di base servono per collegarsi a Internet se si dispone rispettivamente di un computer che utilizzi Windows 95, Windows 98 o Windows NT; o di un computer che utilizzi Windows 3.1; o di un computer IBM compatibile 'vecchio tipo' (DOS, senza Windows). Non considereremo invece il caso di un computer dotato unicamente del sistema operativo IBM OS/2, un buon sistema operativo la cui quota di mercato è tuttavia piuttosto bassa. Chi disponesse solo di OS/2, o preferisse navigare su Internet utilizzando OS/2 anziché Windows, sarà soddisfatto di sapere che OS/2 dispone comunque di strumenti di navigazione adeguati. Qualcuno dei nostri lettori potrebbe stupirsi a questo punto per la mancata inclusione dei sistemi operativi Unix - e in particolare di Linux - in questa rassegna. Gli autori di questo manuale sono in realtà molto affezionati a Linux, un ottimo sistema operativo totalmente gratuito. Ma gli utenti di Linux, occorre ammetterlo, non sono moltissimi, e in genere sono abbastanza esperti da non aver bisogno di troppi aiuti nel configurare una connessione a Internet. Windows 95 - Windows 98 - Windows NT 4Windows 95 è attualmente il sistema operativo standard per i personal computer IBM compatibili, che vengono normalmente venduti con questo sistema operativo preinstallato. A Windows 95 sta per affiancarsi Windows 98 (le osservazioni che seguono si riferiscono a una versione preliminare), che si differenzia dal primo soprattutto per la capacità di sfruttare meglio le risorse del computer e per alcuni accorgimenti dedicati a migliorare l'accesso ad Internet. Punta di diamante dei sistemi operativi Microsoft è invece Windows NT 4023 (NT sta per 'New Technology'). Quest'ultimo è un sistema operativo studiato per un uso professionale delle reti. Caratteristica principale di NT è la particolare capacità di immagazzinare i dati in modo che siano accessibili con un buon livello di sicurezza anche da parte di un numero consistente di utenti attraverso connessioni di rete024. A tutti coloro che intendono dotare il proprio personal di uno di questi sistemi dobbiamo ricordare che le prestazioni di Windows 95 sono sensibilmente migliori rispetto a quelle di Windows 3.1 solo su macchine 486, o superiori, con almeno 16 Mb di RAM. Windows 98 sostanzialmente richiede la stessa configurazione di Windows 95, ma è in grado di sfruttare meglio del suo predecessore le risorse della macchina su cui lo installiamo. Per quanto riguarda NT è bene tenere presente che questo sistema operativo riesce ad utilizzare al meglio solo software a 32 bit e quindi molti programmi per DOS o Windows 3.x potrebbero avere problemi su questa piattaforma. Non bisogna sottovalutare il fatto che Windows NT 4, pur essendo più potente, assorbe più risorse di Windows 95/98: è quindi consigliabile l'uso di NT solo se si dispone di almeno 32 Mb di RAM e di un processore Pentium o Pentium Pro o Pentium II. Sia Windows 95/98 che Windows NT 4 sono sistemi operativi che ci permettono di usare praticamente tutte le potenzialità e tutti gli strumenti di navigazione disponibili su Internet. Pur avendo una interfaccia simile, le operazioni che dovremmo compiere per realizzare la connessione con NT e Windows 95/98 sono in parte differenti. Windows NT, vista l'abbondanza di strumenti che lo rendono particolarmente utile per impieghi professionali ed aziendali, risulterà probabilmente più complicato da usare di Windows 95/98. In ogni caso non facciamoci spaventare e teniamo presente che i passaggi che illustreremo insieme andranno fatti una sola volta e che in seguito le connessioni alla rete saranno, sia con NT che con Windows 95 e 98, estremamente semplici. La connessione con Windows 95Finito il dialogo con il provider, ed appurato che purtroppo ce la dobbiamo cavare da soli, iniziamo a vedere le procedure di configurazione necessarie. Facciamo qui riferimento alla versione 'standard' di Windows 95; tenete comunque presente che alcune