Ma tu che computer hai?La macchina Unix dell'universitàA molti lettori, la sigla 'Unix' dirà probabilmente poco o nulla. Ma se lavorate in un centro di ricerca universitario, in particolare nel campo delle scienze esatte, è probabile che almeno parte del vostro lavoro si svolga su macchine Unix. Unix è un sistema operativo (quindi concettualmente analogo al DOS) molto potente ma non proprio facile da usare. Questo significa che se già utilizzate Unix, probabilmente avrete poco bisogno del nostro aiuto, e che se non lo usate vi servirà un manuale specifico - o l'aiuto di colleghi più pratici - per familiarizzarvi con le operazioni di base. Ma non temete, non tutti i mali vengono per nuocere: innanzitutto, se disponete di un terminale Unix è probabile che la macchina centrale alla quale siete collegati sia già inserita in Internet attraverso una linea dedicata: ciò significa che, almeno sul posto di lavoro, potete fare a meno di un modem (l'informazione viaggia direttamente sui cavi che collegano il vostro terminale al computer centrale), e che il collegamento sarà continuo, e molto più veloce di quello possibile attraverso una linea telefonica: non si tratta di vantaggi da poco! Inoltre, potrete probabilmente evitare il faticoso lavoro di configurazione dei programmi: il personale addetto alla gestione tecnica delle macchine su cui lavorate avrà di norma già provveduto a livello centrale. Potrete, insomma, concentrarvi sull'utilizzazione diretta dei programmi che vi interessano. Nell'esaminare le diverse funzionalità di Internet ci fermeremo brevemente, per ciascuna di esse, anche sui programmi Unix esistenti: non ci resta dunque che rimandarvi a quelle sezioni. Tenete conto, in ogni caso, che difficilmente incontrerete Unix su una macchina 'isolata': Unix è infatti un sistema operativo che nasce per macchine interconnesse. Questo vuol dire che nel vostro ufficio ci saranno probabilmente altri utenti con computer analoghi, ai quali ci si potrà senz'altro rivolgere, soprattutto all'inizio, per risolvere problemi ed avere suggerimenti e indicazioni. Vale la pena ricordare subito che proprio come il sistema operativo DOS (nel quale i comandi vengono immessi dall'utente attraverso stringhe di caratteri, e quindi in forma testuale) può funzionare da 'sostrato' per un ambiente grafico ad icone quale è Windows (nel quale i comandi possono essere impartiti operando con il mouse su 'oggetti' grafici presenti sullo schermo), così Unix (caratterizzato anch'esso da un'interfaccia a caratteri) può funzionare da sostrato per un ambiente grafico ad icone. Il più diffuso si chiama X-Window; controllate subito se il vostro terminale è in grado di utilizzarlo: in caso affermativo, potrete contare non solo sui programmi Unix 'a caratteri', ma anche su programmi grafici come Netscape, del quale parleremo abbondantemente in seguito, e la cui disponibilità semplificherà non poco i vostri viaggi attraverso la rete. Per concludere, un'ultima nota: se vi innamorate del sistema Unix dell'università (cosa non impossibile, considerata la sua flessibilità e potenza), o semplicemente se avete uno spirito avventuroso e una certa propensione per i computer, tenete conto che esiste una versione di Unix - che ha il notevole pregio aggiuntivo di essere gratuita - capace di funzionare su un normale computer IBM compatibile, anche a fianco di DOS e Windows. Si chiama Linux, è opera dello svedese Linus Torvalds, e può essere prelevata gratuitamente su Internet o acquistata - a modico prezzo - in un buon negozio di CD-ROM. Linux è un sistema operativo affascinante, e dispone di tutti gli strumenti necessari per muoversi su Internet in maniera davvero 'virtuosistica'. Ma attenzione, imbarcatevi nell'impresa solo se i computer vi divertono e se avete già un minimo di pratica: installare e configurare Linux può essere un compito piuttosto arduo per chi è alle prime armi. IBM compatibili: vantaggi e svantaggiVeniamo ora al caso più comune - la disponibilità di un computer IBM compatibile. Si tratta di una famiglia numerosissima di macchine, tutte in qualche modo 'figlie' dell'IBM PC, uno dei primi personal computer. Questo rapporto di parentela si manifesta nel processore (dai primi 8088 e 8086 ai successivi 80188, 80186 - due chip che ebbero scarsa diffusione -, 80286, 80386, 80486, Pentium, Pentium pro, tutti prodotti dalla Intel ) e nel sistema operativo utilizzato (il DOS Microsoft , in seguito integrato - e con Windows 95 formalmente sostituito - dall'ambiente grafico Windows). Questo vastissimo panorama di macchine, processori e sistemi operativi diversi (pur se geneticamente imparentati) può essere diviso ai nostri scopi in due grosse categorie: i computer 'più anziani', non in grado di utilizzare Windows 3.1 (si tratta fondamentalmente dei computer basati su processore 8086, 8088 e 80286); e i computer 'più giovani', in grado di utilizzare Windows 3.1 (basati su un processore 80386 o superiore). All'interno della seconda categoria possiamo poi individuare un sottoinsieme costituito dai computer dell'ultima generazione (80486, Pentium, Pentium Pro, con almeno 8 Mb di memoria RAM), in grado di utilizzare Windows 95. Se dovete comprare un computer nuovo da utilizzare per collegarvi ad Internet, non possiamo che consigliarvi una macchina di quest'ultimo tipo: è la soluzione più diffusa, il software disponibile è moltissimo e permette di sfruttare pienamente le potenzialità della rete. Se il vostro budget è molto basso, o se pensate di sfruttare una macchina preesistente, è bene teniate presente che:
Detto questo, passiamo a vedere quali programmi di base servono per collegarsi a Internet se si dispone rispettivamente di un computer IBM compatibile 'vecchio tipo' (DOS, ma niente Windows), di un computer che utilizzi Windows 3.1, e di un computer che utilizzi Windows 95. Non considereremo invece il caso di un computer dotato unicamente del sistema operativo IBM OS/2, la cui quota di mercato è piuttosto bassa. Chi disponesse solo di OS/2, o preferisse navigare su Internet utilizzando OS/2 anziché Windows, sarà soddisfatto di sapere che OS/2 dispone comunque di strumenti di navigazione adeguati - e di istruzioni per il loro impiego - compresi all'interno del cosiddetto 'Power Pack' di OS/2 Warp. DOS senza WindowsSupponiamo dunque che il vostro IBM compatibile sia piuttosto anziano, e disponga solo del DOS. Come si è già accennato, vi consigliamo in questo caso di procurarvi un fornitore di connettività che garantisca un accesso anche in modalità terminale; i più diffusi sono probabilmente MC-link e Agorà. Se vi interessa solo lo scambio di posta elettronica potete anche decidere di utilizzare la rete amatoriale Fidonet, che è gratuita ed è in grado di garantire la spedizione e la ricezione di messaggi, pur se più lentamente di quanto non avvenga attraverso una connessione Internet normale: i messaggi impiegheranno in genere 1-2 giorni ad arrivare. Per conoscere il numero telefonico del nodo Fidonet a voi più vicino vi conviene acquistare, in edicola, una rivista specializzata (la rivista Inter.net pubblica ad esempio regolarmente una rubrica dal titolo 'BBS directory', e molti dei sistemi che vi sono elencati sono nodi Fidonet). Se abitate a Milano, potete anche rivolgervi alla Rete Civica Milanese (RCM), sponsorizzata dal Comune e dal Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università. Dal punto di vista del software, tutto quel che vi serve è un buon programma di comunicazione per DOS, preferibilmente capace di gestire i trasferimenti attraverso il protocollo Z-modem e di emulare un terminale del tipo VT-100. Ce ne sono molti, anche gratuiti (freeware) o distribuiti con la formula 'shareware' (il programma è liberamente distribuibile, ma se siete soddisfatti del prodotto dovete pagare una piccola tassa di registrazione all'autore). Dove trovarli? Naturalmente potremmo suggerirvi di trovarli su Internet, ma se il vostro problema è proprio quello di accedere a Internet il suggerimento sarebbe un po' circolare. Anche un buon CD-ROM di programmi di pubblico dominio farebbe al caso vostro, ma se il vostro computer è vecchiotto difficilmente disporrà di un lettore di CD-ROM. In questo caso, la cosa migliore è provare a rivolgervi in edicola, o in libreria, o in un negozio specializzato (esistono delle 'collane' di dischetti contenenti software di pubblico dominio, all'interno delle quali non dovreste avere difficoltà a trovare anche programmi di comunicazione). Ricordate che non dovrete spendere molto (qualunque cifra sopra le 50.000 lire è senz'altro eccessiva). Tenete anche conto che quasi tutti i modem arrivano con un dischetto allegato contenente un programma di comunicazione - se ne disponete, il problema è risolto. Ottimi programmi shareware di comunicazione per DOS, adattissimi per chi si trova nella vostra condizione, sono ad esempio Telemate e Telix: se li trovate non vi servirà nient'altro... almeno finché non deciderete di aggiornare il vostro vecchio PC! Una volta trovato il programma adatto, dovrete configurarlo. I parametri importanti sono:
A questo punto, accendete il modem (che avrete già collegato al computer e alla linea telefonica, seguendo le istruzioni fornite sulla confezione) e siete pronti a partire. Provate a dare il comando 'AT' 'Invio' e controllate che sullo schermo compaia la risposta 'OK' (se non compare, provate a cambiare l'impostazione della porta di comunicazione). Poi date il comando
(al posto di xxxxxxx inserite il numero di telefono indicatovi dal vostro fornitore di connettività; X3 può essere omesso se il vostro modem è omologato dalla Telecom Italia). Se tutto va bene, 'sentirete' il modem fare la telefonata e poco dopo avrete a schermo il menu di collegamento. Da questo punto in poi, potrete sfruttare le possibilità di navigazione Internet che sono offerte dal vostro fornitore di connettività: in genere, almeno la posta elettronica, telnet, FTP, gopher, Archie, e auspicabilmente anche Lynx per una connessione 'solo testo' a World Wide Web. Proseguendo nella lettura, scoprirete di cosa si tratta. Windows 3.xSe disponete di Windows 3.1 o 3.11 e di almeno 4 Mb di memoria RAM, potrete utilizzare le risorse di rete in maniera quasi completa. Il 'quasi' viene dal fatto che un numero crescente di programmi recenti ha scelto la strada dei 32 bit, la strada cioè di Windows 95. Così, se disponete di Windows 3.1 difficilmente potrete ad esempio sfruttare gli 'applet' Java, piccoli programmi distribuiti attraverso Internet per ora con la funzione principale