Muoversi fra i menu: gopher

Introduzione

L'enorme sviluppo di Internet verificatosi negli ultimi anni ha determinato un aumento esponenziale della quantità di informazioni disponibili sui milioni di host connessi alla rete. L'eccesso di informazioni, specialmente se prive di struttura, rischia però di renderne impossibile la fruizione: come trovare quello che ci serve, ammesso che esista?

Fino a qualche anno addietro un utente esperto, uno dei cosiddetti 'guru' di Internet, sarebbe stato in grado di indicarvi gli indirizzi di tutti gli host in cui trovare informazioni rilevanti nei vari settori disciplinari. Oggi nessun essere umano è in grado di dominare questo illimitato spazio informativo, nemmeno in riferimento ad ambiti tematici molto ristretti.

Per questa ragione sono stati sviluppati una serie di sistemi dedicati alla organizzazione ed al reperimento dell'informazione in rete. Tra queste applicazioni, le due di gran lunga più note, diffuse ed utilizzate sono gopher e World Wide Web.

La prima caratteristica funzionale di questi strumenti è l'indipendenza dalla localizzazione fisica di una certa risorsa. Le applicazioni che abbiamo visto fin qui (telnet o FTP) consentono di muoversi nella rete solo se si conosce l'esatto indirizzo della destinazione. Gopher e World Wide Web al contrario permettono all'utente di navigare nella rete alla ricerca di informazioni senza preoccuparsi di dove esse siano collocate. Essi infatti organizzano le risorse di rete in base al loro contenuto.

La seconda caratteristica è la tendenza verso una unificazione dei sistemi di accesso a risorse di tipo differente, e la facilità di utilizzazione dell'interfaccia.

Un ulteriore passo avanti introdotto da questi sistemi è la condivisione delle risorse tra più server residenti su host diversi. Questi strumenti sono infatti in grado di comunicare tra loro, in modo trasparente all'utente, distribuendo così il carico di organizzazione e manutenzione delle informazioni. In questo modo se un data risorsa è contenuta in un certo computer, piuttosto che replicarla localmente è sufficiente inserire un puntatore all'host che la ospita. Il software si occuperà automaticamente di effettuare i collegamenti necessari e di permettere all'utente di acquisire i dati richiesti.

I due strumenti di cui parliamo, pur condividendo alcune caratteristiche funzionali e concettuali di fondo, sono peraltro molto diversi. In un certo senso World Wide Web rappresenta una evoluzione del gopher, poiché integra al suo interno tutti i preesistenti tipi di risorse informative presenti su Internet. Per questo motivo, i programmi che permettono la navigazione su World Wide Web sono l'ultimo passo nella evoluzione delle interfacce di rete. Inoltre, a differenza del gopher, World Wide Web ha aggiunto ad Internet una nuova dimensione, la multimedialità, determinando una vera e propria rivoluzione della rete.

World Wide Web permette insomma di fare tutto quello che si può fare via gopher, e molto di più - è quindi probabile che in futuro il numero dei server gopher e l'importanza complessiva di questa risorsa tenderanno a diminuire. Gopher, tuttavia, rimane un formidabile strumento user-friendly per l'accesso alle informazioni in rete. Nel seguito di questo capitolo ne vedremo le notevoli potenzialità, mentre a World Wide Web è dedicato il capitolo seguente.

Gopher è stato creato nel 1991 da un gruppo di programmatori diretti da Mark P. McCahill nei laboratori informatici della University of Minnesota. Il loro obiettivo originario era quello di sviluppare una interfaccia semplice da usare, che permettesse l'accesso alle risorse della rete del campus universitario. Il programma doveva essere tanto facile, da evitare che studenti e professori oberassero il centro di calcolo con richieste di aiuto e consulenze. Si trattava di integrare in una unica interfaccia di accesso le diverse banche dati residenti nei vari computer della rete universitaria.

Il risultato del loro lavoro si rivelò così efficiente che ben presto altre università iniziarono ad adottarlo. Infatti - come accade per gran parte del software sviluppato per la rete e sulla rete - il codice del gopher fu reso di pubblico dominio. In breve tempo il numero di server gopher presenti su Internet salì a diverse migliaia, ed oggi se contano oltre settemila.