delle procedure che seguono sono notevolmente semplificate dai moduli di installazione automatica della connessione a Internet forniti con Internet Explorer 4. Se usate Explorer 4, dunque, potrete seguire la sua procedura di connessione guidata anziché avventurarvi nelle (faticose) istruzioni che seguono. La relativa procedura è molto simile a quella presentata in seguito per Windows 98, alla quale dunque vi rimandiamo. Innanzitutto occorre controllare se sono stati correttamente installati insieme al sistema operativo i programmi necessari per fare la chiamata via modem al provider. Andiamo a dare un'occhiata a 'Risorse del computer' facendo un doppio click sull'icona: se esiste la cartella 'Accesso remoto' siamo a buon punto, i protocolli ed i driver necessari sono già al loro posto! Qualora non dovessimo trovare la cartella 'Accesso remoto' procediamo come segue:
Ora abbiamo tutto il software necessario per fare, con il nostro modem, la connessione al provider. Prima di proseguire nelle configurazioni bisognerà, però, controllare se sul nostro computer è installato il protocollo TCP/IP, necessario per varcare la soglia del provider ed entrare in Internet. Procediamo dunque in questo modo:
Ora abbiamo tutto il necessario per iniziare le nostre operazioni di configurazione.
A questo punto avremo creato nella cartella 'Accesso remoto' l'icona relativa al nostro provider; lavorando sulla connessione appena creata facciamo le ultime configurazioni:
Le preoccupazioni sono quasi finite. Facciamo un doppio click sull'icona per la connessione con il nostro provider (che troviamo sempre in 'Risorse del Computer', 'Accesso Remoto': volendo, possiamo trascinarla sulla scrivania). Basterà ora inserire negli appositi campi della finestra il nostro nome utente e la password, fare un click su 'Connetti', ed il computer raggiungerà Internet. Ce ne accorgeremo da una piccola finestra al centro dello schermo: all'inizio ci dirà 'Connessione in corso', poi 'Connessione a (velocità usata)'. A questo punto non ci rimarrà altro da fare che attivare il browser o altri strumenti di navigazione. Attenzione, però: se il nostro provider ci ha indicato che è necessario utilizzare la finestra terminale dopo la connessione, quando essa si apre (dopo aver fatto click su 'Connetti', appena effettuata la telefonata e stabilito il collegamento) dovremo seguire le istruzioni forniteci: in genere, magari dopo uno o due 'Invio', ci verrà richiesto di inserire in quella finestra nome utente e password. Poi, dovremo premere il tasto F7 per ultimare il collegamento. La connessione con Windows 98Le cose si semplificano di gran lunga con Windows 98, appositamente nato per la Rete. L'installazione base di Internet 98 prevede tutto il nécessaire per la navigazione Internet (protocolli, browser, client mail), condito, tra l'altro, con una serie di strumenti che facilitano e guidano l'utente a stabilire la sua prima connessione alla Rete. In più, ovviamente, c'è anche qualche piccola novità sostanziale, ad esempio la possibilità di usufruire di più modem contemporaneamente. Attenzione però: gli strumenti di navigazione forniti sono tutti di casa Microsoft. Per molti versi una comodità, ma certo l'impressione di un qualche 'imperialismo di rete' resta. Vediamo insieme l'utilizzo di Connessione Guidata, che è lo strumento più semplice offerto da Windows 98 (per la verità già disponibile anche per Windows 95, attraverso la procedura di installazione di Internet Explorer 4) per connettersi alla rete. Nella barra degli strumenti di Windows 98 (in basso a sinistra sul nostro monitor) è immediatamente reperibile l'icona di Explorer (il software di navigazione sviluppato dalla Microsoft), basta farci sopra un semplice click ed avviare così la procedura di connessione guidata. Sarà sufficiente seguire le istruzioni inserendo tutte le informazioni richieste e confermando l'immissione dei dati con un click sul bottone 'Avanti'.
