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Eudora

Aggiornamentodel 5 aprile 1997 Torna alla sezione di riferimento

Eudora è, fra i programmi 'avanzati' di gestione della posta elettronica, quello forse di più facile utilizzazione. Esiste in due versioni: Eudora Pro, più potente ed avanzato ma a pagamento, ed Eudora Light, che ha il considerevole vantaggio di essere gratuito (se ne siete soddisfatti, non dovrete fare altro che mandare una cartolina all'autore) pur offrendo tutte le funzionalità di base necessarie. In Internet '96, avevamo fatto riferimento alla versione 1.5.4 di Eudora Light. Sia Eudora Light che Eudora Pro hanno tuttavia conosciuto un vero e proprio salto di qualità nel passaggio, avvenuto fra fine '96 e inizio '97, alla versione 3. Nel seguito, faremo riferimento alla release 3.01 di Eudora Light, disponibile sia per Windows 3.1 che per Windows 95 (al momento di installare il programma, e a seconda del computer che possedete, sarà selezionata automaticamente la versione appropriata). Quanto agli utenti Macintosh, l'ultima versione disponibile è la 3.02 (chi però utilizza ancora il vecchio System 6 dovrà accontentarsi della versione 1.3.1).

Innanzitutto: come procurarsi Eudora? Il sistema più semplice è sicuramente quello di collegarsi al sito Web del programma, alla URL http://www.eudora.com. Se siete già pratici di FTP (ne parleremo a lungo più avanti) potete prelevarne una copia anche attraverso FTP anonimo su ftp://ftp.qualcomm.com, nella directory /quest/windows/eudora (se volete la versione per Macintosh, sostituite 'mac' a 'windows'). Se il vostro fornitore di connettività dispone di un 'deposito' locale di programmi, è molto probabile che possiate trovarne una copia anche lì – o in uno dei molti depositi shareware come Tucows (ne parleremo in seguito). Altrimenti, vale il consiglio generale che abbiamo già dato in altre occasioni: con il moltiplicarsi di pubblicazioni dedicate all'informatica e ad Internet, l'edicola sotto casa è ormai una vera e propria miniera di software a basso prezzo: basterà cercare una rivista che alleghi un CD-ROM di 'programmi per Internet'. Con ogni probabilità vi troverete tutto quello che cercate.

La prima volta che si utilizza Eudora light - come del resto qualsiasi altro programma di gestione della posta elettronica - occorre configurarlo. Ricordate che i parametri inseriti potranno essere modificati in ogni momento, e che alla schermata di configurazione si arriva, sia nella versione 1.5.4 che nella versione 3.01, dal menu 'Tools', voce 'Options' (se avete una versione di Eudora ancora più vecchia, dovrete invece usare la voce 'Settings' nel menu 'Window'). Come accade spesso nel caso di programmi client da utilizzare su Internet, la configurazione è forse l'operazione più delicata da compiere: in caso di errore, infatti, non riusciremo a 'collegarci' con la nostra casella postale. Se avete problemi, anche in questo caso il metodo migliore è quello per tentativi ed errori: provate a cambiare qualcosa, e siate pazienti.

Vediamo comunque i principali fra i parametri di configurazione (naturalmente dovrete sostituire i vostri dati a quelli indicati nell'esempio).

I principali parametri di configurazione di Eudora
figura A: i principali parametri di configurazione di Eudora

Il menu verticale sulla sinistra permette di passare da una scheda di configurazione all'altra. La prima si intitola 'Getting Started', e va compilata con il proprio indirizzo di posta elettronica (nel campo 'POP account') e con il proprio nome (nel campo 'Real name'). Quanto a 'Connection method', se usate un accesso SLIP o PPP dovrà essere selezionato il bottone 'Winsock'. Se volete usare spesso Eudora per leggere e preparare messaggi 'off-line' (senza essere collegati) potete selezionare anche l'opzione 'Offline (no connections)'. Tenete presente, comunque, che anche se questa opzione non è marcata potrete comunque lavorare off-line: quando cercherete di spedire un messaggio senza essere collegati, il programma vi segnalerà un errore, ma il messaggio andrà comunque nella 'coda' dei messaggi da spedire, e basterà selezionare al primo collegamento l'opzione 'Send queued messages' dal menu 'File' per inoltrarlo.

Nella scheda 'Personal Information' dovremo a questo punto compilare solo il campo 'Return address' (di nuovo con il nostro indirizzo di posta elettronica - se abbiamo più indirizzi, possiamo utilizzare questo campo per 'forzare' tutte le risposte verso quello che controlliamo più spesso), mentre 'POP account' e 'Real name' saranno già compilati.

