Note
001 |
Considerazioni interessanti sul rapporto fra reale e
virtuale sono svolte da Furio Colombo in un'intervista alla trasmissione MediaMente di RAI
Educational; il testo è disponibile in rete alla URL http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/c/colomb02.htm. |
002 |
Dati, per quanto possibile, attendibili sul numero degli
utenti della rete si possono reperire sul sito della NUA che pubblica un database
continuamente aggiornato sulle statistiche della rete. Le statistiche riportate sono il
risultato di una media matematica eseguita sulle più attendibili indagini degli ultimi
due anni in merito all'utenza della rete. Dalla pagina http://www.nua.ie/surveys/how_many_online/index.html
si nota che più della metà degli utenti sono americani, gli europei sono circa 20
milioni, il paese europeo più telematizzato è l'Inghilterra con 6 milioni seguito dalla
Germania con 4 milioni, e dalla Svezia con quasi 2 milioni di utenti. L'Italia è
all'ottavo posto della graduatoria europea con 700.000 utenti, a pari merito con la
Polonia. Una stima, come si vede, piuttosto lontana da quelle molto più ottimistiche che
parlano di un numero di navigatori italiani superiore ai due milioni. Difficile stabilire
quali dati siano più attendibili, anche in assenza di una esplicitazione dei criteri
usati per la valutazione. Probabilmente, comunque, i due valori possono essere considerati
rappresentativi della differenza fra utenti veri e propri della rete e navigatori
occasionali. |
003 |
Le Extranet vengono talvolta indicate con la sigla VPN
(Virtual Private Network). |
004 |
ARPA sta per Advanced Research Projects Agency. Si
trattava di un ente di ricerca vero e proprio, legato alle necessità dell'esercito
americano. L'agenzia fu fondata nel 1962 ed esiste tuttora pur avendo cambiato il nome in
DARPA (la 'D' aggiunta all'acronimo sta per 'Defense'). Attualmente DARPA persegue i suoi
scopi continuando a finanziare la ricerca di base potenzialmente connessa ad applicazioni
militari. |
005 |
Il primo tratto di rete fu realizzato presso
luniversità della California (UCLA) a Los Angeles. |
006 |
NSF è un ente governativo federale degli Stati Uniti che
ha il compito di promuovere, di concerto con il sistema universitario, la ricerca
scientifica. |
007 |
I bit al secondo (bps) misurano la velocità di
trasferimento dei dati su un canale telematico. Più è ampia la portata, o 'banda', di
una rete, maggiore è il numero di bit al secondo veicolati dalla stessa. Per usare un
paragone tratto dalla vita quotidiana, la 'portata' di una connessione può essere pensata
come analoga al diametro di un tubo dell'acqua: maggiore è il diametro, maggiore è la
quantità di acqua (informazione) che può transitare in una stessa unità di tempo. |
008 |
Il principale problema del vecchio IP era il limitato
numero di indirizzi assegnabili per le transazioni in rete. Ora con 'IP 6' si pensa di
sostituire il vecchio indirizzamento a 32 bit con quello a 128 bit. Questo accorgimento
garantirà, secondo gli studiosi, un impressionante incremento della disponibilità di
indirizzi IP: 665x1024 indirizzi per ogni metro quadrato della superficie del
nostro pianeta! |
009 |
In realtà, l'esplosione recente di Internet ha messo a
dura prova la capacità di indirizzamento di TCP/IP; come si è accennato, le proposte di
revisione futura del protocollo prevedono un notevole potenziamento proprio di queste
capacità. |
010 |
Il nome complessivo deriva dai due protocolli che hanno
maggiore importanza: lo IP e il TCP. |
011 |
Per la precisione il riconoscimento viene effettuato sui
primi bit del primo byte. Ad esempio in una rete di classe A il primo bit deve essere 0.
Dunque i numeri assegnabili vanno da '00000001' a '01111111', appunto, in notazione
decimale, da '1' a '127'. In una rete di classe B i primi due bit devono essere 10; per
una classe C i prime tre bit debbono valere 110. |
012 |
Il calcolo è presto fatto: 256 elevato al numero di byte
disponibili. A questo numero va sottratto due: infatti il primo (XYZ.0.0.0) e l'ultimo
(XYZ.255.255.255) indirizzo di quelli disponibili per gli host sono riservati. |
013 |
Il GARR, che sta per Gruppo Armonizzazione delle Reti di
Ricerca (http://www.garr.net), è un ente
che fa capo al Ministero dell'Università e della Ricerca, e che ha il compito di gestire
e sviluppare la rete scientifica e universitaria italiana, che ne eredita il nome. Proprio
recentemente ha avviato il progetto GARR 2, con lo scopo di costruire nei
prossimi due anni una rete ad altissima banda al servizio della comunità scientifica
italiana. Il GARR-NIS (http://www.nis.garr.it)
è un servizio curato dal GARR, con sede presso il CNUCE del CNR di Pisa, che ha il
compito di gestire indirizzi e nomi di rete in tutta Italia. |
014 |
Non si tratta di una possibilità irrealistica: per alcuni
dei sistemi operativi più recenti sono disponibili programmi che consentono proprio
questa operazione! |
015 |
Informazioni e moduli di richiesta sono disponibili presso
il suo sito su Web, all'indirizzo http://www.nis.garr.it.