di rendere più attraenti ed originali le pagine che visitate, ma capaci in prospettiva di migliorare notevolmente la qualità dell'interazione fra fornitore e fruitore dell'informazione. Si tratta per ora di limitazioni marginali - ma se volete tenere il passo con l'evoluzione di Internet è bene sapere che il vostro sistema diverrà obsoleto entro uno o due anni. Se il vostro computer è di classe 486 o superiore e possiede almeno 8 Mb di RAM, e se Internet vi interessa seriamente, il consiglio è quello di passare subito a Windows 95: eviterete di dover imparare 'due volte' i meccanismi base per connettersi alla rete. Detto questo, cosa serve all'utente di Windows 3.1 per collegarsi al meglio a Internet? Fondamentalmente (oltre, al solito, al modem e al fornitore di connettività), due cose:
Dei programmi client ci occuperemo approfonditamente in seguito; per ora soffermiamoci sul programma 'di base' e sulla sua configurazione. Il programma più usato è, si è detto, Trumpet Winsock (che permette l'utilizzazione sia del protocollo SLIP, sia del protocollo PPP). È un programma shareware (potete copiarlo e usarlo liberamente, ma se ne siete soddisfatti dovete registrarlo). Come procurarselo? Probabilmente, il vostro fornitore di connettività ve ne darà una copia al momento dell'abbonamento (auspicabilmente, già configurato: in questo caso una volta acceso il modem dovrete solo lanciarlo, e farà tutto da solo). Alcuni fornitori di connettività (ad esempio Video On Line o Agorà) forniscono programmi diversi da Trumpet Winsock. Magari non richiedono una registrazione, ma in genere sono meno affidabili; comunque, considerato che probabilmente vi arrivano preconfigurati, provateli, e cambiate solo se incontrate dei problemi. Lo stesso discorso vale se utilizzate delle 'suite' software come Internet Chameleon, che dispongono di un proprio programma di base: se vi arriva già configurato, usate quello. Se invece al momento dell'abbonamento non avete avuto alcun dischetto di programmi da utilizzare, non preoccupatevi (in ogni caso, avreste dovuto rimpiazzare con versioni più potenti e aggiornate la maggior parte dei programmi ricevuti). Se il vostro fornitore di connettività consente anche un accesso in modalità terminale, potete seguire le istruzioni date nel paragrafo precedente per i computer DOS, collegarvi al numero telefonico corrispondente all'accesso in modalità terminale (detta anche 'a caratteri'), e cercare nell'area 'Programmi' che probabilmente troverete a vostra disposizione. Altrimenti (e forse per molti è la soluzione più semplice) c'è l'edicola sotto casa: ormai le riviste su Internet sono decine, e molte di esse offrono dischetti allegati con i ferri del mestiere necessari ad una 'partenza rapida' - fra i quali quasi sempre (ma attenzione: come si è già accennato, non nel caso di Video On Line o di Agorà) c'è Trumpet Winsock. Un'altra soluzione pratica è quella di rivolgersi al collega o all'amico 'già in rete', che in genere saranno più che disposti a dare una mano (e una copia del programma necessario: trattandosi di un programma shareware, farne una copia è perfettamente legale). Una volta ottenuto Trumpet Winsock, viene la fase più faticosa: installarlo e configurarlo. Purtroppo, per chi è alle prime armi non si tratta di una procedura semplicissima: se avete un amico esperto, anche in questo caso avere un aiuto non farà male. Per fortuna si tratta di una operazione da fare una volta sola, e proprio perché è abbastanza complessa molti fornitori di connettività vi offriranno un programma 'preconfigurato' (in tal caso, a meno che non siate molto curiosi, potete tralasciare tranquillamente le indicazioni che seguono). La prima cosa da fare è creare sul vostro disco rigido una directory 'trumpet' e copiarvi il programma. Si tratta di diversi file, tra i quali dovreste trovare 'Tcpman.exe', 'Trumpwsk.ini', 'Winsock.dll' (che come tutti i file con estensione '.dll' potete copiare nella directory '/Windows/System': non è strettamente necessario, ma male non fa), 'Hosts', 'Protocol', 'Services', 'Login.cmd', 'Bye.cmd', 'Setup.cmd', e documenti con informazioni sulle modalità di registrazione del programma. Conviene anche creare in Program Manager un gruppo di programmi - potreste ad esempio chiamarlo 'Internet' - nel quale inserire Tcpman.exe (specificando come directory di avvio quella nella quale avete copiato i file) e, in seguito, i vari programmi 'client' che deciderete di usare. Se non sapete creare un gruppo di programmi, seguite le istruzioni disponibili al riguardo sul manuale di Windows, o attraverso l'help in linea. Poi - qui viene il difficile - dovete configurare correttamente Trumpet. Apritelo con un doppio click del mouse, e scegliete dal menù 'File' la voce 'Setup'. A questo punto dovete inserire i dati relativi al fornitore di connettività attraverso il quale vi collegate, alla velocità del modem, alla porta di comunicazione utilizzata, al tipo di collegamento (SLIP o PPP) che avete a disposizione. Vediamo insieme un esempio. Supponiamo che il vostro modem sia a 28.800 baud e collegato alla porta COM2, che vostro fornitore di connettività sia MC-link, e che il collegamento sia di tipo PPP. Trumpet dovrà essere configurato come indicato nella figura che segue.