I principali parametri di configurazione di Eudora
figura B: i principali parametri di configurazione di Eudora

La scheda 'Hosts', riportata nella figura precedente, è importante soprattutto per il campo 'SMTP server': bisogna indicare l'indirizzo della macchina che si incarica di gestire il Simple Mail Transfer Protocol. Di cosa si tratta? In sostanza, della gestione dei vostri messaggi in uscita. È possibile infatti che il vostro fornitore di connettività utilizzi per questo compito una macchina (SMTP server, appunto) con l'indirizzo diverso da quella che si occupa della gestione dei messaggi in entrata (il cosiddetto POP server - POP è un'altra delle mille sigle di Internet, e significa Post Office Protocol). Se è così, è essenziale che ne forniate l'indirizzo in questo campo.

Ma come fate a sapere se avete o no bisogno di indicare il server SMTP, e qual è il suo indirizzo? L'unico metodo è chiedere al vostro fornitore di connettività, o a qualche altro utente dello stesso sistema.

'Ph' e 'Finger' sono due protocolli che servono a ottenere, a richiesta, informazioni sui nominativi corrispondenti a un indirizzo di posta elettronica; se il nostro fornitore di connettività mette a disposizione dei server per queste funzionalità, potremo indicare qui il loro indirizzo; in caso contrario (o se non ne sappiamo niente) non serve preoccuparsi: sono campi che possono benissimo essere lasciati bianchi.

Non seguiremo una per una tutte le schermate di configurazione: i parametri che possono essere configurati sono diventati in Eudora light versione 3 davvero moltissimi, ma le impostazioni fondamentali sono quelle appena viste, e dovrebbero bastare a far funzionare il programma. Le altre permettono un 'controllo fine' sulle sue operazioni, e potrete occuparvene anche in un secondo tempo, aiutati dall'help in linea o - meglio - dal dettagliato manuale che potete scaricare gratuitamente, sempre attraverso il sito Web del programma o via FTP anonimo su ftp://ftp.qualcomm.com, dalla directory /quest/eudora/windows/documentation. Si tratta di un file eseguibile, che una volta lanciato si scompatta automaticamente producendo un documento in formato WinWord: vi troverete tutto quello che volete sapere su Eudora.

Diamo ora un'occhiata alla schermata principale di Eudora Light.

La schermata principale di Eudora
figura C: la schermata principale di Eudora

La finestra, come vedete, è divisa in due aree: a sinistra è presente una rappresentazione schematica del vostro 'archivio postale': una serie di caselle postali (potete pensarle come raccoglitori) nelle quali andrete man mano ordinando i messaggi spediti e ricevuti. A destra, invece, trovate una lista dei messaggi compresi nella casella che state prendendo in considerazione; assai spesso, si tratterà della casella 'In', nella quale sono automaticamente inseriti tutti i messaggi di posta elettronica che vi arrivano, fino a quando non li avete 'evasi'. Guardiamo questa lista un po' più da vicino. Il pallino che compare alla sinistra degli ultimi tre messaggi indica che non sono stati ancora letti, la 'R' che compare a sinistra del quartultimo indica che abbiamo risposto. Nelle colonne successive trovate il nome del mittente, ora e data di spedizione del messaggio, una valutazione approssimativa della sua lunghezza (in Kbyte), e il suo oggetto.

Il messaggio evidenziato (nel nostro caso l'ultimo) è quello attivo: per leggerlo, basterà un doppio click del mouse, o schiacciare il tasto 'Invio'. I bottoni che si trovano nella barra alta sotto i menu dei comandi permettono, nell'ordine, di cancellare il messaggio corrente, aprire la casella dei messaggi in arrivo ('In'), quella dei messaggi in uscita ('Out'), controllare se c'è posta per noi ed eventualmente scaricarla nella casella 'In', scrivere un nuovo messaggio, rispondere al mittente del messaggio corrente, rispondere al mittente e a tutti i destinatari del messaggio corrente, inoltrarne una copia a qualcuno (figurerà come spedita da noi), reindirizzarlo a qualcuno (figurerà spedito dal mittente originario, per nostro tramite), aprire il messaggio precedente o successivo nella lista della casella corrente, collegare un file al messaggio, aprire la rubrica degli indirizzi, stampare, ottenere aiuto. Quest'ultimo bottone - disponibile sempre più spesso nei programmi nati per Windows 95, e ispirato a una funzionalità analoga offerta da tempo dal sistema operativo Macintosh - è prezioso: con un click, infatti, il puntatore del mouse si trasformerà in una freccia seguita da un punto interrogativo. Possiamo spostarla su qualunque area dello schermo, e con un nuovo click avremo una finestra di informazioni essenziali al riguardo.