Una nota curiosa su questa applicazione è l'origine del nome. 'Gopher' in inglese significa 'marmotta', in particolare una specie di marmotta del Nord America che scava gallerie nel terreno: l'animaletto in questione - che in italiano ha lo strano nome di 'citello') è proprio la mascotte dell'Università del Minnesota. Poiché il gopher elettronico, in fondo, scava gallerie attraverso Internet, i suoi autori decisero di chiamarlo come la simpatica bestiola.

Usare i gopher: concetti di base

Il gopher è essenzialmente uno strumento di organizzazione dell'informazione presente su Internet. Il principio su cui si fonda questa organizzazione è quello della struttura gerarchica.

La struttura gerarchica è un sistema di organizzazione delle risorse molto efficiente. È molto diffuso in ambito informatico, ma anche in molti altri contesti comunicativi, culturali e sociali. Un esempio tipico di struttura gerarchica è l'organigramma di una società, o l'albero genealogico. Per rappresentare una struttura gerarchica si usa abitualmente un grafo ad albero come quello illustrato dalla figura seguente.

figura 29
figura 29: Il grafo ad albero di una struttura gerarchica

Un albero è costituito da un insieme di nodi e da un insieme di rami che fuoriescono da ciascun nodo. Come si vede nella figura ogni nodo dell'albero genera una serie di rami, che terminano con altrettanti nodi, dai quali possono dipartirsi altri sottorami, fino a giungere ai nodi terminali, alle 'foglie dell'albero'.

La struttura ad albero permette di raggiungere un nodo particolare in modo molto rapido. Infatti, ad ogni scelta che si effettua, lo spazio dei possibili percorsi da effettuare viene in genere drasticamente ridotto. Ad esempio, se si procede dal nodo radice al nodo A, automaticamente vengono eliminati tutti i percorsi che vanno a B e C, compresi i tutti i discendenti. D'altro canto, se ci si intende muovere tra nodi di pari livello o se si vuole esplorare il contenuto di un ramo dell'albero diverso da quello che si è scelto, l'unico modo è ritornare sui propri passi finché non è possibile imboccare l'altro percorso. Per chi conosce la struttura delle directory nei sistemi operativi MS-DOS o Unix, questa esperienza è abbastanza comune.

Come tutte le altre applicazioni su Internet, gopher si basa su due moduli cooperanti, il client e il server. Il server ha il compito di gestire la struttura ad albero delle risorse informative. Il client, che comunica con il server tramite un apposito protocollo, fornisce all'utente l'interfaccia per esplorare questa struttura e per accedere a singole risorse.

Una interfaccia ideale per esplorare i nodi di un albero è rappresentata da un sistema di menu e sottomenu. In effetti un gopher si presenta all'utente come una serie di menu, in cui le varie voci (item) corrispondono ai nodi dell'albero raggiungibili 'in un solo passo' a partire dal nodo di partenza. Ogni voce è una etichetta che descrive il contenuto del nodo a cui si riferisce. Per muoversi nell'albero delle risorse l'utente deve selezionare una voce, ed automaticamente il programma risponderà inviando le informazioni corrispondenti alla voce selezionata. Tali informazioni possono essere altri sottomenu, oppure risorse vere e proprie quali documenti testuali, file di immagini, suoni, software. Bisogna dire che gopher non ha un suo specifico formato: si limita ad organizzare i file preesistenti su un dato computer.

Un aspetto interessante dei gopher è costituito dal fatto che essi possono collaborare tra loro in maniera completamente trasparente per l'utente: piuttosto che replicare su ciascun server le risorse non disponibili direttamente, è possibile inserire dei puntatori ai menu di altri gopher collegati ad Internet. In tale modo gli alberi dei vari gopher server si intersecano, costruendo così il cosiddetto gopherspace, una sorta di sottospazio strutturato all'interno dello spazio globale di Internet.

Non solo: gopher è anche in grado di integrare gli altri strumenti della rete, come FTP, Archie, e telnet. Il client gopher gestisce i puntatori a queste risorse 'esterne' come voci di menu uguali alle altre, e si occupa di effettuare tutte le operazioni necessarie alla connessione: l'utente deve solamente scegliere quale elemento del menu intende raggiungere.