Discuteremo comunque in seguito le modalità di registrazione di un nome di dominio. |
016 |
Nel momento in cui scriviamo, in Italia le tariffe per le
telefonate urbane via ISDN sono le stesse di quelle applicate nel caso di linee
telefoniche normali, e le tariffe per alcune destinazioni interurbane e intercontinentali
sono addirittura lievemente più basse, ma il canone mensile da pagare è maggiore (uguale
a quello relativo a due linee telefoniche normali; d'altro canto, un collegamento ISDN
consente effettivamente di usufruire di una doppia linea in ricezione e trasmissione). |
017 |
Una connessione ISDN può costare anche il triplo di un
normale accesso RTC, ci si aggira intorno al milione di lire. Esistono anche delle
connessioni digitali più economiche ma hanno, di solito, un tetto massimo di ore di
utilizzo che se superato comporta un ulteriore rincaro. |
018 |
Ovviamente nessuno vieta di usare una linea ISDN con un
modem ed una connessione ad Internet di tipo analogico. |
019 |
A questo proposito bisogna dire che mentre i modem a
33.600 hanno alle spalle un solido standard (il V.34 plus), che garantisce la possibilità
di collegarsi alla massima velocità con tutti gli apparecchi della stessa classe, i modem
a 56 kbs non hanno ancora uno standard univoco di riferimento. Inoltre è bene ricordare
che, con i nuovi modem, non sempre si riuscirà a raggiungere la velocità massima di
56.000 bps: molto dipende dalla qualità delle linee telefoniche che utilizzeremo. Ed
infine, nella migliore delle ipotesi, raggiungeremo i 56 kbs solo in fase di ricezione di
dati; per trasmettere, anche i modem a 56 kbs (detti anche X2) raggiungono al massimo la
velocità di 33.600 bps. |
020 |
Alcuni modelli di modem ISDN permettono di unire i due
canali della linea digitale e raggiungere i 128 kbs. In questo caso, però, bisogna tenere
presente che anche gli scatti telefonici vanno al doppio della velocità! |
021 |
Se si vuole navigare con un simile equipaggiamento
consigliamo di utilizzare una 'imbarcazione' leggera come il programma 'Opera' (http://www.operasoftware.com);
anch'esso richiede però almeno 8Mb di RAM. |
022 |
Non temete, spiegheremo dettagliatamente in seguito cosa
si nasconde dietro a questi nomi! |
023 |
Iniziano a circolare le versioni preliminari (beta) di
Windows NT 5, che sarà rilasciato entro pochi mesi nella sua forma definitiva. Una delle
principali innovazioni introdotte dal sistema 5 sarà la capacità di rilevare
automaticamente le periferiche collegate al computer (tramite la nota tecnologia
denominata plug and play), analogamente a quanto già avviene con Windows 95 e
98. |
024 |
NT utilizza infatti un particolare tipo di file system
NTFS (New Technology File System) che permette di gestire un accesso selettivo ad ogni
singolo file o directory. |
025 |
Con qualche modem, particolarmente economico, potrebbe non
andare a buon fine il riconoscimento automatico. In questo caso dovrete usare i driver in
genere forniti nella scatola del modem. Potete anche provare a selezionare la voce 'Modem
standard', indicando la velocità corrispondente al modem da voi acquistato. In caso di
ulteriore insuccesso, dovrete rivolgervi al vostro rivenditore hardware. |
026 |
Considerando che si può saltare tutta la procedura di
controllo sull'esistenza di Accesso Remoto e del protocollo TCP/IP; e facendo attenzione
al fatto che Windows 98 nelle proprietà della connessione utilizza una grafica
leggermente diversa da Windows 95 pur mantenendo invariati tutti i nomi delle opzioni. |
027 |
Ovviamente, se la lettera assegnata all'unità CD-ROM è
diversa da d: dovremo specificarlo (per esempio e:\i386). |
028 |
Considerate, comunque, che un computer che non è in grado
di utilizzare aluna versione di Windows difficilmente disporrà delle porte seriali veloci
e bufferizzate necessarie per sfruttare tutta la velocità di un modem 28.800, 33.600 o
56.000! |
029 |
Qualora il nostro provider utilizzi la ormai desueta
connessione SLIP si potrà utilizzare il programma Interslip. |
030 |
Ricordiamo che il router è il computer che connette una
rete locale al resto di Internet. Viene detto anche gateway perché ha la funzione di un
'cancello' capace di regolare il flusso di dati che va dai computer della rete locale
(LAN) agli altri computer di Internet e viceversa. |
031 |
La versione di FreePPP che abbiamo utilizzato come esempio
è la 2.6.2 che necessita del System 7.1 o superiori. |
032 |
Il software FreePPP potrebbe, se scaricato dalla rete,
essere in formato .hqx. In questo caso prima di procedere all'installazione dovremo
decomprimere il programma con un software come Stuffit Expander. |
033 |
Il termine 'Intranet' è usato per indicare l'uso di
tecnologie Internet (in termini di protocolli, programmi server e client, ecc.)