Vediamo adesso cosa dovete fare se non vi trovate nella situazione sopra delineata. Innanzitutto il modem: la sua velocità va indicata nella casella 'Baud rate'; se avete un modem a 28.800 baud, provate a indicare 38400, come nel nostro esempio; se invece avete un modem a 14.400 baud, provate a indicare 19200 (ricordate di non usare il puntino delle migliaia!). Nella casella 'SLIP port' dovrete indicare la porta di comunicazione a cui è attaccato il modem: nel nostro esempio è COM2, quindi abbiamo indicato 2. Se non avete idea di quale sia la porta giusta provate, nell'ordine, 1, 2 e 3. La casella 'Internal PPP' va attivata se il collegamento messo a disposizione dal vostro fornitore di connettività è del tipo PPP (la situazione ideale). Se invece fosse di tipo SLIP, dovrete attivare 'Internal SLIP'. Ovviamente, le due possibilità sono alternative. L'altro dato importantissimo è il numero nella casella 'Name server'. Si tratta di quattro numeri (ciascuno dei quali può andare da 0 a 255) separati da punti. Che numeri indicare? Qui la fantasia non serve: dovete usare esattamente i numeri che vi vengono indicati dal vostro fornitore di connettività. Ricordate la distinzione fra indirizzi numerici e nomi simbolici? Bene, ciò che va indicato in questa casella è l'indirizzo numerico del computer che si occupa di 'guidare' correttamente tutti i vostri movimenti sulla rete, localizzando gli indirizzi che corrispondono ai siti Internet che volete visitare. È insomma una specie di grande elenco telefonico: voi gli dite che volete visitare il signor Rossi, e lui si occupa di controllare dove abita. In genere il name server - o meglio domain name server, DNS - è ospitato dal vostro fornitore di connettività, o (i meccanismi di Internet sono spesso a scatole cinesi) dal fornitore di connettività del vostro fornitore di connettività. Se non mettete il numero giusto, sarete privi di punti di riferimento: il vostro programma di navigazione non riuscirà a trovare l'itinerario neanche per gli indirizzi più ovvi (e vi informerà della cosa con un messaggio del tipo 'DNS entry not found'). L'IP address non ha invece in genere molta importanza: quasi sempre, al momento del collegamento ne riceverete uno 'dinamicamente' (funzionerà cioè solo finché siete collegati). Insomma, non preoccupatevi di quello che contiene questa casella, e lasciateci tranquillamente i valori che ci trovate. Non preoccupatevi neanche di 'Default Gateway', 'Netmask' e 'Time server'; quanto agli altri campi, potete usare i valori che trovate nell'immagine qui sopra - ma controllate che il vostro fornitore di connettività non ne suggerisca di diversi. Lasciate anche 'None' come selezione di 'Online status detection'. Infine, per quanto riguarda le caselle 'Hardware Handshake' e 'Van Jacobson CSLIP compression' dovrete seguire le indicazioni del vostro fornitore di connettività - in generale l'ideale sarebbe averle tutte e due attive, come nell'esempio fornito. Se qualcosa non funzionasse, provate a disattivarle (ma attenzione, senza hardware handshake il vostro collegamento sarà molto più lento). Un'ultima nota: come forse avrete capito, la procedura di configurazione di Trumpet richiede spesso il ricorso a tentativi ed errori. Che l'indirizzo del Name server sia quello giusto, lo verificherete una volta in rete (se non riuscite ad andare assolutamente da nessuna parte, c'è probabilmente qualcosa di sbagliato). Ma che gli altri dati fondamentali siano corretti, potete verificarlo subito: una volta effettuato il setup (e fatto ripartire Trumpet) provate a selezionare dal menu 'Dial' la voce 'Manual Login', poi scrivete il comando 'AT' e battete il tasto di invio: se ottenete in risposta un 'OK' le cose funzionano, se non ottenete niente (o se addirittura non riuscite a scrivere 'AT') probabilmente c'è un errore nell'indicazione della porta del modem, o della sua velocità. In particolare, se i valori che vi abbiamo suggerito noi non funzionassero provate ad utilizzare al loro posto i valori reali (28800 per un modem a 28.800 baud e 14400 per un modem a 14.400 baud). Bene, per verificare che il tutto funzioni non resta che provare: accendete il modem, scegliete nel menu 'Dial' la procedura 'Manual login' (una volta controllato che il tutto funzioni potrete impostare, volendo, una procedura automatizzata), date il comando 'ATZ' 'Invio' per inizializzare il modem, e poi il comando 'ATX3DT' (se non funziona provate 'ATX3DP', il comando giusto se vi trovate in una zona in cui non sono ancora arrivate le nuove centraline 'a toni') seguito dal numero indicatovi dal fornitore di connettività. Se il modem è omologato X3 è inutile, e se non è omologato potete memorizzare il comando X3 - che supplisce in parte alla non omologazione - in modo permanente nella memoria del modem, così da non doverlo impostare a ogni accensione (consultare il manuale del modem per ulteriori dettagli). Auspicabilmente, il modem farà la telefonata, e vi troverete collegati al vostro fornitore di connettività. A questo punto dovrete in genere fornire codice utente e password: seguite le procedure previste dal vostro fornitore di connettività (a volte si deve anche indicare esplicitamente, scegliendo una voce di un apposito menu, che si desidera attivare un collegamento PPP o SLIP). Dovreste ricevere un messaggio del tipo 'ready for PPP connection'. Quando lo ricevete, premete il tasto 'Esc' (molti insuccessi nell'attivazione della procedura derivano dalla dimenticanza di quest'ultimo semplicissimo passaggio!), aspettate il messaggio 'PPP enabled' (o 'SLIP enabled', se la connessione è di tipo SLIP), riducete a icona o ridimensionate 'ai minimi termini' la finestra di Trumpet (non chiudetelo, però: deve continuare a lavorare), lanciate Netscape (o il browser che utilizzate, o un qualunque client specifico - ad esempio il vostro programma di gestione della posta elettronica) e aspettate qualche secondo: se è andato tutto bene... sarete in linea col mondo. Windows 95Rispetto a Windows 3.1, Windows 95 ha un grosso vantaggio: il programma che gestisce il collegamento SLIP o PPP con il fornitore di connettività è 'integrato' nel sistema operativo. Ciò vuol dire che non avrete bisogno di reperire un programma esterno, come Trumpet. Tuttavia, non pensate che questo basti a evitare tutti i problemi: infatti, pur essendo prevista all'interno del sistema operativo, la gestione del collegamento PPP è abbastanza macchinosa: bisogna installare i componenti giusti, configurarli... e le schermate di configurazione, in Windows 95, hanno l'irritante peculiarità di dover essere raggiunte, una per una, attraverso procedure non sempre lineari. Per fortuna, però, è possibile farsi accompagnare passo passo nell'installazione dalla guida in linea. E naturalmente la procedura di installazione e