Attraverso i gopher è possibile oggi raggiungere una grande quantità di risorse informative: per la maggior parte si tratta di informazioni provenienti dal mondo accademico e scientifico, ma non mancano istituzioni ed enti governativi nazionali e internazionali. Scarse sono invece le fonti informative di tipo commerciale, sia perché i gopher sono nati in ambito universitario, sia perché la tecnologia di World Wide Web presenta in questo caso vantaggi decisivi.

Un aspetto molto delicato nella natura del gopherspace è costituito dalla scelta e dalla tipologia delle intestazioni che compongono i menu. Come i cataloghi delle biblioteche organizzano i libri e agevolano il lettore nel trovare quello che cerca, così i menu del gopher dovrebbero fornire inventari sistematici e ragionati di risorse presenti su Internet. Tuttavia a differenza del mondo bibliotecario, nel quale esiste una lunga tradizione che codifica le norme di catalogazione, i sistemisti dei server gopher non utilizzano alcun criterio standard per la scelta delle voci di menu.

Questo ha determinato una certa difformità nell'organizzazione interna dei diversi gopher, eccezion fatta per alcune classiche intestazioni presenti in tutti i menu principali. Dunque per sfruttare appieno le risorse del gopherspace e gli strumenti di ricerca ad esso collegati, come Veronica (di cui parleremo nella seconda parte di questo manuale), occorre talvolta usare una certa dose di immaginazione, ed esplorare dei rami che, a prima vista, potrebbero sembrare del tutto estranei all'oggetto del nostro interesse.

Alcuni programmi per l'uso di gopher

Per consultare le informazioni organizzate nel gopherspace bisogna naturalmente avere accesso ad un client gopher. Esistono client per tutti i sistemi operativi, sia in ambienti a caratteri sia in ambienti dotati di interfaccia grafica. Ciascuno sfrutta le caratteristiche particolari dell'ambiente in cui opera, ma le funzioni sono fondamentalmente le medesime.

I software grafici hanno come vantaggio la semplicità di impiego, l'uso del mouse, delle icone e dei menu a tendina, ma richiedono almeno un collegamento PPP o SLIP. Ne esistono diversi: fra i più noti, Xgopher per Unix/X-Window, WSGopher per MS Windows, HyperG per Macintosh. Gran parte dei software relativi al gopher (sia server sia client) sono contenuti nel sito FTP anonimo dell'università del Minnesota, il cui indirizzo è boombox.micro.umn.edu, nella directory pub/gopher.

I client a caratteri, d'altro canto, mentre preservano tutte le funzioni fondamentali, sono utilizzabili anche da chi non dispone di ambienti operativi grafici. Inoltre se il vostro fornitore di accesso alla rete non dispone di un gopher vi ricordiamo che ci sono dei client ad accesso pubblico raggiungibili tramite telnet. Potete provare ed esempio ai seguenti indirizzi:

  • consultant.micro.umn.edu, login 'gopher'
  • gopher.ebone.edu, login 'gopher'
  • gopher.chalmers.se, login 'gopher'

Infine ricordiamo che tutti i client per l'accesso a World Wide Web possono essere utilizzati anche per consultare i menu dei gopher.

Nelle prossime pagine vedremo come si utilizza il gopher sia attraverso il più diffuso client a caratteri, sia attraverso un buon client grafico che funziona in ambiente Windows. Infine vedremo come usare Netscape per accedere a un server gopher.

Programmi con interfaccia a caratteri

Il client con interfaccia a caratteri usato pressoché universalmente è senza dubbio l'Internet Gopher Information Client, sviluppato dalla University of Minnesota. Ne esistono versioni compilate per quasi tutti i più diffusi sistemi operativi, dotate sostanzialmente della stessa interfaccia. In questo esempio faremo riferimento alla versione per Unix, che, ricordiamo, è quella utilizzata anche da chi si collega a Internet da casa ricorrendo ad un emulatore di terminale (anziché ai protocolli SLIP o PPP) e attraverso un fornitore di connettività che utilizzi Unix come sistema operativo.