Avendo già avviato un fruttuoso dialogo con il vostro fornitore di connettività non vi mancheranno i dati da inserire volta per volta durante l'installazione; vi consigliamo, quindi, di proseguire l'installazione scegliendo la seconda delle tre opzioni, così come si vede nella figura precedente. Se il provider usa il protocollo PPP, ed assegna automaticamente IP e DNS, e non è necessario aprire una finestra terminale dopo la connessione (si veda la sezione 'Le domande da fare al provider'), potete rispondere 'No' alla richiesta di modifica delle impostazioni avanzate. In questa fortunata ipotesi, una volta fornite le informazioni relative al vostro indirizzo di posta elettronica, la configurazione dei software di navigazione è conclusa. Altrimenti, sempre con il foglio delle risposte fornite dal provider a portata di mano, selezioniamo 'Modifica le impostazioni avanzate'. Anche in questo caso, però, non sarà difficile realizzare la nostra connessione: è infatti sufficiente seguire le istruzioni rispondendo alle domande ed in caso di dubbio lasciare le impostazioni preselezionate da Windows. È inoltre bene ricordare che Windows 98 aggiunge funzionalità a Windows 95 senza mutarne sostanzialmente la struttura: ciò vuol dire che, in caso di problemi, sarà possibile eseguire manualmente la procedura di connessione secondo le istruzioni che abbiamo già dato per Windows 95026. La connessione con Windows NT 4Per configurare NT 4 per l'uso della rete dovremo seguire le seguenti procedure:
Il DHCP su Windows NT Server non funziona esclusivamente per ricevere indirizzi, all'occorrenza è anche possibile fargli assegnare un IP ad un utente remoto. Appena selezionata l'opzione ci verrà chiesto di attivare il servizio DHCP: confermiamo l'attivazione con un click su 'OK'.
Ora è necessario impostare il RAS in maniera che sia in grado di chiamare il nostro provider.
Windows 3.xSe disponete di Windows 3.1 o 3.11 e di almeno 4 Mb di memoria RAM, potrete utilizzare le risorse di rete in maniera quasi completa. Il 'quasi' viene dal fatto che un numero crescente di programmi recenti ha scelto la strada dei 32 bit, la strada cioè di Windows 95/98 ed NT. Si tratta di limitazioni il cui peso è destinato progressivamente a crescere: se volete tenere il passo con l'evoluzione di Internet è bene sapere che il vostro sistema è, ormai, obsoleto. Se il vostro computer è di classe 486 o superiore e possiede almeno 16 Mb di RAM, e se Internet vi interessa seriamente, il consiglio è quello di passare subito a Windows 95 o, meglio ancora, a Windows 98: eviterete di dover imparare 'due volte' i meccanismi base per connettersi alla rete. Detto questo, cosa serve all'utente di Windows 3.1 per collegarsi al meglio a Internet? Fondamentalmente (oltre, al solito, al modem e al fornitore di connettività), due cose:
Dei programmi client ci occuperemo approfonditamente in seguito; per ora soffermiamoci sul programma 'di base' e sulla sua configurazione. Il programma più usato, si è detto, è Trumpet Winsock (che permette l'utilizzazione sia del protocollo SLIP, sia del protocollo PPP). È un programma shareware (potete copiarlo e usarlo liberamente, ma se ne siete soddisfatti dovete registrarlo). Come procurarselo? Probabilmente, il vostro fornitore di connettività ve ne darà una copia al momento dell'abbonamento (auspicabilmente, già configurato: in questo caso una volta acceso il modem dovrete solo lanciarlo, e farà tutto da solo). Alcuni fornitori di connettività forniscono programmi diversi