configurazione andrà fatta una volta sola - dopo sarà tutto assai più semplice. Partite dunque dalla guida in linea: per arrivarci basta fare un click sul pulsante di avvio, e selezionare l'omonima opzione. A questo punto scegliete la scheda 'Indice' e scrivete 'Internet'. Premete quindi il tasto 'Visualizza', e tra gli argomenti che vi vengono proposti scegliete, con un doppio click, 'Connessione a Internet'. Comparirà una scheda che vi offrirà due possibilità: ottenere maggiori informazioni sulla modalità di iscrizione a Microsoft Network (un servizio commerciale della Microsoft, che consente anche l'accesso a Internet ma che - almeno a nostro giudizio e alle tariffe praticate nel marzo 1996 - non è propriamente economico), o ottenere maggiori informazioni sulle modalità di connessione ad Internet utilizzando Accesso remoto. Quest'ultimo è l'argomento che ci interessa: potete sceglierlo, e seguire quindi passo passo le istruzioni fornite. Attenzione tuttavia alla scheda denominata 'Passaggio 4': a meno che non disponiate di una versione di Windows 95 successiva a quella che abbiamo utilizzato noi, e nella quale la procedura sia riportata in modo corretto, le indicazioni fornite sono alquanto criptiche e in parte erronee. La scheda suggerisce quanto segue: Passaggio 4 Installare il protocollo TCP/IP di Windows 95 1. Fare click qui per visualizzare la finestra Proprietà - Rete. 2. Scegliere il pulsante Aggiungi. Se il protocollo TCP/IP di Windows 95 è stato già installato, andare al passaggio 6. 3. Fare click su 'Protocollo', quindi sul pulsante Aggiungi. 4. Scegliere 'Microsoft', quindi 'TCP/IP'. 5. Scegliere OK. 6. Fare click su 'Driver di Accesso remoto', quindi sul pulsante Proprietà. In alternativa, se la propria organizzazione possiede un accesso diretto ad Internet, fare click sulla scheda di rete, quindi sul pulsante Proprietà. 7. Fare click sulla scheda Tab, quindi assicurarsi che la casella di controllo 'TCP/IP' sia attivata. Vi consigliamo di 'reinterpretare' queste istruzioni basandovi sullo schema seguente:
Un'altra integrazione riguarda l'impostazione della connessione: dopo aver creato la nuova connessione seguendo i passi 1-2 della scheda 'passaggio 6', e dopo aver fatto click col pulsante destro del mouse sull'icona della nuova connessione che sarà apparsa automaticamente nella finestra 'accesso remoto', selezionando quindi la voce 'proprietà', dovrete con ogni probabilità configurare anche il tipo di server. Premete l'apposito pulsante, e nell'ulteriore finestra che si aprirà, premete il pulsante 'Impostazioni TCP/IP'. L'indirizzo IP - che è l'indirizzo di quattro cifre che il vostro computer assumerà sulla rete, fin quando è collegato - vi sarà con ogni probabilità assegnato automaticamente dal fornitore di connettività al momento del collegamento (in caso contrario, va indicato manualmente). È probabile invece che l'indirizzo del server dei nomi dobbiate specificarlo voi. Si tratta di un dato importantissimo, che il vostro fornitore di connettività vi dovrebbe aver comunicato, assieme al vostro indirizzo di posta elettronica, al vostro nome utente e alla vostra password, al momento della stipula del contratto. L'indirizzo è al solito composto da quattro gruppi di cifre, Attivate l'opzione 'specifica indirizzi del server' e copiatelo nel campo 'DNS primario'. Senza questa operazione, al momento del collegamento potreste scoprire che Netscape o gli strumenti di navigazione che utilizzate al suo posto non riescono a collegarsi, una volta in rete, a nessun indirizzo. Come si è accennato, il server dei nomi (Domain Name Server) corrisponde infatti un po' alla guida topografica della rete; se non potete accedervi, siete perduti! Verso il futuroPer finire, uno sguardo al futuro: mentre scriviamo, Windows 95 è l'ultimo grido in fatto di sistemi operativi - ma nel campo dell'informatica, l'abbiamo già osservato più volte, il tempo scorre con ritmi particolarmente accelerati. In particolare, è probabile l'uscita, fra fine 1996 e i primi del 1997, di un sistema operativo che integri in maniera ancor più chiara le funzionalità di Windows 95 e quelle di Windows NT (la cui versione 4, in uscita, adotta già lo stesso tipo di interfaccia grafica di Windows 95). Quali operazioni saranno necessarie, per consentire il collegamento a Internet? Non abbiamo doti di chiaroveggenza, ma la popolarità della rete cresce rapidamente, e pensiamo di essere facili profeti nell'affermare che le procedure da seguire saranno sempre più semplici - o almeno sempre più chiaramente spiegate dalla guida in linea. Macintosh: vantaggi e svantaggiApple è stata la prima industria di computer a introdurre sistemi operativi ad icone, rendendo i computer amichevoli e facili da usare anche all'utenza non specializzata. Il Macintosh, con la proverbiale semplicità delle interfacce Apple, può diventare facilmente un agile strumento di navigazione. Vediamo quali sono le operazioni da compiere e di cosa abbiamo bisogno:
L'installazione è particolarmente semplice: basterà avviare l'installer di Mac TCP (qualora non si possieda una versione autoinstallante basta trascinare il file nella cartella Sistema e copiare le estensioni SLIP o PPP nella cartella Estensioni). All'avvio di Mac TCP sarà sufficiente evidenziare la tipologia di connessione desiderata (PPP o SLIP) selezionando la relativa icona (che deve apparire più scura rispetto alle altre eventualmente presenti). Facendo un click su 'Altre info...' appare la schermata riportata nella figura 3:
Per attivare una connessione PPP dial-up (ormai la più diffusa fra gli utenti della rete) la configurazione è banale: scegliere 'Tramite Server' nel campo 'Ottieni Indirizzo'; in 'Informazioni sul Domain Name Server' scrivere il dominio e il relativo DNS di ogni singolo provider (questi parametri sono indicati dal fornitore di connettività). Con Mac TCP si possono memorizzare DNS per 3 host diversi. Volta per volta si può abilitare il Name Server del provider desiderato selezionando il campo 'Default' corrispondente. In 'Indirizzo Gateway' va specificato l'indirizzo del router fornito dal rivenditore di connettività. Una volta specificata la classe di connettività offerta dal provider nell'area 'Indirizzo IP' (nella maggior parte dei casi va impostata la classe C - in caso di dubbi potete comunque rivolgervi al vostro fornitore di connettività), la configurazione è terminata. A questo punto sarà necessario stabilire la connessione. Per farlo, potrà essere usato un software semplice da installare e facile da usare: Config PPP. Questo programma non necessita di particolari procedure d'installazione, è necessario solo copiarlo sull'hard disk del nostro computer (volendo, anche sulla Scrivania). Con pochi settaggi essenziali, Config PPP sarà pronto all'uso (si veda la figura 4).