all'interno di una rete locale. Si tratta di un settore che sta assistendo a una vera e
propria esplosione: perché, infatti, utilizzare per le reti locali tecnologie
proprietarie, quando gli standard Internet offrono facilità d'uso, piena compatibilità,
e possibilità di aprirsi all'esterno - se e quando si desiderasse farlo - senza la
necessità di cambiare abitudini e programmi?
Accanto alle Intranet, molti analisti prevedono una larga diffusione anche di un altro
tipo di integrazione di rete basato sulle tecnologie Internet. Si tratta delle Extranet:
il termine sta ad indicare il collegamento attraverso Internet, ma 'schermato'
all'esterno, fra enti e società che vogliono scambiare dati e informazioni, e rendere
reciprocamente accessibili le proprie risorse, senza però che queste informazioni e
queste applicazioni siano raggiungibili da utenti non autorizzati. Per raggiungere questo
risultato, entrano in gioco i cosiddetti firewall (dall'inglese: paratia
antifiamma), programmi capaci di garantire una buona sicurezza dagli accessi non
autorizzati e di 'schermare' la comunicazione dagli occhi indiscreti. Sia su Intranet sia
su Extranet avremo occasione di tornare in seguito. |
034 |
URL - Uniform Resource Locator - è la sigla che
identifica gli 'indirizzi' di Internet quando essi vengono forniti nella loro forma più
completa e integrata; ne parleremo dettagliatamente nel discutere di World Wide Web e del
protocollo HTTP. |
035 |
Se volete saperne di più su MIME, il posto giusto dove
cercare è il newsgroup comp.mail.mime,
nel quale viene inviato periodicamente un documento contenente le relative FAQ (Frequently
Asked Questions). Documenti che potete trovare anche, via FTP, sui siti ftp://ftp.uu.net
(directory /usenet/news.answers/mail/mime-faq/) o ftp://rtfm.mit.edu
(directory /pub/usenet-by-group/news.answers/mail/mime-faq/). |
036 |
A partire dall'aprile del 1998, è possibile scaricare dal
sito Microsoft Outlook 98, in versione inglese (la versione in italiano dovrebbe essere
disponibile a partire da fine maggio '98 all'indirizzo: http://www.microsoft.com/italy/outlook/).
La licenza d'uso è gratuita per coloro che hanno già acquistato Outlook 97 o Office 97.
Outlook 98, oltre a garantire le funzionalità di Outlook 97, eredita da Outlook Express
la più semplice e potente gestione della posta elettronica e dei newsgroup. |
037 |
Ci riferiamo alla versione inglese del programma - quella
italiana è del tutto analoga, e le traduzioni dei comandi sono intuitive. |
038 |
G. Salza, I nuovi percorsi di Internet, in Notizie
dalle Reti 1, Roma 1995, p. 15. |
039 |
Esistono anche divertenti variazioni sul tema: in alcuni
casi, ad esempio, la cartolina non va inviata all'autore del programma ma... alla sua
mamma (momware)! |
040 |
Questo comando, seguito dal trattino '-', serve a vedere
su video il contenuto di un file di testo, in modo simile al comando 'type' del DOS. |
041 |
Mentre quanto abbiamo scritto per i collegamenti FTP
anonimi vale per numerosi browser, le indicazioni fornite in merito ai collegamenti FTP
con codice utente e password sono valide solo per Netscape. Con Internet Explorer, ad
esempio, è possibile accedere a server FTP tramite codice utente e password, e quindi
ricevere file, ma non è possibile spedirli. |
042 |
Se il vostro PC ha una bassa risoluzione video, es.: 640 X
480, il bottone 'Stop' potrebbe non essere visibile. Sarà opportuno in tal caso ridurre
la dimensione dei bottoni, oppure eliminare quelli meno frequentemente utilizzati (per far
questo, basta selezionare il menu 'FTP', quindi 'Settings', poi 'Options'; a questo punto
occorre scegliere la scheda 'Display' e modificare le opzioni relative alla 'ToolBar'). In
ogni caso, in luogo del bottone 'STOP' si può schiacciare il tasto F9 della tastiera, che
ha le medesime funzioni. |
043 |
A partire dalle versioni 4 di Netscape e di Internet