Ricordiamo brevemente, per chi fosse rimasto a una versione precedente di Eudora light, che le novità fondamentali della versione 3 sono rappresentate proprio dal meccanismo a doppia finestra (prima la finestra era unica, e le 'caselle postali' erano accessibili solo da menu) e dai cambiamenti nella barra dei pulsanti. Sia nella versione 3.01 che nella 1.5.4, comunque, basta posizionare il mouse su un bottone e lasciarvelo per qualche istante (senza fare click) per avere - in una piccolo rettangolino di testo che si apre e chiude automaticamente - una rapida informazione sulla sua funzione.

Un'altra schermata sulla quale vale la pena spendere qualche parola è quella che si apre quando vogliamo scrivere un messaggio. La trovate nella figura che segue.

La finestra per la composizione di un messaggio
figura D: la finestra per la composizione di un messaggio

I campi 'To:', 'From:' e 'Subject:' servono, come è facile capire, a indicare destinatario, mittente (il campo è autocompilato, perché grazie alla configurazione iniziale Eudora sa già chi siamo!) e oggetto del messaggio. Il campo 'Cc:' (Carbon copies) serve a indicare gli indirizzi delle persone alle quali volessimo eventualmente spedire per conoscenza delle 'copie carbone' del messaggio stesso. Il campo 'Bcc:' (Blind carbon copies) ha la stessa funzione, ma evita che i vari destinatari vengano a sapere l'uno dell'altro: ciascuno sembrerà l'unico destinatario. Il campo 'Attached' serve a indicare i file eventualmente 'attaccati' al messaggio: per spedire un file basta selezionare nel menu 'Message' la funzione 'Attach file', e indicare il file che vogliamo inviare (lo si fa navigando nella familiare rappresentazione ad albero del contenuto del nostro disco rigido). Siccome Eudora lavora in effetti sul nostro computer (a differenza di programmi come pine che lavorano in realtà sul computer remoto al quale siamo collegati), i file che vogliamo spedire 'partiranno' direttamente dal nostro disco rigido (naturalmente in copia - il file originario resta al suo posto) in maniera del tutto trasparente e senza la necessità di operazioni intermedie. Ricordate però che è buona norma evitare di spedire in questo modo file troppo lunghi, per i quali è decisamente meglio utilizzare, se possibile, il protocollo FTP (ne parliamo più avanti).

Per quanto riguarda la fila di bottoni in alto, accenniamo solo che il secondo serve, volendo, a includere automaticamente una firma alla fine del messaggio (possiamo prepararne fino a due attraverso l'opzione 'Signature' del menu 'Tools'), il terzo serve a impostare la codifica per i file spediti (useremo di norma la codifica MIME - rappresentata da una simpatica faccina di mimo - e passeremo alla codifica Bin-Hex solo se il nostro corrispondente usa un computer Macintosh), e l'ultimo, 'Send', ha l'ovvia funzione di spedire il messaggio una volta che abbiamo terminato di scriverlo.

Fra le altre funzionalità di Eudora light, c'è come ricordato la possibilità di raggruppare i messaggi (sia quelli spediti che quelli ricevuti) in cartelle, o 'mailbox' (caselle postali); nella versione 3 per spostare un messaggio in una cartella si può usare il meccanismo del 'drag and drop', 'afferrando' il messaggio - ad esempio dalla lista dei messaggi in arrivo - e spostandolo sulla cartella desiderata (abbiamo visto che l'elenco compare nella metà sinistra dello schermo) mentre si tiene premuto il tasto sinistro del mouse. Mentre leggiamo il messaggio, la stessa operazione può essere fatta agendo sull'icona di un piccolo trattore rosso, posta nell'angolo in alto a sinistra del messaggio stesso. Attraverso il menù 'Mailbox', possiamo creare tutte le cartelle e sottocartelle che ci servono.

E' inoltre possibile creare agende di indirizzi per evitare di doversi ricordare gli indirizzi di posta elettronica di tutti i nostri corrispondenti. Eudora Light 3 permette anche di definire filtri sofisticati, per cancellare o archiviare automaticamente i messaggi che rispondano a determinati requisiti. La possibilità di usare i filtri per rispondere automaticamente ai messaggi è invece riservata agli utenti di Eudora Pro. Anche in questi casi, rimandiamo all'esauriente manuale del programma, che illustra in dettaglio tutte queste possibilità (con un po' di intraprendenza si può anche imparare molto nel modo più diretto: provando).

Da segnalare, infine, la possibilità di 'saltare' direttamente alle URL citate in un messaggio: basterà un doppio click del mouse, ed Eudora lancerà automaticamente il vostro browser World Wide Web, indirizzandolo verso la risorsa in questione. Nello stesso modo possono essere lanciati, dall'interno di un messaggio, gli eventuali file ad esso allegati.

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