Con 'New' diamo un nome alla nuova connessione: normalmente, la chiameremo col nome del provider. Premendo 'config' arriviamo alla schermata della figura seguente.
Selezioniamo la velocità di connessione in 'Port Speed' (con un modem veloce può senz'altro andare bene 57600). Nella casella 'Flow Control' è preferibile impostare l'opzione 'Hardware'. 'Tone Dial' se il modem è connesso ad una linea con centralino di concezione moderna, 'Pulse Dial' se il centralino supporta solo chiamate ad impulsi. Nel campo 'Phone num' inserire il numero telefonico del provider. In 'Modem Init' si può dare la stringa di inizializzazione ATX3 che garantisce la corretta transazione dei dati anche se il nostro modem non è in grado di utilizzare adeguatamente il tipo di linee telefoniche italiane. Per completare la procedura si potranno inserire il nostro User Name e la nostra Password attraverso il bottone 'Authentication' (la relativa schermata è riportata nella figura 6).
A questo punto possiamo scegliere 'OK', e quindi 'Done': torneremo alla schermata iniziale (figura 4). Selezioniamo 'Open' e Config PPP stabilirà la connessione con il server. A connessione stabilita - le manine che appaiono in figura 4 si stringeranno in una calorosa handshake - potremo avviare il software browser. Altri computerLa navigazione in Internet per gli utenti di sistemi operativi Amiga, OS/2, Atari, ecc. è senz'altro possibile, anche se la quantità di programmi disponibile in alcuni casi non è incoraggiante (ad esempio, c'è poco software per Atari e anche per il sistema operativo Amiga, potenzialmente molto valido). Questo manuale non può naturalmente risolvere tutte le problematiche legate ai numerosi sistemi operativi esistenti; si consideri tuttavia che molte delle indicazioni fornite nelle pagine precedenti hanno validità generale, e sono quindi trasferibili in maniera abbastanza automatica su macchine con architettura diversa. Tanti programmi per tante funzioni, o un solo programma multiuso?Fra i ferri del mestiere indispensabili all'utilizzatore di Internet sono, come già accennato, i programmi necessari a rendere possibili e facilitare al massimo tutte le operazioni che intendiamo svolgere in rete: dalla scrittura di un messaggio di posta elettronica al prelievo di un file, dalla navigazione sulle pagine informative multimediali di World Wide Web alla consultazione del catalogo di una biblioteca, dal movimento in un mondo tridimensionale virtuale creato con VRML all'interazione con un programma Java. Si tratta naturalmente di operazioni assai diverse, sulle quali torneremo ampiamente in seguito. Quello che va subito sottolineato è che di regola ad operazioni così eterogenee corrispondono programmi diversi. L'internauta evoluto, che vuole sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla rete, difficilmente potrà limitarsi a usare un singolo strumento software: probabilmente avrà bisogno di una propria 'borsa degli attrezzi' contenente numerosi programmi, ciascuno dei quali gli permetterà di compiere alcune operazioni e non altre. E la scelta degli attrezzi da inserire nella propria borsa varierà da persona a persona, a seconda delle funzionalità di Internet più utilizzate, delle preferenze personali, della maggiore o minore disponibilità a 'mantenersi aggiornati'. Questa almeno parziale eterogeneità degli strumenti di navigazione usati può inizialmente sconcertare. Non esiste dunque una singola ricetta, non esistono istruzioni univoche e precise per scrivere, ad esempio, un messaggio di posta elettronica? In effetti, no: utenti diversi potranno utilizzare allo scopo programmi diversi, più o meno specializzati. I concetti di base resteranno ovviamente gli stessi, ma il modo di compiere singole operazioni potrà variare. Si tratta di un fattore di confusione? Forse, ma in questo campo la varietà è preziosa: intanto perché l'evoluzione dei programmi e dei prodotti informatici dipende indubbiamente dalla concorrenza fra case produttrici e pacchetti software diversi. Poi perché la scelta fra possibilità alternative permette a ciascuno di dotarsi dei programmi più adatti alle proprie specifiche esigenze. Una prima decisione che dovrete prendere riguarda proprio il livello di specializzazione degli strumenti software che utilizzerete. Infatti, anche se non esiste (e probabilmente non esisterà mai) un singolo programma 'onnicomprensivo', in grado di sommare in sé tutte le funzionalità necessarie a qualunque utilizzatore della rete, esistono programmi polifunzionali, che - un po' come un coltellino multiuso - consentono di svolgere in un singolo ambiente di lavoro operazioni diverse. Il più famoso è certamente Netscape, che permette, fra l'altro, di ricevere e spedire posta, trasferire file, visualizzare pagine informative, ricevere, interpretare ed eseguire i piccoli programmi ('applet') creati con il linguaggio Java e disponibili in rete. Ma per altri compiti anche Netscape ha bisogno d'aiuto: o attraverso aggiunte specifiche di componenti software che si integrano con la sua interfaccia di lavoro (è il caso dei cosiddetti programmi 'plug-in': una volta installati, si comportano come se fossero parte di Netscape), o attraverso programmi