Explorer non è necessario apportare modifiche ai programmi per far sì che vengano
lanciate automaticamente delle sessioni telnet. |
044 |
In realtà il concetto di multimedialità soffre di una
grave indeterminazione che deriva dalla mancanza di una definizione rigorosa e
concordemente accettata del concetto originale di 'medium'. Se infatti si intende per
'medium' di un determinato messaggio semplicemente il suo supporto fisico, molti strumenti
normalmente considerati multimediali, come un CD-ROM, sono in realtà monomediali. La
caratteristica essenziale della multimedialità, nell'uso più frequente del termine,
sembra essere piuttosto l'integrazione fra tipi di linguaggi diversi per genesi,
struttura, e (talvolta) per supporti tradizionalmente usati. Si tratta di una tematica
complessa, che necessiterebbe di un approfondimento non possibile in questa sede. Per una
interessante discussione al riguardo, si veda l'intervista a Renato Parascandolo il cui
testo è raggiungibile in rete partendo dalla URL http://www.mediamente.rai.it. |
045 |
Xanadu è il nome del misterioso palazzo
immaginato nella bellissima poesia del romantico inglese S. T. Coleridge Kubla Kahn.
Nelson fu molto impressionato da questa opera e decise di usarne il nome per battezzare il
suo sistema, da lui stesso definito un 'posto magico di memoria letteraria'. |
046 |
Le URL sono un sottoinsieme delle URI (Universal Resource
Identifier), un sistema più generale per localizzare una risorsa su Internet. Per
ulteriori informazioni, si veda sul sito del W3C (http://www.w3c.org) oppure sul sito di Liber Liber, che ha tradotto in
italiano le specifiche HTML v4.0 del W3C (http://www.liberliber.it/progetti/html40/). |
047 |
Esiste in realtà una eccezione, rappresentata da un
programma denominato SlipKnot che consente di accedere a World Wide Web
attraverso una connessione in modalità terminale. L'accesso che si ottiene è tuttavia
notevolmente lento (anche se la versione 1.50 del programma, uscita nel marzo 1996,
rappresenta un certo miglioramento). Chi volesse saperne di più può consultare l'home
page ufficiale del programma alla URL: http://plaza.interport.net/slipknot/slipknot.html. |
048 |
Il file di installazione di Opera entra in un unico floppy
disk; una cosa alla quale ormai non siamo più abituati. |
049 |
La mancata adesione agli standard è motivata da guerre
commerciali. |
050 |
Nel momento in cui scriviamo la versione più recente di
Netscape è la 4.05. Il rilascio della versione 5 è previsto per la fine del mese di
maggio 1998. Le novità più significative, già annunciate dalla Netscape, riguardano il
fatto che la versione 5 del programma è gratuita per l'utente finale, e che i codici
sorgente sono ora pubblici. In questo modo chiunque sappia programmare può personalizzare
il programma in funzione delle proprie esigenze. |
051 |
Ricordiamo che la funzione dei proxy è quella di rendere
più veloce la navigazione, in particolar modo dei siti Internet più lontani. |
052 |
Annunciato per il giugno 1998, Windows 98 nel mese di
maggio è disponibile al pubblico solo come versione dimostrativa (beta 3). |
053 |
L'indirizzo preciso di questa pagina è http://www.yahoo.com/
Computers_and_Internet/Internet/World_Wide_Web/Browsers/. |
054 |
Per ottenere questo effetto si usa uno speciale marcatore
introdotto da Netscape: <EMBED>. |
055 |
InterVu viene distribuito gratuitamente sul sito Web della
InterVU Inc., all'indirizzo http://www.intervu.com. |
056 |
Normalmente è reperibile una lista di Plug-in su tutti i
siti dei principali sviluppatori di browsers Internet (Netscape, Microsoft), e sulle
principali raccolte di software shareware. |
057 |
Un sistema in parte analogo (anche se basato su una
diversa tecnologia software) è stato sviluppato dalla IBM e si chiama Panoramix. Per
informazioni potete contattare il sito http://www.alphaworlds.ibm.com. |
058 |
La Sun è specializzata nel settore dei sistemi Unix di