Per avviare il programma occorre digitare al prompt dei comandi 'Gopher' e battere il tasto 'Invio' (fornitori di connettività come MC-link e Agorà sostituiscono all'interfaccia Unix standard una interfaccia proprietaria, e per raggiungere il gopher occorre di norma navigare tra i menu di tale interfaccia; si tratta comunque di un compito estremamente semplice e intuitivo). Al suo avvio il programma si collega con un particolare gopher server (che può essere scelto nella configurazione), il quale invia il suo menu principale. Ad esempio il menu principale del gopher della University of Minnesota (il padre di tutti i gopher!) è il seguente:

Internet Gopher Information Client v2.1.3

Home Gopher server: gopher2.tc.umn.edu

--> 1.  Information About Gopher/
    2.  Computer Information/
    3.  Discussion Groups/
    4.  Fun & Games/
    5.  Internet file server (ftp) sites/
    6.  Libraries/
    7.  News/
    8.  Other Gopher and Information Servers/
    9.  Phone Books/
    10. Search Gopher Titles at the University of
        Minnesota <?>
    11. Search lots of places at the University of
        Minnesota <?>
    12. University of Minnesota Campus Information/

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Il programma è molto semplice da utilizzare. Per scegliere la voce di menu che si desidera selezionare, ci si sposta premendo i tasti 'Freccia su' e 'Freccia giù'; la voce selezionata è segnalata dalla piccola freccia alla sinistra dello schermo. Per attivare una selezione si deve premere il tasto 'Invio'. In alternativa si può digitare il numero corrispondente ad una certa voce, seguito da 'Invio'.

Ad esempio selezionando la voce 6, con l'intestazione 'Libraries', avremo come output la seguente schermata:

Internet Gopher Information Client v2.1.3

Libraries

--> 1.  University of Minnesota Libraries/
    2.  Electronic Books/
    3.  Electronic Journal collection from CICnet/
    4.  Government Information/
    5.  Government Information/
    6.  Library Catalogs via Z39.50/
    7.  Library Card Catalogs via Telnet/
    8.  Library Systems in the Twin Cities/
    9.  MINITEX Veronica service/
    10. Newspapers, Magazines, and Newsletters /
    11. Reference Works/

Press ? for Help, q to Quit, u to go up a menu Page: 1/1

In fondo allo schermo ci sono le indicazioni per attivare i comandi principali (ricordate che la differenza tra maiuscolo e minuscolo in questo caso è rilevante): 'q' per uscire dal programma; '?' per avere una schermata di aiuto; 'u' per tornare al menu superiore (per questo si può anche utilizzare il tasto 'freccia a sinistra').

Il client indica anche il tipo di risorsa collegata a una determinata voce del menu, attraverso dei simboli posti alla destra di ciascuna voce. Questi simboli, formati da caratteri grafici o da stringhe, possono variare a seconda della configurazione del server e del client, ma i più comuni sono i seguenti:

  • la barra '/' indica un sottomenu dello stesso server o un menu di un altro server
  • il punto '.' indica file di testo
  • l'indicazione '<BIN>' indica un file binario
  • l'indicazione '<CSO>' indica un servizio di ricerca su un database White Pages
  • l'indicazione '<HQX>' indica un file compresso Macintosh
  • l'indicazione '<PICTURE>' indica un file grafico
  • l'indicazione '<TEL>' indica una sessione telnet
  • il punto interrogativo '<?>' indica un servizio di ricerca con sistemi di information retrieval (Veronica, WAIS, Archie)

Il comportamento del gopher client è determinato dal tipo di file che riceve. Se si tratta di un file di testo, esso viene mostrato direttamente sullo schermo. Ad esempio dal menu intestato 'Information About Gopher' nella prima schermata si arriva ad un elenco di documenti e testi dedicati al gopher. Se scegliamo la prima voce dell'elenco, 'About Gopher', il file di testo corrispondente viene inviato e poi mostrato sullo schermo dal client.

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About Gopher (1k)                                    54%

#------------------------------------------------------#
This is the University of Minnesota Computer &
Information Services Gopher Consultant service.

gopher n. 1. Any of various short tailed, burrowing
   mammals of the family Geomyidae, of North America.
2. (Amer. colloq.) Native or inhabitant of Minnesota:
   the Gopher State.
3. (Amer. colloq.) One who runs errands, does
   odd-jobs, fetches or delivers documents for office
   staff.
4. (computer tech.) Software following a simple
   protocol for tunneling through a TCP/IP internet.