esterni, da lanciare al momento opportuno. E naturalmente anche per svolgere compiti per i quali si potrebbe usare Netscape - ad esempio per la spedizione della posta elettronica - molti utenti preferiranno usare piuttosto un programma specifico, che magari risponde meglio alle loro particolari esigenze. Dare consigli, in questo caso, è assai difficile. Nel seguito del libro esamineremo, nel discutere le varie funzionalità di Internet, i principali programmi - sia specifici sia 'multiuso' - che consentono di utilizzarle. Tenete presente tuttavia che si tratta di un campo in cui l'evoluzione è assai rapida: un nuovo programma può imporsi in pochi mesi, per magari scomparire o declinare altrettanto rapidamente quando la concorrenza si adegua, o nascono nuove funzionalità che rendono obsolete le vecchie. Senza contare che, come in quasi tutti gli aspetti dell'attività umana, anche su Internet le mode hanno la loro importanza - e le mode di rete nascono e si bruciano con i tempi brevissimi caratteristici del mondo dell'informatica e della telematica. Proprio Netscape, tuttavia, merita una presentazione più approfondita, sia perché si tratta del più diffuso programma 'multiuso' - e può quindi essere difficile fornirne un inquadramento complessivo e generale nel trattare singolarmente le varie operazioni che permette di svolgere - sia perché è indubbiamente l'applicazione che ha maggiormente influenzato lo sviluppo di Internet nell'ultimo paio di anni. Insieme 'killing application' e 'leading application', Netscape è una delle poche sfide allo strapotere Microsoft in campo informatico che sia stata - almeno finora - coronata da successo. NetscapeNetscape nasce nel 1994 dal lavoro di un gruppo di programmatori distaccatisi dal National Center for Supercomputing Applications (NCSA), il centro di ricerca responsabile dello sviluppo di Mosaic, il primo browser per World Wide Web ad avere una larga diffusione. In pochi mesi, tra il 1994 e l'inizio del 1995, Netscape ha ingaggiato e vinto a mani basse la lotta con il 'genitore' Mosaic, e la società organizzata dai suoi programmatori, la Netscape Communication Corporation, si è trasformata in uno dei colossi del panorama informatico mondiale, tanto che l'altissima quotazione in borsa delle azioni della società ha rappresentato, nell'autunno 1995, un vero e proprio caso economico e finanziario. Netscape esiste in versioni per tutte le principali piattaforme: Windows 3.1 (16 bit), Windows 95 (32 bit), Macintosh e Unix. Nel corso dell'ultimo anno, l'evoluzione di Netscape come programma multifunzione è stata rapidissima - possiamo quasi dire appassionante - anche se alcune delle scelte fatte possono apparire frutto di una politica di espansione un po' aggressiva: lo vedremo meglio quando parleremo dell'evoluzione di HTML, il linguaggio utilizzato per creare pagine informative da immettere in rete. Proprio come risultato di questa evoluzione, di Netscape esistono varie versioni, che si differenziano considerevolmente per le possibilità operative offerte. Al momento in cui scriviamo, la versione più aggiornata del programma è Netscape Navigator Atlas, disponibile però ancora in versioni provvisorie (in gergo informatico, beta release; le beta release sono diffuse per permetterne una sorta di test su strada da parte degli utilizzatori, ma restano ampiamente suscettibili di modifiche, correzioni, miglioramenti, e in genere funzionano solo per un periodo di tempo prefissato). Netscape Atlas, pur funzionando anche su una stazione isolata, nasce particolarmente rivolto alle reti locali, a dimostrazione del fatto che i programmatori e gli analisti Netscape puntano molto all'integrazione Internet-Intranet. L'ultima versione 'ufficiale' e pienamente funzionale di Netscape è invece Netscape Navigator 2.01. Nei prossimi capitoli faremo riferimento sia a Netscape Navigator 2, sia a Netscape Atlas (le funzionalità di base sono in tutto analoghe), esplorandone le potenzialità davvero notevoli. E' anche disponibile una versione di Netscape, denominata Netscape Navigator Gold, che affianca alle funzionalità offerte da Netscape 2 e da Atlas anche la possibilità di creare e di modificare pagine informative. Con questa evoluzione, Netscape si propone non solo come 'browser' - cioè come strumento per visualizzare e 'sfogliare' le informazioni disponibili in rete - ma anche come vero e proprio tool di sviluppo. Netscape Atlas Gold dovrebbe integrare, in un prossimo futuro, le due 'linee di sviluppo' rappresentate da Netscape Atlas e Netscape Navigator Gold. La Netscape Corporation produce inoltre una linea di programmi (Netscape server) da installare sui computer 'serventi' - quelli cioè che mettono a disposizione, in rete, servizi, pagine informative, programmi, file di dati. Anche in questo caso si tratta di prodotti dotati di caratteristiche innovative, in particolare per quanto riguarda il supporto alle possibilità multimediali, e naturalmente il fatto che il programma 'servente' sia realizzato dallo stesso team di sviluppo del più diffuso programma 'cliente' si rivela spesso un vantaggio non indifferente. Il nuovo FastTrack Server 2.0, disponibile dal marzo 1996, rappresenta in questo