Aggiornamento al capitolo:
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Nel manuale abbiamo ricordato il fatto che il linguaggio Java, per poter essere utilizzato su Internet, deve poter disporre di potenti sistemi di sicurezza, che impediscano a un programma di interagire direttamente con l'hardware sottostante. Ciò serve ad evitare che navigando per la rete ci si possa imbattere in 'virus' informatici realizzati in Java e distribuiti da qualche malintenzionato.
In effetti, le protezioni incorporate in Java e nei browser Java rendono estremamente difficile la progettazione di applets (i programmini Java direttamente richiamabili da una pagina HTML) veramente dannosi - in particolare per quanto riguarda azioni come la distruzione dei dati sul nostro disco rigido o simili. Tuttavia, come ci si poteva aspettare, qualcuno ha finito per interpretare questa difficoltà come una vera e propria sfida, e la corsa alla programmazione di quelli che sono stati efficacemente denominati 'hostile applets' è iniziata. Né è mancato qualche risultato: si è visto che, nonostante le precauzioni, un applet Java può riuscire a 'succhiare' risorse dal sistema fino a provocarne il blocco. Il danno effettivo non è di norma troppo rilevante (al limite, basta spegnere e riaccendere il computer), ma naturalmente non va neanche sottovalutato, soprattutto nel caso di un accesso a Internet attraverso grossi sistemi, il cui blocco può coinvolgere altri utenti.
La comparsa di questi applet 'ostili' - peraltro nella maggior parte dei casi realizzati a scopo di studio e ben segnalati - ha creato, come ci si poteva aspettare, non poche preoccupazioni. La stessa Sun ha immesso in rete, il 10 maggio, un comunicato al riguardo (lo si può raggiungere all'indirizzo http://java.sun.com/sfaq/denialOfService.html, mentre altre informazioni sono state rese disponibili da C|net all'indirizzo http://www.cnet.com/Content/News/Files/0,16,1335,00.html), nel quale si ammette che la prevenzione degli applet 'assorbi-risorse' è piuttosto difficile.
Per ora, non ci pare francamente che il fenomeno richieda particolari precauzioni da parte degli utenti Internet 'normali': le probabilità di incappare casualmente in applet ostili sono al momento minime. Ma può darsi che la possibilità di disabilitare l'interprete Java integrata nelle ultime versioni di Netscape Navigator Atlas (si veda l'aggiornamento alla sezione "Il figlio geniale e indisciplinato: Netscape") si riveli in futuro più utile di quanto non si potrebbe pensare a prima vista. Intanto, potete vedere qui sotto l'immagine di uno fra i più innocui applet 'ostili': non blocca il sistema, ma 'inchioda' Netscape costringendolo a riprodurre all'infinito una sequenza sonora (un ossessivo rumore di tamburi) visualizzando l'immagine di un orso - che per la verità appare, a ragione, poco entusiasta della musica - e un orologio.
figura A: l'immagine di un applet Java ostile