If you have questions or comments, you can get in contact with the Gopher development team by sending e-mail to:

gopher@boombox.micro.umn.edu

If you are interested in news about new gopher servers
and software you can subscribe to the gopher-news
mailing list by sending e-mail to:
#------------------------------------------------------#
[Help: ?]   [Exit: u]   [PageDown: Space]

Come si può notare il programma avverte che il documento che stiamo vedendo contiene più righe di quelle disponibili in una sola schermata: in alto a destra infatti c'è un indice della percentuale del testo visualizzata. Per scorrere un documento o un menu si deve premere il tasto 'Space'.

Se il file collegato alla voce di menu selezionata da un utente è invece in un formato binario (immagine, suono, programma eseguibile, file compressi di vari tipi), esso viene trasferito sul disco rigido del computer in cui il client è installato. Questo è anche il comportamento del client gopher quando viene collegato ad un server FTP: in questo caso i menu riproducono la struttura di directory e file in cui è organizzato il server. La ricezione del file avviene selezionando nell'elenco la voce corrispondente, ed è gestita automaticamente dal gopher.

Internet Gopher Information Client v2.1.3

gopher

    1.  00README
    2.  Blue Skies Gopher/
    3.  DOSgofer Client/
    4.  GopherMoo/
    5.  Gopher_Conference_94/
    6.  Gopher_Conference_95/
    7.  HyperPage Software Distribution/
    8.  Mac_server/
    9.  Macintosh-TurboGopher/
    10. Macintosh_FTPd (gopher & ftp server) <HQX>
    11. Macintosh_GopherApp client - Indiana U/
    12. Macintosh_MacGopher client - U Utah/
    13. NeXT/
    14. PC Gopher for LAN Workplace for DOS/
    15. PCGIII/
    16. PC_server/
    17. Rice_CMS/
--> 18. Unix/
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Il comando 'D' permette di forzare il trasferimento sul disco rigido locale di un certo file elencato in una voce di menu; se invece si desidera salvare un file di testo mentre è in corso la sua consultazione si deve utilizzare il tasto 's'. È anche possibile inviare un documento per posta elettronica attraverso il comando 'm': il programma ci chiede l'indirizzo a cui spedire il file e poi lo invia.

Qualora la risorsa scelta fosse un puntatore ad un sito telnet, il client avvia automaticamente la sessione con il computer remoto. Tutto avviene in maniera completamente trasparente per l'utente. Ad esempio, partendo dal gopher dell'Università di Pisa, all'indirizzo gopher.unipi.it, è possibile consultare l'elenco delle biblioteche italiane (e mondiali) che mettono a disposizione cataloghi on-line; se siamo interessati alla consultazione del catalogo della biblioteca bolognese, gestito dal sistema ALMATEL, selezioniamo la voce corrispondente, ed attiviamo la voce del menu: il programma ci avverte che stiamo per uscire dall'ambiente gopher e poi stabilisce il collegamento.

Internet Gopher Information Client v2.1.3

Biblioteche italiane - Italian Libraries

--> 1. ALMATEL (Universita' di Bologna) - University
       of Bologna <TEL>
    2. #----- ALMATEL (Universita' di Bologna) ------#
    3. |                                              |
    4. | Warning!!!!!, you are about to leave the    |
    5. | Internet Gopher program and connect to       |
    6. | another host. If you get stuck press the    |
    7. | control key and the ] key, and then type    |
    8. | quit                                         |
    9. | Connecting to biblio.cineca.it, port 23     |
    10.| using telnet.                                |
    11.| Use the account name "ALMA" to log in        |
    12.|                                              |
       | [Cancel: ^G] [OK: Enter]                     |
       #---------------------------------------------#

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Dal momento in cui il collegamento è stabilito, naturalmente, il nostro terminale sarà controllato dall'host remoto, esattamente come nella normale connessione telnet. Il gopher ci ha solo accompagnato fino alla porta: da quel momento in poi saremo nelle mani degli ospiti.

Tuttavia esistono anche delle tecnologie software che permettono di interfacciare direttamente sistemi di database con server di rete come gopher e World Wide Web. Sono basate su un protocollo denominato Z39.50, che è molto diffuso in ambito bibliotecario. In questo caso il gopher è in grado di interrogare direttamente il database remoto, usando una interfaccia standard in cui l'utente può digitare le parole chiave per la ricerca. Le voci di menu che si riferiscono a cataloghi bibliotecari e che sono contrassegnate dal simbolo '<?>' indicano proprio la disponibilità di questi sistemi, che facilitano notevolmente la consultazione.