campo una potenziale rivoluzione, sia per le caratteristiche di velocità e semplicità d'uso, sia per il prezzo particolarmente basso. I produttori di Netscape hanno indubbiamente dato prova di una notevole capacità previsionale e innovativa. A differenza della Microsoft (costretta in seguito su questo punto a una comunque coraggiosa marcia indietro), la Netscape Corporation ha percepito immediatamente le potenzialità rappresentate dal linguaggio Java, integrandolo nel proprio prodotto. L'acquisizione della Papersoft - che aveva realizzato un visualizzatore di mondi tridimensionali denominato Web Fx ora disponibile, sotto il nome di Live 3d, come plug-in opzionale per Netscape Navigator 2 e come plug-in integrato per Netscape Atlas - nonché la partecipazione diretta alla stesura delle specifiche di VRML 2.0, hanno posto la Netscape Corporation all'avanguardia anche nel campo della realtà virtuale in rete. La scelta di rendere disponibile il codice necessario a sviluppare applicazioni specifiche capaci di integrarsi con Netscape ('plug-in') ha reso possibile lo sviluppo di un gran numero di programmi che ne accrescono la funzionalità (ad esempio visualizzatori per i documenti di tipo PDF - Portable Data Format -, per i filmati Quick Time, per le animazioni realizzate con Macromedia Director). Molti di questi 'plug-in' probabilmente si riveleranno fuochi di paglia - dopotutto c'è un limite alla quantità di programmi e programmini che un utente è disposto a installare e tenere aggiornati - ma, seguendo i principi dell'evoluzione del software (non molto dissimili da quelli dell'evoluzione naturale) i migliori si affermeranno, e magari finiranno per essere 'assorbiti' nelle funzionalità di base del programma. Poiché Netscape consente di svolgere molti compiti diversi, avremo occasione di tornare in più contesti sul suo funzionamento: all'interno della sezione dedicata alla posta elettronica ci occuperemo ad esempio del suo modulo di gestione dei messaggi, parlando di FTP discuteremo le possibilità offerte per il trasferimento dei file, e presentando World Wide Web ci occuperemo della sua funzione primaria, quella di 'browser', cioè di visualizzatore di pagine HTML. Alcuni problemi vanno tuttavia affrontati subito, perché riguardano il funzionamento generale del programma. Innanzitutto, come procurarsene una copia, e come installarlo. Netscape è un programma distribuito con una formula abbastanza simile a quella dello shareware; è possibile prelevarne una copia in rete e installarla sul proprio computer per un periodo di valutazione (la cui durata non è tuttavia prefissata), al termine del quale l'utente può deciderne l'acquisto (il costo di Netscape 2 - come si è accennato, la versione commerciale di Netscape Atlas non è ancora disponibile - è al momento di 49 dollari, che diventano 69 nella versione con manuale a stampa). Esistono tuttavia ampie categorie di utenti autorizzati a un uso totalmente gratuito del programma: tutti gli studenti, e tutti coloro che lavorano per istituzioni educative o per organizzazioni senza scopo di lucro. La versione più recente di Netscape può essere prelevata in ogni momento attraverso FTP anonimo sul sito ftp1.netscape.com (al posto dell'1 potete mettere qualsiasi numero da 1 a 12) o attraverso le pagine informative raggiungibili alla URL http://home.netscape.com. Esistono anche molti siti 'mirror', da utilizzare se quelli principali risultassero troppo affollati: un elenco è raggiungibile a partire dalla URL http://home.netscape.com/comprod/mirror/. Tuttavia, per scaricare da Internet una versione di Netscape è necessario disporre già di un qualche programma client. Come fare la prima volta? La possibilità più semplice è che Netscape venga fornito (magari in una versione non troppo aggiornata) dal fornitore di connettività, incluso in un pacchetto di strumenti software per l'accesso alla rete. In caso negativo, il consiglio è quello di rivolgersi o a un amico già esperto, o - si tratta di un consiglio già ripetuto più volte - all'edicola sotto casa, controllando nei CD-ROM allegati alle riviste del settore. Quanto all'installazione, non dovrete fare niente di troppo complicato: se avete ricevuto un unico file (potrebbe chiamarsi con un nome del tipo 'atls32xx.exe' o 'n32x20.exe') basterà spostarlo in una directory temporanea, meglio se vuota, e farvi doppio click sopra. Se i file sono diversi, probabilmente troverete fra essi un file 'leggimi' ('readme') con le istruzioni del caso; di norma, se usate Windows 3.1 o Windows 95, il doppio click andrà fatto sul file che si chiama 'setup.exe'. Da qui in poi, seguite le istruzioni che riceverete a schermo. Unica precauzione: controllate di istallare la versione di Netscape adatta al computer che usate (il nome delle versioni per Windows 3.1 inizia per 'atls16' o 'n16', quello delle versioni per Windows 95 o Windows NT inizia per 'atls32' o 'n32'). Nel seguito, considereremo più da vicino alcune 'regolazioni fini' necessarie per sfruttare al meglio le varie potenzialità di Netscape. Ma per utilizzare il programma nella sua funzione principale, quella di browser per World Wide Web, le impostazioni iniziali dovrebbero andare bene. |