da Trumpet Winsock. Magari non richiedono una registrazione, ma in genere sono meno affidabili; comunque, considerato che probabilmente vi arrivano preconfigurati, provateli, e cambiate solo se incontrate dei problemi. Se invece al momento dell'abbonamento non avete avuto alcun dischetto di programmi da utilizzare, non preoccupatevi troppo (in ogni caso, avreste dovuto rimpiazzare con versioni più potenti e aggiornate la maggior parte dei programmi ricevuti). Se il vostro fornitore di connettività consente anche un accesso in modalità terminale, potete seguire le istruzioni date nel paragrafo seguente per i computer DOS, collegarvi al numero telefonico corrispondente all'accesso in modalità terminale (detta anche 'a caratteri'), e cercare nell'area 'Programmi' che probabilmente troverete a vostra disposizione. Altrimenti (e forse per molti è la soluzione più semplice) c'è l'edicola sotto casa: come già detto, ormai le riviste su Internet sono decine, e molte di esse offrono dischetti allegati con i ferri del mestiere necessari ad una 'partenza rapida'. Attenzione, però, perché ormai la maggior parte di queste riviste si concentrano sui programmi per Windows 95/98. Un'altra soluzione pratica è quella di rivolgersi al collega o all'amico 'già in rete', chiedendo una copia del programma (essendo Trumpet un programma shareware, farne una copia è perfettamente legale). Una volta ottenuto Trumpet Winsock, viene la fase più faticosa: installarlo e configurarlo. Purtroppo, per chi è alle prime armi non si tratta di una procedura semplicissima: se avete un amico esperto, anche in questo caso avere un aiuto non farà male. Per fortuna si tratta di una operazione da fare una volta sola, e proprio perché è abbastanza complessa molti fornitori di connettività vi offriranno un programma 'preconfigurato' (in tal caso, a meno che non siate curiosi, potete tralasciare tranquillamente le indicazioni che seguono). La prima cosa da fare è creare sul vostro disco rigido una directory 'trumpet' e copiarvi il programma. Si tratta di diversi file, tra i quali dovreste trovare 'Tcpman.exe', 'Trumpwsk.ini', 'Winsock.dll' (che come tutti i file con estensione '.dll' potete copiare nella directory '/Windows/System': non è strettamente necessario, ma male non fa), 'Hosts', 'Protocol', 'Services', 'Login.cmd', 'Bye.cmd', 'Setup.cmd', e documenti con informazioni sulle modalità di registrazione del programma. Conviene anche creare in Program Manager un gruppo di programmi - potreste ad esempio chiamarlo 'Internet' - nel quale inserire Tcpman.exe (specificando come directory di avvio quella nella quale avete copiato i file) e, in seguito, i vari programmi 'client' che deciderete di usare. Se non sapete creare un gruppo di programmi, seguite le istruzioni disponibili al riguardo sul manuale di Windows, o attraverso l'help in linea. Poi - qui viene il difficile - dovete configurare correttamente Trumpet. Apritelo con un doppio click del mouse, e scegliete dal menu 'File' la voce 'Setup'. A questo punto dovete inserire i dati relativi al fornitore di connettività attraverso il quale vi collegate, alla velocità del modem, alla porta di comunicazione utilizzata, al tipo di collegamento (SLIP o PPP) che avete a disposizione. Vediamo insieme un esempio. Supponiamo che il vostro modem sia a 28.800 baud e collegato alla porta COM2, che il vostro fornitore di connettività sia MC-link, e che il collegamento sia di tipo PPP. Trumpet dovrà essere configurato come indicato nella figura che segue.