Costruirsi menu personali attraverso i bookmark

I gopher, come abbiamo visto, organizzano le risorse di rete in una struttura gerarchica di menu. Questo significa che per raggiungere un certo file l'utente deve esplorare l'albero di un gopher, fino a giungere al file che lo interessa. E se intendesse in un momento successivo tornare a consultare la stessa risorsa? Replicare il medesimo percorso non sarebbe comodo, specialmente se si è trattato di una esplorazione molto lunga, che ha portato a diversi salti da un server ad un altro.

Per ovviare a questa difficoltà, gli sviluppatori del client gopher hanno aggiunto al loro software una importante funzionalità, che ritroveremo poi anche nei client Web: i bookmark, o segnalibri (cui si può in effetti pensare come a una collezione di segnalibri inseriti dall'utente nel grande libro che è la rete).

I bookmark sono elenchi di voci delle quali si prende nota durante una esplorazione del gopherspace, e che si possono poi consultare in qualsiasi momento. In sostanza attraverso questo strumento si può costruire un menu personalizzato, aggiornabile e richiamabile in qualsiasi momento dall'utente.

I comandi per la creazione dei bookmark con il nostro client a caratteri sono due:

  • 'a', che aggiunge la singola voce di menu selezionata
  • 'A', che aggiungere l'intero menu presente sullo schermo

Il comando 'v' permette poi di visualizzare i propri bookmark in ogni momento. Questi appaiono naturalmente come un normale menu gopher, e si possono utilizzare nella stessa maniera.

Programmi con interfaccia grafica

I programmi client con interfaccia grafica per navigare tra i menu gopher sono molti, e ne esistono per tutti i sistemi operativi. La loro funzione naturalmente non si discosta molto da quella del client a caratteri che abbiamo visto sopra. L'interfaccia utente fa però pieno uso delle caratteristiche user-friendly degli ambienti grafici, come l'uso del mouse e i menu di comandi a tendina. A titolo di esempio mostriamo un client per l'ambiente Windows. Si chiama WSGopher, ed è disponibile gratuitamente tramite FTP all'indirizzo dewey.tis.inel.gov, nella directory /pub/wsgopher/: il file si chiama 'wsg-12.exe'.

WSGopher è un ottimo programma, uno dei migliori client gopher, e supporta anche le specifiche avanzate del protocollo gopher, denominate gopher+. Queste specifiche introducono molteplici migliorie al tradizionale comportamento del gopher. Ad esempio è possibile associare ad ogni documento archiviato e indirizzato da un gopher una serie di informazioni aggiuntive che definiscono il tipo di file o la disponibilità di versioni in diversi formati (testo ASCII, PostScript, etc.), senza che queste compaiano come singole voci di menu nel gopher. Ciò permette anche di configurare il client in modo da avviare automaticamente i programmi locali adatti alla particolare natura del file in questione (ad esempio, un file grafico può essere aperto automaticamente all'interno di un programma di disegno). Inoltre gli attributi gopher + permettono di associare ad ogni risorsa un abstract, e una serie di informazioni amministrative. Questi attributi sono molto utili nella ricerca con Veronica (ne parleremo nella sezione di questo libro dedicata alla ricerca di informazioni in rete), perché permettono di specificare con estrema precisione il tipo di risorsa che si sta cercando.

Come si può vedere dalla figura 30, WSGopher fa uso di tutte le caratteristiche tipiche dell'interfaccia Windows: barra di menu, pulsanti e interazione tramite mouse.

figura 30
figura 30: La schermata principale di WSGopher

Le varie voci del menu gopher sono precedute da una piccola icona che ne specifica la tipologia. Per vedere il contenuto di una voce basta spostarvi sopra il puntatore del mouse e premere il tasto sinistro. Il menu o il file corrispondente viene richiesto al server remoto e poi mostrato in una nuova finestra. Questo permette di tenere aperte più finestre che mostrano i vari menu o file visitati, ovviando alla rigida struttura gerarchica del gopher. Per tornare indietro al menu precedente si può utilizzare il comando 'Backtrack' dal menu 'Window', oppure l'apposito pulsante.