fascia medio-alta, in cui detiene la maggiore fetta di mercato. |
059 |
Una macchina di Turing, che eredita il nome dal geniale
matematico inglese fondatore dell'informatica teorica, è un dispositivo ideale in grado
di effettuare qualsiasi processo di calcolo per cui si possa specificare una procedura
finita, ovvero composta da un numero finito di passi. La teoria delle macchine di Turing
è alla base della scienza dei calcolatori digitali. |
060 |
Un frame è una singola scena in una sequenza video. Più
frame si susseguono in un secondo, maggiore è l'effetto di fluidità e dunque di realismo
delle immagini: il numero di frame al secondo che un sistema è in grado di gestire si
chiama velocità di frame-refresh, ed è uno dei fattori che contribuiscono alla
qualità del video. Se la velocità supera i 20 frame al secondo l'occhio umano non riesce
più a percepire discontinuità evidenti. Ad esempio, la televisione e le videocassette
hanno velocità di frame-refresh introno ai 30 f/s. I frame corrispondono ai fotogrammi di
una pellicola cinematografica. |
061 |
La maggiore differenza consiste nel fatto che VDO richiede
l'installazione di un apposito modulo server, mentre gli stream VivoActive e RealPlayer
possono essere inviati direttamente dal server HTTP. Questo si traduce anche in un costo
molto minore. Tuttavia la qualità del sistema VDO è leggermente superiore, specialmente
dal punto di vista audio; inoltre non incide sulle prestazioni del server Web, poiché usa
una sua porta di uscita. |
062 |
Al posto di nome e cognome si può anche inserire il
soprannome (nickname) con il quale si partecipa ai chat. |
063 |
Nel momento in cui scriviamo, la versione più aggiornata
del programma è la 5.31. |
064 |
Per attivare il modo collaborativo, fare click con il
mouse sul bottone 'Share', indicare l'applicazione che si vuole mettere a disposizione del
nostro interlocutore (è necessario che tale applicazione sia stata avviata da noi) e
quindi fare click sul bottone 'Collaborate'. Anche il nostro interlocutore dovrà fare
click sul proprio bottone 'Collaborate' perché il processo si attivi. Ovviamente
raccomandiamo prudenza: attivate il modo collaborativo solo con persone di cui vi fidate. |
065 |
Di per sé, CU-SeeMe (il nome del programma è un gioco di
parole: in inglese si legge infatti see-you-see-me) funziona anche senza le schede audio e
video: potremo vedere gli altri utenti collegati, ma non sentirli, né parlare o farci
vedere. Con solo la scheda audio potremo vedere, sentire e parlare, ma non potremo ancora
farci vedere. |
066 |
Con portabilità intendiamo la possibilità di leggere i
documenti Web con qualsiasi browser e su qualsiasi piattaforma. |
067 |
L'espressione è stata usata da David Siegel, in un
articolo pubblicato su Web, nella sua home page personale all'indirizzo http://www.dsiegel.com/balkanization/intro.html. |
068 |
All'indirizzo http://www.liber/liber.it/progetti/html40/
è disponibile una traduzione in italiano delle specifiche HTML 4.0. |
069 |
In realtà il rapporto tra ISO 10646 e Unicode è più
complesso, ma in questa sede non possiamo approfondire l'argomento. |
070 |
Naturalmente questa definizione formale non basta a
garantire l'effettiva visibilità dei documenti. È necessario che il sistema operativo su
cui opera il browser sia in grado di gestire Unicode (lo sono, ad esempio, Windows NT ed
alcuni sistemi Unix, ma non Windows 95 e 98) e che siano disponibili sulla macchina i
caratteri grafici corrispondenti. |
071 |
Il testo ufficiale dello standard ISO, commentato dallo
stesso inventore del linguaggio, è nel fondamentale C.F. Goldfarb, The SGML Handbook,
Oxford University Press, Oxford 1990. Manuali introduttivi di buon livello sono: E. van
Herwijnen, Practical SGML, Kluwer Academic Publishers, Boston-Dordrecht-London
1994, II ed.; M. Bryan, SGML: An Author's Guide to the Standard Generalized Markup