Vediamo adesso cosa dovete fare se non vi trovate nella situazione sopra delineata. Innanzitutto il modem: la sua velocità va indicata nella casella 'Baud rate'; se avete un modem a 28.800 baud è bene indicare 38400, come nel nostro esempio; con un modem a 33.600 si può provare 57600; se invece avete un modem a 14.400 baud, provate a indicare 19200 (ricordate di non usare il puntino delle migliaia!). Nella casella 'SLIP port' dovrete indicare la porta di comunicazione a cui è attaccato il modem: nel nostro esempio è COM2, quindi abbiamo indicato 2. Se non avete idea di quale sia la porta giusta provate, nell'ordine, 1, 2 e 3. La casella 'Internal PPP' va attivata se il collegamento messo a disposizione dal vostro fornitore di connettività è del tipo PPP (la situazione abituale). Se invece fosse di tipo SLIP, dovrete attivare 'Internal SLIP'. Ovviamente, le due possibilità sono alternative. L'altro dato importantissimo è il numero nella casella 'Name server'. Si tratta di quattro numeri (ciascuno dei quali può andare da 0 a 255) separati da punti. Che numeri indicare? Qui la fantasia non serve: dovete usare esattamente i numeri che vi vengono indicati dal vostro fornitore di connettività. Se non mettete il numero giusto, sarete privi di punti di riferimento: il vostro programma di navigazione non riuscirà a trovare l'itinerario neanche per gli indirizzi più ovvi (e vi informerà della cosa con un messaggio del tipo 'DNS entry not found'). L'IP address non ha invece in genere molta importanza: quasi sempre, al momento del collegamento ne riceverete uno 'dinamicamente' (funzionerà cioè solo finché siete collegati). Insomma, a meno di problemi non preoccupatevi di quello che contiene questa casella, e lasciateci tranquillamente i valori che ci trovate. A meno di non avere avuto indicazioni particolari al riguardo dal vostro fornitore di connettività, non preoccupatevi neanche di 'Default Gateway', 'Netmask' e 'Time server'; quanto agli altri campi, potete usare i valori che trovate nell'immagine qui sopra, sempre che il vostro fornitore di connettività non ne suggerisca di diversi. Lasciate anche 'None' come selezione di 'Online status detection'. Infine, per quanto riguarda le caselle 'Hardware Handshake' e 'Van Jacobson CSLIP compression' dovrete seguire le indicazioni del vostro fornitore di connettività - in generale l'ideale sarebbe averle tutte e due attive, come nell'esempio fornito. Se qualcosa non funzionasse, provate a disattivarle (ma attenzione, senza hardware handshake il vostro collegamento sarà molto più lento). Un'ultima nota: come forse avrete capito, la procedura di configurazione di Trumpet richiede spesso il ricorso a tentativi ed errori. Che l'indirizzo del Name server sia quello giusto, lo verificherete una volta in rete (se non riuscite ad andare assolutamente da nessuna parte, c'è probabilmente qualcosa di sbagliato). Ma che gli altri dati fondamentali siano corretti, potete verificarlo subito: una volta effettuato il setup (e fatto ripartire Trumpet) provate a selezionare dal menu 'Dial' la voce 'Manual Login', poi scrivete il comando 'AT' e battete il tasto di invio: se ottenete in risposta un 'OK' le cose funzionano, se non ottenete niente (o se addirittura non riuscite a scrivere 'AT') probabilmente c'è un errore nell'indicazione della porta del modem, o della sua velocità. In particolare, se i valori che vi abbiamo suggerito noi non funzionassero provate ad utilizzare al loro posto i valori reali (33600 per un modem a 33.600 bps, 28800 per un modem a 28.800 bps e 14400 per un modem a 14.400 bps). Bene, per verificare che il tutto funzioni non resta che provare: accendete il modem, scegliete nel menu 'Dial' la procedura 'Manual login' (una volta controllato che il tutto funzioni potrete impostare, volendo, una procedura automatizzata), date il comando 'ATZ' 'Invio' per inizializzare il modem, e poi il comando 'ATX3DT' (se non funziona provate 'ATX3DP', il comando giusto se vi trovate