Il programma può visualizzare in una sua finestra i file di testo; se non è in grado di gestire direttamente i file che riceve, può avviare automaticamente delle applicazioni esterne che fungano da visualizzatori. Per indicare quali programmi utilizzare, si deve utilizzare il comando 'Viewers' dal menu 'Configure'. Nella relativa finestra (figura 31) si possono vedere i programmi già configurati, ed aggiungerne altri. Per questa ultima operazione è sufficiente digitare i caratteri di estensione tipici di un certo formato (i tre caratteri alfanumerici con cui terminano tutti i nomi di file nel sistema operativo DOS) e indicare il corrispondente programma da avviare. Premendo il pulsante con i tre punti compare la classica finestra di dialogo Windows che permette di scorrere il proprio disco rigido alla ricerca del programma adeguato.

figura 31
figura 31: La finestra di configurazione dei viewer con WSGopher

In modo simile è possibile indicare a WSGopher quale client utilizzare per le sessioni telnet collegate alle voci di menu. Un altro parametro di configurazione presente nel menu 'Configuration' permette di indicare esplicitamente l'Home Gopher, ovvero il server che viene automaticamente contattato all'avvio del programma.

figura 32
figura 32: La finestra per la configurazione degli Home Gopher con WSGopher

Come si vede nella figura 32, è anche possibile indicare due home gopher diversi. Il programma cercherà di collegarsi innanzitutto al primo: in caso di fallimento della connessione, userà il secondo indirizzo. Questa caratteristica può essere utilizzata se un certo gopher server ha un clone per dividere il carico di lavoro (ad esempio il gopher della University of Minnesota è disponibile, uguale, su due macchine: gopher.tc.unm.edu e gopher2.tc.unm.edu)

Una delle caratteristiche più utili di WSGopher è la gestione molto avanzata dei bookmark. Per accedere ai bookmark si può utilizzare il comando 'Fetch' nel menu 'Bookmark', oppure usare il primo dei pulsanti nella barra.

I vari bookmark possono essere divisi in categorie, rendendo così più facile la loro utilizzazione. Le categorie si possono creare e modificare con il comando 'Categories' del menu a tendina.

Il programma viene distribuito con in dotazione un elenco di bookmark molto ricco, che potete vedere nella figura seguente.

figura 33
figura 33: La finestra dei bookmark di WSGopher

Per raggiungere la risorsa collegata ad una data voce dell'elenco basta un doppio click del mouse. Per aggiungere all'elenco la voce o il menu contenuti nella finestra attiva, si possono usare i comandi nel menu 'bookmark':

  • 'Add Bookmark'
  • 'Add Directory Bookmark'

Lo stesso effetto viene raggiunto premendo rispettivamente il secondo e il terzo pulsante della barra.

Netscape e i gopher

Il client con interfaccia grafica che abbiamo introdotto nel paragrafo precedente è un ottimo strumento per accedere ai vari gopher server presenti su Internet. Ma se le vostre esplorazioni nei cunicoli del gopherspace sono saltuarie, potete utilizzare senza dubbio un client Web come Netscape, che è in grado di interagire in modo molto trasparente con i server gopher.

L'aspetto di un gopher server nella finestra di Netscape (figura 34) è sostanzialmente uguale a quello di un FTP server: un elenco di voci affiancate da piccole icone che ne denotano la tipologia: i menu sono simboleggiati da una cartellina; i file di testo da un foglietto scritto; i file grafici da tre piccoli solidi colorati. L'interfaccia è la classica point-and-click che caratterizza Netscape. Ricordate tuttavia che quando un browser Web si collega ad un gopher, si adatta alle proprietà strutturali del server: dunque la navigazione in questo caso sarà guidata dall'albero gerarchico dei menu, e i documenti inviati da un gopher server non potranno sfruttare le caratteristiche ipermediali tipiche di World Wide Web. D'altra parte Netscape è in grado di gestire direttamente alcuni formati di file grafici, e dunque potrà mostrarli direttamente nella sua finestra, senza avviare applicazioni esterne.

figura 34
figura 34: L'aspetto di un gopher server con Netscape

La gestione dei bookmark per i menu gopher, infine, è integrata con la gestione generale dei bookmark; ne parleremo quindi nel prossimo capitolo, dedicato in modo specifico a World Wide Web.

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