Language, Addison-Wesley, Wokingham-Reading-New York 1988. Moltissime informazioni,
materiali e saggi su SGML sono naturalmente reperibili su Internet. Non è possibile qui
dare un elenco completo dei siti dedicati a SGML. Ma sicuramente il più completo è la SGML
Web Page di Robin Cover disponibile su WWW all'indirizzo http://www.sil.org/sgml: una vera miniera
che elenca praticamente tutto quello che c'è da sapere e che c'è da trovare in rete su
SGML. |
072 |
L'esempio è tratto da L'uomo nel labirinto di
Corrado Alvaro (Mondadori, 1932). La codifica è basata sul DTD della TEI, ed è stata
curata dal CRILet (http://crilet.let.uniroma1.it). |
073 |
HyTime è uno standard ISO, espresso in notazione
SGML, volto a specificare un meccanismo per la dichiarazione di costrutti ipertestuali e
multimediali in modo dichiarativo e non procedurale, come avviene nelle applicazioni
commerciali. Esso permette inoltre di sincronizzare la presentazione di diversi media su
supporto digitale. |
074 |
Il testo completo dello standard è disponibile su Web
all'indirizzo http://occam.sjf.novell.com:8080/dsssl. |
075 |
Scheme è un linguaggio di programmazione
funzionale che deriva dal Lisp. Pur semplificando notevolmente la sintassi del Lisp,
Scheme richiede delle abilità da programmatore. |
076 |
Attualmente non esiste nessuna implementazione di questo
linguaggio in applicazioni o in browser per World Wide Web, né sono stati annunciati
sviluppi a breve termine in questa direzione. DSSSL ha trovato invece un buona accoglienza
nel mondo SGML, dove i maggiori produttori di sistemi hanno deciso di implementare questa
tecnologia per la formattazione di documenti su carta e su supporto digitale. Chi è
interessato, e ha una buona dose di pazienza, può tuttavia gustare le potenzialità di
questo linguaggio usando il motore DSSSL di James Clark, battezzato Jade (http://www.jclark.com/jade/), e il
foglio di stile per HTML 3.2 realizzato da Jon Bosak (ftp://sunsite.unc.edu/pub/
sun-info/standards/dsssl/stylesheets/html32/html32hc.zip). |
077 |
Il testo è stato gentilmente concesso dal Centro Ricerche
Informatica e Letteratura (CRILet) dell'Università "La Sapienza" di Roma, che
sul suo sito Web (http://crilet.let.uniroma1.it)
distribuisce alcune opere delle letteratura italiana codificate in formato SGML/TEI. |
078 |
L'idea che sta alla base di questa proposta è simile a
quella del famoso 'V-chip', introdotto negli Stati Uniti per controllare l'accesso dei
bambini alla televisione. Ogni emissione televisiva trasporta anche delle informazioni
sulla natura del contenuto trasmesso. Il V-chip, opportunamente programmato, può bloccare
la ricezione di determinate categorie di programmi, impedendone la visione. Si è tuttavia
rilevato che con tutta probabilità saranno i figli ad insegnare ai genitori come
programmare il V-chip! |
079 |
Questo significa che ogni minima variazione della pagina
rende non valida l'etichetta. |
080 |
Alcuni dei più moderni cataloghi on-line forniscono il
risultato delle nostre ricerche in forma di pagine HTML. E col passare del tempo
interfacce di questo tipo, che non richiedono di 'uscire' da World Wide Web (come invece
si fa quando si usa ad esempio il più spartano collegamento telnet) per effettuare
ricerche su basi di dati strutturate, diventano sempre più comuni. Anche in questo caso,
tuttavia, le basi di dati sulle quali viene effettuata la ricerca non sono direttamente
accessibili attraverso un motore di ricerca Web. Le pagine HTML che ci forniscono il
risultato della nostra ricerca, infatti, sono generate 'al volo' dal server in risposta
alla nostra interrogazione, e non sono dunque conservate su un file permanente. Ciò
significa che i motori di ricerca non possono raggiungerle e indicizzarle (sarebbe del
resto ovviamente impossibile indicizzare i risultati di tutte le possibili ricerche su una
base dati catalografica). |
081 |
Nel 1996, questa pagina aveva una URL diversa: http://www.cs.