in una zona o all'interno di un ufficio in cui non sono ancora arrivate le nuove centraline 'a toni') seguito dal numero indicatovi dal fornitore di connettività. Se il modem è omologato, 'X3' dovrebbe essere inutile, e se non è omologato potete memorizzare il comando 'X3' in modo permanente nella memoria del modem, così da non doverlo impostare a ogni accensione (consultare il manuale del modem per ulteriori dettagli). Auspicabilmente, il modem farà la telefonata, e vi troverete collegati al vostro fornitore di connettività. A questo punto dovrete in genere fornire codice utente e password: seguite le procedure previste dal vostro fornitore di connettività (a volte si deve anche indicare esplicitamente, scegliendo una voce di un apposito menu, che si desidera attivare un collegamento PPP o SLIP). Dovreste ricevere un messaggio del tipo 'ready for PPP connection'. Quando lo ricevete, premete il tasto 'Esc' (molti insuccessi nell'attivazione della procedura derivano dalla dimenticanza di quest'ultimo semplicissimo passaggio!), aspettate il messaggio 'PPP enabled' (o 'SLIP enabled', se la connessione è di tipo SLIP), riducete a icona o ridimensionate 'ai minimi termini' la finestra di Trumpet (ma non chiudete il programma: deve continuare a lavorare), lanciate Netscape (o il browser che utilizzate, o un qualunque client specifico - ad esempio il vostro programma di gestione della posta elettronica) e aspettate qualche secondo: se è andato tutto bene... sarete in linea col mondo. DOS senza WindowsSupponiamo infine che il vostro IBM compatibile sia davvero anziano, e disponga solo del DOS. Vi consigliamo in questo caso di procurarvi un fornitore di connettività che garantisca un accesso anche in modalità terminale; i più diffusi sono probabilmente MC-link e Agorà. Se vi interessa solo lo scambio di posta elettronica potete anche decidere di utilizzare la rete amatoriale Fidonet, che è gratuita ed è in grado di garantire la spedizione e la ricezione di messaggi, pur se più lentamente di quanto non avvenga attraverso una connessione Internet normale: i messaggi impiegheranno in genere 1-2 giorni ad arrivare. Dal punto di vista del software, tutto quel che vi serve è un buon programma di comunicazione per DOS, preferibilmente capace di gestire i trasferimenti attraverso il protocollo Z-modem e di emulare un terminale del tipo VT-100. Ce ne sono molti, anche gratuiti (freeware) o distribuiti con la formula 'shareware' (il programma è liberamente distribuibile, ma se siete soddisfatti del prodotto dovete pagare una piccola tassa di registrazione all'autore). Dove trovarli? Naturalmente potremmo suggerirvi di trovarli su Internet, ma se il vostro problema è proprio quello di accedere a Internet il suggerimento sarebbe poco brillante. Anche un buon CD-ROM di programmi di pubblico dominio farebbe al caso vostro, ma se il vostro computer è vecchiotto difficilmente disporrà di un lettore di CD-ROM. In questo caso, la cosa migliore è provare a rivolgervi in edicola, o in libreria, o in un negozio specializzato (esistono delle 'collane' di dischetti contenenti software di pubblico dominio, all'interno delle quali dovreste riuscire a trovare anche programmi di comunicazione un po' vecchiotti). Ricordate che non dovrete spendere molto (qualunque cifra sopra le 50.000 lire è senz'altro eccessiva), e che vi serve un programma per DOS, non per Windows. Tenete anche conto che quasi tutti i modem arrivano con un dischetto allegato contenente un programma di comunicazione - se ne disponete, il problema è risolto. Ottimi programmi shareware di comunicazione per DOS, adattissimi per chi si trova nella vostra condizione, sono ad esempio Telemate e Telix: se li trovate non vi servirà nient'altro... almeno finché non deciderete di aggiornare il vostro vecchio PC! Una volta trovato il programma adatto, dovrete configurarlo. I parametri importanti sono:
A questo punto, accendete il modem (che avrete già collegato al computer e alla linea telefonica, seguendo le istruzioni fornite sulla confezione): siete pronti a partire. Provate a dare il comando 'AT' e 'Invio', quindi controllate che sullo schermo compaia la risposta 'OK' (se non compare, provate a cambiare l'impostazione della porta di comunicazione). Poi date il comando: ATX3D xxxxxxx 'Invio' (al posto di xxxxxxx inserite il numero di telefono indicatovi dal vostro fornitore di connettività; X3 può essere omesso se il vostro modem è omologato). Se tutto va bene, 'sentirete' il modem fare la telefonata e poco dopo avrete a schermo il menu di collegamento. Da questo punto in poi, potrete sfruttare le possibilità di navigazione Internet che sono offerte dal vostro fornitore di connettività: in genere, almeno la posta elettronica, telnet, FTP, gopher, Archie, e auspicabilmente anche Lynx per una connessione 'solo testo' a World Wide Web. Proseguendo nella lettura, scoprirete di cosa si tratta. Macintosh: vantaggi e svantaggiApple è stata la prima industria di computer a introdurre su vasta scala sistemi operativi ad icone, rendendo i computer amichevoli e facili da usare anche all'utenza non specializzata. Il Macintosh, con la proverbiale semplicità delle interfacce Apple, può diventare facilmente un agile strumento di navigazione. Vediamo di cosa abbiamo bisogno: innanzi tutto, è necessario considerare che tipo di Macintosh abbiamo a disposizione. Questo è importante in relazione, soprattutto, al sistema operativo che riesce a gestire il nostro Mac: i sistemi operativi più recenti sono infatti dotati 'di serie' di tutti gli strumenti software necessari per connettersi alla rete. Quindi, per esempio, se abbiamo una macchina che può lavorare in maniera efficiente con il System 8, la maggior parte dei problemi relativi alla connessione sono risolti in partenza. Altrimenti dovremo considerare che ci servono alcuni strumenti software aggiuntivi. Il vecchio MacEcco quello che ci serve per connetterci con una macchina che non può far girare efficientemente un sistema operativo avanzato:
L'installazione, in questo primo caso, è relativamente semplice: basterà avviare l'installer di Mac TCP (qualora non si possieda una versione autoinstallante basta trascinare il file nella cartella Sistema e copiare le estensioni SLIP o PPP nella cartella Estensioni). All'avvio di Mac TCP sarà sufficiente evidenziare la tipologia di connessione desiderata (PPP o SLIP) selezionando la relativa icona (che deve apparire più scura rispetto alle altre eventualmente presenti). Facendo un click su 'Altre info...' appare la schermata riportata nella figura 9.
Per attivare una connessione PPP dial-up (ormai la più diffusa fra gli utenti della rete) la configurazione è banale: occorre scegliere 'Tramite Server' nel campo 'Ottieni Indirizzo'; in 'Informazioni sul Domain Name Server' va poi scritto il dominio e il relativo DNS di ogni singolo provider (questi parametri sono indicati dal fornitore di connettività). Con Mac TCP si possono memorizzare DNS per 3 host diversi. Volta per volta si può abilitare il Name Server del provider desiderato selezionando il campo 'Default' corrispondente. In 'Indirizzo Gateway' va specificato l'indirizzo del router030 fornito dal rivenditore di connettività. Una volta specificata la classe di connettività offerta dal provider nell'area 'Indirizzo IP' (nella maggior parte dei casi va impostata la classe C - in caso di dubbi potete comunque rivolgervi al vostro fornitore di connettività), la configurazione è terminata. A questo punto sarà necessario stabilire la connessione. Per farlo, potrà essere usato un software semplice da installare e facile da usare: FreePPP031. Per installare FreePPP sarà sufficiente fare un doppio click sull'Installer del programma e seguire le istruzioni032. Anche la configurazione di questo software è semplice, vediamola insieme: Come prima cosa attiviamo, nella cartella FreePPP che troveremo dopo l'installazione nell'Hard Disk del nostro Mac, il file FreePPP Setup.