dartmouth.edu/~wbc/icon.html. Evidentemente, nel frattempo l'autore della pagina ha
riorganizzato l'architettura logica del proprio sito, 'spostando' la pagina. E, in un caso
come questo, trovare la nuova collocazione dell'informazione disponendo del vecchio
indirizzo può non essere facile. Un altro esempio dei cambiamenti che possono riguardare
l'informazione in rete! |
082 |
Un elenco completo degli Archie server pubblici
disponibili in rete può essere reperito su http://www.yahoo.com/Computers_and_Internet/
Internet/FTP_Sites/Searching/Archie/. |
083 |
E cambiano spesso: i percorsi indicati, ad esempio, sono
differenti da quelli che avevamo fornito in Internet '96, perché le scelte di
categorizzazione operate da Yahoo! sono nel frattempo mutate. |
084 |
Naturalmente rientrano nella categoria degli agenti
software anche programmi che hanno obiettivi diversi dalla ricerca di informazione: ad
esempio la sorveglianza 'intelligente' del funzionamento di un macchinario. |
085 |
Ridi è anche autore del volume Internet in biblioteca
(Editrice Bibliografica, Milano 1996), il migliore testo sull'argomento uscito in
italiano. |
086 |
Precedentemente l'accesso al catalogo era possibile solo
tramite collegamento con emulazione di terminale TN3270, o attraverso una normale sessione
telnet collegandosi all'host del Centro Interfacoltà per le Biblioteche (CIB) di
Bologna, all'indirizzo biblio.cib.unibo.it,
e digitando 'sbn' alla richiesta 'username' (si veda comunque la pagina http://liber.cib.unibo.it/sbn.html
per ulteriori informazioni). |
087 |
Si tratta della casa editrice di Alice CD, il
catalogo su CD-ROM dei libri italiani in commercio. |
088 |
Nell'ambito degli studi di trattamento automatico dei
testi viene usata questa espressione per indicare un testo archiviato su un supporto
elettronico digitale. |
089 |
Vanno inoltre considerati i costi di accesso per l'utente
finale che, se non è possibile svolgere parte della consultazione off-line,
possono essere molto alti, limitando la classe di utenza a chi è in grado di accedere
alla rete Internet senza il pagamento dei costi telefonici. |
090 |
Cfr. The digital citizen di Jhon Katz, Wired,
dicembre 1997. L'articolo riporta un sondaggio realizzato dalla Luntz Research su un
campione di 1.444 americani selezionati casualmente. |
091 |
Cfr. H. Rheingold, Comunità virtuali, Sperling
& Kupfer, Milano 1994. |
092 |
Rheingold, op. cit. |
093 |
Il termine è ripreso dal popolarissimo gioco di ruolo Dungeons
& Dragons. |
094 |
Associare nel MUD il proprio personaggio ad una password
garantisce l'identità del giocatore, ma non implica che l'utente debba in qualche modo
rivelare la propria identità anagrafica. Nella maggior parte dei MUD è, infatti,
possibile giocare anonimamente. |
095 |
Per avere un'idea di almeno alcune fra le tematiche
discusse, cfr. P. Curtis e D.A. Nicholas, MUDs Grow Up: Social Virtual Reality in the
Real World, Xerox PARC, Palo Alto 1993; B. Laurel, Computers As Theater,
Addison-Wesley, New York 1991. |
096 |
Il proliferare di esperienze simili ai MUD dal 1979 ad
oggi è impressionante, menzioniamo almeno alcune delle forme più comuni: dagli originari
MUD sono nati dei siti meno ludici e più socializzanti, dove ci si ritrova solo per stare
insieme (ed in questo caso l'acronimo viene letto come Multi-User Dimension o Multi-User
Dialogue); esistono dei luoghi virtuali dove si reinterpretano le vicende vissute dai
protagonisti di un romanzo di fantascienza o di un serial televisivo (in questo caso si
parla di MUSE, Multi-User Simulated Environment); i MOO (Multi-users dimensions,
Object-Oriented) sono dei giochi dove è possibile non solo partecipare, ma anche creare,
attraverso appositi linguaggi di programmazione, parti del gioco collettivo. |
097 |
Questa tecnologia è figlia di una delle punte di diamante
della tecnologia informatica: le sperimentazioni legate ai videogame. Il tipo di caschi
multimediali in questione nasce, infatti, come una evoluzione del tradizionale joystick. |
098 |
Il Telecommunication Act, infatti, ha
liberalizzato di fatto l'intero mercato delle telecomunicazioni americano, avviando una
stagione di fusioni tra le maggiori società mondiali del settore. |
099 |
Una versione in formato HTML è disponibile sul sito Web
della EFF, all'indirizzo http://www.eff.org/pub/Censorship/Internet_censorship_bills/
HTML/960612_aclu_v_reno_decision.html. |
100 |
PGP 5 supporta oltre al tradizionale standard di cifratura
RSA anche il nuovo formato: DSS/Diffie-Hellman. |
101 |
Circolano in rete anche delle versioni compresse in
formato zip che non si installano automaticamente. In questo caso il file scaricato andrà
decompresso con un programma come WinZip. I file estratti vanno parcheggiati in una
directory temporanea, e da lì è possibile avviare la normale procedura di installazione. |
102 |
Per spedire una lettera sotto mentite spoglie basta
cambiare i dati personali nelle preferenze del nostro programma di posta! |
103 |
Sarà preoccupazione del nostro corrispondente utilizzare
l'opzione di Export, avviabile da PGPKeys, che permette di salvare in un file formato solo
testo la relativa chiave pubblica. |
104 |
PGP 5, a patto ovviamente di avere attiva una connessione
Internet, permette di interfacciarsi direttamente con un keyserver per pubblicare la
nostra chiave pubblica e per ricevere le 'public key' altrui. È possibile cambiare il
keyserver attraverso il programma 'PGPKeys': menu 'Edit'; opzione 'preferences'. |
105 |
Chi commissiona pubblicità in rete deve comunque sempre
tener presente che le relative statistiche sono assai facilmente alterabili da parte del
gestore del sistema, e che in molti casi possono essere 'gonfiate' contando separatamente
gli accessi ai diversi file che contribuiscono alla costruzione della pagina. Così, una
pagina che contenga due immagini provoca (almeno) tre accessi, uno al codice HTML della
pagina e uno a ciascuno dei due file immagine. Ma naturalmente la pagina come tale è
stata visitata una sola volta. |
106 |
Per informazioni si può partire dal solito Yahoo!: alla
URL http://www.yahoo.com/Business_and_Economy/Companies/
Financial_Services/Banking/ nel momento in cui scriviamo sono citate ben 1.824 banche
on-line (erano 1.096 nel marzo 1977 e poco più di cinquecento a fine 1996). |
107 |
Un elenco molto completo, con una 'timeline' organizzata
per anni che mostra le date di ingresso in rete delle varie banche, è fornito dalla Nuova
Banca di Credito di Trieste alla URL http://www.bctkb.it/bctkb/finabkit.htm. |
108 |
La quasi totalità dei provider che vendono abbonamenti a
Internet, a richiesta, noleggia anche 'spazio macchina' per pagine HTML. |
109 |
Da queste cifre sono naturalmente esclusi i costi di
progettazione e realizzazione grafica del sito, che se ci si affida a professionisti del
settore possono essere anche piuttosto alti (ma la qualità delle nostre pagine in genere
ne trarrà notevoli benefici). |
110 |
Questo anche e soprattutto a causa della politica
tariffaria Telecom Italia, che offre i suoi servizi (alcuni dei quali in regime di
monopolio) a prezzi più elevati rispetto a quelli praticati in altri paesi. |
111 |
L'indirizzo preciso è http://www.yahoo.com/Computers_and_Internet/
Internet/World_Wide_Web/. |
112 |
WinWord 6, ad esempio, a meno che non gli venga
specificato diversamente, salva in formato 'doc'. WinWord con installato l'Internet
Assistant e WinWord 97, invece, possono salvare direttamente in formato HTML. |
113 |
Alcuni editor più recenti, come FrontPage, invece di
ricorrere alle entità carattere, in alcuni casi memorizzano le lettere accentate e i
caratteri speciali nel set denominato ISO Latin 1, oppure ISO 8859-1, ovvero nel set di
caratteri attualmente più diffuso. Per dichiarare al browser questa scelta, gli editor di
questo tipo aggiungono la seguente istruzione nelle pagine HTML: <meta
http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=iso-8859-1">. |
114 |
I comandi possono variare a seconda della versione e del
programma in nostro possesso. Di solito il comando è semplicemente 'open file' oppure
'apri documento'. |
115 |
Ricordate il disco di Newton? Si trattava di un disco con
sopra dipinti in proporzioni uguali tutti i colori dell'iride. Facendo ruotare il disco, i
colori sparivano, si "fondevano" per la persistenza sulla nostra retina, e
costituivano il bianco. |
116 |
Il nome del file, preceduto dal percorso completo per
arrivarvi, 'navigando' all'interno delle directory del disco rigido. |
117 |
I lettori che sono abituati ai file system DOS o Unix non
avranno difficoltà a capire come digitare i pathname. Gli utenti DOS però dovranno fare
attenzione ad usare la barra in avanti (/), e non la classica barra indietro (\) richiesta
dal DOS. |
118 |
In tal caso dovete costruire una tabella di 3 righe. La
prima riga dovrà contenere due celle - di cui una alta quanto 3 -, e la seconda e la
terza riga, invece, dovranno contenerne una sola. |
119 |
In realtà è meno complicato di quello che sembra. La
prima riga contiene due celle. La prima di queste due celle ha l'attributo rowspan=''2'',
la seconda ha gli attributi colspan=''2'' e align=''center''. Anche nella seconda riga ci
sono due celle, e senza nessun attributo particolare. |
120 |
Due indirizzi utili sono: http://werbach.com/barebones/it_barebone.html,
un completo elenco di comandi HTML con relative - sintetiche - spiegazioni in italiano (le
spiegazioni di solito non sono più lunghe di una riga). Ideale per chi già conosce i
fondamenti dell'HTML, ma ha bisogno di un efficiente memorandum. E poi http://www.ncsa.uiuc.edu/General/Internet/WWW/
HTMLPrimer.html, una buona guida all'HTML scritta da Marc Andreessen, in inglese. |
121 |
Per trasformare Word 97 in un editor HTML è necessario
installare del software aggiuntivo, che comunque è fornito gratuitamente nel kit di
installazione. Anche senza kit aggiuntivo, Word è in grado di leggere file HTML. |
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