Dal campo 'Connect to' selezioniamo 'New Account' e di seguito inseriamo i dati relativi: in 'Account Name' inseriremo il nome dell'Internet Provider. Nel campo 'Connect' lasciamo 'Directly' (a meno che non sia necessario visualizzare una finestra terminale dopo la connessione). Aggiungiamo per concludere il nome utente e la password che ci ha assegnato il Provider. Passiamo, quindi, a configurare la linguetta 'Dialup' dove in 'Area Code' inseriremo il prefisso telefonico del numero del Provider. In 'Phone Number' inseriremo il numero telefonico, ovviamente senza prefisso, del Provider. Infine, se chiamiamo dallo stesso distretto telefonico dell'ISP selezioneremo l'opzione 'Dial Area Code', altrimenti 'Dial as long distance'. Con la stessa tecnica possiamo inserire anche altri due numeri di telefono, qualora il nostro fornitore di accesso abbia più di un numero telefonico da chiamare per stabilire la connessione alla rete. Modificheremo, poi, la linguetta 'Options' inserendo il nome di dominio fornito dal 'Provider' e gli indirizzi dei DNS (tutte le rimanenti opzioni vanno invece lasciate invariate). Confermiamo la configurazione relativa al nuovo account con un click su 'OK'. A questo punto siamo pronti a stabilire la connessione. Basta un click su 'Connect'. Stabilita la connessione sarà sufficiente avviare il nostro browser per iniziare a navigare. Una volta compiuta l'operazione di configurazione del nuovo account non sarà più necessario selezionare FreePPP Setup per accedere alla rete; la connessione si stabilirà automaticamente all'avvio del browser o di un qualsiasi altro programma che necessita di un accesso alla rete. Il potere del Power...Se il nostro Mac è invece una macchina più recente troveremo sicuramente notevoli vantaggi nell'utilizzare un sistema operativo aggiornato come il System 8 o il System 8.1. La connessione con il sistema operativo di ottava generazione è infatti decisamente semplice. Esistono diversi strumenti che permettono di guidare l'utente ad effettuare la connessione in rete e tutto il software necessario è già presente insieme al sistema operativo. Per brevità mostreremo solo il metodo di connessione che ci appare più facile ed intuitivo per l'utente inesperto. Arriviamo alla guida del sistema operativo premendo il tasto 'aiuto' del sistema operativo (se non utilizziamo una tastiera estesa sarà necessario premere il 'tasto mela' unito al punto interrogativo). Da qui scegliamo il bottone 'Argomenti' e seguiamo le istruzioni per 'Impostare il modem', 'Configurare il TCP/IP per PPP', 'Collegarmi ad Internet con PPP'. Per quanto possa sembrare strano, l'Help del vostro Mac sarà sufficiente non solo per imparare a connettersi, ma anche per, praticamente, realizzare la connessione. Infatti l'Help del System 8 ed 8.1 ha la capacità di interagire con l'utente guidandolo passo passo nell'esecuzione dei passaggi descritti dal sistema di aiuto. Apparirà per esempio un cerchietto rosso sull'icona da cliccare, accompagnato da tutte le indicazioni del caso.
Altri computerLa navigazione in Internet per gli utenti di sistemi operativi Amiga, OS/2, ecc. è senz'altro possibile, anche se la quantità di programmi disponibile in alcuni casi non è incoraggiante. Questo manuale non può naturalmente risolvere tutte le problematiche legate ai numerosi sistemi operativi esistenti; si consideri tuttavia che molte delle indicazioni fornite nelle pagine precedenti hanno validità generale, e sono quindi trasferibili in maniera abbastanza automatica su macchine con architettura diversa, e su programmi differenti da quelli qui considerati. Ulteriori informazioni sulla configurazione dei computer con sistemi operativi meno diffusi, sono reperibili a questi indirizzi: |